Rosaram
LoSpiritoDelVento
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L'ho rivista dopo tanto, ero alla sala d'aspetto del mio medico curante, aspettavamo tutte e due il nostro turno. Lei, occhi spenti e sempre con lo stesso velo di profondo dolore che ti lacera il cuore, aspettava in piedi quasi tutta raggomitolata su sé stessa. Anni fà, per colpa di un cavallo imbizzarito, aveva perso il secondo genito, un ragazzino dolce e intelligente. Come si può sopravvivere ad un dolore del genere? Le carni sembrano che ti si lacerano e il cuore piange sangue. Ho saputo delle sue continue peregrinazioni al cimitero del mio paesello. Come può accettare una madre quel freddo di marmo che ti gela le giunture delle ossa? Che ti penetra le viscere fino a farti male? Dio!! Non oso immaginare di vivere la stessa sventura colorata di morte, quella morte che ti strappa con alterigia il frutto del ventre, quel frutto prezioso che porta gioia e sorrisi di gaudio. Annamaria, mamma coraggiosa, e io senza coraggio non ho avuto una parola per lei, ero quasi bloccata e inerme, non sapevo cosa dire, non sapevo cosa fare, sapevo solo guardarla e ammirare il suo coraggio di madre!
Ram_Mortificata
Ram_Mortificata
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