Evirc
Nuovo Utente
- Registrato
- 8/2/17
- Messaggi
- 1.064
- Punti reazioni
- 41
Esatto però nel mio intervento c'era un ma
Se l'investitore è un rentier può benissimo usare strumenti ad accumulo ma ne perderebbe gran parte dei vantaggi vendendo ogni anno le quote occorrenti per campare...
Poi è chiaro che oltre allo svantaggio fiscale se tizio ha il fondo a distribuzione e le cedole le spende dopo 30 anni avrà un controvalore nettamente inferiore a Caio che aveva lo stesso etf ad accumulo e non ha mai venduto...
Ma se tizio reinveste i dividendi oppure se Caio si stacca la quota che gli occorre per vivere la differenza si annulla quasi...
In conclusione si torna sempre al punto di partenza... Per cosa sto investendo?
Hai ragione, ma proviamo a vederla anche in questo modo...
Come un investitore può decidere se reinvestire o godersi le cedole del suo ETF a distribuzione, un altro investitore, con il suo etf ad accumulazione, potrebbe decidere di vendere solo le quote comprate in più grazie ai dividendi reinvestiti automaticamente dal fondo. In questo modo le quote del fondo rimarranno sempre uguali in caso si decidesse di smettere con il PAC.
Certo nel primo caso arrivano automaticamente mentre nel secondo l'investitore se li deve calcolare ( o riferirsi a quelli degli anni precedenti) e decidere di vendere le relative quote...Ma non credo che il problema sia il self control, stiamo sempre parlando di una persona che ha investito per 20/30 secondo un obbiettivo.
Sbaglio qualcosa nel mio ragionamento?
A mio parere, non è di certo una scelta facile o da prendere a cuor leggero...