Quale % del vostro patrimonio investite in crowdfunding?

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aggiornamento sono entrato su rendimentoetico.
ora guardo alternative che fungano da sostituto d'imposta.
 
Voi che già investite nel crowfunding, vi siete fatti un piano/ diversificazione sugli investimenti in questo settore?

Quale % del vostro patrimonio investite in crowdfunding?

Supponendo di avere 100k (numero d'esempio) da investire, dividerei in questo modo:
  • 40k moneyfarm rischio 5
  • 10k crowfunding
  • 50k immobile con mutuo da mettere a rendita.

quindi in questo caso 10% del patrimonio totale. voi invece?

Su questo 10%, nel caso specifico 10k diversifichereste in diverse piattaforme o in una sola? se sì in quale?

Grazie.

Mio contributo alla discussione

Ho iniziato a investire P2P da pochissimo , gennaio 2020 - dopo avere studiato diverse piattaforme nel 2019

Mio obiettivo è sia diversificare che piazzare una fetta del capitale all’estero

Al momento sono circa al 5% del mio capitale , obiettivo per il momento è arrivare al 7-8% max . Voglio vedere come procede

Ho suddiviso 50 su lending e 50 su immobiliare

Al momento ho attivato
Mintos peerberry bondster fast invest grupeer (in attesa attivazione via invest)
In tutte le piatte funzione full reinvest , buyback e autoinvest con minimo importo disponibile per singolo prestito

Per immobiliare ho attivato
Estateguru (funzione autoinvest)
Rendity (Austria 4 progetti)
Bergfurst (Germania 2 progetti)
Walliance (1 progetto)
Trusters (3 progetti)

In generale anche qui tante piatte piccole cifre la strategia migliore imho : rischio che fallisca la piatta è quello più elevato.
 
Mio contributo alla discussione

Ho iniziato a investire P2P da pochissimo , gennaio 2020 - dopo avere studiato diverse piattaforme nel 2019

Mio obiettivo è sia diversificare che piazzare una fetta del capitale all’estero

Al momento sono circa al 5% del mio capitale , obiettivo per il momento è arrivare al 7-8% max . Voglio vedere come procede

Ho suddiviso 50 su lending e 50 su immobiliare

Al momento ho attivato
Mintos peerberry bondster fast invest grupeer (in attesa attivazione via invest)
In tutte le piatte funzione full reinvest , buyback e autoinvest con minimo importo disponibile per singolo prestito

Per immobiliare ho attivato
Estateguru (funzione autoinvest)
Rendity (Austria 4 progetti)
Bergfurst (Germania 2 progetti)
Walliance (1 progetto)
Trusters (3 progetti)

In generale anche qui tante piatte piccole cifre la strategia migliore imho : rischio che fallisca la piatta è quello più elevato.

approccio simile, iniziato da pochi mesi e obiettivo 5/7%
unica differenza che non ho modo di seguire troppe piattaforme e per questo vado su quelle che mi danno maggiore "fiducia", al momento
- bondora
- ener2crowd
- estateguru
e arriverò massimo a 5/6 piattaforme nel corso dell'anno
 
io ad ora sono su rendimentoetico.
poi sto monitorando walliance e trusters

sulle piattaforme estere mi gira il discorso mancanza di sostituto d'imposta
 
Idem, iniziato da poco, febbraio 2020. Ho per ora solo 2 progetti attivi su Re-Lender, cifre modestissime per vedere come va.

Conto, se col tempo accrescono e fanno accrescere la mia fiducia, di investire un 5% del capitale nel crowdfunding.

Prediligo piattaforme che facciano da sostituto d'imposta e meglio se liquidano gli interessi mensilmente, se ne trovo altre sarei ben felice... quindi accetto Vs consigli/dritte.:bow::bow:

Anche se gli interessi sono a fine investimento, sto comunque tenendo d'occhio Walliance in ottica di diversificazione.
 
scusate ma siete sicuri sul discorso del sostituto d'imposta?
che io sappia ci sono alcune piattaforme che operano una trattenuta del 26 a titolo di anticipo, ma poi il resto va sempre dichiarato con aliquota marginale irpef
 
scusate ma siete sicuri sul discorso del sostituto d'imposta?
che io sappia ci sono alcune piattaforme che operano una trattenuta del 26 a titolo di anticipo, ma poi il resto va sempre dichiarato con aliquota marginale irpef

ma dove l'hai sentita questa?
 
ma dove l'hai sentita questa?

non l'ho sentita, l'ho letta da qualche parte, devo ritrovare la fonte
ma non è così?
puoi fare qualche esempio di piattaforma che opera da sostituto?
la prenderei in seria considerazione...
 
Tornando al topic, sto notando che molti sono veramente esposti con il P2P, io penso che sia una parte molto rischiosa del portafoglio, un investitore medio che generalmente in Italia e molto avverso al rischio non dovrebbe superare il 5%-7%...stiamo parlando di investimenti che non hanno nessuna garanzia, se l'impresa salta? cosa ne pensate?
 
concre ha stoppato mi pare...bisogna vedere per quanti mesi ci saranno casini con il coronavirus etc..
 
Tornando al topic, sto notando che molti sono veramente esposti con il P2P, io penso che sia una parte molto rischiosa del portafoglio, un investitore medio che generalmente in Italia e molto avverso al rischio non dovrebbe superare il 5%-7%...stiamo parlando di investimenti che non hanno nessuna garanzia, se l'impresa salta? cosa ne pensate?
Salvo casi particolari, chi ottiene credito dal P2P è stato rifiutato dai canali tradizionali. C'è quindi un rischio significativo e va valutato attentamente il soggetto a cui si presta e le condizioni a cui si presta. Chiediamoci "Perché la banca o la finanziaria non hanno concesso un prestito a questa realtà?" A volte ci sono spiegazioni, spesso no.
Molti sperano di diventare ricchi prestando a privati nelle repubbliche dell'Asia Centrale, facendosi allettare da rendimenti miracolosi. Soprattutto in questo momento, evitiamo di farci male... Se dobbiamo rischiare, credo avrebbe più senso farlo per sostenere le imprese italiane in questo momento, sia per senso di responsabilità sia perché è più facile valutare il rischio associato. In questo momento non ricevono finanziamenti in banca perché le banche sono ferme, indipendentemente dalla situazione dei privati o delle società.
 
Concordo, nel p2p andrebbero investiti solo i soldi che si possono perdere senza danni.
 
Salvo casi particolari, chi ottiene credito dal P2P è stato rifiutato dai canali tradizionali. C'è quindi un rischio significativo e va valutato attentamente il soggetto a cui si presta e le condizioni a cui si presta. Chiediamoci "Perché la banca o la finanziaria non hanno concesso un prestito a questa realtà?" A volte ci sono spiegazioni, spesso no.
Molti sperano di diventare ricchi prestando a privati nelle repubbliche dell'Asia Centrale, facendosi allettare da rendimenti miracolosi. Soprattutto in questo momento, evitiamo di farci male... Se dobbiamo rischiare, credo avrebbe più senso farlo per sostenere le imprese italiane in questo momento, sia per senso di responsabilità sia perché è più facile valutare il rischio associato. In questo momento non ricevono finanziamenti in banca perché le banche sono ferme, indipendentemente dalla situazione dei privati o delle società.

Sono d'accordo in parte, perché non è detto che se a un'impresa non viene erogato credito da una banca non sia una impresa seria, ma i motivi sono:

1. Basilea ha bloccato l'erogazione della liquidità da parte delle banche (pilastri che non fanno arrivare la liquidità alle imprese);
2. La banca non valuta il business, cosa che prima faceva, ma solo gli aspetti patrimoniali.

Non sono d'accordo neanche sul fatto che bisogna finanziare solo le italiane, il senso di responsabilità bisogna averlo anche nei confronti dell'Europa, specie in questo momento in cui pare si distribuirà il debito con i cosidetti "corona bonds" che altro non sono che euro bonds; li mascherano con questo nome ma da anni sarebbero dovuti essere lo strumento per regolare nella giusta maniera il sistema economico europeo (ma questo è un tema che meglio discutere nel thread di macroeconomia).
 
Sono d'accordo in parte, perché non è detto che se a un'impresa non viene erogato credito da una banca non sia una impresa seria, ma i motivi sono:

1. Basilea ha bloccato l'erogazione della liquidità da parte delle banche (pilastri che non fanno arrivare la liquidità alle imprese);
2. La banca non valuta il business, cosa che prima faceva, ma solo gli aspetti patrimoniali.

Non sono d'accordo neanche sul fatto che bisogna finanziare solo le italiane, il senso di responsabilità bisogna averlo anche nei confronti dell'Europa, specie in questo momento in cui pare si distribuirà il debito con i cosidetti "corona bonds" che altro non sono che euro bonds; li mascherano con questo nome ma da anni sarebbero dovuti essere lo strumento per regolare nella giusta maniera il sistema economico europeo (ma questo è un tema che meglio discutere nel thread di macroeconomia).
Sono precisazioni corrette. Infatti intendevo solo sottolineare la necessità di capire i motivi per cui la società meriti di essere finanziata, pur essendo stata probabilmente rifiutata dal sistema bancario (cosa che, sono d'accordo, in sé non è la fine del mondo).
Chiarisco anche sul tema della nazione. Credo che ci si debba spingere fin dove le proprie competenze ci sostengono. Alcuni non dovrebbero investire del tutto in P2P, altri dovrebbero limitarsi all'Italia, altri all'Unione Europea, ma credo che solo pochissimi siano in grado di valutare il rischio di finanziare un business o privati in Kirghizistan, ad esempio. Sta poi alle persone decidere come far "lavorare" i propri soldi, magari anche con senso di responsabilità.
Spesso gli investitori si fanno attrarre da rendimenti mirabolanti e non pesano per niente il rischio. Due piattaforme estoni che stanno avendo problemi e probabilmente salteranno avevano tra gli investitori molti italiani per cifre anche importanti. Basterebbe non investire solo guardando al rendimento promesso.
 
Sono precisazioni corrette. Infatti intendevo solo sottolineare la necessità di capire i motivi per cui la società meriti di essere finanziata, pur essendo stata probabilmente rifiutata dal sistema bancario (cosa che, sono d'accordo, in sé non è la fine del mondo).
Chiarisco anche sul tema della nazione. Credo che ci si debba spingere fin dove le proprie competenze ci sostengono. Alcuni non dovrebbero investire del tutto in P2P, altri dovrebbero limitarsi all'Italia, altri all'Unione Europea, ma credo che solo pochissimi siano in grado di valutare il rischio di finanziare un business o privati in Kirghizistan, ad esempio. Sta poi alle persone decidere come far "lavorare" i propri soldi, magari anche con senso di responsabilità.
Spesso gli investitori si fanno attrarre da rendimenti mirabolanti e non pesano per niente il rischio. Due piattaforme estoni che stanno avendo problemi e probabilmente salteranno avevano tra gli investitori molti italiani per cifre anche importanti. Basterebbe non investire solo guardando al rendimento promesso.

A quali piattaforme ti riferisci?
Comunque buona analisi, mi piace (e lo dico da colui che ha investito quasi tutto il proprio capitale in paesi e settori che non conosce. Ora però ne sto uscendo, per poi ridimensionare il tutto)
 
A quali piattaforme ti riferisci?
Comunque buona analisi, mi piace (e lo dico da colui che ha investito quasi tutto il proprio capitale in paesi e settori che non conosce. Ora però ne sto uscendo, per poi ridimensionare il tutto)
Envestio e Kuetzal, sulle quali stanno approfondendo le autorità.
Speriamo che pochi comportamenti scorretti non macchino un intero settore che per le imprese può essere molto utile.
 
Beh, quelle non "stanno avendo problemi e probabilmente salteranno".
Quelle hanno già avuto problemi e sono già saltate! :D
 
Buongiorno a tutti ed eccomi al mio secondo post. Tornando in topic ho diversificato il mio portafoglio di investimento cosi:

- 30% etf obbligazionario
- 40% etf azionario
- 05% etf materie prime
- 05% etf valuta
- 10% crow funding

ed a questo si aggiunge una quota di salvadanaio d'emergenza su un conto deposito non vincolato che è fissa.

Questo 10% l'ho suddiviso, al momento, solo su tre piattaforme e non penso di andare oltre le 5. Diversificare su piattaforme che hanno più di un paio di campanelli d'allarme, sopratutto dopo i recenti avvenimenti, è un rischio ulteriore che non voglio correre.
Ognuno poi ha una più o meno conscia propensione al rischio, credo l'importante sia non investire sui P2PL soldi che non si possono perdere.

Le mie piattaforme sono:

Estateguru
Investo sui progetti che mi convincono, solo Bullett 12m e con il 1st ranking con un occhio all'LTV approfondisco un minimo i progetti anche se ammetto di non avere una base culturale sufficiente per poterli valutare bene, ed infine diversifico i paesi. Investo 50/100€ a progetto.

Bondora

Utilizzo il Go&Growt perchè, anche da un'analisi dei vari millemila blog, i portafogli sono relativamente deteriorati ed alle mie condizioni di investimento il rischio cash drag è elevato.

Mintos
Giuro io mi diverto ad usarlo come fosse passatempo. Non uso l'autobuy ma mi scelgo ogni volta su cosa investire e questo credo sia importante per avere un portafoglio di qualità al costo del tempo speso per analizzare.
Diversifico molto e mi aggiorno sulla situazione delle varie finanziarie ma sopratutto sullo storico del debitore. In genere non compro short loan. Ho notato che a volte capitano dei debitori che pagano sistematicamente in ritardo di qualche giorno ma pagano sempre, a volte con cadenza esatta di una settimana di ritardo. Il sistema li filtra come non current quando in realtà lo sono perciò esagerando con l'impostazione dei filtri si rischia di perdere qualche buona occasione.
Anche qui investo tutto entro i 12m.

In definitiva, pur con una buona propensione al rischio, non investirei più del 10% del portafoglio e sicuramente non soldi che non potrei permettermi di perdere.
 
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