Portafoglio pigro, consistenza portafoglio e tranquillità (Vol XI)

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No, non dico questo, sarebbe una affermazione troppo forte.

Solo che abbiamo scoperto quest'anno che un portafoglio di azioni globali e bond globali non è così diversificato come supponevamo. E bisogna riconoscere che a noi europei è andata tutto sommato bene, un portafoglio 60/40 di un investitore americano si è preso una batosta incredibile.
Allocation - Lazy Portfolio ETF

Pensa che alla data del 10/11/2022 un ptf 60/40 (S&P500 e Treasury 10 anni) ha registrato il secondo peggior anno di sempre con un -21,3%. Battuto solo dal tremendo 1931 con -27,3%.

Per fortuna nell'ultimo mese il mercato si è un pochino ripreso (ad oggi). Vedremo a fine anno come chiuderemo.

Aggiungo che a parte gli anni della Grande Crisi del 1929, della seconda Guerra mondiale nel 1940, della crisi petrolifera del 1973 e della crisi post 11 settembre 2001 e Dot com crash, questo portafoglio non ha mai avuto perdite per più di 12 mesi. Ma come dico spesso purtroppo del doman non v'è certezza, anche se la statistica a lungo termine è dalla nostra parte.

In conclusione le eccezioni ci sono state e probabilmente ci saranno ancora, ma non possono essere considerate subito una regola e il portafoglio 60/40 (secondo me molto meglio se concentrato non solo sul mercato americano) non è ancora morto.

Non sono parole mie, anche perché sono solo un dilettante della finanza, ma di Vanguard:

Perché i portafogli 60/40 hanno ancora un lungo futuro | Vanguard Italia professional
 
Quindi, confrontare un Portafoglio Pigro con un Conto Deposito attraente ed eventualmente migrare dall'uno all'altro ?

Riporto due definizioni per meglio spiegarmi.
  • I PF pigri sono il risultato di una strategia di investimento passiva che è basata su una profonda analisi e su una lunga serie di decisioni che l’investitore deve prendere prima di iniziare il proprio investimento.
  • I PF pigri replicano il mercato sulla base di un asset allocation la cui rischiosità deve essere coerente con le caratteristiche e le esigenze dell'investitore, disposto ad impegnarsi in un progetto di medio/lungo periodo.
[Le due frasi sono copiate quasi alla lettera da un libro/articolo di Dedalo Invest (link in prima pagina): sono un pigro ante litteram].

Il PF pigro quindi è (o dovrebbe essere) è il risultato sartoriale di un lavoro preliminare lungo ed articolato e non ha molto senso rinunziarvi solo perchè ora c'è un Conto Deposito dal buon rendimento: preferisco mantenere la rotta preimpostata e confidare nella protezione a medio/lungo termine garantita da un insieme di assets ben diversificati.

Quel che invece può essere accettabile è la scelta tattica di inserire un CD nel PF, come liquidità od anche come componente obbligazionaria (sotto certe condizioni).

In ogni caso, anche non avendo investimenti già avviati, penso che sia poco prudente investire il proprio patrimonio su un singolo asset, (ma qui si entra in un campo che riguarda te, solo te e le tue caratteristiche di investitore).
Io ho analizzato a fondo il mercato e lo scenario macro.
Nonostante l'inflazione momentanea è deflattivo imho.
Cio significa che le azioni scenderanno e le obbligazioni potranno risalire un po... Ma difficilmente un pf pigro rendera più del 4% visto che in anni di bolla finanziaria ha reso il 6-7%
 
Pensa che alla data del 10/11/2022 un ptf 60/40 (S&P500 e Treasury 10 anni) ha registrato il secondo peggior anno di sempre con un -21,3%. Battuto solo dal tremendo 1931 con -27,3%.

Per fortuna nell'ultimo mese il mercato si è un pochino ripreso (ad oggi). Vedremo a fine anno come chiuderemo.

Aggiungo che a parte gli anni della Grande Crisi del 1929, della seconda Guerra mondiale nel 1940, della crisi petrolifera del 1973 e della crisi post 11 settembre 2001 e Dot com crash, questo portafoglio non ha mai avuto perdite per più di 12 mesi. Ma come dico spesso purtroppo del doman non v'è certezza, anche se la statistica a lungo termine è dalla nostra parte.

In conclusione le eccezioni ci sono state e probabilmente ci saranno ancora, ma non possono essere considerate subito una regola e il portafoglio 60/40 (secondo me molto meglio se concentrato non solo sul mercato americano) non è ancora morto.

Non sono parole mie, anche perché sono solo un dilettante della finanza, ma di Vanguard:

Perché i portafogli 60/40 hanno ancora un lungo futuro | Vanguard Italia professional

Dopo un anno del genere, penso che per i bond è più che lecito attendersi un recupero. Il rialzo tassi fed verrà frenato dalla salita impetuosa della spesa per interessi sul debito pubblico americano, perchè è un fattore non trascurabile, ed inoltre l'inflazione core sta rallentando.
Federal government current expenditures: Interest payments

Quanto all'azionario, se si crede alla mean reversion nel prossimo decennio dovrebbero essere avvantaggiati gli emergenti rispetto agli Usa, in molti sostengono questa previsione. Lo scopriremo vivendo se sarà veramente così.
Why Investors Should Lower Expectations for Making Money on Stocks
 
grazie, in sintesi non conviene più avere portafogli pigri, diventati rischiosi....
I portafogli pigri sono l'espressione di una filosofia di investimento che tende a replicare il mercato con strumenti economici e diversificati.

Esistono portafogli pigri più rischiosi e altri meno rischiosi. Che certi asset, generalmente non correlati o correlati inversamente, ogni tot anni incappino in un anno di correlazione positiva e decrescita come il 2022 fa parte del gioco. Soprattutto quando si viene da oltre un decennio di crescita quasi ininterrotta.

Rischioso è il mercato, non i "portafogli pigri". Il mercato ha le sue regole e chi le ritiene troppo rischiose deve virare sul "risk-free" o cercare di studiare come funzionano i mercati rischiosi e gli strumenti finanziari che si possono utilizzare (spesso la conoscenza, in finanza personale, diminuisce la paura)
 
Io ho analizzato a fondo il mercato e lo scenario macro.
Nonostante l'inflazione momentanea è deflattivo imho.
Cio significa che le azioni scenderanno e le obbligazioni potranno risalire un po... Ma difficilmente un pf pigro rendera più del 4% visto che in anni di bolla finanziaria ha reso il 6-7%
Non discuto le tue analisi (anche se negli ultimi anni ho letto di scenari di stagnazione piuttosto che di stagflazione piuttosto che ecc ecc.) e capisco le tue conclusioni.

Ma io (e forse sono in buona compagnia) non ho conoscenze e/o strumenti particolari che mi permettano di puntare su un cavallo vincente nel breve; vedo quindi nella strategia Lazy un modo concreto ed alla mia portata per pianificare, analizzare e concretizzare un PF tagliato sulle mie caratteristiche, basato su regole definite a priori, non soggette all'emotività del momento ed i cui risultati posso valutare nel medio/lungo termine.
E ciò senza dover tenere conto di situazioni contingenti di mercato (ad esempio nell'ottobre 2019 il CD Illimity al 3,25% lordo era osannato, poi ci sono stati anni di magra al punto da esaltare anche il CD FCA di agosto 2021 col suo 1,15% lordo; ora di nuovo abbiamo un paio di Cd al 4,1%).

[ Per inciso, ho in PF sia il CD Illimity sia il CD FCA, il primo nella asset class obbligazionaria, il secondo nella asset class d[ella liquidità: sono entrati a farne parte non in quanto opportunità di mercato, ma come integrazione programmata per le rispettive assets class.
Al contrario, non entrerò in nessuno dei CD attuali al 4,1%, non avendo nessuna integrazione programmata da soddisfare.]

Talebano del Lazy? No, semplicemente ritengo che ci sia differenza fra rispetto del piano e continua gestione tattica; questa ultima attiene al lavoro di un gestore di fondi attivi o comunque ad un investitore esperto: io più ne sto lontano meno danni faccio.
E non importa se oggi perdo qualche opportunità (al limite, creo un PF satellite con cui cercare di sfruttare il momento).

Ovviamente è un mio punto di vista e non un'operazione di proselitismo :)
Grazie per gli spunti.
 
A mio modestissimo parere:

ho cominciato il pac questa estate incrementando le rate man mano che si andava giù, una parte di me spera che si scenda ancora.

L'acquisto di singoli titoli che possano andare meglio del mercato, è possibile magari con il satellite..... ma non con il principale
 
Io non pretendo di fare analisi raffinatissime, ma basilari. Un report postato qui sopra di vanguard predice un rendimentl azionario medio nei prossim 10 anni del 5% annuo se ho letto giusto.
Se fosse vero appare ragionevole non rischiare soldi con le azioni se esistono soluzioni garantite al 4%.
 
Ultima modifica:
Io non pretendo di fare analisi raffinatissime, ma basilari. Un report postato qui sopra di vanguard predice un rendimentl azionario medio nei prossim 10i anni del 5% se ho letto giusto. Se fosse vero appare ragionevole non rischiare soldi con le azioni se esistino soluzioni garantite al 4%.
Sto in altre parole ipotizzando che la strategia lazy forse andava bene in uno scenario diverso. (Tassi nulli e borse con crescite anche a doppie cifre). Oggi non mi pare piu così, ma vedremo...

Se il succo del tuo intervento è che in base alla tua interpretazione delle condizioni del mercato - che a sua volta può derivare dagli studi X,Y e Z fatti da altrettanti professionisti del settore - cambi l'asset allocation del tuo portafoglio, allora non stai usando l'approccio lazy.

Questo è il centro della questione, della filosofia lazy correttamente descritta da @Dedalo Invest . L'approccio passivo non prevede la fase della scelta tattica, ma solo ed esclusivamente quella del posizionamento strategico.
 
Par di capire che un "posizionamento strategico" contempll anche l'eventualita non remota di 10 e piu anni in perdita leggendo vari post... Ehm. No non son pronto per tanta strategia lo ammetto
 
L'approccio passivo non prevede la fase della scelta tattica, ma solo ed esclusivamente quella del posizionamento strategico.
Premetto la domanda da ignorante, ma forse puoi aiutarmi a capire meglio: la filosofia lazy, che da quello che ho capito negli ultimi mesi di studi, si basa su modelli di asset allocation statica, non prevede un’asset allocation dinamica, perché sarebbe comunque “tattica” rispetto a quanto impostato a origine?

Ovviamente la domanda è aperta a tutti.
 
Premetto la domanda da ignorante, ma forse puoi aiutarmi a capire meglio: la filosofia lazy, che da quello che ho capito negli ultimi mesi di studi, si basa su modelli di asset allocation statica, non prevede un’asset allocation dinamica, perché sarebbe comunque “tattica” rispetto a quanto impostato a origine?

Ovviamente la domanda è aperta a tutti.

Ciao ptor,
che cosa intendi per dinamica?
 
Par di capire che un "posizionamento strategico" contempll anche l'eventualita non remota di 10 e piu anni in perdita leggendo vari post... Ehm. No non son pronto per tanta strategia lo ammetto

Tranquillo,
non saresti il primo e non sarai l'ultimo...
 
Par di capire che un "posizionamento strategico" contempll anche l'eventualita non remota di 10 e piu anni in perdita leggendo vari post... Ehm. No non son pronto per tanta strategia lo ammetto

con i lazy ptf classici e più conosciuti, il Recovery period statisticamente non è mai molto lungo. Poi sulla questione psicologica non discuto, perché nel 90% la difficoltà di investire si concentra proprio su questo aspetto.

Io però continuo ad insistere che anche concentrare tutto su un conto deposito non è immune da rischi, anche tenendo conto della copertura garantita dal FITD in caso di fallimento.
 
Par di capire che un "posizionamento strategico" contempll anche l'eventualita non remota di 10 e piu anni in perdita leggendo vari post... Ehm. No non son pronto per tanta strategia lo ammetto
Comprensibilissimo. Una valida alternativa è quella investire sotto forma di PAC, anche avendo già tutto il capitale fin dall'inizio.

Credo che aiuti enormemente da un punto di vista psicologico e consenta, tra l'altro, una asset allocation un po' più rischiosa a parità di propensione al rischio (dal momento che la diversificazione temporale del PAC diminuisce il rischio).

La minor efficienza del PAC rispetto al PIC che da decenni ci viene propinata da molti studiosi di finanza classica (quella che non prende in considerazione la finanza comportamentale, per capirci) implica sempre confronti PIC/PAC basati sulla stessa asset allocation. Cosa poco realistica, se non per quei pochi investitori che tollerano un PIC 100% azionario...

In ogni caso, se non ti senti pronto fai benissimo a investire nel modo che ti fa stare più tranquillo.
 
con i lazy ptf classici e più conosciuti, il Recovery period statisticamente non è mai molto lungo. Poi sulla questione psicologica non discuto, perché nel 90% la difficoltà di investire si concentra proprio su questo aspetto.

Io però continuo ad insistere che anche concentrare tutto su un conto deposito non è immune da rischi, anche tenendo conto della copertura garantita dal FITD in caso di fallimento.

Io sono convinto che ci sia una differenza abbastanza netta tra la psicologia del risparmiatore e quella dell'investitore. Poi c'è il risparmiatore che vorrebbe fare l'investitore senza rischio e c'è l'investitore pentito che avrebbe preferito, col senno del poi, fare il risparmiatore.
 
Io sono favorevole all'approccio core (lazy) e satellite (più dinamico) perchè mi sembra ragionevole.

Ho una domanda per tutti: ma chi fa delle operazioni per efficienza fiscale non è un investitore lazy? Perchè non so voi ma io ho delle minusvalenze passate da recuperare e non posso/voglio usare solo etf. Se gli etf fossero fiscalmente efficienti probabilmente userei solo quelli.

Faccio i complimenti a chi ha la disciplina di investire e di rimanere lazy negli investimenti per tutta la vita, io di persona non ne conosco nessuno. Conosco invece personalmente alcuni risparmiatori molto più disciplinati.

Quanto ai confronti col mercato, hanno un senso relativo. Se servono per valutare un orizzonte temporale di un anno possono andare bene per avere un riferimento, ma non conosco nessuno che abbia un profilo di rischio che rimanga costante per tutta la vita, perchè condizionato dagli andamenti di mercato, variazioni di carriera, modifica dello stile di vita, trasferimento in altri paesi, variazioni nella famiglia (matrimonio, figli, divorzio, eredità).

Quanto al "mercato" è difficile stabilire cosa sia. Mi pare una questione di filosofia o di fede. Il mercato è l'insieme di azioni e obbligazioni? E chi lo ha stabilito? Con quali pesi? C'è chi vede il mercato in modo molto più ampio (Global Market Index), senza andare a prendere asset class più esotiche come i cat bond, private equity, venture funds, hedge funds, ecc. molte delle quali non accessibili al piccolo investitore.
Major Asset Classes | November 2022 | Performance Review | The Capital Spectator
 
Io sono favorevole all'approccio core (lazy) e satellite (più dinamico) perchè mi sembra ragionevole.

Ho una domanda per tutti: ma chi fa delle operazioni per efficienza fiscale non è un investitore lazy? Perchè non so voi ma io ho delle minusvalenze passate da recuperare e non posso/voglio usare solo etf. Se gli etf fossero fiscalmente efficienti probabilmente userei solo quelli.

Faccio i complimenti a chi ha la disciplina di investire e di rimanere lazy negli investimenti per tutta la vita, io di persona non ne conosco nessuno. Conosco invece personalmente alcuni risparmiatori molto più disciplinati.

Quanto ai confronti col mercato, hanno un senso relativo. Se servono per valutare un orizzonte temporale di un anno possono andare bene per avere un riferimento, ma non conosco nessuno che abbia un profilo di rischio che rimanga costante per tutta la vita, perchè condizionato dagli andamenti di mercato, variazioni di carriera, modifica dello stile di vita, trasferimento in altri paesi, variazioni nella famiglia (matrimonio, figli, divorzio, eredità).

Quanto al "mercato" è difficile stabilire cosa sia. Mi pare una questione di filosofia o di fede. Il mercato è l'insieme di azioni e obbligazioni? E chi lo ha stabilito? Con quali pesi? C'è chi vede il mercato in modo molto più ampio (Global Market Index), senza andare a prendere asset class più esotiche come i cat bond, private equity, venture funds, hedge funds, ecc. molte delle quali non accessibili al piccolo investitore.
Major Asset Classes | November 2022 | Performance Review | The Capital Spectator

Per chi inizia da zero investendo sul pigro le minus semplicemente non esistono. Se esistono sono poco più di sue spiccioli magari dovuti alle commissioni.

Per chi ha minus pregresse, come per esempio avevo io prima di sposare la causa... 😃, ci sono due strade. O la compensazione, o meglio il tentativo di compensazione, con asset fiscalmente efficienti oppure la perdita delle stesse. Per esempio, nel mio ptf ho un ETC sull'oro ed un ETN sulle crypto che mi hanno fatto azzerare le minus.

Sulla disciplina non so che dirti. Ognuno ha la propria. C'è chi fuma, chi beve, chi va a signorinX, chi va in chiesa, chi in sinagoga, chi spende i soldi in auto, chi in scommesse e via dicendo. C'è chi è disciplinato negli investimenti e chi no. La filosofia lazy è semplice sulla carta, ma complessa nel mantenimento. Non è per tutti.

Che cosa è il mercato? Per un investitore europeo é tutto il mondo azionario e obbligazionario. Poi ognuno decide come indicizzarlo scegliendo il replicante che preferisce.

Sull'asset Allocation chi ha detto che debba rimanere sempre la stessa? Chi crede in questo approccio e può mantenerlo allora bene. Per gli altri si può allocare in base all'età o in base all'orizzonte temporale di investimento. L'importante è non cercare di fare market timing perché il mercato fa quello che vuole.
 
Ultima modifica:
Io non pretendo di fare analisi raffinatissime, ma basilari. Un report postato qui sopra di vanguard predice un rendimentl azionario medio nei prossim 10 anni del 5% annuo se ho letto giusto.
Se fosse vero appare ragionevole non rischiare soldi con le azioni se esistono soluzioni garantite al 4%.
Si tratta di stime. Nessuno nel decennio 2010-2020 aveva "predetto" rendimenti azionari del 12% su msci world. Se queste stime fossero oro colato basterebbe prendere un bond a 10 anni con rendimento 5% (esistono anche etf con questo rendimento ormai) ed essere certi di 'battere il mercato'. Il che naturalmente è impossibile.
Molti fattori potrebbero cambiare questa predizione. Per me rendimenti azionari inferiori all'8% sono pessimistici, specie con inflazione abbastanza sostenuta. D'altronde è abbastanza intuitivo che se il capitale di debito rende 6-7% come sembra ormai essere nell'aria, il capitale di rischio non può certo rendere il 5.
 
Ciao ptor,
che cosa intendi per dinamica?
Per asset allocation dinamica intendo Risk Scaling, Risk Parity o per esempio modello rotazionale… ne parla Luca Giusti nel libro Portafogli per gli Investitori.
 
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