Previsioni immobiliari in Italia e in Europa fino al 2017

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Tifoso_Shogun

piggish market
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sick ... e dovrò comprare prima
Vi linko un articolo interessante da un ottimo blog del circuito rischio calcolato
rischio-calcolato.it [ si deve togliere il trattino nell'url ] di cui però vorrei evidenziare come sia difficile fare previsioni.

Rapporto Immobiliare: la tendenza dei prezzi resta al ribasso nel 2013 (tutti i dati e grafici Italia e UE) | Scenarieconomici.it

- ITALIA: qui si assiste ad analogo fenomeno, ma di proporzioni piu’ contenute. La crescita dei prezzi immobiliari e’ concentrata tra il 20o1 ed il 2008 che sono guarda caso gli anni in cui il Conto Corrente della Bilancia dei Pagamenti s’e’ deteriorato, passando da un sostanziale pareggio, ad un passivo del 3,5% sul PIL. Nel 2008 i prezzi nominali erano pari al 75% in piu’ rispetto al 1996. Dal 2008 in poi una stasi del mercato, ed a partire dalla seconda meta’ del 2011, in coicidenza della crisi degli Spread, dell’aumento dei Tassi, delle restrizioni nel concedere mutui e dell’incremento della tassazione sugli immobili, i prezzi sono iniziati a calare.

Appare verosimile che l’andamento al ribasso preseguira’ in Italia in particolare nel 2013-14. Tuttavia la “Bolla” e’ stata comunque notevolmente piu’ contenuta che in altre nazioni, pertanto la correzione dovrebbe essere notevolmente meno severa.



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Qui si parla di una contrazione media da indice 173,2 di fine 2012 a 157 del 2016 , con stasi nel 2017 , con le dovute proporzioni, terranno come al solito più le grandi città e le loro zone centrali e molto meno le periferie.
Secondo me qui però trascurano almeno un dettaglio, in primis, che al 2015 ci arriveremo con le stampelle, se le premesse sono quelle attuali.
Secondo me lo studio è viziato dalle ipotesi di partenza, che sono i dati istat, che
1) sottostimano la salita dal 1998 al 2007
2) sottostimano la crisi attuale, che secondo me a meno di particolari interventi dell'unico organo che sta cercando di salvare il sistema, non lo nomino neppure, è evidente di chi si tratta, rischia davvero la disgregazione.

Si sottolinea come anche il blog indichi una delle cause della crisi come il pesante afflusso di capitali dalle banche del Nord ad alta leva, a quelle del Sud + Irlanda e il resto dei periferici [ nulla togliendo ai paesi dell'Est con i bei mutui in chf ]. Il deleverage che sarà generato anche da Basilea 3, in partenza a fine anno, con DB soli che pare abbia bisogno di 20B$ di capitale nuovo, contribuirà a centellinare la liquidità erogata nei periferici.

3) si trascura inoltre che il sistema sarà sottoposto nuovamente a tensioni causate dallo stesso , lo vediamo, la Grecia è un problema ricorrente e mai risolto, il Portogallo è il prossimo con i suoi dati sempre in peggioramento, la Spagna si sta avviando ad un finale Portoghese con l'immobiliare che va sempre peggio, l'Italia appunto che a fine anno concluderà tra il 134 e il 135% di debito pil con deficit al 4%.

Tutto questo si riflette su un mercato strettamente connesso a quello immobiliare, cioè il sistema imprese e lo stato occupazionale e reddituale medio.
Un peggioramente dei ratio stringe lo stato in una morsa, gli impedisce di erogare servizi come in passato e richiede sempre più la necessità di ricorrere al privato con uscite per i proprietari e per le famiglie che in precedenza erano coperte dal pubblico, e sempre meno reddito si può dedicare alla casa, che anzi rischia di diventare oggetto di tasse, come sta avvendendo.

Secondo me le valutazioni sono imprescindibili dall'andamento complessivo dell'economia di un territorio, non si possono effettuare in modo puntuale, ritenendo l'immobiliare scollegato dal resto e paragonandolo all'andamento del settore di un altro stato ( tra l'altro valutato ad oggi e non tenendo conto che i paesi presi come riferimento sono solo all'inizio della loro crisi dei conti pubblici, vedi Spagna ).
 
Una cosa non capisco. Nel famoso grafico a nido d'ape saltava fuori che, fatto 100 l'indice dei prezzi immobiliari mi pare a fine anni '70, avevamo raggiunto in Italia un indice vicino ai 300 nel 2007 e saremmo adesso intorno ai 220-230, mi pare.

Perchè tutti parlano di una correzione al moderato ribasso e nessuno prende in considerazione una diminuzione fino ai livelli di fine anni '70 (tranne il nostro Massimo84 :D)? E' la paura? O c'è davvero qualche "effetto tampone" (culturale, finanziario, boh...) che impedirà ai prezzi di tornare a quei livelli?

PS Faccio poi notare la Germania... unico paese in deflazione immobiliare... in caso di avvisaglie di fiammate nei prezzi subito il governo interviene a calmierare. Uno potrà dirgli quello che vuole, ai krukki, ma come sono seri, porca troja. Tutta l'Europa consegna la popolazione nelle mani della finanza e loro no, prima il collettivo, poi la finanza.

Se penso ai ragli di certa politica italiota che diceva che siamo fortunati, che se le case valgono tanto la collettività è più ricca mi viene voglia di menare le mani. Quanta ricchezza distrutta! E il bello è che parecchi ci credevano a quelle put-tanate.
 
Una cosa non capisco. Nel famoso grafico a nido d'ape saltava fuori che, fatto 100 l'indice dei prezzi immobiliari mi pare a fine anni '70, avevamo raggiunto in Italia un indice vicino ai 300 nel 2007 e saremmo adesso intorno ai 220-230, mi pare.

Perchè tutti parlano di una correzione al moderato ribasso e nessuno prende in considerazione una diminuzione fino ai livelli di fine anni '70 (tranne il nostro Massimo84 :D)? E' la paura? O c'è davvero qualche "effetto tampone" (culturale, finanziario, boh...) che impedirà ai prezzi di tornare a quei livelli?

PS Faccio poi notare la Germania... unico paese in deflazione immobiliare... in caso di avvisaglie di fiammate nei prezzi subito il governo interviene a calmierare. Uno potrà dirgli quello che vuole, ai krukki, ma come sono seri, porca troja. Tutta l'Europa consegna la popolazione nelle mani della finanza e loro no, prima il collettivo, poi la finanza.

Se penso ai ragli di certa politica italiota che diceva che siamo fortunati, che se le case valgono tanto la collettività è più ricca mi viene voglia di menare le mani. Quanta ricchezza distrutta! E il bello è che parecchi ci credevano a quelle put-tanate.

grazie :D
nessuno lo dice perchè il parco buoi dopo essere stato colluso per 40 anni in cambio del voto clientelare
deve accettare la realtà piano piano
e sempre per colpa di altri.

la presa di coscienza troppo velocemente della nuova realtà
idem per pensioni ed economia parassitaria
farebbero troppo rumore e in piazza si riverserebbero decine di milioni di persone.

l'immobiliare sarà il nuovo crack Cirio/parmalat/tango bond
 
I tedeschi non sono stati sempre seri. Tra gli anni '80 e gli anni '90 ci fu una follia creditizia che inguaio' parecchi teutonici. Evidentemente sanno imparare dai loro errori.
 
grazie :D
nessuno lo dice perchè il parco buoi dopo essere stato colluso per 40 anni in cambio del voto clientelare
deve accettare la realtà piano piano
e sempre per colpa di altri.

la presa di coscienza troppo velocemente della nuova realtà
idem per pensioni ed economia parassitaria
farebbero troppo rumore e in piazza si riverserebbero decine di milioni di persone.

l'immobiliare sarà il nuovo crack Cirio/parmalat/tango bond

Secondo me la vostra (Massimo84, Silvestro etc..) visione è parziale. Mi spiego, quello che dite è vero per i grossi centri (Roma, Milano) dove i prezzi al mq sono alti ma nei comuni medi i prezzi sono molto più contenuti. Quindi l'analisi va fatta considerando questo aspetto tipico dell'Italia.

La differenza di prezzo che c'è tra Roma e Bergamo non si riscontra in Germania tra città dello stesso tipo. Simile all'Italia è la Francia con Parigi e l?ile de france rispetto agli altri centri.
 
Secondo me la vostra (Massimo84, Silvestro etc..) visione è parziale. Mi spiego, quello che dite è vero per i grossi centri (Roma, Milano) dove i prezzi al mq sono alti ma nei comuni medi i prezzi sono molto più contenuti. Quindi l'analisi va fatta considerando questo aspetto tipico dell'Italia.

La differenza di prezzo che c'è tra Roma e Bergamo non si riscontra in Germania tra città dello stesso tipo. Simile all'Italia è la Francia con Parigi e l?ile de france rispetto agli altri centri.

vogliamo parlare della cascina in cu.lonia
costruita con 30 milioni di lire
in vendita a minimo 200k euro= 400 milioni di lire??

in democrazia
per poter mangiare a 4 mani
bisognava dare le briciole alle proprie clientele
stipendi e valori immobiliari DECUPLICAVANO e a nessuno fregava niente.

adesso si tornerà indietro
anche perchè il sistema bancario deve riprendere una sua stabilità
quindi oltre a tornare ai livelli di inizio/metà anni '70
si sconterà:
IMU
sovraproduzione
tasso demografico al ribasso.
 
Secondo me la vostra (Massimo84, Silvestro etc..) visione è parziale. Mi spiego, quello che dite è vero per i grossi centri (Roma, Milano) dove i prezzi al mq sono alti ma nei comuni medi i prezzi sono molto più contenuti. Quindi l'analisi va fatta considerando questo aspetto tipico dell'Italia.

La differenza di prezzo che c'è tra Roma e Bergamo non si riscontra in Germania tra città dello stesso tipo. Simile all'Italia è la Francia con Parigi e l?ile de france rispetto agli altri centri.

Infatti proprio a Bergamo i cali sono stati più consistenti in termini % rispetto ai picchi :D
 
Infatti proprio a Bergamo i cali sono stati più consistenti in termini % rispetto ai picchi :D

no sbagliato:D è solo uno sfasamento temporale.

comunque temo che roma e milano caleranno meno perchè in quelle città ci sono troppi soldi:o
 
vogliamo parlare della cascina in cu.lonia
costruita con 30 milioni di lire
in vendita a minimo 200k euro= 400 milioni di lire??

in democrazia
per poter mangiare a 4 mani
bisognava dare le briciole alle proprie clientele
stipendi e valori immobiliari DECUPLICAVANO e a nessuno fregava niente.

adesso si tornerà indietro
anche perchè il sistema bancario deve riprendere una sua stabilità
quindi oltre a tornare ai livelli di inizio/metà anni '70
si sconterà:
IMU
sovraproduzione
tasso demografico al ribasso.

ma che stai a di..... in Italia l'indicatore dei prezzi è passato dalla base di rilevazione 100 (anno 2000) al picco 186 (anno 2008), chiaramente si parla di medie e RIPETO ROMA, MILANO e simili sono casi parte...

niente a che vedere con spagna che ha avuto da 100 (anno 2000) al picco 350 (anno 2008) :cool:

La germania è un caso unico al mondo
 
ma che stai a di..... in Italia l'indicatore dei prezzi è passato dalla base di rilevazione 100 (anno 2000) al picco 186 (anno 2008), chiaramente si parla di medie e RIPETO ROMA, MILANO e simili sono casi parte...

niente a che vedere con spagna che ha avuto da 100 (anno 2000) al picco 350 (anno 2008) :cool:

La germania è un caso unico al mondo

1970-2012
cos'è successo??
 
ma che stai a di..... in Italia l'indicatore dei prezzi è passato dalla base di rilevazione 100 (anno 2000) al picco 186 (anno 2008), chiaramente si parla di medie e RIPETO ROMA, MILANO e simili sono casi parte...

niente a che vedere con spagna che ha avuto da 100 (anno 2000) al picco 350 (anno 2008) :cool:

La germania è un caso unico al mondo

adesso manca quella del costo cono gelato o della Panda ed il quadretto è completo :D

O magari sei un amante dell'indice BigMac? :o
 
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Ecco perchè non raggiungeremo più il rapporto domanda-offerta dello scorso decennio. Vale anche per chi si chiede il motivo per cui all'atto pratico si fa poco per i giovani. Contiamo elettoralmente meno dei baby boomers. Ma le pensioni che si aspettano non riusciremo a pagarle comunque.
 
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Ecco perchè non raggiungeremo più il rapporto domanda-offerta dello scorso decennio. Vale anche per chi si chiede il motivo per cui all'atto pratico si fa poco per i giovani. Contiamo elettoralmente meno dei baby boomers. Ma le pensioni che si aspettano non riusciremo a pagarle comunque.

il realtà lo squilibrio verrà superato dall'ingresso dei cittadini di origine straniera.
Quindi i conti torneranno. Ed è un bene per tutti che sia così.

Infatti secondo le proiezioni di 20 anni fà la popolazione italiana doveva calare a 52 milioni...invece oggi siamo oltre i 60 milioni (regolari intendo)
 
il realtà lo squilibrio verrà superato dall'ingresso dei cittadini di origine straniera.
Quindi i conti torneranno. Ed è un bene per tutti che sia così.

Infatti secondo le proiezioni di 20 anni fà la popolazione italiana doveva calare a 52 milioni...invece oggi siamo oltre i 60 milioni (regolari intendo)

se non ricordo male gli immigrati sono calati di parecchio causa crisi
sei sicuro che colmeranno il divario?
 
se non ricordo male gli immigrati sono calati di parecchio causa crisi
sei sicuro che colmeranno il divario?

Io penso che a prescindere dal futuro degli italiani, la penisola ha un buon futuro davanti. l'italia è un paese che ha notevole appeal nel mondo sia per le bellezze naturali che per quelle storiche.

Quindi avremo una società sempre più multietnica.

sulla tua domanda rispondo che si hanno abbondantemente colmato il divario...basta vivere e girare nel Centro-Nord Italia per capire che sempre più stranieri lavorano onestamente e fanno figli (molti più di noi).

I dati postati sulla distribuzione sono falsati dal fatto che ancora non è stata approvata la legge dello ius soli...
 
e fanno figli (molti più di noi).


ci credo li manteniamo noi, pensi che una giovane coppia di italiani abbia le stesse agevolazioni?


I dati postati sulla distribuzione sono falsati dal fatto che ancora non è stata approvata la legge dello ius soli...

a parte che penso che oggi l'Italia abbia tanti altri problemi e trovo tragico, spendere denaro pubblico che servirebbe ad altro, per la ius soli e farlo pure vedere ai cittadini. cmq non penso che sarà sufficiente a colmare il divario, penso abbia ragione Gaddo.
L'Italia ha industria pesante, se deve riconvertirsi a villaggio turistico e campare solo di quello credo che la trasformazione sarà molto dolorosa.
 
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