Privilegi delle banche che si trasferiscono sull'economia reale

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Fanaval

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22/5/10
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Auguri innanzitutto.

Vorrei sottoporre un semplice ragionamento per avere dei consigli sulla sua esattezza o meno.

Le banche concedendo prestiti aumentano il denaro in circolazione attraverso il sistema della riserva frazionaria.
Le banche sono anche in grado di concedere prestiti a tassi agevolati a holdings che hanno come scopo quello di acquistare azioni di imprese (quotate e non).
Il vantaggio delle grandi banche sta nella possibilità di acquisire aziende pagando l'irrisorio tasso di sconto della bce. Questo può essere certamente fatto a scopo di speculazione ma anche per effettuare una strategia cassettista.
Chiaramente le altre attività che si finanziano a debito bancario a tasso di mercato avranno difficoltà molto maggiori a sostenere la concorrenza di attività che si finanziano a debito bancario agevolato.
Da qui nasce un circolo che secondo me potrebbe essere vizioso in quanto le attività fuori concorrenza vengono assorbite dalle attività concorrenziali (di proprietà delle grandi banche) che accrescono la loro massa critica e quota di mercato sbarrando sempre di più la strada a potenziali entranti.
Quindi il credit crunch è una situazione favorevole alle grandi banche che vogliono acquisire quote di nuovi mercati, dato che deviano i loro impieghi creditizi verso aziende controllate e non lasciano credito alle altre aziende.
In questo modo il sistema bancario gestito con il tasso di sconto della banca centrale si rivela essere piuttosto iniquo a mio parere.

Vi prego di correggermi se trovate errori nel mio ragionamento. Grazie.
 
in teoria avresti ragione in PRATICA mi sa di no.
Esempio. Tu parli di riserva frazionaria (a suo tempo ne parlai anch'io..come tutti)
lasciando intendere che a fronte di depositi per 100 la banca offre prestiti per 120 - 150 -200 scegli tu.
Se non ricordo male gli ultimi dati sulle banche italiane danno depositi e prestiti
di uguale valore. Questo mi dice che NELLA PRATICA la riserva frazionaria
non è in funzione. Almeno oggi.
Dopodichè entrano i costi di gestione (che in banca sono onerosissimi)
anche perchè le filiali sono sovradimensionate (le 'misure' erano tagliate
per afflusso di pubblico che ORA NON C'E' PIU') e inoltre le banche hanno personale in esubero (30.000 mi pare a livello sistema)
Comunque penso si possa valutare la situazione bancaria 'abbastanza facilmente'. Qualche giorno fa sono stati pubblicati i dati sugli utili GLOBALI
del sistema bancario italiano. Si prende quella cifra e la si divide per il numero
dei bancari. Si ottiene l'utile pro capite e lo si può confrontare con gli utili
di altre aziende....
 
in teoria avresti ragione in PRATICA mi sa di no.
Esempio. Tu parli di riserva frazionaria (a suo tempo ne parlai anch'io..come tutti)
lasciando intendere che a fronte di depositi per 100 la banca offre prestiti per 120 - 150 -200 scegli tu.
Se non ricordo male gli ultimi dati sulle banche italiane danno depositi e prestiti
di uguale valore. Questo mi dice che NELLA PRATICA la riserva frazionaria
non è in funzione. Almeno oggi.
Dopodichè entrano i costi di gestione (che in banca sono onerosissimi)
anche perchè le filiali sono sovradimensionate (le 'misure' erano tagliate
per afflusso di pubblico che ORA NON C'E' PIU') e inoltre le banche hanno personale in esubero (30.000 mi pare a livello sistema)
Comunque penso si possa valutare la situazione bancaria 'abbastanza facilmente'. Qualche giorno fa sono stati pubblicati i dati sugli utili GLOBALI
del sistema bancario italiano. Si prende quella cifra e la si divide per il numero
dei bancari. Si ottiene l'utile pro capite e lo si può confrontare con gli utili
di altre aziende....

Ma è ovvio che depositi e prestiti siano uguali, mica il bilancio può "sbilanciare". Non è così che funziona la riserva.

Funziona così: uno deposita 100 e la banca ha 100 di depositi.

Di questi 2 vanno a riserva nella banca centrale, 98 vengono prestati.

Questi 98 in bilancio vanno nei prestiti in dare, ma in avere sono un nuovo deposito, visto che sono accreditati sul conto del debitore.

Quindi la banca ha ora:

DARE
Prestiti 98
Conto banca centrale 2
Liquidità 98

AVERE
Depositi 100+98=198

Naturalmente i 98 di liquidità possono essere ulteriormente prestati (al netto del versamento presso banca centrale).

Quindi 100 di deposito iniziale origina 198 di deposito a bilancio e più o meno altrettanti di possibili prestiti e questo solo dopo un passaggio, perchè il processo può andare avanti.

Ma in bilancio depositi e prestiti sono simili. Anzi, i prestiti sono più bassi perchè quanto sopra vale a livello di intero sistema bancario, ma ogni banca mette sempre un po' in BOT/BTP/titoli di mercato perchè in realtà chi riceve il prestito potrebbe trasferire fondi a un'altra banca per pagamenti, ecc..., quindi la banca non presta tutto. Ma comunque "moltiplica" il prestito originario.
 
Auguri innanzitutto.

Vorrei sottoporre un semplice ragionamento per avere dei consigli sulla sua esattezza o meno.

Le banche concedendo prestiti aumentano il denaro in circolazione attraverso il sistema della riserva frazionaria.
Le banche sono anche in grado di concedere prestiti a tassi agevolati a holdings che hanno come scopo quello di acquistare azioni di imprese (quotate e non).
Il vantaggio delle grandi banche sta nella possibilità di acquisire aziende pagando l'irrisorio tasso di sconto della bce. Questo può essere certamente fatto a scopo di speculazione ma anche per effettuare una strategia cassettista.
Chiaramente le altre attività che si finanziano a debito bancario a tasso di mercato avranno difficoltà molto maggiori a sostenere la concorrenza di attività che si finanziano a debito bancario agevolato.
Da qui nasce un circolo che secondo me potrebbe essere vizioso in quanto le attività fuori concorrenza vengono assorbite dalle attività concorrenziali (di proprietà delle grandi banche) che accrescono la loro massa critica e quota di mercato sbarrando sempre di più la strada a potenziali entranti.
Quindi il credit crunch è una situazione favorevole alle grandi banche che vogliono acquisire quote di nuovi mercati, dato che deviano i loro impieghi creditizi verso aziende controllate e non lasciano credito alle altre aziende.
In questo modo il sistema bancario gestito con il tasso di sconto della banca centrale si rivela essere piuttosto iniquo a mio parere.

Vi prego di correggermi se trovate errori nel mio ragionamento. Grazie.

L'errore sta nel fatto che i tassi a cui si finanziano le aziende con partecipazioni finanziarie sono in linea con i tassi di mercato, altrimenti ci sarebbe una situazione perseguibile dall'antitrust.
 
L'errore sta nel fatto che i tassi a cui si finanziano le aziende con partecipazioni finanziarie sono in linea con i tassi di mercato, altrimenti ci sarebbe una situazione perseguibile dall'antitrust.

Le banche possono richiedere prestiti alla bce all'1%, cosa che le aziende privare non possono fare
 
Le banche possono richiedere prestiti alla bce all'1%, cosa che le aziende privare non possono fare

E' vero ma le banche ora non lo possono ottenere era una "finestra" comunque concordo, questo tipo di "finestre" alle imprese non vengono concesse mai, nemmeno se con un bilancio in regola, non come quello delle banche che nella maggior parte dei casi l'hanno falsificato.
 
Comunque penso si possa valutare la situazione bancaria 'abbastanza facilmente'. Qualche giorno fa sono stati pubblicati i dati sugli utili GLOBALI
del sistema bancario italiano. Si prende quella cifra e la si divide per il numero
dei bancari. Si ottiene l'utile pro capite e lo si può confrontare con gli utili
di altre aziende....

Scusa Ramirez, ma sta proprio qui il punto. Non e' necessario che le banche facciano utili perche' i loro proprietari abbiano il privilegio di poter ricevere prestiti ad un tasso inferiore a quello di mercato e fare acquisti tramite altre aziende. La banca e' una scatola che presta a tassi agevolati solo a chi vuole lei. Poi puo' essere in pareggio... Se fa utili meglio... Ma in fondo ai fini del mio ragionamento il privilegio si trasferisce a chi riceve i prestiti agevolati.
 
Le banche possono richiedere prestiti alla bce all'1%, cosa che le aziende privare non possono fare

Si perchè in teoria le banche dovrebbero solo essere degli intermediari che passano i benefici (costi quando i tassi vengono aumentati) di un cambio di politica monetaria ai loro clienti mantenendo invariato il loro margine unitario.
In verità con gli LTRO si è dato un aiuto a banche e stati sovra-indebitati.

Cmq il discorso era un altro: le banche con partecipazioni finanziarie non posono fare finanziamenti a tassi agevolati alla partecipata.
 
Ultima modifica:
Cmq il discorso era un altro: le banche con partecipazioni finanziarie non posono fare finanziamenti a tassi agevolati alla partecipata.

Ma sai bene che questa regola puo' essere facilmente aggirata se i proprietari delle banche che di solito si nascondono dietro societa' shell in paradisi fiscali creano nuove societa' alle quali andra' il finanziamento agevolato. Non c'e' modo di ricondurre la proprieta' (peraltro occultata dalle leggi dei paradisi fiscali) di queste societa' agli stessi padroni delle banche. O sbaglio?
 
Ma sai bene che questa regola puo' essere facilmente aggirata se i proprietari delle banche che di solito si nascondono dietro societa' shell in paradisi fiscali creano nuove societa' alle quali andra' il finanziamento agevolato. Non c'e' modo di ricondurre la proprieta' (peraltro occultata dalle leggi dei paradisi fiscali) di queste societa' agli stessi padroni delle banche. O sbaglio?

I "padroni delle banche" sono gli azionisti, quindi non è facile fare i favori di cui parli, comunque è successo, Unicredit con Ligresti...
 
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