Quelli di banca italease opati oscurati ma sempre in barricata

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

un saluto a tutti i reduci ;)

grazie anche a te... speriamo che la sentenza rovesci l'assoluzione di Mazzega, è l'ultimo atto di questa patetica e grottesca farsa, dove :angry:a rimetterci sono sempre i piccoli risparmiatori
 
qualcuno che segue il thread dei reduci ha notizie se ci sono altre cause in corso contro italease?? o se la questione è definitivamente chiusa :cool:
 
un salutone a tutti gli irriducubili

speriamo e preghiamo...
 
SI PARLA ANCORA DI ITALEASE... ECCO DOV'ERANO FINITI I SOLDI DEI PICCOLI AZIONISTI, VERGOGNA!!

IlSole24Ore di ieri, Plus

Banche e Di Mario a processo a Roma

Il gruppo immobiliare, Italease, UniCredit, Tercas e Mb alla sbarra

Stefano Elli

Trentasette imputati, più quattro persone giuridiche per un numero complessivo di dodici bancarotte fraudolente infragruppo e una serie di bancarotte preferenziali. Questi i numeri del processo che si terrà a Roma a partire dal 30 maggio prossimo. Il maxiprocesso al filotto di fallimenti del gruppo riconducibile all’immobiliarista di Isernia Raffaele Di Mario, dunque, inizierà mercoledì prossimo e vedrà tra gli imputati, oltre agli amministratori e ai manager delle società della galassia dell’immobiliarista, anche numerosi esponenti del ceto bancario che nel corso degli anni hanno assicurato sostegno finanziario al gruppo. Tra i banchieri più direttamente coinvolti nella bancarotta spiccano Antonio Di Matteo, ex direttore generale della Cassa di risparmio di Teramo (la Tercas) e Mario Aramini, già al vertice di Banca Mb. Da notare che Di Mario era stato assolto al processo tenutosi a Milano proprio per avere concorso nel dissesto della banca guidata da Aramini.
Per quanto riguarda il ceto bancario, le accuse di bancarotta preferenziale sono state rivolte agli ex vertici di UniCredit Corporate Banking, e alla sua funzione direzione crediti sia nazionale sia regionale. Tra gli imputati anche numerosi dirigenti, amministratori e funzionari di Banca Italease nella fase successiva alla gestione di Massimo Faenza. La stessa prima linea di manager intervenuta a riparare i danni provocati dal precedente esecutivo che ha portato all’inchiesta della magistratura milanese che ha anche provocato l’arresto di Faenza. Da notare come, nel caso di Banca Italease a essere finiti sotto processo sono stati anche l’allora presidente del collegio sindacale e i sindaci effettivi presenti nel corso della seduta nella quale è stata deliberata una delle operazione a sostegno delle proprie esposizioni.
Quasi inevitabile, data l’area geografica nella quale si sono verificati i fatti, la presenza (nella vicenda ma non nel processo) di una banca di San Marino, il Cis Credito industriale sammarinese. Così come particolarmente rilevante il numero delle società coinvolte nella girandola di fallimenti.
:mad:
 
A Banco Bpm 58 milioni da Statuto

Diminuisce l’esposizione della controllata release verso il gruppo immobiliare. All’inizio dell’anno riscattati due immobili di pregio. Intanto nel 2016 la società ha ceduto crediti per 71 milioni. Nell’ultimo bilancio il rosso è salito da 95 a 117 milioni per le maggiori rettifiche

di Luca Gualtieri
*

Cala l’esposizione di Release verso Giuseppe Statuto. All’inizio dell’anno la controllata di Banco Bpm (82,92%) ha raggiunto un accordo con il gruppo immobiliare romano per il riscatto anticipato di due immobili di pregio precedentemente concessi in leasing. Le due operazioni hanno determinato una riduzione del debito verso il gruppo per circa 58 milioni rispetto ai 507,2 milioni di fine 2016 ...

da Milano Finanza
 
10 ANNI FA TUTTO ERA COMINCIATO, ORA TUTTO E' FINITO

LA VICENDA ITALEASE PER I VECCHI AZIONISTI PUO' DIRSI CONCLUSA!!!

auguri per gli azionisti delle popolari venete, chissà che i responsabili paghino per i loro errori... ma anche qui passeranno gli anni e tutto andrà in PRESCRIZIONE

a chi segue questo storico forum, AUGURI per le prossime VACANZE;)
 
Ecco che fine hanno fatto i super banchieri dei crac
Da Mussari a Zonin, dove sono e cosa rischiano i responsabili della grande crisi che hanno tradito i risparmiatori


Camilla Conti - Lun, 03/07/2017 - 17:51
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Giuseppe Mussari va a cavallo con l'amico Aceto e cucina per gli amici nella villa di proprietà della moglie Luisa a due passi da Siena; il suo braccio destro Antonio Vigni fa il coltivatore diretto nella sua tenuta a Castelnuovo Berardenga, sempre sulle colline del Chianti, e la sua ultima apparizione pubblica risale a qualche mese fa a San Gusmè, in occasione della festa del delizioso paesino, nello staff della festa a grigliare bistecche.
Meno ruspanti i pomeriggi del patron - per quasi vent'anni - di Pop Vicenza, Gianni Zonin che proprio nei giorni scorsi è stato fotografato con la moglie in via Montenapoleone a Milano mentre faceva shopping con un tempismo perfetto, ovvero a poche ore dal decreto salva-venete.

Che fine hanno fatto i responsabili dei fallimenti e delle grandi crisi? In generale non se la passano male. Certo, per i «signori del crac» la reputazione è ormai bruciata e per molti di loro non è semplice farsi vedere in giro con il rischio di incrociare i risparmiatori traditi. Alcuni sono stati soltanto pessimi manager, altri hanno anche commesso reati. Hanno distrutto o contribuito a bruciare centinaia di miliardi. Ma nessuno è in prigione. Cause, richieste di danni e processi sono però solo all'inizio e alla fine il conto qualcuno lo dovrà pagare

LA BANCA DELL'ORO
La prossima udienza per la bancarotta di Banca Etruria al tribunale di Arezzo è fissata per il 12 ottobre 2017 e sarà interamente dedicata alle parti civili. Il processo vede tra gli imputati gli ex presidenti Giuseppe Fornasari e Lorenzo Rosi e i nomi di ex componenti dei cda sotto inchiesta, di cui non faceva parte Pierluigi Boschi, padre dell'ex ministro Maria Elena. Il procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi contesta loro finanziamenti facili, mai rientrati, che avrebbero portato a bilanci fallimentari provocando il crack della banca.

Ma tra le tre banche oggi finite dentro Ubi c'è anche Banca Marche. Sotto la direzione dell'ex ad Massimo Bianconi l'istituto faceva credito a tutti, soprattutto agli amici. Il consiglio approvava fino a 83 pratiche di affido in meno di cinque minuti netti (è successo davvero, il 23 luglio del 2008). Secondo gli avvocati dello studio Bonelli Erede, quello di Banca Marche è il più grave scandalo bancario dai tempi del crac Sindona. Tra i tanti primati, Bianconi detiene anche quello di essersi fatto pagare la buonuscita due volte, facendosi licenziare e assumere lo stesso giorno poco prima che Bankitalia vietasse i «paracaduti d'oro» per i banchieri.

A NORDEST
Quando non fa spese con la moglie nel quadrilatero milanese, Gianni Zonin può restarsene al fresco della villa in provincia di Udine, a Ca' Vescovo, a due passi dalla laguna di Grado e dal campanile romanico di Aquileia. Una tenuta trasformata in fortezza, con siepi alte tre metri, telecamere, vetri anti sfondamento. Dal 20 gennaio 2016 aziende e vigne della Zonin 1821 appartengono ai tre figli. Nove tenute in Italia, per 2mila ettari coltivati a vite, una in Virginia, negli Usa. Tutto intestato agli eredi con un passaggio generazionale che sicuramente era stato già previsto in tempi non sospetti, ma di certo ha messo al riparo il patrimonio di famiglia dalle tempeste giudiziarie. Zonin è infatti indagato a Vicenza per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. La stessa banca ha chiesto a lui e ad altri 31 ex dirigenti di risarcire 2,3 miliardi. Ed è stato multato dalla Consob (370mila euro) per illeciti nella vendita di azioni alla clientela. Ma finora l'inchiesta della procura di Vicenza ha procurato al Doge vicentino solo la «seccatura» di un interrogatorio di 5 ore in due anni.

Per il suo «vicino» Vincenzo Consoli, ex ad di Veneto Banca, la richiesta di rinvio a giudizio è arrivata a poche ore dal via libera italiano ed europeo al passaggio delle banche venete a Intesa. A muoversi è stata la procura di Roma, che ha chiesto il processo anche per l'ex presidente Flavio Trinca e altri nove tra amministratori e manager: le ipotesi sono presunte irregolarità nella gestione dell'istituto tra il 2012 ed il 2014 e ostacolo all'esercizio delle funzioni dell'autorità pubbliche di vigilanza. Consoli si è chiuso in un rigoroso silenzio per due anni poi, lo scorso 3 giugno, ha rilasciato una lunghissima intervista con la sua verità al Gazzettino: «Il dispiacere e il dolore sono per me immensi, verso tutti i soci che hanno perso soldi. Si deve sapere che tra i soci che hanno perso i soldi c'è anche la mia famiglia, c'è mia sorella che faceva l'operaia e aveva investito in banca tutti i suoi risparmi e non li ha più, ci sono i miei figli», ha detto Consoli. Il suo jet Bombardier Learjet 60XR, acquistato nel 2012 da Veneto Banca per assicurare rapidità, comfort e prestigio agli spostamenti dell'allora consigliere delegato, se ne è volato via da Montebelluna lo scorso 23 dicembre per 4,3 milioni di dollari.

SOTTO LA LANTERNA
«Mi aspettavo l'ergastolo. Ci mancava solo mi sparassero». Lo scorso 22 febbraio non ha rinunciato al suo sarcasmo l'ex presidente di Carige, Giovanni Berneschi, nemmeno con una condanna a 8 anni e 2 mesi di reclusione per la maxitruffa al ramo assicurativo dell'istituto bancario sulle spalle. Eppure per lui è stata uno choc, quella sentenza, anche perche' il pubblico ministero Silvio Franz aveva chiesto 6 anni di reclusione. C'è chi dice che l'ex presidente, uomo libero fino alla pronuncia della Cassazione, se ne stia chiuso nel suo attico genovese e chi invece propende per un ritiro nella sua amata campagna spezzina. Ha una ricca pensione (200 mila euro solo di Inps, più il fondo integrativo della banca) e conta sull'appello, anche perché non è tipo da golf o bridge.

L'AFFAIRE ITALEASE
Il 20 maggio 2015 è stato ribaltato il verdetto per gli ex vertici di Banca Italease, tra cui l'ex ad Massimo Faenza (che comunque in carcere è rimasto per sette mesi, imputati a Milano per false comunicazioni sociali in relazione ad un bilancio del 2008. Condannati in primo grado, sono stati assolti in appello dai giudici che hanno anche prosciolto l'istituto di leasing, che rispondeva in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, e hanno revocato la confisca da oltre 58 milioni che era stata disposta dal Tribunale più di tre anni fa. Il processo - uno dei tanti filoni dell'inchiesta su Italease che aveva portato, tra l'altro, al patteggiamento a 4 anni per truffa e altri reati per Faenza - vedeva al centro l'accusa di false comunicazioni sociali. Il 27 febbraio del 2014, il Tribunale, oltre a condannare i cinque imputati ad un anno, aveva disposto anche la confisca di 58,9 milioni a carico di Banca Italease, poi finita nel gruppo Banco Popolare. Confisca che poi è stata revocata. :wall:Che fine ha fatto, invece, l'ex presidente della Bpm, Massimo Ponzellini? Con l'allora sua braccio destro Antonio Cannalire e altre 12 persone è imputato per la vicenda dei presunti finanziamenti illeciti concessi dall'istituto (oggi fuso con il Banco Popolare) tra il 2009 e il 2010. La gran parte dei reati contestati, tra infedeltà patrimoniale e corruzione privata, cadrà in prescrizione entro il 2017, mentre l'associazione per delinquere a metà del 2018. Si ritorna in aula il 10 luglio.

GUARDIAMO AVANTI... E ALLE PROSSIME ELEZIONI: CAMBIAMO! SE SIAMO ONESTI, MANDIAMO GENTE ONESTA, ALTRIMENTI NON LAMENTIAMOCI DI QUEST'ITALIA DI LADRI E FARABUTTI
 
Andranno tutte le cause intentate contro i Cda di Italease in PRESCRIZIONE??
 
Andranno tutte le cause intentate contro i Cda di Italease in PRESCRIZIONE??

Banco Bpm versa 150 milioni nella ex Italease
Aumento di capitale per release, la bad bank che gestisce gli asset deteriorati. L’operazione segue l’abbattimento del capitale per perdite dopo le rettifiche da 43 milioni nel semestre. Ma lo stock di crediti avariati è sceso intanto da 2,2 a 1,9 miliardi...
 
Chi sorveglia i sorveglianti ?

di pier giorgio tomatis (sito)
giovedì 2 novembre 2017

Chi sorveglia i sorveglianti?
Il Segretario del Partito Democratico avrebbe voluto sostituire il Governatore di Banca d'Italia, Ignazio Visco. Il Presidente del Consiglio, invece, ha rinnovato la fiducia ai vertici di Palazzo Koch. Il senso di questa diatriba tutt'altro che risolta in **** al PD è che Matteo Renzi contesta al Governatore una mancata sufficiente vigilanza sull'intero sistema bamcario italiano scosso, negli ultimi anni, dagli scandali di Monte dei Paschi di Siena, Banca Marche, le Casse di Risparmio di Ferrara e di Chieti, Banca Popolare dell’Etruria, Banca Popolare di Lodi, Banca Antonveneta, Banca Italease, Banca popolare italiana, tutte le ex casse di risparmio delle quattro province abruzzesi, Cassa di risparmio di Cesena, di Rimini e di San Miniato, Banca Popolare di Vicenza e Veneto banca.




Questa guerra fratricida, tra alti e influenti esponenti dello atesso partito, può ritenersi legittima o irresponsabile ma è il segno più che evidente dell'esistenza di un busillis vecchio come il mondo e che risponde alle locuzioni "Quis custodiet ipsos custodes?". Tratta dalla VI Satira di Giovenale significa, letteralmente: "Chi sorveglierà i sorveglianti stessi?". Se può parere legittimo contestare alla Banca d'Italia un non sufficiente controllo sulle altre Banche italiane deve risultare chiaro che l'articolo 47 della Costituzione sancisce che "La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito". E il Parlamento e il suo braccio esecutivo non sono immuni da tale responsabilità. Al pari dell'Istituo Banca d'Italia.

Per quanto grave possa sembrare una certa inconsistenza nei controlli bancari che ha permesso a operatori disonesti di sottrarre all'intero settore somme di diverse decine di miliardi o di dilapidarle in rischiosi investimenti è pur vero che accusare il Governatore della Banca d'Italia è facile e poco utile. Sarebbe come voler addossare tutta la colpa dei comportamenti scorretti a chi controlla anziché achi viene controllato. L'Italia è uno dei pochi Paesi al mondo che vanta una grande evasione fiscale, una criminalità organizzata potente e ramificata, un debito pubblico stellare e che accomuna a questi record negativi una forte alea sulle pene per ogni tipo di reato e in particolar modo per quelli finanziari.

Quis custodiet ipsos custodet? Chi sorveglierà i sorveglianti? Non ha importanza. Tanto, basta sostituirli ogni tanto, magari dando loro una cospicua buonuscita. Non è mai un serio problema quello della distrazione di risorse finanziarie perché, in fondo in fondo, sappiamo tutti bene che qualunque cosa succeda a pagare sarà sempre e solo Pantalone...
 
ecco che fine hanno fatto i super banchieri dei crac
da mussari a zonin, dove sono e cosa rischiano i responsabili della grande crisi che hanno tradito i risparmiatori


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Guardiamo avanti... E alle prossime elezioni: Cambiamo! Se siamo onesti, mandiamo gente onesta, altrimenti non lamentiamoci di quest'italia di ladri e farabutti

sara' dura trovare persone oneste capaci competenti nel circo della politica
 
un altro anno, caro amico



10 anni sono passati dal processo a Faenza e ad Italease, poi a Mazzega e Benassi subentrati... tanta acqua è passata: processi di vario grado, condanne, assoluzioni, qualcuno è stato in parte risarcito, ma molti sono rimasti con il cerino in mano, io e molti altri che sul fol scrivevano. Negli ultimi tempi i fallimenti di banche, salvataggi e commissariamenti, ricorsi di migliaia di correntisti e risparmiatori, associazioni scese in piazza a difendere giustamente i defraudati, il caso Boschi, storie di questi giorni... insomma la storia infinita di un Paese dove a vari livelli soffia il vento dell'interesse particolare a scapito del bene generale. E la strada del rinnovamento non è stata ancora aperta, chissà quando riusciremo come cittadini a percorrerla ( se siamo onesti scegliamo tra le liste, al di là degli schieramenti, persone degne e corrette, altrimenti poi non stupiamoci se ci sono i soliti che concepiscono la politica come il loro terreno di coltura, se appaiono davanti alle telecamere come imbonitori del "nulla" ), ripeto cittadini nel senso nobile della parola, di chi si interessa davvero alla città come comunità civile e sociale.

Auguri a tutti!
 
voto

Oggi si vota. Molti partiti hanno promesso rimborsi agli investitori truffati da tante banche negli ultimi anni. Purtroppo di noi di Italease nessuno si è mai interessato anche se forse era la truffa nella quale gli amministratori avevano le responsabilità più pesanti. Un saluto a tutti quelli che hanno combattuto per avere giustizia su Italease.
 
amici di banca italeasel'attuale governo ha stanziato fondi per chi è stato truffato dalle banche
proprio oggi martedi 4 dicembre 2018
noi ci possiamo entare in questi truffati?????
 
BUON ANNO 2023

DA UN IRRIDUCIBILE...A TUTTI GLIA LTRI DI BANCA ITALEASE

SI ABBIAMO PERSO..
PERCHE' QUI I POTENTI VINCONO SEMPRE
 
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