Requisizione alloggi: incentivo alla ricchezza mobiliare?

siete favorevoli?

  • Voti: 10 23,8%
  • no

    Voti: 32 76,2%

  • Votanti
    42
  • Sondaggio terminato .
gioia23 ha scritto:
Se la moglie ha già una pensione, be scegliamo, prende quella più alta più un'integrazione, ma certamente non due.
Certo che sono scelte dure e impopolari, ma cos'è l'istituto della pensione???
Anche perchè se andiamo a vedere a quanto ammonterebbero molte pensioni in base ai contributi versati, si scoprirebbe che in realtà la contribuzione effettuata contribuirebbe solo parzialmente alla pensione che percepiscono.

siamo sulla stessa lunghezza d'onda

il problema e' che questi argomenti, come tu stesso hai detto, vanno trattati con un minimo di serieta'

non si puo', ad ogni scadenza elettorale, buttare li' la prima stupidata che salta in mente, creare in milioni di poveracci l'idea che in realta' vpolendo tutto si puo' fare, per poi mettergliela regolarmente nel lisca il giorno dopo le elezioni

gli elettori vanno trattati da persone adulte, non da 12enni cerebrolesi
 
leo66 ha scritto:
facciamo un po' di fantastoria così ridiamo e riflettiamo insieme.
Il sign X possiede 5 appartamenti di cui 2 sfitti che vengono requisiti e dati a zingari e albanesi.
Il sign X, senza alcuna fidejussione, circa la garanzia degli affitti riceve i primi soldi poi nulla; cerca allora di venderli ma essendo occupati che li vuole?? Il sign X aveva fatto un mutuo su questi immobili ed impossibilitato a pagare la banca (non riceve i denari)
getta la spugna, non poga anch'egli per cui la banca esercita il suo diritto di ipoteca.
Il sig X ne parla a sig Y suo caro amico (vive nella medesima realtà) il quale prontamente trasferisce nelle sue unità abitative sfitte la residenza dei figli affinchè risultino almeno occupate.
I ricchi trasferiscono le proprietà a blind trust, a fondazioni, a società off shore
I meno ricchi costituiscono società immobiliari in cui fanno affluire anche la casa di residenza,
I delusi dai bot o dalla borsa che pensavano di comprarsi il mini per darlo un domani ai figli dirottano i soldi all'estero (in Italia vige la nuova tassazione sulle rendite finanziaria).
Le imprese hanno difficoltà a vendere e saltano perchè oberate dai tassi del mutuo cantiere.
Molti operai vengono licenziati; artigiani e commercianti di laterizi sono rovinati.
Gli onesti decidono di non pagare piu' l'affitto in quanto se saranno sfrattati per morosità Bertinotti e & penserà anche a loro.
Altri con mutuo al 100% e con i tassi in rialzo e lavoro perduto non riescono a pagare Le banche hanno crediti inesegibili con imprese e privati; decidono che i mutui si fanno al massimo al 70% . Ulteriore difficoltà per giovani coppie e per le imprese edili.
Gli stranieri che hanno comperato a Venezia Roma Firenze pensano che in Italia vi sia un nuovo Fidel Castro e abbandono tutto svendendo il loro beni.
Il sig Z, avvocato residente con i genitori, possiede 1.000.000 in banca (o in cassaforte visti i tempi) ma è senza casa per cui telefona a Bertinotti dicendo:
"scusi avrebbe un bel attico vicino a piazza Navona,... sa ... sarei comodo al mio studio le posso dare al massimo 50m euro al mese...?
Milioni di africani sbarcano in Italia dove la casa già un diritto
Bertinotti minacciato di morte espatria in Corea del Nord ove tutti son felici e contenti
Magari fosse così..pensa che prodi lo vorrebbe ministro del suo ipotetico governo.....
 
Ma dai, è propaganda elettorale...

alzare le minime del 60% ???? ma con quali soldi ?

Ma chi lavora attualmente (autonomo e dipendente) è solo una mucca da mungere che deve alzarsi ogni mattina per mantenere altra gente ?
Qui la guerra arriva per davvero in italia, ma la faranno i 30enni destinati a una vita di precariato per pagare ai pensionati che in molti casi hanno versato briciole in cambio di quello che ricevono dall'inps.
E' una put.tanata colossale che fa il paio con quello che pensa di poter tagliare del 5% il cuneo fiscale con l'unificazione delle imposte sulle rendite mobiliari.

Forse con tagli enormi alla spesa e agli sprechi sarebbero cose fattibili, ma non vedo chi abbia il coraggio di farlo tra i 2 carrozzoni che si contenderanno le poltrone il 9 aprile perchè nessuno si gioca le clientele di voto.

Mi sembra il caso di smettere di credere ad ogni panzana che i politici raccontano nei salotti televisivi.
 
Cantor ha scritto:
Quando tu mi spiegherai i 5 punti in un anno. :yes:

TAGLIARE LE PENSIONE A I DIPENDENTI PUBBLI ( Queli che ti stanno tanto cari compreso Ciampi Scalfaro ecc... ;) )CHE NON HANNO MAI FATTO NIENTE (a parte il fatto di timbrare il cartellino o farselo timbrare :D ) TANTO DA ARRIVARE A PORTARE LE PENSIONI INFERIORI A 800 EURO A 800 EURO.

Spiegami i 5 punti please

guarda, sei tu che eri sicurissimo della fattibilita' degli 800 euro, io dal canto mio non sono affatto sicuro che si possano tagliare i 5 punti

quindi a te l'onore di iniziare, io, da povero igorante, prima dovrei documentarmi

che poi a me stiano "tanto cari" i dipendenti pubblici, seza offesa.... ma e' proprio e' una fesseria. il che non significa che io sia uno di quei sempliciotti sognatori che si cullano nell'illusione che sia politicamente fattibile un "taglio delle pensioni pubbliche"

ciao
 
gioia23 ha scritto:
M'intrometto...
1) NO, non ne ha diritto, caso mai di integrare una pensione, ma non di percepirne due, non toglierne una ovviamente pagarne una con 40 anni di contributi,

Se la moglie ha già una pensione, be scegliamo, prende quella più alta più un'integrazione, ma certamente non due.

E siccome è necessario fare questo ai piccoli, figuriamoci quante pensioni "pesanti" sarebbe necessario tagliare...

Certo che sono scelte dure e impopolari, ma cos'è l'istituto della pensione???
Anche perchè se andiamo a vedere a quanto ammonterebbero molte pensioni in base ai contributi versati, si scoprirebbe che in realtà la contribuzione effettuata contribuirebbe solo parzialmente alla pensione che percepiscono.

Sono temi delicati, temi "spiacevoli", ma vedere molte persone tra 50 o 60 anni, in pensione, che svolgono altri lavori, che mantengono magari figli e nipoti perchè non trovano lavoro, allora capisco che qualcosa non ha funzionato in questo sistema....
gioia23


Bisogna valorizzare anche il tempo che permette ad una persona di andarsene in pensione.
Per esempio la differenza tra pubblico e privato, che è stata abissale fino a qualche anno fa (e adesso se ne sente tutto il peso) solo adesso (entro 2008 se non erro) sarà uguale.
Ma quelli che hanno sfruttato tutto questo non sono dei privilegiati?????
Questo coinvolge anche i politici dopo qualche giorno in parlamento hanno già una bella pensioncina sicura sicura , ma pagata da chi?
 
balabiott ha scritto:
guarda, sei tu che eri sicurissimo della fattibilita' degli 800 euro, io dal canto mio non sono affatto sicuro che si possano tagliare i 5 punti

quindi a te l'onore di iniziare, io, da povero igorante, prima dovrei documentarmi

che poi a me stiano "tanto cari" i dipendenti pubblici, seza offesa.... ma e' proprio e' una fesseria. il che non significa che io sia uno di quei sempliciotti sognatori che si cullano nell'illusione che sia politicamente fattibile un "taglio delle pensioni pubbliche"

ciao
mi riferivo ai 5% di Prodi sul costo del lavor in UN ANNO
 
Perché l’Unione vuole rivedere l’Ici e le rendite


ROBERTO PETRINI

Casa si cambia? A sentire Romano Prodi sembrerebbe di sì. Il programma dell’Unione ha avuto il coraggio di toccare uno dei punti dolenti del sistema fiscale italiano, quello dell’Ici. L’imposta comunale sugli immobili dà un gettito di 9,5 miliardi all’anno, pari al 2,6 per cento delle entrate complessive e rappresenta una risorsa fondamentale per i comuni. Oggi l’Ici costa tra il 4 e il 7 per mille del valore catastale di una casa (e c’è da aggiungere che spesso ci troviamo di fronte ad una vera e propria giungla di facilitazioni ed esenzioni dove gli ottomila comuni italiani parlano lingue diverse). L’idea di Prodi è quella di ridurla (probabilmente riducendo il tetto massimo cui possono arrivare i Comuni), questa operazione avverrà a fronte di una contropartita e cioè l’elevazione degli estimi catastali. Attualmente infatti gli estimi, cioè le tariffe relative ad ogni categoria e classe di case, sono assai vecchi: può capitare che case ormai di alto pregio situate in zone centrali siano accatastate come case popolari e dunque subiscano una tassazione assai debole. Ecco la necessità di rivederli.
L’altro fronte, che ha trovato il consenso della Confedilizia, è quello della tassazione dei canoni di locazione che ricava chi dà in affitto la propria seconda casa. La proposta del centrosinistra è quella di eliminare il reddito di locazione dal reddito complessivo sottoposto all’Irpef e di sottoporlo ad una imposta sostitutiva dell’Irpef più bassa. Quanto? Non si sa ancora; ma alcuni sperano nel 12,5%. E’ ovvio che una tassazione più bassa incoraggerebbe i proprietari ad affittare. Al tempo stesso gli inquilini potrebbero detrarre l’affitto pagato dalle tasse (del resto si detraggono le rate del mutuo immobiliare). Oggi solo i bassi redditi possono farlo. Anche il centrodestra pensa alla casa: c’è il piano di vendita degli ex Iacp. Durante la legislatura ha avviato la revisione degli estimi, ma i meccanismi per calcolare la rendita catastale (il moltiplicatore) sono stati aumentati per ben due volte.
 
Cantor ha scritto:
Quando tu mi spiegherai i 5 punti in un anno. :yes:

TAGLIARE LE PENSIONE A I DIPENDENTI PUBBLI ( Queli che ti stanno tanto cari compreso Ciampi Scalfaro ecc... ;) )CHE NON HANNO MAI FATTO NIENTE (a parte il fatto di timbrare il cartellino o farselo timbrare :D ) TANTO DA ARRIVARE A PORTARE LE PENSIONI INFERIORI A 800 EURO A 800 EURO.

Spiegami i 5 punti please

giovedi' scorso, leggendo il 24ore, ho poi scoperto che infine anche secondo la cdl ed il nostro beneamato PdC l'abbattimento e' realizzabile nella misura gia' proposta da Prodi

era prevedibile, non sia mai detto che il nostro Pdc si lasci superare, anche solo temporaneamente e limitatamente ad un singolo tema, da qualcun'altro nella gara alle promesse

:wall:
 
Prodi è uno spremi limoni;
La sua ricetta è spremi spremi spremi finchè c'è succo spremi:
Purtroppo neanche l'attuale governo ha saputo fare qualcosa di decente (a parte la legge Tremonti) per cui saranno caz.. per tutti.
Solo gli accattoni troveranno dei benefici
 
balabiott ha scritto:
1 - ok cantor, il 20% dei pensionati percepisce due pensioni, e tu pensi che non ne abbuiano diritto? spiegherommi meglio, a scanso di equivici: immagino tu sia al corrente che se il signor pinco palla ha lavorato 20 anni come uperari ed altri 20 come artigiano il signor pinco palla prendera' 2 pensioni, una dall'inps ed una dalla cassa previdenziale degli artigiani. E se lo sai, cosa ti proponi di fare, di togliere al signor pinco palla una delle due pensioni, in quanto ingiusto privilegio di un parassita?
Altro caso: metti una vedova di un operaio o commerciante, lei stessa titolare di una pensione minima... questa signora percepira' la sua pensione + quella di reversibilita' del marito, giusto? Ebbene, vuoi eliminare le pensioni di reversibilita'? diciamole chiaramente, le cose.
2 - il riferimento a chi siamo ed a che facciamo non aveva alcun altro scopo se non quello di fare i conticini in tasca (nel senso di sommare guadagni e perdite derivanti dal complesso dele misure adottate dalla tal coalizione nei 5 anni di governo) ad una particolare tipologia di cittadino/contribuente. Pensavo fosse scontato, ma a giudicare dall'acrimonia della tua risposta evidentemente non lo era.
3 - ribadisco, saltarsene su a dire che i "comunisti" so' dei cattivoni perche' hanno introdotto l'equalizzatore e vogliono aumentare le tasse sui redditi da capitale, mentre berlusconi e' buono perche' ha ridotto l'aliquota ire massima dal 51% al 46% e vuole alzare le pensioni minime a 800 euro e' propaganda della peggior specie.

ciao

devo correggerti, dal 51% al 39%, + 4% di contributo solidarietà sopra i 100'000
 
brianzatrade ha scritto:
devo correggerti, dal 51% al 39%, + 4% di contributo solidarietà sopra i 100'000

bah, io non guadagno cosi' tanto, ma vedo che secondo cantor il csx nella scorsa legislatura ha ridotto l'aliquota irpef max dal 51% al 46%

quindi, a quanto pare, il csx l'ha ridotta di 5 punti, mentre l'attuale maggioranza di 3 punti (lasciamo stare la storiellina del "contributo di solidarieta'", dai, che siamo fra adulti ;) )
 
Riporto sull'argomento una frase celebre, di dubbia attribuzione (pare fosse dello storico Sir Alexander Tytler), ma sicuramente saggia:

"A democracy cannot exist as a permanent form of government. It can only exist until the voters discover that they can vote themselves largesse (generous gifts) from the public treasury. From that moment on, the majority always votes for the candidates promising the most benefits from the public treasury, with the result that a democracy always collapses over loose fiscal policy, (which is) always followed by a dictatorship." "The average age of the world's greatest civilizations has been two hundred years. These nations have progressed through this sequence. From bondage to spiritual faith; from spiritual faith to great courage; from courage to liberty; from liberty to abundance, from abundance to complacency; from complacency to apathy, from apathy to dependence, from dependence back into bondage.
 
CASA. Censis rileva: “Le famiglie proprietarie hanno raggiunto la quota record dell’87%” (1)
03/04/2006 - 15:28



Gli italiani continuano a cercare casa. Continuano a risparmiare per acquistare immobili confermando il valore rassicurante del mattone. E sono in gran parte proprietari delle abitazioni in cui vivono, mentre per il 2006 la tendenza generale (ma con importanti differenze a seconda delle diverse città monitorate) è di sostanziale convergenza verso la stazionarietà del mercato. Sono queste alcune linee rilevate dal Censis, che ha presentato oggi in anteprima i risultati della ricerca "Il futuro dell'immobiliare", il 7° rapporto "Casa Monitor" con le previsioni per le città capoluogo.

"Dal 2001 a oggi gli italiani hanno destinato la loro ricchezza ad aumentare ricchezza mobiliare (attraverso titoli, polizze assicurative...) e ricchezza immobiliare - ha commentato il Segretario generale del Censis Giuseppe De Rita - Sono stati privilegiati la ricchezza immobiliare e mobiliare. Perché? Per la sostanziale tendenza degli italiani ad avere una sicurezza che è data dalla casa di proprietà e dalla rendita. Questo è un Paese che chiede sicurezza".

A partire dal 2001 gli investimenti in costruzioni sono aumentati del 7,8% con un fondamentale apporto dell'edilizia residenziale, che incide per circa il 60% sul totale, mentre il Pil italiano è cresciuto solo dell'1,4%. La quota di famiglie proprietarie (o che impiegano l'immobile per usufrutto o comodato) ha raggiunto, alla fine del 2005, il valore record dell'87,1%. Nello stesso tempo l'area dell'affitto e del subaffitto è arrivata al suo minimo storico e si è quasi dimezzata, passando dal 24,7% al 12,9%. In valori assoluti, l'incremento è rilevante con una stima di oltre tre milioni (per la precisione, 3.029.000) di nuovi proprietari, che hanno alimentato un volume di compravendite mai raggiunto prima, ufficialmente quantificato in una media di 750.000 alloggi compravenduti negli ultimi quattro anni. Allo stesso tempo è aumentata anche la spesa media per l'alloggio che, a prezzi correnti, è cresciuta da 131.000 euro nel 2001 a 196.000 euro nel 2005 parallelamente alla dinamica di prezzi e alla tipologia delle case acquistate. In termini reali, la somma media spesa per l'acquisto di una casa è aumentata del 37,6% in rapporto alla rivalutazione dei prezzi del patrimonio offerto.

"La continuazione di un rialzo di tali proporzioni risulterebbe, oltre che improbabile, anche pericolosa in quanto metterebbe in evidenza il prevalere di tendenze speculative massificate, che costituiscono spesso le ragioni di crisi o crolli improvvisi - ha detto Giuseppe Roma, Direttore Generale del Censis - Siamo invece in fase di atterraggio morbido e alla ricerca di un equilibrio stabile adeguato alle dimensioni e al benessere presente nel Paese". Dall'ingresso dell'euro, ha spiegato il Direttore Generale, il mercato dell'immobiliare è diventato più complesso (vedi anche i processi di cartolarizzazione effettuati) e si è modernizzato dando vita a due circuiti: uno dell'economia reale (composto dalle famiglie che hanno acquistato casa) e uno dell'economia finanziaria. "Il mercato immobiliare - ha detto Giuseppe Roma - ora è più determinato dall'economia reale, si fonda sul residenziale e su progetti di trasformazione delle città che allontano dal pericolo della bolla immobiliare". Da tutto questo sembra dunque derivare un messaggio rassicurante per il futuro, tenuto conto che sono in crescita le abitazioni di nuova costruzione mentre continua ad aumentare anche la propensione al risparmio, accentuata laddove si vuole acquistare un'abitazione. Per quanto riguarda l'incidenza delle nuove costruzioni, un esempio è rappresentato proprio dalla Capitale: nel 2001 ci sono state a Roma 37.000 compravendite con un 13% di abitazioni nuove; nel 2005 le compravendite hanno raggiunto quota 40.000 ma le nuove costruzioni sono state il 38%.

Nel mercato italiano le propensioni all'acquisto per il 2006 si attestano intorno all'8,6% mentre nelle previsioni dei mercati residenziali, in termini di andamento del volume delle compravendite e di andamento dei prezzi, c'è una certa convergenza verso la stazionarietà. Anche se con qualche differenza: in 29 città (sulle 103 monitorate) si prevede una ulteriore crescita del livello dei prezzi mentre in 31 città si prevede una diminuzione dell'andamento delle compravendite.

L'indagine si è avvalsa dell'apporto di 266 notai nei 103 comuni capoluogo di provincia italiani. Nell'andamento del mercato residenziale domina una valutazione di stabilità, anche se il 16,7% dei testimoni indica una tendenza alla crescita delle compravendite con valori superiori alla media nazionale in alcune regioni meridionali come Campania, Puglia e Calabria e al Nord in Piemonte e Lombardia; il 24,4% ritiene invece che i prezzi cresceranno soprattutto nelle regioni meridionali ma anche in Liguria, Piemonte e Toscana. La ricerca ha chiesto inoltre espressamente una valutazione sulla possibilità di rischi di una bolla immobiliare: fra coloro che hanno espresso un giudizio (il 60% degli intervistati) il 54,8% lo giudica come un pericolo inesistente mentre il 45,2% come un rischio reale.

Lo studio presenta una mappa delle tendenze rilevate città per città. Sui 103 capoluoghi di provincia, 25 hanno visto un ampliamento del mercato e 17 una diminuzione; l'andamento dei prezzi è invece orientato alla crescita con 70 città su 103 caratterizzate ancora da un aumento dei valori immobiliari. In particolare le grandi città si presentano stabili, a eccezione di Torino dove si prevede una contrazione delle compravendite di case. Le indicazioni per i mercati metropolitani di grandi dimensioni è di sostanziale stabilità. Mentre due tendenze saranno approfondite nelle ricerche future del Censis: l'aumento delle coabitazioni e il ruolo che sarà svolto dagli acquisti immobiliari fatte dai cittadini immigrati.

2006 - redattore: BS
http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=6982



disastro dell'economia italiana
 
CASA. Censis: “Acquisti in contanti per il 38% delle abitazioni” (2)
03/04/2006 - 15:34



Chi acquisterà casa nel 2006? Saranno soprattutto coppie di nuova formazione tornate a costituire un gruppo emergente, la famiglia tradizionale che conferma la sua posizione di forza e gli immigrati come outsider, mentre restano sostanzialmente defilati i singles. È il quadro generale che emerge dal rapporto "Il futuro dell'immobiliare" presentato oggi a Roma dal Censis.

L'anteprima della ricerca ha messo in evidenza alcune tendenze di rilievo per quanto riguarda il profilo socio-demografico degli acquirenti e le modalità con cui si svolge l'acquisto di una casa. L'indagine svolta dal Censis si è basata su un campione di persone che, nel 2003/2004, hanno acquistato un'immobile. Sono quattro le dinamiche principali che caratterizzano il settore. Nel mercato residenziale si conferma in primo luogo la centralità della famiglia tradizionale come soggetto protagonista delle compravendite: circa il 64% della domanda complessiva è rappresentata infatti da famiglie con figli. Si è inoltre rilevato il ruolo crescente del "cash" nelle operazione di compravendita: ben il 38% delle abitazioni è stato acquistato esclusivamente in contanti e senza ricorso a nessuna forma di indebitamento.

Le transazioni commerciali e finanziarie tendono alla professionalizzazione dell'intermediazione: diventa sempre più importante il ruolo svolto dalle agenzie immobiliari e dagli istituti di credito. In particolare, è diffuso l'uso delle agenzie immobiliari in occasione della ricerca dell'immobile (pari al 42% delle compravendite) mentre è positiva la percezione degli istituti di credito: nove acquirenti su dieci hanno infatti dichiarato di non aver incontrato nessuna difficoltà nell'accensione del mutuo. Altro fenomeno messo in evidenza dalla ricerca è l'aumento degli standard qualitativi e quantitativi degli immobili: le abitazioni acquistate si aggirano in media intorno ai 105 metri quadrati; il 64% delle case comprate ha un box o un posto auto, il 36% ha un giardino, il 27% ha l'impianto di condizionamento e il 18% è cablato con rete a fibre ottiche.

La principale motivazione dell'acquisto di un immobile è l'uso della struttura in proprio o per un familiare (nell'88% dei casi). Chi vuole comprare casa cerca in media per sette mesi, con punte superiori soprattutto nelle grandi città. Il prezzo medio di acquisto si aggira intorno ai 161.200 euro, con un valore che sale nelle regioni settentrionali (in media 179.200 euro nel Nord-Est) e scende a circa 145.100 euro nelle regioni del Sud. Interessante soprattutto un aspetto finanziario: il 38,3% degli acquisti è avvenuto - afferma il rapporto del Censis - esclusivamente in contanti, senza l'attivazione di alcuna forma di finanziamento.

La fonte di finanziamento primaria per reperire i contanti sono i risparmi (segnalati nel 63,9% degli acquisti) seguiti dalla richiesta di aiuto economico a famiglia e amici (19,6%), e dalle operazioni di permuta attraverso la vendita dell'abitazione o di un altro immobile (rispettivamente all'8,5% e al 16,6%). Secondo il Direttore Generale del Censis Giuseppe Roma, il peso del "cash" può essere collegato al fatto che fra il 2002 e il 2003 è stato rilevato in Italia un aumento della liquidità disponibile, probabilmente legato anche a una crescita dell'evasione fiscale.

2006 - redattore: BS
http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=6983
 
NO. senza se e senza ma... a meno che....
 
meno male che non si parla più di mobilità etc...perchè se no sarebbero fesserie
 
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