Glb ha scritto:
Fammi capire! dal fatto che la CDL ha avuto 2-300 mila voti in + al senato tu deduci che i giovani hanno votato il csx ?
Complimenti! Non è che x caso fai il sondaggista e hai lavorato agli exit-pol ?
Non capisco il motivo x cui ai giovani non dovrebbe importare nulla dell'ici o dei Bot ma ...... se lo dici tu !
Forse xò ti sfugge che la tassa di successione la paga chi eredita (cioè il giovane) non chi muore (cioè il vecchio). Si chiama successione proprio perchè la paga chi ...... succede.
Ti faccio 2 domande? Ci sono 2 persone: la prima guadagna 2000 euro al mese e spende 1000 euro di affitto l'altra guadagna solo 1000 euro ma vive in un appartamento di 150 mq al centro di Milano. Secondo te : 1) chi è + ricco? 2) chi è che si è arricchito di + negli ultimi 5 anni?
Bella la metafora dei barbari e dell'impero romano. Si intravede il tipico ottimismo dei giovani.
Beh! se uno non ha lavoro ma ha una casa certamente sta meglio di un'altro che non ha nemmeno quella.
Che poi il patrimonio non sia spendibile non mi pare. Una casa si può sempre vendere andando a vivere non sotto un ponte ma in affitto.
A me non sembra sia così logico. Pensare che i vecchi siano cosi cinici così menefreghisti così stronz. mi sempra proprio un forzatura logica. Per quanto riguarda poi quelli che tu chiami (con un certo disprezzo) i giovani-vecchi forse sono solo giovani che la pensano in un modo diverso da te. Forse
Per concludere ti devo fare i miei complimenti xchè nonostante non condivida quasi nulla di quello che hai scritto, a parte il malcelato disprezzo (già sottolineato prima) che dimostri x chi non la pensa come te devo riconoscere che a differenza della maggior parte di quelli che scrivono su questo forum hai espresso il tuo pensiero (rispettabilizssimo) senza insultare nessuno.
Allora, cerco di rispondere in modo possibilmente sintetico non prima di charire (partendo prorpio dal fondo della tua risposta) che purtroppo quella che per me, e per te, è e dovrebbe essere una semplicissima regola (non insultare nessuno e confrontarsi civilmente) rappresenta invece l'eccezione, ahimè

.Neppure dimostrazioni PRATICHE, come potrebbe essere questa, che ragionare civilmente è possibile e non già un'utopia riesce a smuovere le coscienze. D'altronde, quando certi esempi vengono da certi zoppi che sono molto in alto, per chi sta in basso diventare sciancato è il minimo che ci si possa aspettare...
Detto questo, cerco di seguire l'ordine.
Questione voti. Senato: +350000 voti per la CdL; Camera +25000 voti per l'Unione (parlaimo ovviamente di Italia, escludendo l'estero).
Facendo il totale aritmetico, significa che alla camera l'Unione ha "rimontato" rispetto al Senato, 375000 voti. In teoria è possibile tutto, anche l'ipotesi "schizofrenica" che una massa di centinaia di migliaia di elettori
ultra venticinquenni - e dunque aventi diritto al doppio voto -abbia votato per la CdL al Senato e per l'Unione alla Camera. E' evidente che in tal caso il discorso dell'età non c'entrerebbe nulla, ma è ancor più evidente che l'ipotesi è talmente assurda e strampalata da non poter essere neanche presa in considerazione: tanto più tenendo presente l'assenza delle preferenze, che magari avrebbe potuto indurre qualche sporadico elettore al voto "disgiunto" solo al fine di poter votare uno specifico candidato di suo gradimento (un po' come avviene per i sindaci) o al voto clientelare. Eliminata dunque quest'ipotesi teorica, non resta che concludere che I SOLI ELETTORI 18-25 enni hanno datto 375000 voti in più all'Unione. Per affermare che hanno "preferito" l'Unione resta allora solo da vedere quanti siano in totale questi elettori. Questo non lo so, sebbene credo sia un dato di facile reperibilità. A titolo orientativo, nella mia sezione che ha sempre abbastanza rispecchiato le medie nazionali, erano 54 su 866, vale a dire poco più del 6%.
Ciò significa, proiettando la percentuale a livello nazionale, che gli elettori 18-25 enni fossero (o meglio, SIANO) circa 3 milioni. Mi pare una quantità più che verosimile. Per dare circa 400000 voti di vantaggio all'Unione questi devono allora essersi distribuiti pressappoco così: 1.700.000 all'Unione; 1.300.000 alla Cdl. Mi pare sia sufficiente per dire che i giovani hanno preferito l'Unione (57 % contro 43%) non certo in modo oceanico ma sicuramente netto, considerando che una simile percentuale a livello globale (57 / 43 ) avrebbe decretato il trionfo per qualsiasi dei due schieramenti l'avesse ottenuta.
Seconda questione: tassa di successione. Se rileggi bene ho scritto che la cosa "li PUO' interessaare", ma in ogni caso quando non saranno più giovani. Avresti ragione se la normalità fosse ricevere eredità a 20 anni da genitori che muoiono a 50. ma mi pare che, tantopiù in pieno allungamento della vita media, le eredità si ricevano (per fortuna) quando -gli anta sono passati da un pezzo: i primi, i secondi, e spesso pure i terzi. Quando appunto, come ho scritto, giovani non lo sono più: quanti sono i 18-25 enni che ricevono eredità?
Terza questione: l'esempio da te posto. Scusami, ma mi sembra che ti sia dato la zappa sui piedi. Sorvoliamo sul fatto che l'inquilino di 150 mq al centro storico di Milano credo probabilmente sia una multinazionale e ben difficilmente il percettore di 1000 euro al mese, ma ripeto, sorvoliamo.
Intanto sembri ignorare che i prezzi delle case e degli affitti vanno di pari passo. Vale a dire che se cinque anni prima quell'appartamento costava la metà, anche l'affitto non era 1000 euro ma sarebbe stato di 500 euro. e questo mentre lo stipendio (ossia il reddito da lavoro) era SEMPRE 2000 euro, o al limite POCO MENO (1900). In sostanza in cinque anni il prezzo relativo tra lavoro e affitto o tra lavoro e casa si è sostanzialmente deteriorato. Sarebbe interessante appofondire quanto questa dinamica abbia visto divaricarsi il lavoro autonomo e quello dipendente, ma qui si aprirebbe un'altra interminabile questione., quella redistributiva (che peraltro investe in pieno proprio il rapporto tra gli interessi rappesentati dalla destra e quelli rappresentati dalla sinistra).
Questo è un dato incontrovertibile, tant'è che varie ricerche tese a confrontare i diversi poteri d'acquisto reali sia tra differenti aree geografiche sia tra differenti anni (serie storiche) sono state impostate in questo modo: "numero di anni di lavoro necessari all'acquisto di un'abitazione "standard". Bene, senza scomodare queste ricerche, basta semplicemente in ciascuna delle nostre famiglie verificare quanto abbiano impiegato i nostri genitori, e prim'ancora i nostri nonni a divenire proprietari di un'abitazione con il tempo che invece sarebbe necessario a noi, se avessimo la sfortuna di non averla ereditata (situazione di un bel po' di giovani). Ti faccio un esempio personale: i miei genitori hanno ricevuto in eredità dai loro 2 abitazioni; e altrettante ne ha ricevute mio zio. Cioè due miei nonni (dove addirittura uno solo lavorava) hanno messo insieme, col risparmio, 4 abitazioni). I miei genitori, sempre col risparmio, ne hanno comprate altre 2 (e già è la metà di quanto sono riusciti a fare i nonni). Dunque io erediterò con mio fratello 4 abitazioni. Ma se dovessi pensare di comprarne UNA IO, mi ci vorrebbe TUTTA UNA VITA, e a malapena basterebbe.
E' per questo che dico che è lapalissiano come sul piano economico si stia scivolando sempre più su un'economia "patrimonializzata" in cui, al contrario, il "valore" del lavoro e del corrispondente reddito si sta svalutando sempre più in termini reali. In altri termini: 5 anni fa i due lavoratori del tuo esempio guadagnavano cifre non dissimili da oggi. Il primo, anzichè 2000, arà guadagnato 1900 euro; il secondo, anzichè 1000, ne avrà guadagnati 950. Il primo doveva pagare l'affitto, ma l'affitto, quello sì, costava molto meno, la metà. Quindi il reddito effettivo era di 1400 euro: pur sempre il 50% in più rispetto all'altro lavoratore proprietario di casa.
Dopo cinque anni come stanno le cose? Per il primo lavoratore il risultato credo sia pacifico: si è impoverito. Lo stipendio è aumentato di 100 euro, ma l'affitto di 500. Ora il suo guadagno netto, depurato l'affitto, è di 1000 euro.
Diventa allora interessante valutare il secondo lavoratore, perchè è lì che agisce l'illusione berlusconiana, che su te pare abbia fatto presa in pieno.
Il secondo lavoratore guadagna, col lavoro, 50 euro in più. Dopodichè ha una casa che vale il doppio: ma (questo è il punto cruciale) QUESTO NON ACCRESCE DI UNA VIRGOLA IL SUO POTERE DI SPESA. Per poter "spendere" questa sua maggior ricchezza dovrebbe prima...renderla spendibile.
Come tu dici, potrebbe vendere la casa e andare a sua volta a vivere in affitto. Ma la cosa non cambia affatto: perchè è vero che il prezzo della casa è raddoppiato, ma anche gli affitti , quindi il valore della casa espresso in "numeri di affitti" ( cioè il numero di mesi, o di anni, per cui potrebbe stare in affitto utilizzando i proventi dell'abitazione) resta esattamente LO STESSO di prima. Non solo, ma c'è un punto di fondo, a cui volevo alludere quando parlavo di "finzione". La spendibilità del patrimonio è del tutto relativa, appunto una finzione, che vale finchè è messa in atto da una minoranza: ma crolla nel momento stesso in cui dovesse essere attuata in massa.
Intendo dire che se per ipotesi MOLTI, dico MOLTI proprietari volessero ( o "dovessero" )davvero all'improvviso e tutti insieme vendere casa per ottenere liquidità, IL PREZZO DELLE CASE CROLLEREBBE ALL'ISTANTE. L'nquietudine sta tutta in quell'eventuale "dovessero", che speriamo resti puramente ipotetico. Sta di fatto che è per questo che il valore della ricchezza patrimoniale è puramente "fittizio" quando pretendiamo di illuderci che esso abbia una reale capacità di incidere sulla spesa e sul tenor di vita. Ma del resto: quanti anziani vivono in appartamenti che valgono il doppio, il triplo di qualche anno fa? Peccato che le loro condizioni siano precipitate dimostrando di non dipendere affatto dal valore dell'appartamento, bensì da quello delle pensioni: le quali, in termini di potere d'acquisto reale, sono diventate da fame.
Stupisce dunque come e quanto l'illusione ottica di Berlusconi (secondo me da lui percepita in pieno, ma volutamente e fraudolentemente propagata) abbia fatto presa su persone anche acculturate e di buon senso.
Ed è da qui -chiudo- che è nata la metafora dell'Impero Romano. Se non ci rendiamo conto alla svelta che stiamo nel pieno di una percezione distorta del concetto di ricchezza, saranno cavoli amari.
Ciao