Il dilemma di Bersani: Agenda Monti o Agenda Fassina?
10/12/2012 | Pietro Ichino
Il segretario del Pd adesso scelga un chiaro programma di politica economica. L´analisi e i consigli del giuslavorista senatore del Pd.
L´attacco forsennato di Berlusconi contro il governo mostra chiaramente dove sta in questo momento il discrimine politico fondamentale nel nostro Paese: oggi, come un anno fa, il vero spartiacque corre tra chi è convinto che la via più sicura per uscire dalla crisi sia costituita dalla strategia europea disegnata per il nostro Paese da Mario Monti, e chi è convinto invece che il rigore finanziario richiesto da quella strategia sia la vera causa dei nostri problemi. Su quest´ultimo versante della politica nazionale si collocano ora, insieme a Berlusconi, anche Grillo e ahimè Vendola. Sul versante opposto Napolitano, Monti, Prodi, Renzi e i per ora sfortunati costruttori del Terzo Polo.
Il precipitare della situazione politica rende estremamente urgente che Bersani - candidato del centrosinistra a guidare il Paese nella prossima legislatura - dica con molta chiarezza da che parte sta rispetto a questo spartiacque. Il problema è che il suo responsabile nazionale per l´Economia Fassina indica esplicitamente la causa prima dei nostri mali in questa strategia europea.
Ora Bersani ha gli occhi di tutto il mondo puntati addosso; in questo momento, non correggere immediatamente e incisivamente la posizione espressa da Fassina come gli chiede una larghissima maggioranza del centrosinistra - equivarrebbe a collocarsi dalla parte sbagliata dello spartiacque. Così facendo, Bersani esporrebbe il Paese al rischio incombente di quella catastrofe economica che un anno fa abbiamo evitato per un soffio. Ed esporrebbe - ma ciò conterebbe a quel punto assai meno - il centrosinistra a una catastrofe politica.
Il dilemma di Bersani: Agenda Monti o Agenda Fassina?