Porcellum: tutte le balle raccontate in questi mesi

ceck78

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Pdl, Pd, Udc e Lega hanno giurato in coro per mesi che la legge elettorale sarebbe cambiata, per carità. Ora si stanno arrendendo. Dimostrando la totale inaffidabilità di questi partiti.

Una legge nata nel segno della contraddizione non poteva forse che morire di contraddizioni. A chiamarla «porcata» fu infatti lo stesso estensore, il leghista Roberto Calderoli. Da cui, «Porcellum». Ora è Calderoli che lotta come un leone per cambiarla (anche se pare essersi arreso), e il resto del Parlamento – che per anni ha spergiurato di detestarla, e continua a farlo – non riesce o non vuole raggiungere un compromesso per relegarla alla storia, nonostante un referendum fallito, lo sciopero della fame di Roberto Giachetti e i richiami di Giorgio Napolitano. Tanto che, a quanto si capisce, l'eventualità di ritornare al voto con regole avversate a parole da tutti è sempre più concreta. Colpa di chi alle parole non ha fatto seguire i fatti. Ecco una breve guida per capire di chi stiamo parlando, tra accuse reciproche, date annunciate e non rispettate e apocalittici – ma inascoltati - proclami.

«La legge elettorale si cambia. Come Pdl, avendone io parlato con tanti e con il presidente del Consiglio Berlusconi, siamo già al lavoro. La prossima settimana convocherò un tavolo di soggetti istituzionalmente competenti per cambiare questa legge elettorale» (Angelino Alfano, 23 settembre 2011).

«C'è tempo per correggere la legge esistente o farne una nuova, anche in un mese» (Ignazio La Russa, 11 gennaio 2012).

«Il Pd ha presentato la sua proposta di legge elettorale e chiede alla capigruppo di riunirsi rapidamente per definire un calendario per la nuova legge elettorale perché il Porcellum può aprire solo un drammatico solco tra cittadini e classe politica» (Pierluigi Bersani, 12 gennaio 2012).

«Sarebbe una prova di impotenza della politica. Almeno le preferenze vanno inserite» (Pier Ferdinando Casini, 30 gennaio 2012, escludendo il rischio di un ritorno al voto con il Porcellum).

«Per noi la riforma elettorale è la priorità numero uno, poi ci hanno detto che serve prima la riforma istituzionale perché pare possa dare un abbrivio positivo. Ma all'ultimo momento non ci sia nessuno che faccia saltare il tavolo» (Pierluigi Bersani, 18 febbraio 2012)

«Oggi abbiamo preso un impegno voglio credere che riusciremo a mantenerlo» (Pierluigi Bersani, 27 marzo 2012, dopo l'intesa sulla legge elettorale in un vertice con Alfano e Casini)

«Per la riforma elettorale bastano tre mesi» (Angelino Alfano, 3 aprile 2012).

«L'obiettivo primario che abbiamo davanti è una nuova legge elettorale. Questo è l'impegno che abbiamo preso di fronte ai cittadini. Una nuova legge elettorale è un dovere di questa classe politica: ne va della credibilità di fronte all'opinione pubblica cui già non stiamo dando grandi esempi virtuosi e di rigore» (Anna Finocchiaro, 14 aprile 2012).

«Io ribadisco no al Porcellum che considero la causa principale del distacco dei cittadini dalla politica e non ha consentito la governabilita» (Pierluigi Bersani, 8 giugno 2012). «Bisogna fare la riforma elettorale. Nelle prossime tre settimane il Porcellum va mandato definitivamente a casa» (Enrico Letta, 9 giugno 2012).

«Pensavo ci fosse già un accordo. Ora si parla di tre settimane, parliamoci chiaro: qui stiamo a fare sceneggiate, non dico napoletane...» (Pier Ferdinando Casini, 9 giugno 2012). «Se non cambiamo il Porcellum possiamo fare anche il carpiato con tre avvitamenti ma non ce la faremo a rilegittimare la politica e a tornare alla buona politica» (Enrico Letta, 14 luglio 2012).

«La legge elettorale va fatta subitissimo e noi ci presentiamo in modo assolutamente flessibile. Il problema non è quale riforma si fa, ma se si vuol fare» (Pierluigi Bersani, 24 luglio 2012).


«Sarò sempre quello della 'porcata'. La cosa mi deprime», «io ci ho messo la faccia ma le liste bloccate le ha volute al 90 per cento Fini e al 10 per cento Berlusconi. Silvio poi ha insistito particolarmente per il premio di maggioranza, e l'Udc ci intimò: 'O si torna al proporzionale o noi non vi votiamo la riforma costituzionale'» (Roberto Calderoli, 1 agosto 2012, precisando che anche la Lega vuole cambiare il Porcellum).

«L'accordo c'è e tra poco verrà comunicato. Non solo: quando verrà annunciato scatenerà sicuramente le critiche di chi vuole continuare a nominare i parlamentari» (Enrico Letta, 23 agosto 2012). .

«Oggi mi sembra che nella politica ci siano alcuni che a proposito della legge elettorale, parlano, chiedono troppo, alzano l'asticella, in realtà perché vogliono mantenere quella attuale. Abbiamo parlato per un anno di cambiarla, mi sembrerebbe assurdo oggi pensare una cosa diversa» (Pier Ferdinando Casini, 13 settembre 2012)

«Dipenderà dalla legge elettorale» (Silvio Berlusconi, 15 settembre 2012, sulla possibile – e tormentata – ridiscesa in campo).

«Noi vogliamo che una legge elettorale si faccia presto per restituire ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento. Pensiamo che entro la prima decade di ottobre, come si sta impegnando ad ottenere il presidente del Senato, la legge elettorale nuova ci sarà» (Angelino Alfano, 16 settembre 2012).

«Prevedo un'accelerazione» (Maurizio Gasparri, 17 settembre 2012).

«Mi rifiuto di credere che si possa tornare al voto con il Porcellum» (Pier Ferdinando Casini, 27 settembre 2012).

«Mantenere il Porcellum significa dare ragione all'antipolitica e farla vincere: si farebbe un monumento al grillismo» (Pier Ferdinando Casini, 30 settembre 2012).

«Da qualche giorno sono più ottimista, tutte le forze politiche hanno smesso di alzare le bandiere e dire 'o così o nulla'» (Gianfranco Fini, 5 ottobre 2012).

«I tempi per una nuova legge elettorale ci sono tutti» (Silvio Berlusconi, 1 novembre 2012).

«L'accordo è vicino ma Bersani e Vendola non possono pensare che prendono il 35% e poi possono arrivare al 55%. Bisogna avere un premio ragionevole» (Angelino Alfano, 11 novembre 2012)


«Vogliamo una nuova legge elettorale che assicuri la governabilità del Paese e non la palude, come vorrebbe il centrodestra degli Alfano e dei Berlusconi. Solo poi si potrà andare a votare» (Anna Finocchiaro, 15 novembre 2012)

«Sarebbe una follia, un suicidio, votare con l'attuale legge elettorale» (Pier Ferdinando Casini, 18 novembre 2012)

«Siamo aperti per superare il Porcellum ma non per una legge elettorale qualsiasi» (Pierluigi Bersani, 21 novembre 2012).

«Dai contatti che ho avuto sino ad ora con gli esponenti dei vari partiti dico che le forze politiche non sono mai state cosi' vicine, come ora, ad un accordo sulla legge elettorale» (Carlo Vizzini, 1 dicembre 2012).

«Rinuncio all'accanimento terapeutico. Posso salvare un ferito ma non resuscitare un morto. Dalle mie parti l'8 dicembre, giorno dell'Immacolata, ammazzano il maiale. Qui il Porcellum, vedrete che resisterà. Non solo vedrà Natale, ma pure le uova di Pasqua» (Roberto Calderoli, 5 dicembre 2012).
Porcellum, una marea di balle - l’Espresso

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