A molti non piace l'oro, io lo tollero considerandolo come una zavorra da tenere in sentina per evitare che si rovesci lo scafo quando arrivano le tempeste. Max 10% in portafoglio.
Il bitcoin per me è solo fuffa, max 1% in portafoglio e consideralo come investimento ludico.
Sulla fuffa può essere ovviamente, ma ci sono elementi che mi hanno portato a valutare una sua entrata nel mio portafoglio. Una tra tutte il fatto che la tecnologia bitcoin sia entrata anche nel mondo accademico. Ci sono corsi e seminari all’università che discutono di questo tema. Quindi uno sdoganamento dal “dark web”, alla casa del sapere.
Altri due fattori che mi sta spingendo all’acquisto di una quantità modestissima di bitcoin in virtù di caratteristiche simili all’oro (una fra tutte è scarso), ma più semplice da gestire (
https://nova.ilsole24ore.com/frontiere/oltre-loro-digitale-ben-poco-altro/)
1. Diverse società italiane operanti nel settore finanziario tradizionale hanno acquistato quote di exchange di bitcoin. Mi vengono in mente Conio (tra gli investitori Banca Sella, Generali, Poste) e Young Platform (Azimut e ancora Banca Sella). Ok diversificare gli investimenti anche per società finanziarie, ma se fosse davvero una sicura fuffa perchè investirci? Poi come tutti gli investimenti il rischio di perdita non si può escludere.
2. L’entrata, seppur ancora in modo indiretto, di investitori istituzionali nel mondo bitcoin. Indiretta perché ad esempio la recente e nota partnership tra BlackRock e Coinbase è finalizzata esclusivamente ad agevolare i suoi investitori istituzionali nella gestione e compravendita del bitcoin, non è blackrock che proprone alla SEC un etf su btc. Una scossa al mercato potrebbe essere proprio l’accettazione della SEC al primo ETF spot su btc presentata dalla società di investimento VanEck, ma sembra sia stato ancora rinviato.
3. La regolamentazione in aumento sul mondo cripto potrebbe aumentare la fiducia degli investitori. Ricordo ad esempio ilMiCA -Market in Crypto Asset - Regulation e il recente decreto del MEF che ha istituito il registro per gli Exchange operanti sul territorio nazionale. Io non mi fido ancora ed ho acquistato un wallet fisico
Le preoccupazioni e i dubbi però sono tanti e non riguardano esclusivamente gli eccessi sul prezzo (sia down che up), ma il problema energetico per “minare” (i soldi si stanno spostando su asset ESG e il processo di validazione di btc è energivoro). Aggiungo anche la concentrazione di pochi miners in questa attività, che stona con l’originaria volontà della finanza decentralizzata.
Chi è esperto in btc probabilmente subirà una pugnalata al petto a leggere le mie riflessioni personali, ma mi perdonerete sono un newbie curioso
In questi giorni capirò se la mia testa darà più peso agli aspetti positivi o agli aspetti negativi