@Benjamin_Malaussène
Premesso che come detto quel che ho scritto è solo un modo alternativo per utilizzare il deficit che viene continuamente fatto, quindi se non venisse fatto nuovo deficit tenendo la Fornero non avrei nulla in contrario. Insomma il mio è un discorso "se vuoi fare deficit per le pensioni perlomeno rendi il sistema più sostenibile per tutti al posto che fare regali a destra e a manca".
Riguardo la flessibilità dell'età in uscita con pensioni più basse penso che si potrebbe risolvere il problema di cui parli semplicemente facendo accettare esplicitamente dei limiti nell'accesso a forme di welfare statale per poter avere accesso alla pensione prima di x anni. Poi tutto si presta ad essere abusato ma a mio parere basta legiferare tenendo a mente i possibili abusi (cosa che non si fa in generale su questo sono d'accordo basti guardare al reddito di cittadinanza che lo prendono cani e porci perché viene richiesta una semplice autocertificazione).
In ogni caso un certo livello di welfare per gli anziani ci dev'essere, l'assegno sociale non verrà di certo eliminato, difatti non dico di far andare in pensione chi prenderebbe meno dell'assegno sociale, solo di permettere a chi ha già i capitali e non graverà sulle tasche dello stato di andare in pensione in anticipo, il che penso sia un ottimo modo per liberare posti di lavoro per i giovani senza fare regali, tenuto conto che il sistema si basa sui contributi dei giovani che lavorano penso sia assolutamente auspicabile farlo. Tieni comunque conto che l'età che ho suggerito non è neanche così lontana dai 67 anni odierni anzi ho anche scritto che penso che 67 anni possano pure andar bene a patto di non rivalutarli oltre (e questo è l'unico punto che penso andrebbe davvero cambiato nella Fornero a prescindere da tutto. Perché fare di 67 anni l'obiettivo definitivo oltre che giusto (a prescindere dall'età media a 67 anni non si è più in grado di lavorare in quanto molto anziani) darebbe a molti giovani la speranza di arrivarci e ridarebbe quindi fiducia in tutto il sistema). Insomma tra il fatto che la flessibilità in uscita sarebbe comunque ad un'età vicina a quella attuale e il fatto che l'assegno sarebbe proporzionale al montante contributivo ma comunque superiore all'assegno sociale e non darebbe diritto a welfare aggiuntivo penso si potrebbe arrivare ad un sistema sostenibile anche sul lungo periodo che però sia anche più vicino alle esigenze dei lavoratori che ad oggi non vedono alcun traguardo.
Insomma non ho neanche mai parlato di 55 anni, ho scritto come minimo 60 ma esplicitando il fatto che anche altre età più vicine a 67 a patto di essere limiti definitivi che non si rivalutano verso l'alto nel tempo sono accettabili.
Parlo di limite alto per 2.8 volte il minimo perché per arrivare a quella cifra la stragrande maggioranza dovrà lavorare ben oltre i 20 anni minimi richiesti per la pensione di vecchiaia anticipata e quella di vecchiaia. Penso che un limite più realistico sia 1,5 volte il minimo come richiesto attualmente a chi arriva a quella di vecchiaia che, essendo molto in la con l'età non dovrebbe avere vincoli di minimo... Lasciando la vecchiaia contributiva solo per chi non ha neanche il requisito di 20 anni di contributi, ma ne ha almeno 5... Insomma la vecchiaia contributiva non cambierebbe.
Il problema della Rita come già scritto è che ha una quantità di limitazioni enorme. A parte il fatto che devi accettare che sia di fatto qualcun altro ad investire quei soldi per te per almeno 5 anni e quei soldi possono rendere meglio altrove, poi non è che puoi decidere di smettere di lavorare e accedere alla Rita... Puoi farlo solo se smetti ed entro 5 anni successivi vai in pensione oppure se sei disoccupato già da 24 mesi ed entro 10 anni maturi il diritto alla pensione....
Sono limiti abbastanza pesanti significa, ad oggi, andare in pensione a 62 anni (che non sono per nulla pochi e se vai a quell'età tanto vale puntare all'anticipata con 43 anni di contributi) o a 58 essendo però già a 56 disoccupato. Senza contare che in gran parte sono soldi sottratti al Tfr... Tanto vale usare quello per gli anni che mancano alla pensione.
Non dico che non sia una possibilità ma penso che si potrebbe proporre una simile flessibilità senza richiedere l'adesione ad un fondo.
Concludo ribadendo che se la riforma Fornero non venisse mai toccata sarei anche d'accordo con il fatto che deve rimanere così (metterei solo un tetto definivo all'età visto che a 67 anni si è fisicamente già provati e che chi si ritrova ad arrivare alla pensione di vecchiaia contributiva va 5 anni dopo) ma ad oggi viene toccata continuamente e penso quindi che piuttosto che toccarla per chi andrebbe comunque in pensione pochi mesi dopo si dovrebbe pensare a chi ha pochi contributi.