QCEU o EGRA?

lognomo

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Ciao a tutti.
A breve vorrei aumentare l'Europa (in particolare l'area Euro) presente nel mio portafogli (orizzonte lungo, circa 20 anni o giù di li).
La maggior parte è già composto da GGRA (il 50%) in ottica di una strategia quality dividend growth.
Il portafogli è poi composto da ulteriori fattori, reits e da emergenti.
Entro con PAC mensilmente e ho liquidità da parte al momento su XEON, circa il 35% della parte azionaria.
Ora, non volendo continuare ad entrare sulle mega cap USA e volendo da tempo aumentare l'area euro ho ridotto la scelta ai due ETF presenti nel titolo, credendo fortemente, quanto meno nei prossimi anni, nelle azioni di qualità.
Ci sono motivi sia per scegliere uno sia per l'altro.
Vorrei avere un po' di vostre opinioni a riguardo.
Grazie a chi vorrà rispondere.
 
Ora, non volendo continuare ad entrare sulle mega cap USA e volendo da tempo aumentare l'area euro ho ridotto la scelta ai due ETF presenti nel titolo, credendo fortemente, quanto meno nei prossimi anni, nelle azioni di qualità.
Ci sono motivi sia per scegliere uno sia per l'altro.
Vorrei avere un po' di vostre opinioni a riguardo.
Il WisdomTree è minuscolo (AUM 59 milioni), l'Amundi è a replica sintetica (unfunded swap).

Personalmente per le azioni dell'eurozona uso iShares Core MSCI EMU (ticker CSEMU ad accumulo, CEUD se vuoi la distribuzione): replica fisica, dimensione molto grande, TER 0,12% e dieci anni di storico. Però ovviamente è Market Cap Weighted e non implementa filtri sul factor investing.

Le differenze di rendimento fra i tre non mi sembrano così significative sullo storico di circa 8 anni fornito da JustETF:
Screenshot 2024-02-24 at 18.34.04.png
 
Ciao!
In realtà sul lungo periodo la performance tra i due strumenti è molto diversa come puoi vedere dal confronto su curvo dal 1994.
Le differenze, come è ovvio che sia, si appiattiscono (ma ci sono comunque eh) in momenti di tassi a zero e liquidità illimitata, come negli ultimi 8 anni.
L'amundi è Europe (ed è SOLO per questo che non l'ho già scelto sicuro, ma oltre ai due citati da me non esistono quality emu su MIL, se non un ubs a distribuzione con uno spread abnorme di oltre l'1%) , non EMU, ma inserendo msci europe invece che emu nel confronto su curvo la situazione peggiora pure.
Oltretutto i backtest per me lasciano un po' il tempo che trovano.
Quello che cerco resta un prodotto quality, anche se il quality avesse underperformato tutto il resto.
Personalmente scelgo lo strumento, non le performance passate.


QUALITY-EMU.png
 
Non vi vedo interessati all'argomento.
Peccato, il fattore quality e gli etf ad esso collegati meriterebbero una bella discussione a mio avviso.
:'(
 
@lognomo a me interessa molto l'argomento
parliamone qui "Meglio le Magnifiche Sette americane o le Granolas europee?"
 
@lognomo a me interessa molto l'argomento
parliamone qui "Meglio le Magnifiche Sette americane o le Granolas europee?"
Io vorrei sovraesporre l'europa, e in particolare la qualità come fattore (che in realtà è già il core del mio ptf, avendo per il 50% del ptf in GGRA) in virtù della ricerca di un miglioramento del rischio rendimento atteso futuro visti i multipli raggiunti negli usa e il mio orizzonte temporale lungo.
QCEU è indubbiamente il più adatto in europa, come dicevamo anche nell'altra discussione.
Certo, ha dei difetti, come la replica fisica e l'essere relativamente poco differenziato. Ma resta il migliore in questa ottica.
Egra mi tenta per due motivi, anzitutto perchè appunto ho GGRA come etf core del ptf, quindi il sovraesporre l'area euro in piena continuità con quella strategia sarebbe sicuramente cosa buona e giusta. Inoltre avrei aziende solo area euro, andando ad incrementare anche la quota di euro in ptf, che è comunque un mio obiettivo.
 
ma a parte i big 7 tech americani che hanno un peso eccessivo, sicuri che vale la pena farsi problemi per gli altri indici?
 
ma a parte i big 7 tech americani che hanno un peso eccessivo, sicuri che vale la pena farsi problemi per gli altri indici?
Digli nulla, sono il 20% di un SWDA classico e vanno ad impattare pesantemente quasi qualsiasi etf globale.

Detto questo per me ne vale la pena, per altri non ne vale la pena. Ben Felix affronta spesso questo discorso ovvero la differenza tra l'investitore medio no brainer e quello che invece cerca un rapporto rischio rendimento atteso ottimale. Non c'è una risposta univoca, è un discorso soggettivo.

L'importante è sempre non ridicolizzare l'una o l'altra parte, c'è chi, per sua attitudine personale, preferisce comprare VWCE e fregarsene e chi invece differenzia e cerca di mettere insieme un ptf diverso rispetto alla media. Entrambe sono soluzioni giuste per la persona che le persegue.
 
Digli nulla, sono il 20% di un SWDA classico e vanno ad impattare pesantemente quasi qualsiasi etf globale.
Ma io intendevo proprio quello, nel senso capisco voler trovare un modo per mitigare l'esposizione verso quelle 7 società, ma una volta che si vuole prendere un altro indice, tipo quello europeo, non starei a diventare matto a cercarne di troppo specifici, che sia eurostoxx50 0 600 ecc... Non abbiamo comunque società che capitalizzano miliardi
 
Ma io intendevo proprio quello, nel senso capisco voler trovare un modo per mitigare l'esposizione verso quelle 7 società, ma una volta che si vuole prendere un altro indice, tipo quello europeo, non starei a diventare matto a cercarne di troppo specifici, che sia eurostoxx50 0 600 ecc... Non abbiamo comunque società che capitalizzano miliardi
Si, certo, ci sta. Io vedo come il fattore qualità come il migliore in cui investire in Europa (e non solo), ma è una mia visione, capisco bene chi, non avendo visioni precise o non volendo fare nulla di diverso da quello che farà il mercato, prenderà uno stoxx600 o un MSCI europe. Decisioni sensatissime.
 
Io vorrei sovraesporre l'europa, e in particolare la qualità come fattore (che in realtà è già il core del mio ptf, avendo per il 50% del ptf in GGRA) in virtù della ricerca di un miglioramento del rischio rendimento atteso futuro visti i multipli raggiunti negli usa e il mio orizzonte temporale lungo.
QCEU è indubbiamente il più adatto in europa, come dicevamo anche nell'altra discussione.
Certo, ha dei difetti, come la replica fisica e l'essere relativamente poco differenziato. Ma resta il migliore in questa ottica.
Egra mi tenta per due motivi, anzitutto perchè appunto ho GGRA come etf core del ptf, quindi il sovraesporre l'area euro in piena continuità con quella strategia sarebbe sicuramente cosa buona e giusta. Inoltre avrei aziende solo area euro, andando ad incrementare anche la quota di euro in ptf, che è comunque un mio obiettivo.
@lognomo scusami ma che differenza sostanziale c'è tra il QCEU e EGRA?
 
@lognomo scusami ma che differenza sostanziale c'è tra il QCEU e EGRA?
QCEU replica un indice fattoriale europeo, in maniera nuda e cruda, ovvero l'msci europe quality factor.
EGRA invece replica un indice proprietario di wisdomtree, ovvero l'europe quality dividend growth, che ha come base un mix di fattori quality e momentum. Inoltre inserisce un filtro "dividend" che rende possibile l'ingresso nell'etf solo ed esclusivamente ad aziende che hanno dividendi sostenibili ed in costante crescita. Quindi se un'azienda, ad esempio, pur estremamente solida e di qualità, secondo i critreri di WT, non distribuisse dividendi, o comunque non fossero dividendi sostenibili, non entrerebbe nell'indice.
Poi (ma questo è ovvio già dal nome) uno è europa, l'altro solo area euro.
 
C'è sempre la terza alternativa, IEQU ... non sarà "quality puro" ma ha comunque titoli, performance, volatilità e TER molto simili a QCEU, replica fisica, buona dimensione e ottimi volumi scambiati anche su B.I.

Qualche differenza in più nell'esposizione settoriale, ma non è detto sia per forza meglio/peggio rispetto agli altri, specie in ottica futura.
 
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