Ecco il comunicato ufficiale dell’Avv. Aaron Siri in cui spiega cosa è stato scoperto:
“Austin (Texas), 3 ottobre 2022
A seguito di un’azione intentata dallo Studio Legale Siri & Glimstad LLP per conto dell’Informed Consent Action Network (ICAN), il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) ha pubblicato la prima serie di dati raccolti dal suo programma v-safe. V-safe è un programma basato su smartphone creato dal CDC specificamente per i vaccini Covid-19. Permette agli utenti di registrarsi e di fornire informazioni sanitarie. Consente agli utenti di registrarsi e di effettuare controlli sanitari dopo aver ricevuto un vaccino Covid-19.
Nel giugno 2021 è stata presentata al CDC una richiesta legale formale di rendere pubblici i dati di V-Safe. Dopo due cause intentate per conto di ICAN e dopo mesi di battaglie legali, il CDC ha finalmente perso e un’ordinanza del Tribunale gli ha imposto di produrre questi dati.
La prima serie di dati di v-safe appena prodotta dal CDC in base all’ordinanza del Tribunale comprende le risposte che oltre 10 milioni di utenti di v-safe hanno fornito nei campi precompilati di v-safe.
Dei circa 10 milioni di utenti di v-safe, 782.913 persone, ovvero oltre
- il 7,7% degli utenti di v-safe, hanno avuto un evento sanitario che ha richiesto attenzione medica, intervento al pronto soccorso e/o ricovero.
- Un altro 25% degli utenti di v-safe ha avuto un evento che ha causato l’assenza da scuola o dal lavoro e/o ha impedito lo svolgimento delle normali attività.
- Sono stati segnalati anche 71 milioni di sintomi nei campi precompilati. Si tratta di una media di oltre 7 sintomi segnalati per ogni utente v-safe. I sintomi segnalati includono, ad esempio, oltre 4 milioni di segnalazioni di dolori articolari. Mentre circa 2 milioni di queste segnalazioni di dolori articolari erano lievi, oltre 1,8 milioni riguardavano dolori articolari moderati e oltre 400.000 dolori articolari gravi. Si noti che v-safe include i dati di meno del 4% delle persone che hanno ricevuto il vaccino Covid-19 negli Stati Uniti.
Sono stati registrati in v-safe anche circa
13.000 neonati di età inferiore ai 2 anni. Tra questi bambini sono stati segnalati oltre
33.000 sintomi, i più comuni dei quali sono stati irritabilità, insonnia, dolore e perdita di appetito.
I dati riflettono anche una maggiore quantità di eventi avversi causati dal vaccino Moderna rispetto al vaccino Pfizer e una maggiore quantità di eventi avversi segnalati dalle donne rispetto agli uomini.
Poiché i dati sono voluminosi, ICAN ha creato una piattaforma v-safe per presentarli in un formato facile da usare per il pubblico. Questa piattaforma v-safe consente di generare le statistiche di cui sopra ed è disponibile all’indirizzo
www.icandecide.org/v-safe-data/.
V-safe mette a disposizione degli utenti un numero limitato di campi tra cui scegliere per la segnalazione di eventi sanitari, nonché campi a testo libero. I dati prodotti finora si limitano ai campi pre-compilati all’interno di v-safe.
Gli avvocati dello studio Siri & Glimstad, Aaron Siri ed Elizabeth A. Brehm, continueranno la loro azione legale per ottenere i dati inviati dagli utenti di v-safe nei campi a testo libero.”
Alfredo Tocchi di
Il Giornale d’Italia commenta così i dati appena rilasciati. “Due brevi annotazioni: la prima riguarda l’atteggiamento della CDC, che è stato tutt’altro che collaborativo. I dati sulla salute pubblica raccolti da un ente governativo dovrebbero per loro natura essere liberamente consultabili. Al contrario – come già nella causa promossa per ottenere la divulgazione dei documenti relativi all’iter di approvazione in via d’urgenza dei vaccini Covid-19 – gli avvocati della CDC hanno tentato in ogni modo di mantenere tali dati segreti.
La seconda riguarda l’iter di segnalazione di eventi avversi nel nostro Paese: i medici di base si rifiutano di segnalarli, abbandonando i pazienti a se stessi e di conseguenza impedendo la raccolta di dati di fondamentale importanza per accertare l’effettiva percentuale di reazioni avverse.
Tutti noi abbiamo conversato col ******* di turno che – con un sorrisetto sulle labbra – ci ha detto: “Io ho fatto la quarta dose e sto benissimo”, convinto che se non ha fatto male a lui il vaccino sia innocuo. Non importa se ormai tutti noi conosciamo direttamente persone danneggiate, se il tasso di mortalità nella fascia di età fino a quarant’anni è raddoppiato (tutte morti improvvise, “ha avuto un colpo” dei nostri tempi), se negli ultimi mesi i morti per Covid-19 sono per il novanta per cento vaccinati.
Sarebbe il caso che la scienza – che tanta parte ha avuto nel diffondere il panico dai pulpiti dei media nazionali – studiasse attentamente i dati di v-safe e, seppure con inescusabile ritardo, iniziasse a raccontarci la Verità”.
