RELATECH: dalla Digital Innovation alla Growing Evaluetion

C'era un gap, perché non chiuderlo?
Ma vacca gare.
 
Nuovo sistema di automazione di SEBIGAS

NUOVO SISTEMA DI AUTOMAZIONE DI SEBIGAS: COLLABORAZIONE CON SIEMENS ED EFA AUTOMAZIONE


Olgiate Olona, 12 dicembre 2022 – Sebigas, società specializzata nel settore biogas con più di 80 impianti installati in tutto il mondo, ha scelto la collaborazione di un partner tecnologico come Siemens, multinazionale che in Italia si focalizza su industria, infrastrutture e mobilità, ed EFA Automazione, società esperta nel settore automation, per offrire ai clienti la migliore opportunità di intervento e monitoraggio del loro impianto.

L’evoluzione della nostra azienda anche nel mondo digitale avanzato è uno dei passaggi fondamentali necessari nella filiera del biogas e del biometano – afferma Roberto Salmaso, General Manager di Sebigas. – Abbiamo scelto di investire in un sistema di automation innovativo, estremamente personalizzabile ed intuitivo in grado di garantire ai nostri clienti alti livelli di interazione. Implementare ed integrare moderne strumentazioni tecnologiche non solo renderà il comparto automation uno dei nostri punti di forza ma consentirà di rendere disponibili dati ed informazioni estremamente utili anche per la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti/servizi.

Nel momento di crisi energetica che stiamo attraversando ridurre i consumi elettrici diventa un fattore chiave per la competitività delle nostre industrie.
– afferma Onofrio Asci, Electrical & Automation Engineer di Sebigas -. Come farlo? Investendo in interventi di efficientamento energetico dei processi produttivi che agiscono sulla riduzione del consumo di energia primaria e conseguentemente abbassano i costi ad esso associati. Le tecnologie che SEBIGAS sta integrando sono volte a fornire ai nostri clienti un vantaggio competitivo, rendendo i loro impianti biogas sempre più efficienti.”

Tutto ciò è reso possibile grazie all’ottima integrazione tra strumenti ad alto valore tecnologico, e tutte le unità esterne inserite nel progetto/impianto. Il nuovo sistema di supervisory control di SEBIGAS si basa su Ignition, piattaforma software per lo sviluppo di applicazioni industriali tra le più evolute del mercato, distribuita e supportata in Italia da EFA Automazione.

A partire dall’integrazione del SIMOCODE di Siemens, una tecnologia innovativa che consentirà a Sebigas di svolgere analisi energetiche di dettaglio, con evidenti vantaggi per i clienti.

Una strumentazione di elevato valore tecnologico e un’applicazione innovativa rendono gli impianti biogas e biometano sempre più efficienti e permettono di avere una visione d’impianto a 360° che consente al cliente di ottenere numerosi vantaggi, nell’ottica di un monitoraggio sempre più preciso e accurato:

  • Analisi e diagnosi energetica dei consumi d’impianto
  • Possibilità di integrazione con sistemi di supervisione precedentemente installati dal cliente, senza ulteriori aggiornamenti
  • Analisi di dettaglio di ogni singola utenza, per verificare e intervenire in caso di eventuali malfunzionamenti
  • Grazie ad un’interfaccia responsive e una gestione semplificata, è possibile intervenire da remoto con facilità e immediatezza.
 

“Equity Italia” di Kairos​

Così Massimo Trabattoni – Head of Italian Equity, presenta la sua view su Piazza Affari.

Dopo un 2022 molto complicato per i mercati, i prossimi 12 mesi rimangono comunque incerti. Infatti, seppure probabilmente si è già visto almeno in America il picco dell’inflazione, in Europa i prezzi ancora non accennano a scendere a causa della crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina”.

Per questa ragione – spiega Trabattoni – non è ancora chiaro quale sarà la traiettoria dei rialzi e del Quantitative Tightening della Banca Centrale Europea con il mercato che al momento prezza almeno due rialzi consecutivi da 50 punti base. Il discorso inflazione rimane quindi nel mirino degli investitori, ma lascia sempre più il palcoscenico principale ai timori riguardanti la recessione. I numeri degli analisti riguardo alle stime degli utili delle società per il 2023 sono scesi di qualche punto percentuale, spesso e volentieri in linea con i tagli delle guidance da parte dei management, ma il dubbio è che la flessione nei consumi possa essere molto più pronunciata”.

In questo contesto, vanno preferite le società i cui fatturati dipendono da trend strutturali come la Digitalizzazione e gli investimenti in Energia Rinnovabile e i cui prodotti di qualità garantiscono pricing power, ovvero la capacità di alzare i prezzi ai propri clienti per mantenere costanti i margini”.

La rivincita delle small cap?​

Per quanto riguarda le small cap – scrive ancora l’Head of Italian Equity, Massimo Trabattoni che nel 2022 stanno significativamente sottoperformando il mercato principale, l’outlook per il 2023 potrebbe essere più roseo visto che le valutazioni sono arrivate verso i minimi del range storico, mentre ricavi e utili si sono mantenuti stabili o addirittura sono migliorati. In questo segmento hanno pesato particolarmente i flussi in uscita di investitori istituzionali che, anche a seguito dell’introduzione di nuove normative da parte dell’ESMA, hanno dovuto aumentare la liquidabilità dei fondi gestiti. L’effetto tecnico è stato quello di penalizzare ulteriormente il comparto small cap”.

Sicuramente la motivazione fondamentale della sottoperformance di questa categoria di azioni è da ritrovarsi nel maggior peso di titoli growth inclusi negli stessi indici small cap rispetto a quelli large cap, dove la presenza di utilities, oil company e banche ha sostenuto le loro valutazioni. Consideriamo inoltre che in un mercato guidato più dalle correlazioni quantitative che dalla selezione dei singoli titoli, gli indici smallcap hanno storicamente una correlazione elevata con mercati growth”

Detto questo, “riteniamo che quando finalmente arriverà il punto di flesso dei tassi di interesse torneranno anche gli investimenti e il circolo da negativo diventerà positivo“.

Sul fronte politico ci si aspetta un governo che continuerà a lavorare nei limiti definiti dal PNRR e dall’Unione Europea senza estremismi e/o sbilanci finanziari particolari. Più in generale, sui mercati nel corso del prossimo anno lo stock picking selettivo tornerà auspicabilmente a performare rispetto alle scelte passive legate ai flussi macro di derivazione ETF”.

Massimo Trabattoni di Kairos scrive infine che “evidenza di questo trend lo ritroviamo anche nelle numerose operazioni di delisting che abbiamo visto negli ultimi mesi, volte a trarre profitto da valutazioni di mercato sacrificate. Vediamo l’opportunità di incrementare le scelte di allocazione attive rispetto ad allocazioni passive”.



Asset class, Kairos: dove investire nel 2023 - FinanzaOnline
 
Ora in diretta Intervista a Lambardi (Relatech) su Class Cnbc.
 
La Nuova Societa' (BTO) appena Acquistata da Relatech sembra essere veramente un'Eccellenza.

Oltre al fatto che le Sinergie che che potrebbero scaturire dal Matrimonio di Relatech con BTO sono Enormi.


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Tutto bellissimo , ma continua a marcare visita Graficamente non tende a costruire niente di interessante , ogni volta che tenta di farlo viene subito venduta , senza ritegno Finora una gran delusione con buona pace di chi ne apprezza le potenzialita' che di sicuro avra' .....
 
Un conto sono le parole, i premi, gli articoli, i comunicati stampa... ed un altro conto sono l'Ebitda e l'utile netto.
Stanno dimostrando di fare bene i primi, mentre per i secondi dobbiamo attendere almeno un altro anno.
 
Un conto sono le parole, i premi, gli articoli, i comunicati stampa... ed un altro conto sono l'Ebitda e l'utile netto.
Stanno dimostrando di fare bene i primi, mentre per i secondi dobbiamo attendere almeno un altro anno.
In fase di rapida crescita ci può stare che sacrifichi un po' i margini... Amazon ha fatto perdite per anni ma ha conquistato rapidamente quote di mercato.
 
La Nuova Societa' (BTO) appena Acquistata da Relatech sembra essere veramente un'Eccellenza.

Oltre al fatto che le Sinergie che che potrebbero scaturire dal Matrimonio di Relatech con BTO sono Enormi.


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Lambardi (Relatech) / Marra (BTO): integrazione di mercati e servizi per una nuova digital transformation incentrata sull’uomo

Lambardi (Relatech) / Marra (BTO): integrazione di mercati e servizi per una nuova digital transformation incentrata sull’uomo

22/12/2022 Con l’acquisizione di BTO, Relatech compie un importante passo avanti nella strategia di crescita e si prepara a lanciare la nuova offerta di servizi, denominata Digital Renaissance, basata sull’integrazione di servizi che guardano oltre la tecnologia. Il nuovo gruppo, infatti, sarà in grado d’integrare progetti di change management e di advisory strategica alla già consolidata proposta di digital transformation del Gruppo Relatech.
Al 31 dicembre 2021, BTO registra un fatturato consolidato pari a c. euro 20 milioni con un EBITDA adjusted per costi di natura straordinaria non ricorrente pari a c. Euro 3,5milioni, un utile pari a Euro 1,02 milioni ed una PFN pari a Euro 1,2 milioni.

Qual è il valore aggiunto dell’acquisizione per Relatech e BTO?

Lambardi:
L’ultima acquisizione fatta dal nostro Gruppo con BTO, rappresenta un passo in avanti per la nostra strategia che si propone di affermarci come digital enabler Company per tutte le aziende che vogliono far evolvere il proprio business model e che vedono nell’innovazione digitale una valida arma per la crescita del prossimo futuro. Come Gruppo, anche guardando alle varie acquisizioni che abbiamo fatto nel corso degli anni, ci siamo sempre orientati verso la tecnologia digitale, ma un nostro punto di forza fondamentale consiste nel saper “ascoltare” e supportare le aziende. Attraverso anche un approccio di Open Innovation, siamo in grado di comprendere le esigenze del singolo cliente per personalizzare tutti i servizi e le soluzioni, alle sue esigenze e struttura. La tecnologia è un acceleratore per favorire la trasformazione del business model, ma va modellata su esigenze specifiche. BTO potenzia proprio la divisione di advisoring consulenziale legata alla conoscenza e al supporto dei modelli operativi e di business dei clienti e per questa ragione l’ingresso nel Gruppo assume un’importanza strategica davvero rilevante.
BTO Research, inoltre, rafforza ulteriormente le collaborazioni con il mondo universitario che per il Gruppo sono parte integrante della strategia. BTO è, infatti, un ponte con il mondo accademico, non solo perché nati da uno spin-off universitario ma perché in grado di collegare mondo della ricerca applicata e dell’impresa guardando agli obiettivi di business, acquisendo credibilità nei confronti degli interlocutori, in particolare delle grandi aziende multinazionali pronte ad abbracciare la digital transformation. Inoltre, nel nostro settore è fondamentale e spesso estremamente difficile attrarre talenti e mettere a fattor comune le diverse competenze di ognuno, e BTO, con un’età media molto giovane (inferiore ai 30 anni) e 300 dipendenti, continua a farlo da oltre 15 anni e contribuirà a supportare il gruppo anche su questi temi.

Infine, l’acquisizione consolida il percorso di internazionalizzazione intrapreso da Relatech. Infatti BTO è presente all’estero in aree di grande interesse per noi con sedi in Lussemburgo, Austria e Germania e siamo certi che questo ingresso ci permetterà anche di accelerare la crescita sui mercati internazionali.

Per Relatech le acquisizioni sono partnership industriali, e siamo quindi felici di sapere che anche BTO ha visto nel nostro Piano Industriale un progetto valido, utile per la crescita di entrambi.
Marra: Abbiamo scelto Relatech. In un percorso iniziato lo scorso febbraio, abbiamo conosciuto tante aziende potenzialmente interessate alla nostra realtà ma cercavamo un progetto e una visione diversa, un percorso da costruire insieme unendo le competenze di ognuno. Questo è quello che abbiamo trovato nel Gruppo, con cui abbiamo visto la possibilità di continuare a lavorare su un nuovo modello di adozione tecnologica, che posizioni sempre più la persona al centro di ogni scelta. Relatech e BTO hanno una fortissima sinergia sia in termini di mercato, sulle grandi aziende, in Paesi come l’Austria e la Germania, e sulle PMI, spina dorsale dell’economia italiana e sia a livello di offerta dove ora possiamo offrire servizi completi ai nostri clienti.
Guardiamo all’acquisizione come a una vera e propria integrazione e un importante lavoro di squadra.

Come nasce BTO?

Marra:
Ho conosciuto BTO durante il percorso universitario, perché nata proprio all’interno dell’Università. Sono entrato in azienda nel 2010, contava poco più di 10 persone. Da sempre una realtà per persone pronte a mettersi in gioco, su cui investiamo continuamente. Le persone e la loro energia sono il vero motore di BTO.

Dal 2010 abbiamo dato una spinta importante alla crescita, quasi del 100% ogni anno e in poco tempo siamo passati da 10 a 50 persone e abbiamo iniziato un percorso di espansione sul territorio nazionale e internazionale. La prima sede aperta è stata quella di Roma, nel luglio 2010. Da lì è iniziato il percorso di internazionalizzazione, con la complicità di aziende internazionali che necessitavano di nostri servizi in Lussemburgo, e l’apertura poi di una nuova sede italiana, a Torino, per esser vicini a un altro cliente importante. Abbiamo replicato poi l’esperienza italiana sul mondo austriaco e tedesco, nel 2013 abbiamo aperto a Monaco di Baviera e un anno dopo in Austria. I ricavi esteri rappresentano ad oggi circa il 30% del fatturato complessivo.

È stata una crescita costante, non solo economica ma anche di reputazione e credibilità. Abbiamo vinto il Premio dei Premi nel 2015 e nel 2018 siamo entrati nel programma Elite di Borsa Italiana.

BTO consente di fare passi avanti nella strategia di internazionalizzazione?

Lambardi:
Sia l’ingresso di Venticento, con sedi a New York e Hong Kong, che quello di BTO ci permettono di riprendere il percorso di internazionalizzazione, che la pandemia ha rallentato. L’Italia resta una priorità perché siamo certi di avere ancora ampi margini di crescita, soprattutto grazie all’integrazione dei servizi che le acquisizioni comportano.
L’asse austriaco-tedesco e l’Europa in generale rappresentano mercati di grande interesse e siamo certi che la nostra offerta potrà essere accolta con favore. A spingere l’internazionalizzazione è anche la nostra clientela, orientata all’export.
 
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Reazioni: csm
Mi sembra che ancora non abbiano caricato la puntata però
Si Vegar, non l'hanno ancora Caricata, io eri l'ho vista, Molto Interessante.
Penso che l'Acquisto di BTO sia veramente l'Acquisizione Giusta per far Crescere Relatech in modo molto importante in Italia e all'Estero, quello che ho capito e' che questi di BTO conoscono e hanno Clienti Molto Grossi............
 
Al momento investimento che non corrisponde alle aspettative almeno a lvello di prezzi..speriamo in un buon 2023...buone feste a tutti
 
Si Vegar, non l'hanno ancora Caricata, io eri l'ho vista, Molto Interessante.
Penso che l'Acquisto di BTO sia veramente l'Acquisizione Giusta per far Crescere Relatech in modo molto importante in Italia e all'Estero, quello che ho capito e' che questi di BTO conoscono e hanno Clienti Molto Grossi............
A me invece è piaciuta anche l'acquisizione di Efa Automazione. Se riescono a creare sinergie adeguate Relatech potrebbe valere molto di più in futuro.
 
Mi sembra che si posti tanto ma questo titolo non performa mai....come mai?
 
Mi ero ripromesso che, se fosse andata a chiudere il gap, disgraziatamente, ne avrei prese altre e così ho fatto oggi.
Ma zio caro, ne ho pieni i maroni.
 
Mi ero ripromesso che, se fosse andata a chiudere il gap, disgraziatamente, ne avrei prese altre e così ho fatto oggi.
Ma zio caro, ne ho pieni i maroni.
sbaglio o ne è rimasto uno del 4 ottobre?
ci toccherà incrementare ancora ;-)
 
sbaglio o ne è rimasto uno del 4 ottobre?
ci toccherà incrementare ancora ;-)
Ne è rimasto uno a 1,9460 €, ma se l'analisi tecnica vale ancora qualcosa, non ci dovrebbe arrivare.
 
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