Non lo so, ho 30 anni quindi ancora non ho pensato attivamente all'eventuale fase di retirement. Al momento punto alla crescita del capitale.
L'immobiliare l'ho inserito nel 2018, praticamente dall'inizio dell'accumulo, mi piaceva come idea e l'ho tenuto. Effettivamente le decorrelazioni con l'azionario non sono elevate, però una quota la tengo volentieri.
Ti ringrazio per l'analisi approfondita e provo a risponderti punto per punto:
1) si veda il punto sopra, l'ho inserito e mi piaceva tenerlo, in un periodo aveva rendimento nettamente più positivo dell'azionario globale e quando queste scese, il REIT proseguì la sua corsa, salvo sprofondare recentemente. Non sono convinto che sia stata la scelta migliore però psicologicamente mi tranquillizzava di più comprare anche REIT piuttosto che incrementare ancora la quota in SWDA.
2) Correttissimo. Peccato che quando ho iniziato io il PAC VWCE non esisteva e quando è stato creato, avevo già diverso gain sul quale mi scocciava pagare imposte. Inoltre VWCE ha un TER di 0,22%, SWDA 0,20% e EIMI 0,18%, considerando che i costi di transazione sono identici perchè acquisto sempre size con commissione proporzionale Directa (al limite del fisso), con l'accoppiata risparmio e mi consente di sovrapesare o sottopesare a seconda delle valutazioni. Scelta arbitraria non propriamente corretta, infatti se non avessi gain andrei su VWCE;
3) AGGH ho voluto inserirne una quota per iniziare ad avere il famoso "cippino", con l'idea di incrementarla magari con l'andare avanti dell'età. Teoricamente annacqua il rendimento però attutisce lievemente anche la volatilità. Se torna la decorrelazione azionario-obbligazionario dovrebbe fare il suo lavoro.
4) il PAC lo faccio principalmente per incrementare un po' la quota obbligazionaria e perchè è gratuito. Ho affiancato comunque dei BTP Italia che però non considero nel portafoglio "PAC"
Secondo me un po' di immobiliare non fa male. Ci sono stati periodi lunghi (primi anni 2000) durante i quali l'azionario stentava e l'immobiliare andava bene.