NO. Sappiamo poco di quanto hanno fatto o appoggiato/favorito gli americani in Iraq, per esempio. Ma quando sento parlare Alberto neri, che in Iraq c'è stato come inviato di guerra, certamente non un anti-americano (o comunque non per partito preso, critico quanto serve, come peraltro lo è stato formigli, che pur da atlantista non si è tirato indietro quando si è trattato di denunciare le magagne americane e la loro politica imperialista) mi basta vedere come si trattiene e come cambia tono quando ricorda quello che ha visto con i suoi occhi, la distanza tra quello che millantavano gli americani nelle conferenze stampa (gli inviati non potevano muoversi, all'inizio, come accade oggi in ucraina) e quello che ha constatato con i suoi occhi quando è ha potuto andare a vedere di persona.
In Cecenia e in Siria i russi hanno fatto di peggio, ma nessuno si è indignato perché con Putin si facevano affari, e lo stesso si sta facendo con Erdogan che con gli oppositori interni e i Curdi (che per la cronaca sono stati fondamentali contro l'isis) ha fatto le stesse cose dei russi e passa per essere oggi "l'uomo di pace"
Esiste da sempre una doppia morale, legata agli interessi nazionali. Molto di quanto si vede nelle differenze di visione qui in Ucraina è solo legata ad una diversa visione di quelli che sono i nostri interessi nazionali, con la differenza che i filo-ucraini almeno stanno dalla parte degli aggrediti, tutti gli altri no.
É semmai è questa una differenza non da poco, ma la guerra è guerra, che lo si voglia vedere o meno. Tutti sapevano chi era Putin, solo che si pensava che non avrebbe mai fatto la follia di sfidare l'occidente, perché finché se la prendeva con gli oppositori interni o quando reprimeva altrove e altri nessuno si scandalizzava.