Referendum,DʼAlema: questa maggioranza non può cambiare Costituzione

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

89sam

NO TASSE RISPARMI
Registrato
29/12/11
Messaggi
38.325
Punti reazioni
769
Referendum,D'Alema: questa maggioranza non puo cambiare Costituzione - Tgcom24

Referendum,DʼAlema: questa maggioranza non può cambiare Costituzione
Lʼex presidente del Consiglio ha riunito a Roma gli esponenti del centrosinistra, contrari alla riforma costituzionale, per dare il via a un comitato per il No
"La maggioranza che ha cambiato la Costituzione non aveva il mandato per farlo. E' una maggioranza trasformista, formata grazie alla trasmigrazione di parlamentari eletti sulla base di una legge incostituzionale. Sarebbe un vizio di origine grave che costituisce un precedente preoccupante" :terrore:. Lo ha detto Massimo D'Alema all'assemblea per il No al referendum costituzionale.
D'Alema: "Pd è un partito senza popolo" - "Non siamo qui per un'iniziativa che vuole dividere il Pd, a noi si sono rivolte molte persone non del Pd perché ci sono milioni di persone che hanno smesso di votare - ha quindi detto D'Alema, spiegando il perché della nascita di un comitato per il No al referendum -. Alle ultime amministrative, il Pd ha perso più di un milione di voti :eek:. C'è un partito senza popolo e un popolo senza partito, al quale non vogliamo dare un partito ma un'occasione d'impegno civile".
............
"Vittoria del no è fine del partito della Nazione renziano" :yeah: - "La vittoria del No - ha però sottolineato D'Alema - segnerebbe la fine del partito della Nazione renziano. Il che sarebbe un bene per il Pd e per il Paese" ;)
"Non avere ancora una data per il referendum dà sensazione di furbizia da parte del governo" - "Trovo sgradevole - ha quindi sottolineato D'Alema, nel corso dell'appuntamento, che ha riunito gli esponenti del centrosinistra contrari alla riforma costituzionale - che il governo non decida la data del referendum, perché dà la sensazione di una furbizia". La realtà, ha aggiunto, "è che era tutto pensato per un plebiscito personale :angry: in un'escalation referendum ed elezioni :rolleyes:, ma la situazione è cambiata e non si ha più chiaro in mente che cosa si vuol fare".
 
la maionese piddinia sempre più unita e coesa :D

un giorno qualsiasi nella sede piddina

 
http://www.ilfattoquotidiano.it/201...remo-un-comitato-nazionale-per-il-no/3013799/
..........
Alla base del fermo No di D’Alema alla riforma costituzionale, poi, c’è un’altra constatazione: “La maggioranza che ha cambiato la Costituzione non aveva il mandato per farlo :angry:. E’ una maggioranza trasformista, formata grazie alla trasmigrazione di parlamentari eletti sulla base di una legge incostituzionale :angry:” ha detto Massimo D’Alema, secondo cui “sarebbe un vizio di origine grave che costituisce un precedente preoccupante”. La riforma costituzionale fatta da Silvio Berlusconi, poi, per D’Alema “non è molto diversa da questa :rolleyes: per cui è difficile che chi si oppose allora voti ora a favore di una riforma che riprende dei temi in qualche caso peggiorandoli” :angry:. L’ex ministro sostiene ragioni di metodo e di merito. “Se la Costituzione viene derubricata a legge ordinaria viene meno la stabilità delle Istituzioni che è molto più importante della stabilità di governo“. Secondo l’ex premier il mix tra riforma costituzionale e Italicum riduce “la questione democratica al tema della governabilità, ma la democrazia non può essere ridotta a governabilità e non sono le leggi elettorali a garantire la stabilità dei governi”. A sentire D’Alema, poi, “la teoria la sera stessa si saprà chi ha vinto è priva di fondamento: se l’Italicum sarà riconosciuto costituzionale basta che 35 deputati cambino opinione e la governabilità è finita”.
Da qui l’attacco diretto al presidente del Consiglio. “Io sono un grande ammiratore del premier :mmmm: perché è capace di dire qualsiasi cosa :asd:. Ora dice che non può mettere mano alla legge elettorale perché è affare del Parlamento :mmmm:, ma è lui che ha messo la fiducia :rotfl: entrandoci a gamba tesa” ha ironizzato il politico pugliese. Che non ha risparmiato critiche anche e soprattutto sulla questione della data del voto, ancora non comunicata: “Trovo decisamente sgradevole :Puke: che il governo non abbia ancora fissato una data per il referendum. Sa di una furbizia“. La realtà, ha detto ancora D’Alema, “è che era tutto pensato per un plebiscito personale :angry: in un’escalation referendum ed elezioni, ma la situazione è cambiata e non si ha più chiaro in mente che cosa si vuol fare”. In tal senso, “la vittoria del No segnerebbe la fine del partito della Nazione renziano. Il che sarebbe un bene per il Pd e per il Paese”.
In tal senso, il comitato nazionale per il No serve a “demistificare la paccottiglia ideologica” della riforma costituzionale ed elettorale del governo, definita “un pastrocchio :Puke: che spacca in due il Paese :angry:, che è vittima di un dibattito fasullo, non fondato su dati di fatto. Questi geni e strateghi del Nazareno – ha attaccato D’Alema – hanno fatto una legge bipolare, senza accorgersi, se si fossero affacciati alla finestra, che non c’è più il bipolarismo”.
All’assemblea organizzata da Massimo D’Alema al cinema Farnese ci sono anche Carlo Freccero, i senatori della minoranza Pd Paolo Corsini, Lucrezia Ricchiuti e Massimo Mucchetti. In platea anche il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana Arturo Scotto e Alfredo D’Attorre, deputato ex Pd e ora Sinistra italiana (SI). Sono dieci, del resto, i parlamentari Pd che hanno firmato un documento in cui spiegano il loro voto contrario alla riforma. Oltre a Corsini, Ricchiuti e Mucchetti, ci sono anche Nerina Dirindin, Luigi Manconi, Claudio Micheloni, Walter Tocci, Luisa Bossa, Angelo Capodicasa e Franco Monaco. Nessun big della minoranza dem, come era annunciato. Ma in platea ci sono diversi portavoce: da quello di Pier Luigi Bersani, Stefano Di Traglia, a Chiara Rinaldini che da anni lavora con Rosy Bindi. E c’è pure qualcuno del fronte del Si. A dare un’occhiata è passato pure Rudy Francesco Calvo, responsabile della comunicazione della campagna del Si al referendum.
 
http://www.ilfattoquotidiano.it/201...remo-un-comitato-nazionale-per-il-no/3013799/
..........
Alla base del fermo no di d’alema alla riforma costituzionale, poi, c’è un’altra constatazione: “la maggioranza che ha cambiato la costituzione non aveva il mandato per farlo :angry:. E’ una maggioranza trasformista, formata grazie alla trasmigrazione di parlamentari eletti sulla base di una legge incostituzionale :angry:” ha detto massimo d’alema, secondo cui “sarebbe un vizio di origine grave che costituisce un precedente preoccupante”. La riforma costituzionale fatta da silvio berlusconi, poi, per d’alema “non è molto diversa da questa :rolleyes: Per cui è difficile che chi si oppose allora voti ora a favore di una riforma che riprende dei temi in qualche caso peggiorandoli” :angry:. L’ex ministro sostiene ragioni di metodo e di merito. “se la costituzione viene derubricata a legge ordinaria viene meno la stabilità delle istituzioni che è molto più importante della stabilità di governo“. Secondo l’ex premier il mix tra riforma costituzionale e italicum riduce “la questione democratica al tema della governabilità, ma la democrazia non può essere ridotta a governabilità e non sono le leggi elettorali a garantire la stabilità dei governi”. A sentire d’alema, poi, “la teoria la sera stessa si saprà chi ha vinto è priva di fondamento: Se l’italicum sarà riconosciuto costituzionale basta che 35 deputati cambino opinione e la governabilità è finita”.
Da qui l’attacco diretto al presidente del consiglio. “io sono un grande ammiratore del premier :mmmm: Perché è capace di dire qualsiasi cosa :asd:. Ora dice che non può mettere mano alla legge elettorale perché è affare del parlamento :mmmm:, ma è lui che ha messo la fiducia :rotfl: Entrandoci a gamba tesa” ha ironizzato il politico pugliese. Che non ha risparmiato critiche anche e soprattutto sulla questione della data del voto, ancora non comunicata: “trovo decisamente sgradevole :puke: Che il governo non abbia ancora fissato una data per il referendum. Sa di una furbizia“. La realtà, ha detto ancora d’alema, “è che era tutto pensato per un plebiscito personale :angry: In un’escalation referendum ed elezioni, ma la situazione è cambiata e non si ha più chiaro in mente che cosa si vuol fare”. In tal senso, “la vittoria del no segnerebbe la fine del partito della nazione renziano. Il che sarebbe un bene per il pd e per il paese”.
in tal senso, il comitato nazionale per il no serve a “demistificare la paccottiglia ideologica” della riforma costituzionale ed elettorale del governo, definita “un pastrocchio :puke: Che spacca in due il paese :angry:, che è vittima di un dibattito fasullo, non fondato su dati di fatto. Questi geni e strateghi del nazareno – ha attaccato d’alema – hanno fatto una legge bipolare, senza accorgersi, se si fossero affacciati alla finestra, che non c’è più il bipolarismo”.
All’assemblea organizzata da massimo d’alema al cinema farnese ci sono anche carlo freccero, i senatori della minoranza pd paolo corsini, lucrezia ricchiuti e massimo mucchetti. In platea anche il capogruppo dei deputati di sinistra italiana arturo scotto e alfredo d’attorre, deputato ex pd e ora sinistra italiana (si). Sono dieci, del resto, i parlamentari pd che hanno firmato un documento in cui spiegano il loro voto contrario alla riforma. Oltre a corsini, ricchiuti e mucchetti, ci sono anche nerina dirindin, luigi manconi, claudio micheloni, walter tocci, luisa bossa, angelo capodicasa e franco monaco. Nessun big della minoranza dem, come era annunciato. Ma in platea ci sono diversi portavoce: Da quello di pier luigi bersani, stefano di traglia, a chiara rinaldini che da anni lavora con rosy bindi. E c’è pure qualcuno del fronte del si. A dare un’occhiata è passato pure rudy francesco calvo, responsabile della comunicazione della campagna del si al referendum.
d'alema ha ragione bisogna votare no al referendum costituzionale per la democrazia e non far diventare un regime in questo casa di renzi e combriccola di amici fiorentini
 
D'alema faccia la campagna del no e vediamo il risultato




Dillo Fassino Dillo :D
 
http://www.adnkronos.com/fatti/poli...che-non-mai-detto_Okv4kiy6jiqMMGCxcnBSKL.html

Cuperlo: "L'Unità scrive cose che non ho mai detto" :eek:
"Spiace molto che L'Unità, giornale a cui siamo tutti legati per ragioni politiche e affettive, abbia titolato la mia intervista di oggi con un virgolettato che non ho mai pronunciato :eek: ("Un errore l'incontro di domani per il No"). Virgolettato che trova nel testo della conversazione, per altro correttamente riportata, un giudizio del tutto opposto :eek:. Siamo in un passaggio delicato dove servirebbero più laicità e rispetto reciproco per le posizioni legittime di ciascuno". Lo afferma il deputato della sinistra Pd, Gianni Cuperlo.
 
Indietro