Secondo me bisogna essere realistici e valutare gli attuali dati in nostro possesso. Perché un cd a 5 anni attualmente dovrebbe offrire il 4,50% più di un btp decennale che attualmente sta offrendo il 4%, visto che il rendimento dei cd è indirettamente correlato al rendimento dei btp e titoli di stato, ma anche agli attuali tassi a cui le banche offrono prestiti? Il trend attuale non è quello di aumentare le lunghe scadenze, ma solo quelle più brevi. Ho notato questo con banca CF+ che sta continuando ad offrire il 4% 60 mesi non svincolabile da dicembre 2022 e ha aggiornato ieri i tassi (foglio illustrativo del 25/01/2023), lasciando sempre invariato il 4% 60 mesi, ma aumentando le scadenze più brevi. E questo proprio a ridosso dell'aumento bce di Febbraio di 50 punti. L'aumento dei tassi che offre una banca non è necessariamente e direttamente collegato all'aumento dei tassi bce. Non c'è un principio di azione e reazione o adeguamento immediato dei tassi dei cd a quelli dei tassi bce, così come molte volte è stato ribadito anche nella sezione rendimenti del forum.