Quando la terra trema...

Terremoto vicino ad Amatrice

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ciao China:)

non avevo letto questo tuo post? è stata una scossa bella forte:rolleyes: abiti in quella zona?
 
ciao China:)

non avevo letto questo tuo post? è stata una scossa bella forte:rolleyes: abiti in quella zona?

Ciao joliejolie

No, abito al nord...a quell'ora ero collegato, ho visto tweet real time che davano la notizia; ricordavo che c'era un thread al riguardo...
ho postato il fatto.

Buonanotte :flower:
 
Ciao joliejolie

No, abito al nord...a quell'ora ero collegato, ho visto tweet real time che davano la notizia; ricordavo che c'era un thread al riguardo...
ho postato il fatto.

Buonanotte :flower:

grazie e notte buona:)
 
Terremoto in Indonesia: “morti ed edifici crollati
fanpage.it


Una delle prime foto dei superstiti circolate sui social Una delle prime foto dei superstiti circolate sui social


Indonesia, fortissimo terremoto magnitudo 6.5. Ci sono vittime ed edifici crollati

La forte scossa di terremoto di magnitudo 6.5 registrata sulle coste dell’isola di Giava in Indonesia ha causato un imprecisato numero di morti, oltre al crollo di alcuni edifici. Lo hanno riferito le autorità che hanno emesso un’allerta tsunami.

La gente è scappata fuori dagli edifici in preda al panico in molte aree dell’isola, mentre le immagini mandate in onda dalle televisione mostravano un intenso traffico automobilistico nelle aree costiere.

Il portavoce dell’agenzia locale per il contenimento dei disastri, Sutopo Purwo Nugroho, ha parlato di morti, senza però fornire altri dettagli, aggiungendo che alcuni edifici sono venuti giù nella città di Tasikmalaya a ovest di Giava e in diversi distretti occidentali dell’isola.

 
Terremoto: Gentiloni, cammino per ricostruzione lungo e faticoso
Ora: 30/01/2018 13:33
Testo:
ROMA (MF-DJ)--"Dover far fronte alla sequenza drammatica di eventi
sismici che ha colpito una parte enorme del nostro territorio e' stato un
banco di prova per la Protezione civile nazionale. Abbiamo ancora un
cammino davanti molto faticoso, una lunga strada da fare sulla via di
ricostruzione ma abbiamo dato una buona prova".

Lo ha detto il premier, Paolo Gentiloni, intervenendo all'inaugurazione
della nuova Sala Operativa regionale del Lazio della Protezione Civile.
"Bisogna dire grazie al governatore Nicola Zingaretti che e' stato sempre
presente e vicino ai sindaci delle localita' colpite, cosi' come a quel
tessuto di 11.000 volontari che collaborano nella Regione Lazio e sono una
risorsa straordinaria", ha aggiunto Gentiloni sottolineando che "abbiamo
inaugurato oggi una struttura che sara' all'avanguardia e consentira' al
reparto di essere ancora piu' efficiente".

"Lo abbiamo fatto nel quadro di uno sforzo messo in campo dal Governo
che e' quello di dare piu' solidita' a questa articolazione dello Stato,
come e' la Protezione civile. Credo che questa attivita' sia un vanto per
il nostro Paese", ha concluso Gentiloni.
alu

(fine)

MF-DJ NEWS
3013:32 gen 2018
 
Scossa di terremoto a Taiwan di magnitudo 6.4: hotel crollato, 2 morti e oltre 100 feriti

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Pubblicato il 06/02/2018
Ultima modifica il 06/02/2018 alle ore 21:20
Almeno due persone sono morte e oltre 100 sono rimaste ferite per il potente sisma di magnitudo 6.4 che ha colpito la costa est dell’isola di Taiwan e i cui tremori sono stati avvertiti fino alla capitale Taipei, 160 chilometri più a nord. I soccorritori lottano contro il tempo per salvare decine di persone rimaste intrappolate in un hotel parzialmente crollato a Hua-Lien, la città più vicina all’epicentro: i due morti facevano parte proprio del personale dell’albergo.

Il terremoto si è verificato alle 23.50 ora locale a circa 20 chilometri dalla città portuale, a una profondità di 9,5 chilometri. Non è scattata l’allerta tsunami e per il servizio meteorologico nazionale la scossa è stata di magnitudo 6.0.


Terremoto di magnitudo 6.4 a Taiwan, crolla un hotel nella città di Hualien

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«Due persone sono morte e altre 144 sono rimaste ferite», è il bilancio ufficiale annunciato dal premier di Taiwan Lai Ching-te, mentre il presidente ha chiesto al governo e ai ministri di attivare immediatamente il meccanismo di emergenza e di inviare squadre di soccorritori da altre regioni dell’isola.

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Oltre all’hotel Marshal, nei dintorni di Hua-Lien ci sono un altro albergo - il Beautiful Life - e diversi edifici gravemente danneggiati e pericolanti. Le immagini dell’hotel circolate sui social media mostrano che ad essere fortemente colpiti sono stati il piano terra e il primo piano della struttura, che di conseguenza si è accasciata su un lato ed è pericolante. I pompieri hanno utilizzato delle scale per far uscire le persone che si trovavano ai piani più alti del Marshal. La circolazione nelle strade circostanti è stata interrotta ed è stato chiuso uno dei ponti principali della città. Altre foto pubblicate da passanti mostrano inoltre l’asfalto di un viale crepato in diversi punti.

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Il potente sisma di oggi era stato anticipato l’altro ieri da altre due scosse, rispettivamente di magnitudo 6.1 e 5.5. Adesso si teme per le scosse di assestamento che potrebbero verificarsi nelle prossime ore. D’altronde a Taiwan i terremoti sono piuttosto frequenti perché l’isola si trova proprio nel punto di congiunzione di due placche tettoniche. Si tratta della temuta e nota `Pacific Rim of Fire´, conosciuta per la sua attività sismica dall’Alaska al sudest asiatico. Il più devastante sisma a Taiwan, di magnitudo 7.6, si verificò nel 1999 e uccise circa 2.400 persone. Due anni fa, un terremoto della stessa intensità di quello di oggi fece 116 morti.
 
Terremoto tra Rogliano e Lorica, scossa avvertita anche nel crotonese
Terremoto tra Rogliano e Lorica, scossa avvertita anche nel crotonese
23 marzo 2018

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Un sisma di magnitudo 3.3 è avvenuto intorno alle 18.30 nella zona della Sila con epicentro nei monti tra Lorica e Rogliano. Il terremoto è stato avvertito anche nei comuni crotonesi della presila come Caccuri, Cerenzia e Castelsilano dove alcuni cittadini hanno segnalato la scossa. Il sisma, come ha reso noto l‘Istituito nazionale di geofisica e vulcanologia, è avvenuto ad una profondità di 26 km. L’epicentro del sisma è a 66 km da Crotone ed a 16 da Cosenza. I comuni più vicini cono quelli di Parenti, Rogliano e Mangone. Non si segnalano danni a cose o persone.



Ultima modifica: 23 marzo 2018
 
Terremoto al largo della Puglia. Scossa di 3.7 avvertita tra Bari, Brindisi, Taranto e Lecce

Violenta scossa di terremoto di magnitudo 3.7 è stata registrata poco dopo la mezzanotte al largo della Puglia. Esattamente lungo Costa Adriatica Brindisina (Brindisi) alle 00:31:56. Il sisma è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV-Roma ad una profondità di 28 chilometri.

La scossa, stando a quanto si apprende sarebbe stata avvertita non solo nella provincia di Brindisi, ma un po’ in tutta la Puglia. Anche nel Salento e nel Sud Barese. Molte le persone che sarebbero state vegliate nel sonno in seguito al forte sisma di questa notte.


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Tante le persone che attraverso i social hanno raccontato le proprie testimonianze mentre numerose sono state le telefonate allarmate ai centralini dei vigili del fuoco.

La scossa sarebbe stata avvertita nelle più lontane città di Bari, Taranto e Matera. i comuni più vicini all’epicentro sono invece Carovigno, Ostuni, San Vito dei Normanni che si trovano nei venti chilometri dal punto in cui è stato localizzato il sisma.

Stando al grafico del questionario pubblicato dal sito dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia la scossa di terremoto sarebbe stata avvertita da un numero maggiore di cittadini a Taranto. A seguire Brindisi, Bari, Lecce, Mesagne, Francavilla Fontana, Manduria, Grottaglie, Matera e Noci.

Terremoto oggi Puglia, 24 marzo 2018: scossa M 3.7 provincia di Brindisi – Dati INGV - Centro Meteo Italiano
 
Terremoto Puglia, forte scossa nella zona meno sismica d’Italia ma non significa che non possono esserci terremoti: il punto sulla sismicità della Regione
A cura di Peppe Caridi 24 marzo 2018 - 10:49
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Terremoto, forte scossa in Puglia: paura a Taranto, Brindisi, Lecce, Bari, Martina Franca e Matera i ...
Forte terremoto della notte in Puglia, focus sulla sismicità locale: non è affatto vero che queste scosse non possono verificarsi anche nel "tacco d'Italia"
Il forte terremoto di magnitudo 3.7 che alle 00:32 della notte ha colpito la Puglia, avvertito da centinaia di migliaia di persone soprattutto a Brindisi, Taranto, Bari, Lecce, Francavilla Fontana, Mesagne, Manduria, Grottaglie, Matera e Noci, s’è verificato in una delle zone meno sismiche d’Italia. Questo, però, non significa che non possono verificarsi terremoti.

La Puglia, infatti, è una regione con una sismicità variabile a seconda delle zone. Le province di Bari, Brindisi e Taranto sono praticamente asismiche o esposte ad un basso rischio sismico, e proprio qui, nella zona a più basso rischio, s’è verificata la scossa di ieri sera che comunque non ha provocato danni vista anche la profondità di 28km. Proprio quest’ipocentro ha determinato la propagazione delle onde sismiche a grandi distanze, coinvolgendo una vastissima area dove però sono giunte (fortunatamente) in modo meno impetuoso.

Barletta è esposta ad un rischio sismico basso, tuttavia sono stati registrati isolati terremoti di magnitudo rilevante nella zona. Si ricorda l’evento dell’11 Maggio 1560 di magnitudo 5.7 che provocò danni e apprensione lungo tutto il litorale di Bisceglie, fra Trani e Molfetta.

Lecce anche sarebbe esposta ad un rischio sismico basso, se non fosse per il violento terremoto di magnitudo 7.1 che il 20 Febbraio 1743 colpì duramente il basso Jonio, provocando gravi danni a Nardò dove morirono nel crollo delle loro abitazioni almeno 200 persone. Ma del Salento parleremo meglio più avanti.

La Provincia di Foggia, invece, che comprende anche la zona del Gargano, è spesso interessata da eventi anche di forte intensità e quindi esposta ad un rischio sismico elevato. Almeno 6 le scosse distruttive di magnitudo superiore al sesto grado della scala Richter che periodicamente hanno provocato danni o vittime nel territorio. L’ultima il 6 Dicembre 1875 a San Marco in Lamis, magnitudo 6.1, che provocò gravi danni alla Chiesa Madre e ad altre strutture pubbliche e private delle borgate più vicine.

Storicamente i terremoti più forti della Puglia si sono sempre verificati nel Gargano (1223 I=IX, 1627 I=X, 1646 I=X, 1657 I=IX-X) e nel Foggiano (1361 I=X, 1456 I= IX, 1731 I=IX), dove sono riconosciuti sistemi di faglie molto evidenti. Gli effetti di queste scosse, e di altre avvenute nella parte adiacente della Campania-Basilicata, sono più intense, o molto più intense, rispetto alla previsione della carta PSHA, che suggerisce il grado VIII come il probabile massimo atteso in tutto il territorio regionale (Fig. 3).

Nell’attuale carta di pericolosità, la parte meridionale della Regione (Salento) è considerata poco sismica, con una scarsa probabilità (< 10%) di essere colpita da scosse di I > VII o VI nei prossimi 50 anni. Le conoscenze sull’assetto tettonico di questa zona suggeriscono però che alcuni sistemi di faglie situate nella parte centrale e meridionale del Salento, potrebbero essere ancora attive, in quanto ancora fortemente sollecitate dalle forze tettoniche (Mantovani et alii, 2009). Uno di questi sistemi, localizzato fuori costa a sud della punta più meridionale del Salento, sembra essere responsabile della fortissima scossa che è avvenuta nel 1743 (M = 7.1) al largo del Salento, con sviluppo anche di uno tsunami a lungo rimasto ignoto, e di cui MeteoWeb ha già parlato. In quell’occasione i danni documentati nella parte estrema meridionale della Puglia, legati ad effetti di amplificazione dell’onda sismica, sono valutati del grado IX. Quindi, le evidenze attualmente disponibili suggerirebbero che in tutta la Puglia, e in particolare nel Salento, sarebbe consigliabile assumere valori più elevati dell’Imax attesa, al posto di quelli troppo ottimistici ipotizzati dalla carta attuale.

Proprio a proposito del Salento, il “tacco d’Italia”, molti pensano che sia una zona in cui non possono verificarsi terremoti nonostante nella storia ci siano stati forti terremoti con gravi danni. In realtà, infatti, il Salento non è affatto immune dai terremoti più forti, anche se è vero che raramente si possono verificare scosse con epicentro nel Salento di magnitudo superiore a 5, quindi distruttivi per il territorio. Ma la vicinanza con faglie ben più pericolose, nel mar Jonio e soprattutto nel Canale di Otranto (e quindi con i dirimpettai Balcani), può determinare pesanti conseguenze per scosse che si verificano a distanza, ma molto forti.

L’evento più importante degli ultimi tempi è stato quello del 26 ottobre 1826 a Manduria, anche se più forte è stato il terremoto del 20 febbraio 1743, noto come il “Terremoto di Nardò”. Complessivamente ci furono quasi 200 morti in tutta la Puglia, ben 150 a Nardò. Altre 100 vittime si contarono sull’isola greca di Lefkada. Alcuni archivi storici parlano persino di uno tsunami sulle coste salentine, fino a Brindisi ma all’epoca i litorali della zona erano paludosi e disabitati quindi non ci sono particolari evidenze.

Quello del 20 febbraio 1743 nel Salento è stato un evento sismico definito “complesso” dagli studiosi, percepito come una sequenza di tre violente scosse, prodotte probabilmente dall’attivazione di diversi segmenti di faglia. Sono state formulate due ipotesi di localizzazione di questo evento: secondo la prima, l’epicentro è riportato a mare, a est di Santa Maria di Leuca, ipotesi avvalorata anche dalla distribuzione dei depositi da tsunami, attribuiti a questo terremoto, lungo le coste adriatiche meridionali del Salento (Torre Sasso e Torre S. Emiliano) fino a Brindisi; per la seconda, come revisionato nel catalogo CFTIMED04, l’epicentro è riportato a terra, tra Nardò e Galatina. In Italia i danni maggiori si sono registrati in Salento, nelle cittadine di Nardò, in provincia di Lecce, e Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi; in Grecia a Levkas e nelle isole Ionie.

L’evento è descritto in alcune centinaia di documenti storici, da cui si evince che furono oltre 86 le località interessate. Lo studio degli effetti prodotti ha permesso di attribuire all’evento una intensità massima di Imax = 9 (per Nardò e per Levkas). Per questo motivo è assolutamente opportuno che anche nel Salento le costruzioni vengano realizzate in ottemperanza a tutte le norme antisismiche.
 
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Puglia, terremoto magnitudo 3.7. Paura per le trivellazioni: "Colpa dell'air-gun". L'Ingv: "Esclusa qualsiasi correlazione" - Il Fatto Quotidiano

Scossa a largo della costa brindisina nella notte tra venerdì e sabato. E sui social in tanti collegano il sisma al via libera alla ricerca di idrocarburi. Un'ipotesi destituita di ogni fondamento, secondo l'Ingv: "L'air-gun può provocare solo delle vibrazioni anomale, ma hanno caratteristiche particolari e sono diverse da un terremoto classico", spiega il sismologo Alessandro Amato al Fatto.it
 
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