Pulisce i carciofi a mano: a processo. Vince dopo 5 anni

enjoyash

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chissà se tanta solerzia viene messa in campo anche per macellerie islamiche, kebabbari, cinesi e via dicendo :yes:


http://mattinopadova.gelocal.it/pad...o-vince-dopo-5-anni-1.13810306?ref=hfmppdec-4
PADOVA. Pulisce i carciofi a mano anziché usare lo strumento apposito e finisce davanti al giudice: dopo cinque anni, il “caso giudiziario” si è concluso con la sua vittoria contro il Comune. Lui è il fruttivendolo delle piazze Angelo Benetello. Il processo si è svolto alcuni mesi fa, ma la Confesercenti l’ha reso noto ieri, al termine di una riunione nella sede di via Savelli.
I fatti risalgono al settembre 2011(quando a Palazzo Moroni governava Flavio Zanonato e capo-settore al commercio era Carla Frank). Un gruppo di vigili, addetti al settore Commercio, girando tra i 70 banchi di piazza delle Erbe, multa Benetello, decano dei “fruttaroli” delle piazze, oggi alle soglie della pensione.

La sanzione è di 3.700 euro, viene contestata la violazione delle norme in materia igienico-sanitaria (articolo 6 del decreto legislativo 193 del 2007), appena recepite dalla Regione Veneto. In base all’accusa mossa partendo da tali disposizioni, il furttivendolo per pulire i carciofi dietro al suo banco non stava utilizzando la specifica macchinetta. Il giorno dopo la sanzione, Benetello che tra l’altro vende i suoi carciofi ai migliori ristoranti del centro, si rivolge alla Confesercenti. L’associazione mette a disposizione un avvocato per presentare ricorso in tribunale contro il Comune. Purtroppo i ritmi della giustizia sono quelli che sono e Benetello viene chiamato davanti al giudice dopo cinque anni dal giorno della sanzione. Il giudice civile Luca Marani ascolta sia l’accusa, rappresentata dai vigili in servizio nel 2011 sia il fruttivendolo (difeso dall’avvocatessa Mara Del Santo, dello studio di Carlo Cappellaro).
Ebbene, il giudice non solo accoglie il ricorso perché “il fatto non sussite” ma condanna il Comune a pagare tutte le spese legali (circa 2 mila euro). Spiega l’avvocatessa Del Santo: «In effetti il giudice ha riconosciuto, sulla base della ricostruzione meticolosa dell’accaduto, che il fruttivendolo aveva già pulito i carciofi all’interno del suo laboratorio personale, che si trovava fuori dal mercato, tra l’altro denunciato regolarmente anche in Comune e che, nel momento in cui sono arrivati i vigili, si stava limitando a pulire la cosiddetta barba dei carciofi, ossia la peluria che resta anche dopo la prima lavorazione in laboratorio. La giustizia ha trionfato, ma ci sono voluti ben 5 anni per scrivere la parola fine a questa, originalissima, storia di carciofi. Tra l’altro, su mandato della Confesercenti, questo non è il solo ricorso che abbiamo vinto contro il Comune a favore degli ambulanti delle piazze. In un altro caso un fruttivendolo era stato multato, di 300 euro solo perché i vigili avevano trovato, vicino alla frutta, un semplice foglio di cellophane non ritenuto a norma».
 
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