Prezzi, scegli il grafico a seconda del tempo

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Prezzi, scegli il grafico a seconda del tempo

Sono sempre di più i metodi per rappresentare il trend delle quotazioni.

Il più adatto al proprio trading? Dipende dall'ottica temporale in cui si investe: se giornaliera meglio le candele giapponesi, se oraria ok alle visualizzazioni a barre

Candele giapponesi, barre, linee... La visualizzazione dei prezzi può essere effettuata attraverso molte forme. Come quelle citate, di fatto le più classiche. Ma anche per mezzo di nuovi tipi di grafici. Come scegliere allora la più adatta alle proprie esigenze, alla propria tipologia di trading? E quali sono i vantaggi proposti dalle nuove metodologie rispetto a quelle più tradizionali?

Le risposte degli addetti ai lavori interpellati da MF Trading Online sono ovviamente variegate. Ma su un punto comunque tutti concordano: ´La rappresentazione grafica dei prezzi dipende dall'orizzonte temporale in cui si opera'. Per poi aggiungere: ´Sotto il minuto vanno bene i grafici lineari. Per chi si spinge fino al chart orario meglio usare i grafici a barre, mentre in ottica giornaliera e settimanale la scelta giusta ricade sulle candele giapponesi. Per tornare infine ai grafici lineari quando si ragiona su base mensile'.

Le ultime novità. Ma intanto, come accennato, c'è anche chi si lancia in forme innovative di visualizzazione dei prezzi. Sui grafici intraday con time frame molto stretti per esempio Massimo Intropido suggerisce il cosiddetto Three line break. Questo metodo consiste nel considerare solo le variazioni dei prezzi quando superano i massimi o i minimi della barra precedentemente disegnata. Ogni barra assume la forma di un rettangolo, bianco se la variazione fra un periodo e l'altro è positiva, nero se l'oscillazione è negativa. Un'indicazione di acquisto o di vendita parte dopo tre barre dello stesso segno.

Sempre nel campo delle novità non sono pochi i trader, come Stefano Calamita, che hanno ripescato il sistema cosiddetto Kagi sulla base delle esigenze dei nostri mercati. Si tratta di una tecnica di origine orientale che rappresenta le variazioni dei prezzi superiori a una certa entità, prefissata dall'analista, attraverso linee che si differenziano in base allo spessore.

I classici non tradiscono. I grafici più utilizzati sono però ancora i soliti tre: quello a barre, a candele giapponesi e lineare. Non a caso sono gli stessi abitualmente disponibili sulle piattaforme offerte dai broker. Per le rappresentazioni più innovative occorrerà invece attendere.

Ricordiamo brevemente che la visualizzazione mediante barre indica la variazione dei prezzi in un determinato intervallo di tempo con una linea verticale che congiunge il massimo con il minimo battuto: il prezzo di apertura viene indicato con un trattino orizzontale collegato sulla destra della barra, mentre quello di chiusura sulla sinistra. Nel caso delle candele giapponesi la giornata viene rappresentata con un rettangolo, bianco se l'apertura è inferiore alla chiusura del giorno precedente, nero se superiore. Sopra e sotto la barra due linee verticali, dette ombre, sono unite alla candela segnalando il massimo e il minimo. Nei grafici lineari, infine, si prendono in considerazione semplicemente i prezzi di chiusura e li si congiunge con una linea continua.

Come accennato in precedenza, il suggerimento degli operatori è di utilizzare i grafici lineari su orizzonti temporali estremamente brevi (sotto al minuto) oppure lunghissimi (più di una settimana). Nel primo caso, infatti, l'orizzonte temporale troppo stretto, con massimi e minimi sempre molto vicini ai prezzi di apertura e chiusura, rende poco significativo il contenuto informativo delle candele giapponesi. ´Al contrario, invece, quando l'orizzonte temporale è molto lungo le candele diventano troppo spesse rendendo difficile l'analisi e il tracciamento di linee', ha spiegato Intropido.

L'intervallo di tempo cui si adattano meglio le candele giapponesi è invece quello giornaliero, mentre su orizzonti temporali inferiori contenuti nell'ora, quindi su 45 e 15 minuti, è possibile utilizzare i grafici a barre.

´I grafici che più utilizzo sono quelli con le candele giapponesi', ha detto Angelo Ciavarella, ´perché sono quelli che visualizzano in maniera immediata il trend di mercato'.

Ma quali sono le informazioni più interessanti che grafici a barre o a candele giapponesi possono offrire e quali sono i pattern di prezzo di maggior successo?

´Sul grafico a barre', ha spiegato un trader, ´la distanza della chiusura dai massimi e dai minimi di giornata esprime la forza dei venditori o dei compratori'. La forza dei compratori è tanto più sostenuta quanto più la chiusura è vicina ai massimi di giornata.

Per quanto riguarda invece i pattern di prezzo, quello statisticamente più affidabile è per Intropido l'Engulfing pattern, una configurazione che utilizza le candele giapponesi. Nell'Engulfing rialzista è presente una candela bianca che precede e ricomprende una nera. Al termine di un movimento ribassista una conformazione di questo tipo prelude a una discesa dei prezzi.

´Ai pattern di prezzo identificati dalle candele giapponesi e dalle barre sono dedicati numerosi libri', ha detto Emilio Tomasini, di Lombardreport. ´Le tecniche più avanzate, però, si stanno indirizzando verso l'uso congiunto di oscillatori, indicatori e conformazioni grafiche'.
 
Al contrario, invece, quando l'orizzonte temporale è molto lungo le candele diventano troppo spesse rendendo difficile l'analisi e il tracciamento di linee', ha spiegato Intropido.

L'intervallo di tempo cui si adattano meglio le candele giapponesi è invece quello giornaliero, mentre su orizzonti temporali inferiori contenuti nell'ora, quindi su 45 e 15 minuti, è possibile utilizzare i grafici a barre.



Già che sia le candele che le barre danno le stesse informazioni.
Solo che le candele fanno percepire i patterns.
Ma quella delle candele spesse non l'ho capita.
 
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