Quali materie studiare e quali testi comprare per studiare l'economia da autodidatta?

che te ne fai della macroeconomia?
qual è la forma mentis o le risorse cognitive e didattiche che un bravo trader e investitore dovrebbe avere secondo te, appurato che la conoscenza base dell'economia e della finanza e della statistica è funzionale per saper parlare ad una conferenza ma quel che conta, nel campo degli investimenti è fare i soldi e non discettare per ore di concetti interessanti o costruire eleganti teorie che potrebbero funzionare.

@biondao?
 
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qual è la forma mentis o le risorse cognitive e didattiche che un bravo trader e investitore dovrebbe avere secondo te, appurato che la conoscenza base dell'economia e della finanza e della statistica è funzionale per saper parlare ad una conferenza ma quel che conta, nel campo degli investimenti è fare i soldi e non discettare per ore di concetti interessanti o costruire eleganti teorie che potrebbero funzionare.

@biondao?
Avevo iniziato a risponderti nei ritagli di tempo del w.e ma poi il post ( che di solito rimane ) vedi che si è cancellato . In ogni caso la risposta sarebbe lunga . Fare trading e fare investimenti sono due cose completamente diverse. Come ho scritto nei precedenti post sapere, conoscere, studiare, approfondire è fondamentale per fare entrambe le cose ma non necessariamente i bilanci, la ragioneria, ecc quella intendo di macroeconomia " meno utile" , ( e l'ho evidenziato con l'esempio su UCG ) la parte "utile" l'ho specificata .
La macroeconomia "che serve" non sono i bilanci , ma come ho scritto le correlazioni che ci sono tra i dati macro e le politiche monetarie e i loro risvolti sui mercati. Si dovrebbero approfondire di piu' le "nozioni tecniche " ( e qui si apre un mondo di concetti) : io ho una conoscenza diciamo "a 360" ma ci sono voluti oltre 30 anni di lavoro, studio, confronto in questo settore quindi non saprei dirti cosa è che mi aiuta di piu' dell'insieme ma sicuramente non i bilanci , le prospettive dell'azienda , il management dell'azienda ecc . Invece è fondamentale capire come funzionano i mercati a livello tecnico , a livello macro capire , per fare un esempio attuale, quali sono le conseguenze di un rialzo dell'inflazione sui bilanci e sugli utili, le manovre di politica monetaria delle banche centrali ( rialzi e/o ribassi di tassi che negli ultimi 10/15 anni hanno cambiato l'approccio sui mercati e cambiato gli stessi ) sui mercati stessi, sui titoli di stato , bond , ecco cosi' si possono fare delle "prospettive" ( ma brevi , come dico, poichè le cose cambiano molto repentinamente ed occorre adeguarsi al nuovo paradigma).
Per il trading la forma mentis è , sempre a mio avviso, prettamente tecnica , quindi conoscere al meglio gli strumenti finanziari per ottimizzare le proprie idee e capire come funzionano i mercati ( correlazioni dirette ed inverse ) e quali "logiche " ( sotto l'aspetto tecnico) seguono nel breve termine.
 
Per il trading la forma mentis è
quando si parla dei vari disclaimer "il 79% delle persone che investono fanno trading è in perdita" o la versione più evoluta , studi su un campione di trader ( mi pare che lo studio fosse brasiliano) dove solo il miglior percentile guadagna all'anno come un commesso evidenziano che il trading, visto dall'inesperto si caratterizza per un'attivita' rischiosa , difficile e senza standard qualitativi ( le " scuole" di trading non esistono, pare, quelle reali intese come palestra di karate, mentre i corsi e i seminari abbondano anche se non si è mai capito se al termine di questi il discente riesce, tramite applicazione a guadagnare.

Un autore del fol abbastanza conosciuto @Bubino451 , di cui ho letto vari post, addirittura dice ,anche se premetto parlava di trading sistematico, dopo tanti anni di esperienza è meglio l'investimento rispetto al trading, si guadagna di più nel lungo periodo , con minori stress; quello che dice è che i vari di anni di trading gli hanno insegnato un maggior controllo del rischio rispetto al mero investitore buy and hold.

Una cosa che in poch dicono, anche se, se si legge la cronaca finanziaria USA i casi abbondano , è il possesso di informazioni privilegiate , e aggiungo, saperle usare.

Un'altro studio che avevo letto evidenzia che il portafoglio dei senatori americani è sempre in guadagno di un 5 o 6 % in più rispetto all'investitore medio, ma lo studio non dice il perché , anche se si immagina che avere certe informazioni aiuta.
 
quando si parla dei vari disclaimer "il 79% delle persone che investono fanno trading è in perdita" o la versione più evoluta , studi su un campione di trader ( mi pare che lo studio fosse brasiliano) dove solo il miglior percentile guadagna all'anno come un commesso evidenziano che il trading, visto dall'inesperto si caratterizza per un'attivita' rischiosa , difficile e senza standard qualitativi ( le " scuole" di trading non esistono, pare, quelle reali intese come palestra di karate, mentre i corsi e i seminari abbondano anche se non si è mai capito se al termine di questi il discente riesce, tramite applicazione a guadagnare.

Un autore del fol abbastanza conosciuto @Bubino451 , di cui ho letto vari post, addirittura dice ,anche se premetto parlava di trading sistematico, dopo tanti anni di esperienza è meglio l'investimento rispetto al trading, si guadagna di più nel lungo periodo , con minori stress; quello che dice è che i vari di anni di trading gli hanno insegnato un maggior controllo del rischio rispetto al mero investitore buy and hold.

Una cosa che in poch dicono, anche se, se si legge la cronaca finanziaria USA i casi abbondano , è il possesso di informazioni privilegiate , e aggiungo, saperle usare.

Un'altro studio che avevo letto evidenzia che il portafoglio dei senatori americani è sempre in guadagno di un 5 o 6 % in più rispetto all'investitore medio, ma lo studio non dice il perché , anche se si immagina che avere certe informazioni aiuta.
Qui si parlava degli studi macroeconomici utili o meno , nel caso specifico bilanci, utili, management, ecc. Tu hai "allargato " il discorso al trading e io ti ho dato il mio pensiero , Bubino avrà il suo in base alle sue competenze/esperienze OK!
 
quando si parla dei vari disclaimer "il 79% delle persone che investono fanno trading è in perdita" o la versione più evoluta , studi su un campione di trader ( mi pare che lo studio fosse brasiliano) dove solo il miglior percentile guadagna all'anno come un commesso evidenziano che il trading, visto dall'inesperto si caratterizza per un'attivita' rischiosa , difficile e senza standard qualitativi ( le " scuole" di trading non esistono, pare, quelle reali intese come palestra di karate, mentre i corsi e i seminari abbondano anche se non si è mai capito se al termine di questi il discente riesce, tramite applicazione a guadagnare.

Un autore del fol abbastanza conosciuto @Bubino451 , di cui ho letto vari post, addirittura dice ,anche se premetto parlava di trading sistematico, dopo tanti anni di esperienza è meglio l'investimento rispetto al trading, si guadagna di più nel lungo periodo , con minori stress; quello che dice è che i vari di anni di trading gli hanno insegnato un maggior controllo del rischio rispetto al mero investitore buy and hold.

Una cosa che in poch dicono, anche se, se si legge la cronaca finanziaria USA i casi abbondano , è il possesso di informazioni privilegiate , e aggiungo, saperle usare.

Un'altro studio che avevo letto evidenzia che il portafoglio dei senatori americani è sempre in guadagno di un 5 o 6 % in più rispetto all'investitore medio, ma lo studio non dice il perché , anche se si immagina che avere certe informazioni aiuta.
Ma infatti quando fai trading ti confronti con le grandi banche di investimenti che stanno 10 ore al giorno davanti a 20 schermi giganti con software potentissimi e costosissimi. È ovvio che perdi.
 
Ma infatti quando fai trading ti confronti con le grandi banche di investimenti che stanno 10 ore al giorno davanti a 20 schermi giganti con software potentissimi e costosissimi. È ovvio che perdi.

Ma non è tanto quello,pure le grandi banche accusano perdite da trading,
il vantaggio che hanno le banche d'affari è che applicano un metodo replicabile e solido nel tempo che dà un vantaggio statistico cosicchè sebbene nel breve possano accusare perdite,generano profitto sul lungo periodo.
 
Ciao a tutti. Ho una domanda per chi ha studiato economia all'università:

Si studia prima per l'esame di economia aziendale o di ragioneria?
 
Ciao a tutti. Ho una domanda per chi ha studiato economia all'università:

Si studia prima per l'esame di economia aziendale o di ragioneria?
Ai miei tempi c'era Ragioneria I ovvero contabilità generale e bilancio + alcuni aspetti di fiscalità.
Poi si dava Ragioneria II ovvero analisi per indici e per flussi, working capital statement, cash flow, valutazione degli investimenti , previsione di crisi aziendali, analisi di bilancio secondo metodo nordamericano, etc. Nei nuovi ordinamenti questi ultimi argomenti sono stati proposti nella materia chiamata economia aziendale (facendo secondo me casino terminologico con l'altra materia che nel vecchio ordinamento era economia I cioè microeconomia dove si studiava il consumatore e le imprese da un punto di vista teorico).

Cmq è chiaro che per fare un'analisi di bilancio, devi per forza di cose sapere come si redige un bilancio, quindi si studiava prima ragioneria, cioè contabilità e bilancio d'esercizio.
 
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Ai miei tempi c'era Ragioneria I ovvero contabilità generale e bilancio + alcuni aspetti di fiscalità.
Poi si dava Ragioneria II ovvero analisi per indici e per flussi, working capital statement, cash flow, valutazione degli investimenti , previsione di crisi aziendali, analisi di bilancio secondo metodo nordamericano, etc. Nei nuovi ordinamenti questi ultimi argomenti sono stati proposti nella materia chiamata economia aziendale (facendo secondo me casino terminologico con l'altra materia che nel vecchio ordinamento era economia I cioè microeconomia dove si studiava il consumatore e le imprese da un punto di vista teorico).

Cmq è chiaro che per fare un'analisi di bilancio, devi per forza di cose sapere come si redige un bilancio, quindi si studiava prima ragioneria, cioè contabilità e bilancio d'esercizio.

Capito, grazie. Quindi sostanzialmente mi conviene prima leggermi/studiarmi un libro di contabilità e bilancio e poi uno di economia aziendale
 
Ai miei tempi c'era Ragioneria I ovvero contabilità generale e bilancio + alcuni aspetti di fiscalità.
Poi si dava Ragioneria II ovvero analisi per indici e per flussi, working capital statement, cash flow, valutazione degli investimenti , previsione di crisi aziendali, analisi di bilancio secondo metodo nordamericano, etc. Nei nuovi ordinamenti questi ultimi argomenti sono stati proposti nella materia chiamata economia aziendale (facendo secondo me casino terminologico con l'altra materia che nel vecchio ordinamento era economia I cioè microeconomia dove si studiava il consumatore e le imprese da un punto di vista teorico).

Cmq è chiaro che per fare un'analisi di bilancio, devi per forza di cose sapere come si redige un bilancio, quindi si studiava prima ragioneria, cioè contabilità e bilancio d'esercizio.

Se posso chiedere, cosa ne pensi di questo testo: https://www.amazon.it/dp/8838695156...crb_top?ie=UTF8#cm_cr_carousel_images_section

Mi era stato consigliato il Caramiello ma è fuori produzione.
 
Se posso chiedere, cosa ne pensi di questo testo: https://www.amazon.it/dp/8838695156...crb_top?ie=UTF8#cm_cr_carousel_images_section

Mi era stato consigliato il Caramiello ma è fuori produzione.
Non conosco questi testi, per uno come me che ha studiato ragioneria 1 su testi estremamente dettagliati che in tutto erano 2000 pagine mi sembrano molto basici. Tuttavia per te che non devi fare per forza il contabile o progettare un intero sistema, (cioè alla fine il tuo obiettivo è saper leggere un bilancio per capire se la società X sia stata in grado e in che modo, produce utili ) qualsiasi testo, magari abbinando uno corso online gratuito, è più che sufficiente.
 
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Non conosco questi testi, per uno come me che ha studiato ragioneria 1 su testi estremamente dettagliati che in tutto erano 2000 pagine mi sembrano molto basici. Tuttavia per te che non devi fare per forza il contabile o progettare un intero sistema, qualsiasi testo, magari abbinando uno corso online gratuito, è più che sufficiente.
Hai studiato ragioneria su un testo di 2000 pagine? Non mi risulta che si studino testi così lunghi di ragioneria alla triennale di economia.

Che testo era, se posso chiedere?
 
Hai studiato ragioneria su un testo di 2000 pagine? Non mi risulta che si studino testi così lunghi di ragioneria alla triennale di economia.

Che testo era, se posso chiedere?
evidentemente oggi si studia 4 volte meno che una volta.
sono 2 testi universitari di più di 1000 pag. ciascuno. Io ho fatto magistrale, vecchio ordinamento (1992).
cmq vedo che ci sono ancora su amazon, copertine assenti o completamente diversa l'altro volume, cmq gli autori sono quelli. Questo ad es. è l vol. 1
https://www.amazon.it/Contabilità-bilancio-desercizio-Aggiornato-direttiva/dp/8814034753
e questo il vol. 2
Contabilità e bilancio d'esercizio vol.2

come puoi vedere le date di pubblicazione sono molto vecchie (1989 e 1992). Non più acquistabili suppongo.
 
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evidentemente oggi si studia 4 volte meno che una volta.
sono 2 testi universitari di più di 1000 pag. ciascuno. Io ho fatto magistrale, vecchio ordinamento (1992).
cmq vedo che ci sono ancora su amazon, copertine assenti o completamente diversa l'altro volume, cmq gli autori sono quelli. Questo ad es. è l vol. 1
https://www.amazon.it/Contabilità-bilancio-desercizio-Aggiornato-direttiva/dp/8814034753
e questo il vol. 2
Contabilità e bilancio d'esercizio vol.2

come puoi vedere le date di pubblicazione sono molto vecchie (1989 e 1992). Non più acquistabili suppongo.

Apperò. Chiaro chiaro.
Io credo che mi studierò un corso base, come mi hai consigliato pure tu
 
Ai miei tempi c'era Ragioneria I ovvero contabilità generale e bilancio + alcuni aspetti di fiscalità.
Poi si dava Ragioneria II ovvero analisi per indici e per flussi, working capital statement, cash flow, valutazione degli investimenti , previsione di crisi aziendali, analisi di bilancio secondo metodo nordamericano, etc. Nei nuovi ordinamenti questi ultimi argomenti sono stati proposti nella materia chiamata economia aziendale (facendo secondo me casino terminologico con l'altra materia che nel vecchio ordinamento era economia I cioè microeconomia dove si studiava il consumatore e le imprese da un punto di vista teorico).

Cmq è chiaro che per fare un'analisi di bilancio, devi per forza di cose sapere come si redige un bilancio, quindi si studiava prima ragioneria, cioè contabilità e bilancio d'esercizio.

Ciao, a questo link (https://corsi.unige.it/off.f/2022/ins/53942), nel paragrafo PREREQUISITI, c'è scritto che l'economia aziendale è prerequisito fondamentale della ragioneria. Quindi mi chiedo se forse devo prima studiare un corso di economia aziendale, e solo dopo di bilancio e contabilità...
 
Ciao, a questo link (https://corsi.unige.it/off.f/2022/ins/53942), nel paragrafo PREREQUISITI, c'è scritto che l'economia aziendale è prerequisito fondamentale della ragioneria. Quindi mi chiedo se forse devo prima studiare un corso di economia aziendale, e solo dopo di bilancio e contabilità...
guardando i contenuti della triennale di unige di ragioneria ed economia aziendale., noto che per economia aziendale loro intendono un misto tra quello che avevo svolto io nella parte di management al primo anno ed una parte di pianificazione nel secondo anno (quest'ultimo unige triennale lo propone senza approfondimenti, poi approfondisce la parte che interessa negli anni magistrali di amministrazione Finanza e Controllo)

per cui, scartabellando un pò, e facendo il matching tra i contenuti qui proposti e la mia esperienza, quello che secondo me si avvicina di più è la seguente trilogia di base, nell'ordine:

- ECONOMIA AZIENDALE
- RAGIONERIA GENERALE
- BILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA: https://corsi.unige.it/off.f/2022/ins/54302


poi, se proprio ti piace studiare, potresti seguire una parte del percorso in Amministrazione, Finanza e Controllo (cioè il percorso che consentirebbe di accedere, leggendo il sito, alle professioni di direttore di filiale bancaria o gestore della clientela imprese in banche e intermediari finanziari), e ti leggi solo quello che ruota attorno all'economia dei mercati finanziari e all'economia degli strumenti finanziari, che sono le materie che unige permette di avvicinarsi al nostro mondo (se incontri i diritti come propedeutici, lasciali perdere, altrimenti non finisci più).
 
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guardando i contenuti della triennale di unige di ragioneria ed economia aziendale., noto che per economia aziendale loro intendono un misto tra quello che avevo svolto io nella parte di management al primo anno ed una parte di pianificazione nel secondo anno (quest'ultimo unige triennale lo propone senza approfondimenti, poi approfondisce la parte che interessa negli anni magistrali di amministrazione Finanza e Controllo)

per cui, scartabellando un pò, e facendo il matching tra i contenuti qui proposti e la mia esperienza, quello che secondo me si avvicina di più è la seguente trilogia di base, nell'ordine:

- ECONOMIA AZIENDALE
- RAGIONERIA GENERALE
- BILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA: https://corsi.unige.it/off.f/2022/ins/54302


poi, se proprio ti piace studiare, potresti seguire una parte del percorso in Amministrazione, Finanza e Controllo (cioè il percorso che consentirebbe di accedere, leggendo il sito, alle professioni di direttore di filiale bancaria o gestore della clientela imprese in banche e intermediari finanziari), e ti leggi solo quello che ruota attorno all'economia dei mercati finanziari e all'economia degli strumenti finanziari, che sono le materie che unige permette di avvicinarsi al nostro mondo (se incontri i diritti come propedeutici, lasciali perdere, altrimenti non finisci più).
Chiaro. Grazie mille dell'esaustiva spiegazione!
 
Vorrei dei testi buoni, chiari, metodici e completi per studiare l'economia e i mercati finanziari.
Le materie da studiare quali sono? Microeconomia e macroeconomia?

Quali sono degli ottimi testi che consigliate?
Ciao, qualcuno ha le soluzioni degli esercizi del libro "Robert Anthony, David Hawkins, Kenneth Merchant - Il Bilancio Analisi Economiche Per Le Decisioni E La Comunicazione Della Performance-Mcgraw-Hill" grazie
 
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