Qualche chiarimento..

  • ANNUNCIO: Segui le NewsLetter di Borse.it.

    Al via la Newsletter di Borse, con tutte le notizie quotidiane sui mercati finanziari. Iscriviti per rimanere aggiornato con le ultime News di settore, quotazioni e titoli del momento.
    Per iscriverti visita questo link.

VaiLuca

Nuovo Utente
Sospeso dallo Staff
Registrato
27/3/05
Messaggi
443
Punti reazioni
12
Qualche chiarimento.. Titoli di stato Satunitensi

Papà ha una bella somma da investire.. Per prudenza ha sempre investito in certificati di deposito della banca con rischi nulli, ma rendimenti ridicoli (diciamo 1,50%?).

Ora vorrei dargli una mano a guadagnare qualche punto (1 o 2) in più senza rischiare chissà quanto..

Ora vi volevo chiedere.. Visti i tassi negli States, i titoli di Stato Americani quanto rendono? Il rischio di cambio sarei disposto a sopportarlo anche perchè ai livelli attuali non temo ulteriori scivoloni del dollaro..

E' possibile che rando il 5 o 6% visto che il tasso ufficiale di sconto è al 4,75%?

Che mi consigliereste?

Saluti
 
Ultima modifica:
io ci starei molto attento ad investire sui bond Usa...
il rischio cambio è sempre alto...
prendi mediobanca step up 01/2009 (3,6-3,7-4)
quota vicino a 100
ciao
 
attenzione passare dai cd ai bond in $ è un bel salto!
 
Mah, il rischio di cambio su EUR/USD c'è eccome, attenzione a non sottovalutarlo. E' vero che il dollaro è su quotazioni storicamente basse, ma negli ultimi 3 anni il cambio è stato ampiamente determinato dal differenziale dei tassi di sconto.

Se è vero che la Fed è prossima a terminare la crescita dei tassi e la Bce ha spazio per fare ancora alcuni incrementi, vedi che il rischio c'è...

Piuttosto, se effettivamente tuo padre ha un rendimento dell'1,5% (spero almeno netto !) e vuoi un rendimento più elevato di 2 punti % in area euro senza correre grandi rischi, basta quasi comprare un BTP...

Con obbligazioni in area euro puoi scegliere il rapporto rendimento/rischio che ti pare più opportuno: dal bond Arena (che presenta un altissimo rischio a fronte di un potenziale altissimo rendimento) scendendo un gradino ai bond General Motors, Ford, Fiat, e a tutto il mondo dell' High Yield, fino ai titoli di stati italiani ed europei, passando per i bond societari investment grade (cioè a livello di rischiosità non speculativo).

Non sapendo quanto ne sai, la base di partenza è la tabella con le varie categorie dei bond e il rischio teorico di default che li riguarda... :)

http://soldionline.it/SOL_Editoriale.nsf/vw500/CF849018A8DF830EC1256D9C00351C6C?opendocument

Su questa base decidi cosa vuoi rischiare, per avere quale rendimento...
 
Puoi andare anche sui titoli di stato italiani: iniziano a dare dei rendimenti quanto meno accettabili ora (se confrontati con quelli di 6 mesi fa)
 
Mediobanca Ste/up.. Qualcuno che mi può confermare il consiglio!?
 
Natanever ha scritto:
io ci starei molto attento ad investire sui bond Usa...
il rischio cambio è sempre alto...
prendi mediobanca step up 01/2009 (3,6-3,7-4)
quota vicino a 100
ciao

Economia USA: un sistema decotto
http://www.movisol.org/decotto.htm
"Due studi corredati di grafici ripresi dalla rivista Executive Intelligence Review. Il primo, "La bomba nascosta del debito USA", mostra come il servizio sul debito, e cioè il pagamento degli interessi e del capitale, abbia raggiunto circa due terzi del Prodotto Interno Lordo statunitense, ovvero 7,36 trilioni di dollari.

Nel debito si combinano due aspetti: uno è quello del debito delle bolle – e l'EIR ricostruisce le varie fasi di questa speculazione che adesso reclama pagamenti – l'altro è l’indebitamento dell'economia reale: le famiglie che sprofondano nel debito per sopravvivere e le piccole e medie imprese nell’industria e nell’agricoltura che fanno altrettanto prima di gettare la spugna.

Il debito complessivo è composto dal debito pubblico – amministrazioni locali, statali e federale – e dal debito delle imprese, suddiviso in attività finanziarie e non finanziarie.

L'andamento trentennale mostra come il debito sia passato da 1,75 dollari per ciascun dollaro di PIL, negli anni settanta, ai 4,91 dollari per ciascun dollaro di PIL di oggi.

Lo studio spiega come la componente più rilevante del servizio sia dovuta ai costi delle obbligazioni che compongono il grosso dei 31,12 trilioni di debito interno. Negli anni Ottanta le obbligazioni avevano tempi di maturazione medi di 19,4 anni e nel 2001 di 6,6 anni. L'accorciamento delle scadenza comporta una aumento notevole del volume del servizio".

Da cui si deduce che gli USA non hanno alcun interesse alla rivalutazione della loro divisa. MOLTA ATTENZIONE, quindi.
 
Indietro