Portafoglio pigro, consistenza portafoglio e tranquillità (Vol XI)

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Chiusa ad ulteriori risposte.
Non è brutta da vedere questa equity line.
Confronto tra 100% azionario e 50/50

Spero si veda, perché presumo non posso inserirla direttamente nel forum per una questione di diritti:

https://images.app.goo.gl/c98doHbmMrhby3A89
 
Sono sicuro che non hai considerato il mio intervento come critica al tuo concetto, inattaccabile peraltro.

Era solo una riflessione ad alta voce su un argomento importante, la capacità nel gestire la sofferenza. Quando si discute di ptf con quote azionarie inferiori al 60%, sembro uno con la Panda e tutti gli altri con le Ferrari.
Ma ricordiamoci che in montagna e con la neve, la Panda non ti abbandona :D

per non sbandare durante una gestione di portafoglio ad altà velocità e rischiare di buttare a mare tutto con vendite estemporanee la panda non è sufficiente :o
serve un mezzo che possa garantire il massimo controllo in curva anche alle peggiori condizioni :eek::o:D:yes:

 
Sono sicuro che non hai considerato il mio intervento come critica al tuo concetto, inattaccabile peraltro.

Era solo una riflessione ad alta voce su un argomento importante, la capacità nel gestire la sofferenza. Quando si discute di ptf con quote azionarie inferiori al 60%, sembro uno con la Panda e tutti gli altri con le Ferrari.
Ma ricordiamoci che in montagna e con la neve, la Panda non ti abbandona :D

Affermazione che concordo in pieno e reputo figlia dell'ultima bull run durata parecchi anni. Spesso si pensa, senza riferirmi a nessuno in particolare qui sul forum, che SEP500 o Nasdaq possa ripetere, in media, la performance degli anni 2019-2021 :D
 
A livello rischio/rendimento un 50/50 fa sicuramente meglio di un 100% azionario. La parte obbligazionaria, in media, fa scendere in % la volatilità più di quanto faccia scendere il rendimento e quindi il rischio/rendimento migliora (e con lui i vari indici di Sharpe, Sortino ecc.).

Come rendimento, però, un 50/50 non potrà mai fare meglio di un 100% azionario, dato che il rendimento di un portafoglio diversificato è la media aritmetica ponderata dei rendimenti degli asset che lo compongono (mentre la volatilità media è minore della media ponderata, a meno che la correlazione lineare tra gli asset sia pari a 1).

L'unica cosa che potrebbe invalidare il ragionamento appena fatto è il rendimento obbligazionario che, in futuro, supera nel lungo termine quello azionario: cosa mai accaduta finora (per ovvi motivi).

Ma il 100% azionario è, come si sa, difficilmente sostenibile da un punto di vista psicologico. Ma con un PAC le cose possono cambiare: il PAC è meno efficiente di un PIC a parità di asset allocation. Ma se con un PIC posso tollerare un 50/50, con un PAC posso spingermi magari a un 80/20 (80% azionario), un 90/10 o addirittura a un 100% azionario.

Ciao Dedalo, intanto complimenti per i tuoi interventi e il tuo blog, ti seguo sempre molto volentieri e ti ritengo una persona molto competente.

Riguardo l'allocazione ho trovato nel PAC VA il giusto compromesso ... 80% azionario pac VA, 5% oro, 15% obbligazionario ... facendo un pac in questo modo mi sento molto tranquillo, per un motivo .. quando l'azionario scende molto si compra di più e quando sale si compra meno ... mi permette di avere liquidità nei momenti di DD più marcati e mediare più pesantemente...

Ovviamente questa è una cosa molto personale
 
Non è brutta da vedere questa equity line.
Confronto tra 100% azionario e 50/50

Spero si veda, perché presumo non posso inserirla direttamente nel forum per una questione di diritti:

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E' ottima, specialmente se le serie storiche sono state aggiustate col reinvestimento dei proventi.
Quando si investe con un PIC è difficile spingersi molto di più con l'azionario e bilanciare il portafoglio è quasi inevitabile.

Ciao Dedalo, intanto complimenti per i tuoi interventi e il tuo blog, ti seguo sempre molto volentieri e ti ritengo una persona molto competente.

Riguardo l'allocazione ho trovato nel PAC VA il giusto compromesso ... 80% azionario pac VA, 5% oro, 15% obbligazionario ... facendo un pac in questo modo mi sento molto tranquillo, per un motivo .. quando l'azionario scende molto si compra di più e quando sale si compra meno ... mi permette di avere liquidità nei momenti di DD più marcati e mediare più pesantemente...

Ovviamente questa è una cosa molto personale
Grazie mille.

Se la strategia e l'allocazione scelta ti fa stare tranquillo, significa che hai fatto un'ottima scelta (per te ovviamente, altri potrebbero non "sopportare" il VA o la tua asset allocation).
 
E' ottima, specialmente se le serie storiche sono state aggiustate col reinvestimento dei proventi.
Quando si investe con un PIC è difficile spingersi molto di più con l'azionario e bilanciare il portafoglio è quasi inevitabile.


Grazie mille.

Se la strategia e l'allocazione scelta ti fa stare tranquillo, significa che hai fatto un'ottima scelta (per te ovviamente, altri potrebbero non "sopportare" il VA o la tua asset allocation).

Volevo chiederti una cosa però, adesso 80/20 mi fa stare tranquillo, ma la vita del pac a 30 anni è lunga e molte cose possono cambiare, variare l'allocazione dopo 15 anni (ad esempio) potrebbe creare dei problemi? ad esempio spostare l'allocazione ad un 60/40 ... ovvio che i presupposti sono mantenere per 30 anni quello prefissato... ma la vita può riservare delle sorprese
 
Non è brutta da vedere questa equity line.
Confronto tra 100% azionario e 50/50

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Volevo chiederti una cosa però, adesso 80/20 mi fa stare tranquillo, ma la vita del pac a 30 anni è lunga e molte cose possono cambiare, variare l'allocazione dopo 15 anni (ad esempio) potrebbe creare dei problemi? ad esempio spostare l'allocazione ad un 60/40 ... ovvio che i presupposti sono mantenere per 30 anni quello prefissato... ma la vita può riservare delle sorprese

La risposta deve venire da te e la regola - secondo me - è sempre la stessa: se dopo 15 anni 80/20 non ti fa più stare tranquillo, modificare l'asset a 60/40 (o altre percentuali che riterrai più opportune per te) sarà per te la cosa giusta da fare. L'ideale sarebbe avere la stessa tranquillità che hai adesso per tutti i 30 anni o comunque per tutta la durata dell'investimento.

La tranquillità si può trovare in vari modi: cambiando l'asset in una più prudente o liquidando una parte dell'investimento (questa soluzione, 15 anni prima può però costare molto cara); avendo raggiunto un rendimento tale che magari non fa più paura neppure un eventuale grosso drawdown; avendo totale fiducia nell'asset azionaria per il futuro (vedi Warren Buffet, ad esempio); nel caso in cui l'eventuale liquidazione del portafoglio finanziario non sia indispensabile per vivere o quanto meno non sia vincolata tassativamente a una specifica data; e così via.

Gli investimenti finanziari e le relative asset allocation non possono essere valutati indipendentemente dall'impatto psicologico su di noi e l'impatto psicologico varia in funzione delle conoscenze finanziarie che abbiamo acquisito e di altre caratteristiche personali che sono spesso collegate alle conoscenze (pazienza in primis).
 
Salve, vorrei una vostra opinione su un possibile PAC (100 o 200€ al mese) tramite Fineco Replay sull'ETF Xtrackers Portfolio UCITS ETF 1C.
Vorrei partire con un investimento da 10K:

1) per iniziare meglio acquisto unico o rateizzato? (es. PAC mensile da 2K per 5 mesi)

2) Dato che attualmente un PAC su un solo ETF costa di commissione 2,95€/mese + costo ETF annuo (circa 0,7% del capitale), risulta conveniente questa strada o
è preferibile attivare PLUS (costo totale annuo 1,7% sul capitale investito) e farsi fare gli acquisti tramite consulenza?

La domanda mi viene spontanea perchè su un periodo di 25-30 anni dove il capitale diventerebbe di una certa entità, il costo fisso mensile di commissioni attuali (circa 36 euro annui)
sarebbe minore dell'1% corrisposto annualmente alla banca (costo annuo ETF a parte).

C'è qualcosa che non sto considerando o la cosa è più semplice del previsto? Ci sono commissioni nascoste?

3) La dimensione del fondo non molto elevata può essere rischiosa in qualche modo?

Grazie a chi mi saprà rispondere con certezza; ascolto molto volentieri soprattutto i consigli di chi abbia già iniziato su questa strada.
 
Salve, vorrei una vostra opinione su un possibile PAC (100 o 200€ al mese) tramite Fineco Replay sull'ETF Xtrackers Portfolio UCITS ETF 1C.
Vorrei partire con un investimento da 10K:

1) per iniziare meglio acquisto unico o rateizzato? (es. PAC mensile da 2K per 5 mesi)

2) Dato che attualmente un PAC su un solo ETF costa di commissione 2,95€/mese + costo ETF annuo (circa 0,7% del capitale), risulta conveniente questa strada o
è preferibile attivare PLUS (costo totale annuo 1,7% sul capitale investito) e farsi fare gli acquisti tramite consulenza?

La domanda mi viene spontanea perchè su un periodo di 25-30 anni dove il capitale diventerebbe di una certa entità, il costo fisso mensile di commissioni attuali (circa 36 euro annui)
sarebbe minore dell'1% corrisposto annualmente alla banca (costo annuo ETF a parte).

C'è qualcosa che non sto considerando o la cosa è più semplice del previsto? Ci sono commissioni nascoste?

3) La dimensione del fondo non molto elevata può essere rischiosa in qualche modo?

Grazie a chi mi saprà rispondere con certezza; ascolto molto volentieri soprattutto i consigli di chi abbia già iniziato su questa strada.

Ciao, sulla prima domanda nessuno lo sa, storicamente ha performato meglio PIC rispetto a PAC ma non troverai una risposta.
Sui costi di un pac considera un versamento almeno bimestrale se le cifre che vuoi investire sono quelle.
La dimensione non e' un problema.
Ho risposto perche' questo ETF l'ho tenuto sotto controllo a lungo per confrontarlo con i lifestrategy
 
Grazie.
Come è andato il confronto con i Lifestrategy? 60 o 80?
 
Ciao, sulla prima domanda nessuno lo sa, storicamente ha performato meglio PIC rispetto a PAC ma non troverai una risposta.
Sui costi di un pac considera un versamento almeno bimestrale se le cifre che vuoi investire sono quelle.
La dimensione non e' un problema.
Ho risposto perche' questo ETF l'ho tenuto sotto controllo a lungo per confrontarlo con i lifestrategy

Grazie.
Come è andato il confronto con i Lifestrategy? 60 o 80?
 
Grazie.
Come è andato il confronto con i Lifestrategy? 60 o 80?

Insomma, puoi vedere tu stesso su justetf il confronto tra i due prodotti; o meglio, nel mio caso andavo con il confronto LS80, risulta vincente LS, mentre ho visto ora che questo prodotto ha sostanzialmente fatto uguale al 60.
 
Insomma, puoi vedere tu stesso su justetf il confronto tra i due prodotti; o meglio, nel mio caso andavo con il confronto LS80, risulta vincente LS, mentre ho visto ora che questo prodotto ha sostanzialmente fatto uguale al 60.

Capito.
Le rate bimestrali le consigli per una questione di ottimizzazione costi?
Io stavo ragionando che se, nel lungo periodo, il portafoglio arriva a da 10k a 200k, l'1% dato alla banca annuale passa da 100 a 2000 (è bene non fare le somme anno per anno sennò parte un infarto) e quindi 36€ annui di commissioni sono accettabili.
C'è qualcosa che mi sto perdendo?
 
Insomma, puoi vedere tu stesso su justetf il confronto tra i due prodotti; o meglio, nel mio caso andavo con il confronto LS80, risulta vincente LS, mentre ho visto ora che questo prodotto ha sostanzialmente fatto uguale al 60.

Direi che anche il LS60 va meglio,... almeno, YTD.
Salvo miei errori, ho appena consultato Just etf e:
YTD
LS60 -9,33%
Xtrackers - 10,89%

Un 1,56% YTD a favore di LS60 direi che lo rende meglio al momento, non sostanzialmente uguale...
Ripeto: salvo miei errori.

edit: mio errore. LS60 YTD è a -10,49%. Quindi sostanzialmente simili.
 
Ultima modifica:
Capito.
Le rate bimestrali le consigli per una questione di ottimizzazione costi?
Io stavo ragionando che se, nel lungo periodo, il portafoglio arriva a da 10k a 200k, l'1% dato alla banca annuale passa da 100 a 2000 (è bene non fare le somme anno per anno sennò parte un infarto) e quindi 36€ annui di commissioni sono accettabili.
C'è qualcosa che mi sto perdendo?

Sì, che quell'1% nel lungo periodo è molto di più di quello che credi. Non solo tu: di quello che si crede in generale.

Per passare da 10k a 200k, nel caso di un PIC, servono molti anni anche in caso di investimento 100% azionario. Stiamo parlando di un 2000% circa di rendimento.

Ma se hai abbastanza pazienza e, ipotizziamo (invento) che tu riesca nell'obiettivo di generare x20 il tuo capitale in circa 35 anni con un ETF dal costo dello 0,15% circa all'anno. Con lo stesso investimento, ma gravato di un 1% in più di commissioni su base annua, avresti ottenuto circa 100.000 euro in meno (commissioni + mancata capitalizzazione nel tempo delle cifre pagate in commissioni) e invece di fare x20 avresti ottenuto x10.

Sono calcoli approssimati, ma dovrebbero rendere l'idea. Se il PIC, inizialmente fosse stato di 100k euro, il mancato guadagno (commissioni + mancata capitalizzazione nel tempo delle cifre pagate in commissioni) nell'arco dei 35 anni sarebbe stato circa 1 milione di euro.

Questo con l'1%. Immaginati col 2%, 3% o più. Nel lungo termine, questi livelli commissionali distruggono l'investimento del povero investitore (l'1% non distrugge ma dei bei danni li fa).

Se fai un PAC, le commissioni di gestione sarebbero inferiori (e anche il rendimento a parità di cifra investita). Dimenticati dei 3 euro mensili che hanno un impatto marginale nel lungo termine dato che si pagano una sola volta al versamento di ogni rata e cerca di annullare le commissioni di gestione: quelle le pagherai ogni anno sul controvalore investito e avranno un impatto importante nel lungo termine, anche se fai un PAC.
 
La risposta deve venire da te e la regola - secondo me - è sempre la stessa: se dopo 15 anni 80/20 non ti fa più stare tranquillo, modificare l'asset a 60/40 (o altre percentuali che riterrai più opportune per te) sarà per te la cosa giusta da fare. L'ideale sarebbe avere la stessa tranquillità che hai adesso per tutti i 30 anni o comunque per tutta la durata dell'investimento.

La tranquillità si può trovare in vari modi: cambiando l'asset in una più prudente o liquidando una parte dell'investimento (questa soluzione, 15 anni prima può però costare molto cara); avendo raggiunto un rendimento tale che magari non fa più paura neppure un eventuale grosso drawdown; avendo totale fiducia nell'asset azionaria per il futuro (vedi Warren Buffet, ad esempio); nel caso in cui l'eventuale liquidazione del portafoglio finanziario non sia indispensabile per vivere o quanto meno non sia vincolata tassativamente a una specifica data; e così via.

Gli investimenti finanziari e le relative asset allocation non possono essere valutati indipendentemente dall'impatto psicologico su di noi e l'impatto psicologico varia in funzione delle conoscenze finanziarie che abbiamo acquisito e di altre caratteristiche personali che sono spesso collegate alle conoscenze (pazienza in primis).

Volendo estendere la domanda di @Cere86 (e fermo restando i tuoi giusti riscontri), ci sono studi che confrontino le possibili strategie per avviare la fase di decumulo (e, comunque, tu cosa ne pensi) ?
Cerco di spiegarmi meglio: inevitabilmente si avvicina la fine dell' orizzonte temporale ed è tempo di passare ad un PF più conservativo, soprattutto se la fine coincide con l'inizio della pensione (e, toccando il toccabile, limitando lo scenario sanitario al "Avevo sete", "ho sentito un rumore strano in garage", "la TV era rimasta accesa...").

Per semplicità, supponiamo di avere un LS80A e di voler migrare verso un asset più prudente (ipotizzo un LS40D, ma potrebbe essere qualsiasi altro asset prudente).

Bene, con questo quadro di riferimento standard, quale potrebbe essere una decisione percorribile, tenendo conto anche e soprattutto degli aspetti fiscali:
* a fine orizzonte raggiunto, vendere quote significative (la metà? tutto?) di LS80A ed investire il ricavo in LS40D ?
* prima della fine dell' orizzonte temporale (orizzonte che dovrà essere esteso, se si vorrà rispettare l'obiettivo inizialmente fissato), ridurre gradualmente il PAC su LS80A ed incrementare proporzionalmente il PAC su LS40D ?
* altro ?

Poi, a fine orizzonte raggiunto (ammesso di avere ancora la testa per ragionarci)
* vendere gradualmente le eventuali residue quote di LS80A ed investire la liquidità in eccesso su LS40D (o su nuovi altri assets difensivi decorrelati) ?
* vivere di rendita pensando a come sputt***rsene una buona parte in tour organizzati di gite ai cantieri ? (vabbè, è una boutade che, oltretutto, dipende da tante altre cose non citate nelle ipotesi formulate :) )

PS
Ancora grazie per l'articolo sui VA PAC: colpa tua o merito tuo, lo vedremo fra qualche anno :D
 
Portafoglio per 70-enne

Chi mi può dare qualche spunto per un portafoglio per una pensionata 70-enne?
Media italiana dice circa altri 15 anni di vita, residenza in Italia.
Attualmente autosufficiente ma domani chi lo sa...dunque il portafoglio potrebbe essere necessario per l'assistenza.
Casa di proprietà, la pensione ora basta e permette di risparmiare qualcosa senza farsi mancare ciò che desidera.
Idee per un portafoglio proponibile?
Ha senso pensare alla distribuzione o meglio comunque rimanere in accumulo anche se mediamente per "solo" 15 anni in media?
Non è necessario lasciare denaro agli eredi.
C'è qualche discussione da leggere che ne parla? (ho cercato senza risultato)
Ora ha tutto in una ramo I e conto di deposito libero.
 
Stato
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