quesito su successione

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mibo2

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3 fratelli.
ad uno viena donata una casa in anticipo su cui vive.
un altra casa verra donata as secondo tra qualche anno.
il terzo vive con i genitori e si prendera quella casa.
ora il secondo dice che la sua casa vale meno delle altre,
per legge sarebbe il caso<di fare una perizia sul valore, questo fratello potrebbe potrebbe imporla legalmente oppure potrebbe
appellarsi dopo la morte del padre?
se avesse ragione dovrebbe avere la differenza in liquidita dagli altri fratelli subito oppure dopo la morte del padre?
il padre avendo ognuno una casa per il futuro vorrebbe far firmare al primo fratello che gia possiede una casa un atto dove dice che egli rinuncia al resto delle case(ma non della liquidita?
è possibile un atto del genere ? e se si per avere valore legale dovrebbe essere un atto pubblico firmato dal notaio, oppure basterebbe una scrittura privata firmata sempre da un notaio o addirittura una scrittura privata fatta davanti ad un avvocato(senza nemmeno la presenza di un notaio)
grazie per le risposte
 
no

allora:
1) i coeredi devono formalmente, all' atto della morte conferire tutto quanto hanno ricevuto dal defunto, per donazione, diretta od indiretta, salvo che il defunto non li abbia dispensati da tale obbligo. Tuttaviala dispensa non produce effetto se non nei limiti della quota disponibile, con la conseguenza che se vi è lesione della riserva, la dispensa non solleva dall' obbligo del conferimento . Il valore va individuato al momento dell' apertura della successione, non prima nè dopo. La differenza può essere sopperita attraverso liquidità corrisposta dal coerede che abbia ricevuto di più a beneficio di quelle che abbia ricevuto di meno.
2) sulla secondo, ovvero, tecnica di aggiramento divieto di patti successori, ci ragiiono un attimo e ti dirò;)
 
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