C'è un problema in questo discorso: alla vigilanza non piacciono i deterioramenti dei coefficienti di capitale delle banche.
Il perché è ovvio: alla vigilanza non cambia granché se gli azionisti guadagnano o perdono o chi sia il primo azionista di una banca, ma viene messa sotto accusa se il sistema bancario ha problemi.
Quanto più si indeboliscono i coefficienti bancari, tanto più aumentano i rischi che ci siano problemi.
Se BPER acquisisse BPS con un'uscita monetaria dovrebbe far, appunto, uscire del denaro e quindi peggiorare i propri coefficienti.
Se è il gruppo Unipol a portare la percentuale di azioni di BPS al livello di quello di BPER può fare una fusione carta contro carta facile facile perché avendo il primo azionista la stessa percentuale di azioni non ha interesse a fare un concambio a favore di una parte o di un'altra essendo la stessa identica cosa dal punto di vista dei suoi specifici interessi.
Quindi l'interesse della vigilanza (quello di non fare uscire denaro vero dal sistema bancario indebolendo i coefficienti) viene perfettamente rispettato con una fusione carta contro carta e viene in contemporanea rispettato l'interesse degli azionisti (compresi quelli di BPS) di un concambio equo.
E' la quadratura del cerchio.
Mentre il tuo desiderio che BPER tiri fuori denaro vero indebolendo i suoi coefficienti patrimoniali (e quindi quelli della potenziale nuova realtà BPER/BPS) è frutto del fatto che sei azionista di BPS e come tutti gli azionisti di qualunque titolo speri di guadagnarci il più possibile, ma è contro gli interessi della vigilanza.
Per quanto sia possibile è estremamente insolito che gli azionisti entrino in conflitto con gli interessi della vigilanza.
Specie quando non hanno nessuna ragione di farlo.
Qui l'interesse del gruppo Unipol sarebbe piuttosto lasciare lo status quo per tenersi tutte le filiali delle due banche (mentre con una fusione a qualcosa presumibilmente dovrà rinunciare), ma se decide di fonderle farlo nel modo più gradito alla vigilanza è la totale normalità.
Fra l'altro non è nemmeno detto che ottenere sinergie ed economie di scala senza deterioramento dei coefficienti patrimoniali non sia pure la cosa migliore in assoluto per gli attuali azionisti sia di BPER che di Sondrio.