Sì, ma io (che sototscrivo in pieno quanto detto dall'utente sopra) non riesco a capire - anche volendo - come sia possibile.
Se io apro un c.d. NON svincolabile, qualcuno mi spiega che senso abbia parlare del cosiddetto "salto della quaglia" - espressione gergale che ho visto adoperare - oppure porsi il problema se sia meglio aprire il conto a dicembre o a gennaio ?
Se la legge dice 0,2% annuo, alla fine - rateizzato o meno che sia - quello si dovrà comunque pagare.
Com'è materialmente possibile che sia di più o di meno ? Nel primo caso una banca farebbe qualcosa di illegale (e non credo che gli convenga), nel secondo significherebbe che sono in vena di regali (e gli converrebbe ancora meno).
Quindi ?
Francamente mi sembrano discussioni un po' di lana caprina, dove il fatto stesso che se ne continui a discutere all'infinito senza mai venire a capo di qualche conclusione operativa, semplice e definitiva dimostra quanto assomigli più a un contorsionismo che altro.
Non sono prevenuto: se qualcuno mi dice cosa dovrei fare per NON pagare un bollo su un vincolo NON svincolabile di n anni aperto a settembre, son qui tutt'orecchie. Così come se mi spiega dove sia la convenienza ad aprirne un altro adesso anzichè a gennaio (o viceversa), in termini possibilmente comprensibili. Io ho soltanto capito che, in blocco o spalmato, ciò che si deve pagare purtroppo si paga.
Ovviamente non parliamo di quelle banche (mosche bianche) che si accollano il bollo, con relativa possibilità di "parcheggiare" lì, quello lo saprei fare anch'io. E in ogni caso non risolve nulla, perchè il bollo che si risparmia subito spostando un vincolo all'anno nuovo, ce lo si ritrova da pagare in più alla fine sull'ultimo anno aggiuntivo.