Ho una domanda complessa, pardon....
Esistono 65B di USTD. E non sono tutti collocati su medesima chain.
Immaginiamo che siano "collocati" 80% su chain Ethereum e 20% su chain BSC.
L'ente che garantisce 1:1 gli USDT, la Ethereum Foundation, domani decide di attivare un upgrade e successivamente di cancellare tutti gli USDT. Dovrebbe mettere mano ai due diversi SC, vero?
Immagino che ci siano due SC differenti, dunque sarebbero due upgrade. Vero?
Oppure lo SC su una chain diversa da chain Ethereum impedisce questo upgrade?
Oppure la risposta è "dipende da come è scritto lo SC"?
Ok, la risposta sarà un po' lunga.
Se non vado errato quanto a USDT oggi grosso modo una metà circa è su rete Ethereum, l'altra metà su rete Tron.
Semplificando un poco. Di BSC meglio occuparsene in fondo.
L'organizzazione / ente che gestisce USDT è Tether.
La Ethereum Foundation non c'entra.
A titolo informativo Ethereum e Tron permettono di avere smart contract scritti nello medesimo linguaggio (Solidity), essendo Tron EVM compliant. Il che semplifica le cose.
Ad ogni modo, abbiamo uno smart contract che gestisce USDT su rete Ethereum ed un altro simile su rete Tron.
Smart contract appartenenti a reti diverse di prassi non interagiscono direttamente.
Ergo per coniare o distruggere USDT sull'una o sull'altra rete occorre azionare lo smart contract ad essa sotteso.
Cambiare la supply di USDT, aumentandola o riducendola a piacere,
non richiede un upgrade dello smart contract.
Un upgrade serve solo a modificare / correggere o aggiungere nuove logiche.
Lo smart contract di USDT in essere offre allo owner accesso esclusivo a funzioni di emissione (Mint) e distruzione (Burn) di quantità arbitrarie di USDT sulla rete cui è sotteso..
Ergo chi disponga di privilegi di ownership su ambo i contratti può coniare o distruggere arbitrariamente USDT sulle due reti sottese (Ethereum o Tron), fondamentalmente con la mera
pressione di un tasto.
Costui può ad esempio ribilanciare a piacimento la distribuzione percentuale della supply, coniando per esempio "X" USDT su rete Ethereum e poi bruciando tali "X" USDT su rete Tron. O viceversa. Purchè, quanto alla distruzione, si tratti di riserve di cui Tether abbia il controllo.
Costui è in generale libero di emettere o bruciare USDT sull'una o sull'altra rete.
Ciò in funzione di bonifici (o loan) o redenzioni di USD da parte dei clienti
accreditati di Tether.
Forse.
Perchè se il controllato è anche il controllore allora chi lo sa ...
Tra i clienti accreditati di Tether i maggiori sono dei
market maker.
Tra i market maker principali di Tether figurano o figuravano Alameda, Bitfinex, Binance ...
Ne ho scritto qualche mese fa, con tanto di grafico a commento.
Ci sono rumors secondo i quali operatori di Alameda disponevano di privilegi di ownership tali da permettere loro di coniare a piacimento USDT. E' una delega in bianco che dà da pensare, considerata la gestione alquanto "allegra" della premiata ditta SBF & soci.
In ultimo, quanto agli USDT su rete BSC, non sono emessi da Tether, ma da Binance.
Sono quindi dei wrapped coin "pegged" ad uno stablecoin.
Il che significa che BInance deve avere a riserva un USDT emesso da Tether per ogni wrapped USDT che emette su rete BSC.
In effetti se guardi nella pagina di Binance dedicata ai pegged token (
https://www.binance.com/en/collateral-btokens) vedrai che Binance ha una riserva di 1,250,000,115 USDT su rete Ethereum e 1,964,997,579 USDT su rete Tron, che rappresentano collaterale 1:1 per i wrapped USDT complessivamente emessi su rete BSC (Bep-2 + Bep-20)