prelievi allo sportello e documento identità

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euroton

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27/11/00
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Mi reco alla mia banca, nessuno mi conosce perchè ci sono stato 4 volte in tre anni e lo sportello è in pieno centro a Milano.
Compilo un modulo con nr di CC (lo conoscono in diecimila) il mio cognome (lo conoscono in 100.000) e firmo (imitano Van Gogh figuriamoci una firma).
L'impiegato (mai visto prima), senza batter ciglio prende 3 milioni in contanti e me li consegna.
A quel punto gli chiedo se lui è così sicuro della mia identità, quindi dopo essere sbiancato mi dice che ha controllato la firma e che corrisponde alla perfezione e che non è obbligato a chiedere un documento perchè alcuni clienti si lamentano etc etc.
Ovviamente porterò i miei soldi altrove, dove ho già verificato di persona che chiedono un documento a fronte di un prelievo in contanti!
Che ne pensate?
 
ciao, non conosco la normativa in merito, ma anche io cambierei immediatamente banca, preferisco aspettare 5 minuti in più per l'identificazione che non correre il rischio di vedere prosciugato il c/c da chissà chi....se non erro in questo caso è lo sportellista che deve pagare di tasca sua, a meno che non sia assicurato...bò

anglus
 
Scritto da euroton
non è obbligato a chiedere un documento perchè alcuni clienti si lamentano


Infatti l'obbligo preciso di chiedere un documento non c'è.

In questo caso incide molto il fatto che molti clienti si lamentano se devono esibire un documento, le banche preferiscono non innervosirli e li assecondano, ed ecco che le truffe sono possibili.

Stessa storia per le carte di credito: i commercianti non chiedono i documenti perché i clienti si arrabbiano e loro temono di perderli, ma se chiedessero i documenti le truffe con carte di credito sarebbero enormemente più difficili.

Si tratta di una prassi stupidissima, che pero' inizia proprio dai clienti che si lamentano per una semplicissima misura di sicurezza.

Le banche, i commercianti, ecc. non fanno mai lavoro comune in tal senso (se tutti chiedessero i documenti nessuno protesterebbe perché ovunque si riceverebbe la stessa richiesta) ed i truffatori ringraziano.
 
infatti è proprio così, ma dato che il popolo è bue (e in questo casa pure *****) perche non rendere obbligatorio la presentazione del documento almeno allo sportello? ci vogliono 10 secondi! e a proposito delle carte di credito, la mia non l'ho appositamente neanche firmata sul retro, in due anni circa l'ho usata decine di volte e solo una cassiera di un supermercato non vedendo almeno la firma mi ha chiesto un documento! e poi con le tecnologie attuali sarebbe così difficile appicicarci una foto del titolare?
 
Beh, a Napoli i documenti di identità contraffatti sono all'ordine del giorno (vedi la giurisprudenza in tema di pagamento di assegni non trasferibili e i diversi orientamenti a Bolzano e a Napoli).

Per le Carte di Credito, occorre leggere le convenzioni di abbonamento (che intercorrono tra Emittente e singolo Esercizio convenzionato).

Quanto al controllo della firma. Il banchiere è responsabile per l'omesso o errato controllo, il negoziante per le carte di credito invece no(come da giurisprudenza prevalente). Principio pienamente condivisibile, data la differenza di strumenti in dotazione per verificare la falsità della firma e la professionalità del banchiere in tale attività di controllo e verifica. Non vi è dubbio che solo per il banchiere è possibile il controllo con la firma originariamente apposta sull'apposito modulo al momento di aprire un conto corrente (c.d. specimen).
 
Aggiungiamo che la banca è comunque responsabile secondo le regole del mandatario (diligenza) per l'esecuzione degli incarichi ricevuti dal correntista: regola applicabile anche agli ordini di pagamento e di riscossione rientranti nel servizio di cassa.
 
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