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bluck

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esiste una tutela per il risparmiatore al riguardo della privacy
sul fatto che i suoi risparmi siano presso una filiale bancaria
di un paesino di 1500 anime e presso quella filiale ben 2
impiegati su 5 sono nati e residenti nel paese stesso???!!!...
d'accordo che si potrebbe risolvere il tutto cambiando
banca magari nel paese vicino, ma la mia era solo una
curiosita'...grazie
 
segretezza professionale

non vi è dubbio: ciascun impiegato e funzionario deve mantenere il segreto; nè possono spifferare ai compaesani i fatti privati dei concittadini (lo stesso fatto che è aperto un conto).

E' una regola generale. Capita spesso di ascoltare colleghi avvocati che parlano dei loro clienti. Sono degli imbecilli. Lo stesso fatto che un soggetto è cliente di un avvocato deve essere taciuto. Ma questo è un problema più ampio (diversamente da altre categorie professionali, gli avvocati non parlano delle questioni giuridiche risolte ma spesso della notorietà dei loro clienti: ma forse anche i barbieri non dicono come hanno tagliato i baffi, ma a chi hanno fatto la barba).

Scusate lo sproloquio, è domenica. L'unica differenza tra avvocati che non mantengono il segreto e gli impiegati di una banca che fanno altrettanto è che solo i secondi perdono il posto. Per i primi, l'inciucio è socialmente ammesso.
 
Scritto da bluck
esiste una tutela per il risparmiatore al riguardo della privacy
sul fatto che i suoi risparmi siano presso una filiale bancaria


Esiste da prima ancora della legge 675/96 che ha disciplinato il diritto alla riservatezza dei dati personali, appunto perché si rientra nell'ambito del segreto professionale.

Al borsino della mia ex-banca (adesso ho creato il mio personalissimo sportello bancario con annesso borsino, on line...) i terminali erano leggibili, data la loro posizione, non solo dagli impiegati, ma anche da chiunqe fosse nel corridoio di attesa...ed ecco che io leggevo le situazioni (ed i saldi...ne ricordo uno di oltre 3 miliardi e 600 milioni di lire, con tanto di nome, cognome, ed indirizzo dell'intestatario.....) del deposito titoli, delle gestioni patrimoniali, ecc. di chiunque fosse presente in quel momento.

La cosa che mi salvava, per quanto mi riguarda, è che io facevo immettere le proposte direttamente, senza passare per il deposito amministrato (ci fosse un solo cliente che ricorda il numero..eppure c'è chi lo usa molto più dello stesso conto corrente), ma i miei acquisti e le mie vendite sul mercato non sfuggivano ai presenti.....meno male che la maggioranza di essi non era in grado di comprendere nulla di quanto stessi facendo.....
 
d'accordo tutto questo, ma il solo fatto di essere residente
nel paese della filiale dove lavoro, potrebbe essere questo
un motivo per essere trasferito altrove proprio per la tutela
della privacy? ciao
 
Scritto da bluck
il solo fatto di essere residente
nel paese della filiale dove lavoro, potrebbe essere questo
un motivo per essere trasferito altrove proprio per la tutela
della privacy?

Non credo affatto: per me sarebbe una forzatura non da poco.
 
anche la tutela del lavoratore va garantita (gerarchia di valori costituzionalmente tutelati)
 
anche la tutela del lavoratore va garantita (gerarchia di valori costituzionalmente tutelati)
 
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