RESIDENZA ALL'ESTERO: per pagare meno tasse sulle rendite finanziarie? VOLUME VI

Comunque trasferirsi all'estero solo per motivi fiscali da rendite finanziarie per me a senso solo dopo i 4 o 5 milioni di euro,soprattutto se non si e trader spericolati
Ha senso se si vive di trading, o si ha patrimonio liquido superiore ai 5 milioni.
Se chi ha patrimonio o professionalita' emigra, il sistema peraltro crolla.
 
Mi pare una buona idea teorica ..con pessima esecuzione pratica.
Io vivo all'estero da oltre un trentennio.
Mi curo dove preferisco, pagando di tasca mia o tramite assicurazione privata.
Oppure uso la previdenza pubblica gratuita del paese dove risiedo.
Se mi viene in mente di pagare una seconda assicurazione in Italia, paese ove non vivo... ragionevolmente lo faccio solo se ho previsione di fare interventi con degenza lunga costosissimi, per coprire il costo dei quali 1500 € e' un affarone.
Motivo per cui, popolato come e' da "furbi".. le casse dello Stato ci perderebbero, invece di guadagnare.
Non sono d’accordo.

Se l’adesione è su base volontaria non vedo che problema ci sia. Se non ti interessa non aderisci. Fine.

Ci sono persone che invece potrebbero essere interessate. Si fa presto a dire assicurazione sanitaria, ma passata una certa età l’assicurazione manco te la fanno, o se te la fanno ci sono una marea di esclusioni. Quindi tenersi la possibilità di tornare in Italia e farsi curare potrebbe essere un buon affare. Poi certo se vivi in un paese europeo o in un paese con una buona sanità pubblica sicuramente ha poco senso.
 
Non sono d’accordo.

Se l’adesione è su base volontaria non vedo che problema ci sia. Se non ti interessa non aderisci. Fine.

Ci sono persone che invece potrebbero essere interessate. Si fa presto a dire assicurazione sanitaria, ma passata una certa età l’assicurazione manco te la fanno, o se te la fanno ci sono una marea di esclusioni. Quindi tenersi la possibilità di tornare in Italia e farsi curare potrebbe essere un buon affare. Poi certo se vivi in un paese europeo o in un paese con una buona sanità pubblica sicuramente ha poco senso.
Guarda che io considero il problema dal punto di visto delle casse dello Stato, come dovrebbe fare ogni buon legislatore.
E' chiaro che la cosa puo' convenire a molti emigrati.. ma lo Stato, cosa ci guadagnerebbe?
Se vende a 1.500€ polizze sanitarie a ultra 65enni che non pagano le tasse in Italia, in media ci rimette molto.
I politicanti che da tempo governano l'Italia, non si preoccupano dei conti pubblici ne della crescita economica, ma solo di raccattare voti distribuendo prebende.
Anche il superbonus del 110% e' stato un ottimo affare per i proprietari di case.. ma rovinoso per lo Stato.
La possibilita' di tornare in Italia, per gli italiani emigrati, rimane: basta cambiare residenza.

La base di calcolo di un sistema sanitario pubblico, si basa sui costi medi per assicurato/contribuente.
Se aderiscono solo coloro che prevedono di generare costi superiori alla media, o lo Stato perde.. o deve stabilire prezzi superiori ai costi medi previsti, non pari alla meta'.
 
Ultima modifica:
Guarda che io considero il problema dal punto di visto delle casse dello Stato, come dovrebbe fare ogni buon legislatore.
E' chiaro che la cosa puo' convenire a molti emigrati.. ma lo Stato, cosa ci guadagnerebbe?
Anche il superbonus del 110% e' stato un ottimo affare per i proprietari di case.. ma rovinoso per lo Stato.
La possibilita' di tornare in Italia, per gli italiani emigrati, rimane: basta cambiare residenza.
Per le casse dello stato sono sempre soldi in più che entrano. Oggi puoi rientrare temporaneamente per 90 giorni. È un sotterfugio che dovrebbe essere eliminato. A quel punto anche tutti quelli che mediamente passano un paio di mesi in Italia gli converrebbe aderire.

E poi se finalmente il governo facesse qualcosa a favore degli emigrati, dopo che in Italia vengono a curarsi gratis cani e porci che non hanno mai pagato un euro di tasse e mai lo pagheranno, ti sembrerebbe così orribile?
 
Per le casse dello stato sono sempre soldi in più che entrano. Oggi puoi rientrare temporaneamente per 90 giorni. È un sotterfugio che dovrebbe essere eliminato. A quel punto anche tutti quelli che mediamente passano un paio di mesi in Italia gli converrebbe aderire.

E poi se finalmente il governo facesse qualcosa a favore degli emigrati, dopo che in Italia vengono a curarsi gratis cani e porci che non hanno mai pagato un euro di tasse e mai lo pagheranno, ti sembrerebbe così orribile?
1) se i soldi che entrano sono meno di quelli che escono.. non e' un buon affare.
2) sono norme europee, tese a consentire ai residenti UE in viaggio di avere assistenza in loco.
3) condizionare l'assistenza sanitaria al pagamento di tasse non e' un'idea facile da applicare in pratica.

Non mi sembra affatto "orribile" l'idea di offrire soluzioni per gli emigrati.. a condizione che sia un buon affare per le casse dello Stato.
L'idea di "emigrare per motivi fiscali".. e' naturalmente figlia di una pressione fiscale eccessiva. Per ridurre la pressione fiscale.. occorre ridurre la spesa pubblica.
elementare, watson.

PS: se poi si pensa di fare sconti sanitari agli emigrati senza aumentare la spesa sanitaria.. si allungano le file di attesa per gli italiani residenti.
 
1) se i soldi che entrano sono meno di quelli che escono.. non e' un buon affare.
2) sono norme europee, tese a consentire ai residenti UE in viaggio di avere assistenza in loco.
3) condizionare l'assistenza sanitaria al pagamento di tasse non e' un'idea facile da applicare in pratica.

Non mi sembra affatto "orribile" l'idea di offrire soluzioni per gli emigrati.. a condizione che sia un buon affare per le casse dello Stato.
L'idea di "emigrare per motivi fiscali".. e' naturalmente figlia di una pressione fiscale eccessiva. Per ridurre la pressione fiscale.. occorre ridurre la spesa pubblica.
elementare, watson.

PS: se poi si pensa di fare sconti sanitari agli emigrati senza aumentare la spesa sanitaria.. si allungano le file di attesa per gli italiani residenti.
Guarda che non è che tutti quelli che emigrano lo fanno per motivi fiscali. Anzi è una sparuta minoranza. Questa legge offre una soluzione a tanta gente che se ne è dovuta andare per avere un lavoro decente
Chi è emigrato per ragioni fiscali, come scritto in precedenza significa che ha almeno 5 mln di patrimonio finanziario non ha bisogno di usufruire della scassatissima sanità pubblica italiana.

Ma poi la cosa incredibile è che ci preoccupiamo che un italiano possa usufruire di un servizio dallo stato italiano quando decine di migliaia di extracomunitari oggi se ne avvalgono senza che nessuno dica mezza parola. Anzi se lo fai c’è rischio che ti becchi una denuncia per odio razziale o qualche fesseria del genere.

Veramente il mondo al contrario (cit).
 
credo che qui prima si discutesse sul fatto che i politici Italiani avessero proposto tale apertura del sistema per incrementare le entrate dello stato e non le uscite, cosa che IMHO risulterà difficile come detto sopra. Se poi si vuole far contenti tutti a spese dello stato è un altra cosa ed è tipica dello stato e mentalità italiana.

Leggevo il forum di un altro paese europeo, in cui prima che lo stato ti dia sussidi come reddito cittadinanza o ricoveri in strutture per anziani (a costo vero) la persona anziana ed addirittura figli/nuore/generi (se con reddito annuo > x) devono pagare/contribuire e solo dopo interviene lo stato. La persona prima deve usare il proprio patrimonio, vendendo anche la prima casa. Addirittura prima di pagare viene verificato che negli ultimi 10 anni l'anziano non abbia fatto donazioni. Su questo forum estero un poster chiedeva un escamotage in modo che la madre potesse liberarsi del proprio patrimonio prima che lo stato venisse a chiedere di pagare lei prima. La gran parte dei commenti erano contro il poster con la motivazione che cosi facendo lei metteva a carico dello stato un costo che i cittadini avrebbero dovuto pagare con le loro tasse. In Italia ben pochi commenti sarebbero stati di questo genere, ma la gran parte sarebbero stati prodighi di suggerimenti in quanto ci dimentichiamo che lo stato siamo noi e il debito dello stato è indirettamente anche nostro.
 
Guarda che non è che tutti quelli che emigrano lo fanno per motivi fiscali. Anzi è una sparuta minoranza. Questa legge offre una soluzione a tanta gente che se ne è dovuta andare per avere un lavoro decente
Chi è emigrato per ragioni fiscali, come scritto in precedenza significa che ha almeno 5 mln di patrimonio finanziario non ha bisogno di usufruire della scassatissima sanità pubblica italiana.

Ma poi la cosa incredibile è che ci preoccupiamo che un italiano possa usufruire di un servizio dallo stato italiano quando decine di migliaia di extracomunitari oggi se ne avvalgono senza che nessuno dica mezza parola. Anzi se lo fai c’è rischio che ti becchi una denuncia per odio razziale o qualche fesseria del genere.

Veramente il mondo al contrario (cit).
questo thread e' intitolato: residenza all'estero per pagare meno tasse sulle rendite finanziarie" se non erro.

chi emigra per motivi di lavoro, normalmente va a risiedere in paesi con buona assistenza sanitaria, e acquisisce in loco diritti in materia.

se poi da pensionato vuol tornare a vivere in Italia, come residente gode di diritti analoghi agli altri italiani.

negare l'assistenza sanitaria gratuita agli extracomunitari clandestini e' una questione separata e diversa.
 
credo che qui prima si discutesse sul fatto che i politici Italiani avessero proposto tale apertura del sistema per incrementare le entrate dello stato e non le uscite, cosa che IMHO risulterà difficile come detto sopra. Se poi si vuole far contenti tutti a spese dello stato è un altra cosa ed è tipica dello stato e mentalità italiana.

Leggevo il forum di un altro paese europeo, in cui prima che lo stato ti dia sussidi come reddito cittadinanza o ricoveri in strutture per anziani (a costo vero) la persona anziana ed addirittura figli/nuore/generi (se con reddito annuo > x) devono pagare/contribuire e solo dopo interviene lo stato. La persona prima deve usare il proprio patrimonio, vendendo anche la prima casa. Addirittura prima di pagare viene verificato che negli ultimi 10 anni l'anziano non abbia fatto donazioni. Su questo forum estero un poster chiedeva un escamotage in modo che la madre potesse liberarsi del proprio patrimonio prima che lo stato venisse a chiedere di pagare lei prima. La gran parte dei commenti erano contro il poster con la motivazione che cosi facendo lei metteva a carico dello stato un costo che i cittadini avrebbero dovuto pagare con le loro tasse. In Italia ben pochi commenti sarebbero stati di questo genere, ma la gran parte sarebbero stati prodighi di suggerimenti in quanto ci dimentichiamo che lo stato siamo noi e il debito dello stato è indirettamente anche nostro.
appunto.
lo Stato, in teoria, sono i cittadini, ma in Italia pochi accettano questo fatto, e la "furbizia" individuale genera masochismo collettivo.
 
questo thread e' intitolato: residenza all'estero per pagare meno tasse sulle rendite finanziarie" se non erro.

chi emigra per motivi di lavoro, normalmente va a risiedere in paesi con buona assistenza sanitaria, e acquisisce in loco diritti in materia.

se poi da pensionato vuol tornare a vivere in Italia, come residente gode di diritti analoghi agli altri italiani.

negare l'assistenza sanitaria gratuita agli extracomunitari clandestini e' una questione separata e diversa.
E perché pensi che l legge di cui si discute la stiano facendo per quelli di questo 3D?

Posto che il costo pro capite del SSN è circa 2500 euro a persona, dare la possibilità a chi è espatriato di pagare una cifra simile e poter ricorrere al SSN tutto quanto su base volontaria, mi sembra una buona cosa.
Io personalmente aderirei, per semplice spirito di appartenenza, anche se all’atto pratico probabilmente non mi servirebbe a niente, visto come è ridotta la sanità italiana.
Recentemente mi sono fatto operare in Italia in un noto centro di eccellenza, pagando tutto. Altrimenti la lista di attesa con SSN era di due anni. Figuriamoci a che mi sarebbe servito essere coperto dal SSN.

Altrimenti se deve valere il principio che hanno dirotto alle prestazioni SSN solo quelli che pagano le tasse in Italia allora smettiamola con extracomunitari, sia clandestini che non, turisti e quant’altro.

Mia nuora che è americana se viene in Italia in vacanza e ha un problema viene curata (in teoria) di tutto punto a gratis.
Io negli USA devo avere assicurazione e anche buona.
Sarebbe il caso che gli italiani godessero un po’ meno a darsi le martellate sulle gengive da soli.
 
E perché pensi che l legge di cui si discute la stiano facendo per quelli di questo 3D?

Posto che il costo pro capite del SSN è circa 2500 euro a persona, dare la possibilità a chi è espatriato di pagare una cifra simile e poter ricorrere al SSN tutto quanto su base volontaria, mi sembra una buona cosa.
Io personalmente aderirei, per semplice spirito di appartenenza, anche se all’atto pratico probabilmente non mi servirebbe a niente, visto come è ridotta la sanità italiana.
Recentemente mi sono fatto operare in Italia in un noto centro di eccellenza, pagando tutto. Altrimenti la lista di attesa con SSN era di due anni. Figuriamoci a che mi sarebbe servito essere coperto dal SSN.

Altrimenti se deve valere il principio che hanno dirotto alle prestazioni SSN solo quelli che pagano le tasse in Italia allora smettiamola con extracomunitari, sia clandestini che non, turisti e quant’altro.

Mia nuora che è americana se viene in Italia in vacanza e ha un problema viene curata (in teoria) di tutto punto a gratis.
Io negli USA devo avere assicurazione e anche buona.
Sarebbe il caso che gli italiani godessero un po’ meno a darsi le martellate sulle gengive da soli.
1) si presuppone che qui si discuta precipuamente di chi espatria per motivi fiscali, dato il titolo.
2) e' una buona cosa di offrire a chi espatria copertura sanitaria in Italia, se il prezzo da pagare e' superiore ai costi per lo Stato.
Il problema sta nel fatto che i prezzi proposti sono quasi certamente inferiori ai costi. La supposta "genialita" dell'idea, sospetto, sta nella strategia di incassare i premi senza aumentare le spese, cioe' aumentando la lunghezza delle file di attesa. Pessima idea, dunque, per chi paga le tasse it Italia, e poi fa la fila.
3) ripeto: e' una normativa UE, che e' giusta e ragionevole per i residenti UE regolari, chiaramente abusiva per i clandestini.
Non esiste invece accordo UE/USA, credo, perche' in USA la sanita' e' essenzialmente privata.
 
e' una buona cosa di offrire a chi espatria copertura sanitaria in Italia, se il prezzo da pagare e' superiore ai costi per lo Stato.
Io direi che è buona cosa se il prezzo da pagare è mediamente in linea con i costi per lo stato. Altrimenti lo stato che è? Una spa che fa margine sugli emigrati. Ebbene per i numeri che ho sentito io dovrebbe essere più o meno così.

La supposta "genialita" dell'idea, sospetto, sta nella strategia di incassare i premi senza aumentare le spese, cioe' aumentando la lunghezza delle file di attesa.
Su questo concordo.

ripeto: e' una normativa UE, che e' giusta e ragionevole per i residenti UE regolari, chiaramente abusiva per i clandestini.
Non esiste invece accordo UE/USA, credo, perche' in USA la sanita' e' essenzialmente privata.
Non mi interessa la tecnicalita’ giuridica. Sta di fatto che è tafazzismo puro.
Agli americani basterebbe mandargli una fattura con i costi, come ti succede se vai in un pronto soccorso USA senza assicurazione.
 
Io direi che è buona cosa se il prezzo da pagare è mediamente in linea con i costi per lo stato. Altrimenti lo stato che è? Una spa che fa margine sugli emigrati. Ebbene per i numeri che ho sentito io dovrebbe essere più o meno così.


Su questo concordo.


Non mi interessa la tecnicalita’ giuridica. Sta di fatto che è tafazzismo puro.
Agli americani basterebbe mandargli una fattura con i costi, come ti succede se vai in un pronto soccorso USA senza assicurazione.
Ripeto: per accedere senza costi (credo) basta riprendere la residenza.
Lo Stato italiano non e' un'entita' con fine di lucro, ma e' vicino alla bancarotta. Deve smetterla di distribuire "bonus" a destra e a manca.
I costi veri si determinano per definizione solo "ex post". Se il costo medio di un assicurato sono 3.000 € all'anno.. questo non vuole affatto dire che il costo prevedibile di un assicurato volontario anziano che sceglie di pagare per farsi curare in Italia sia di 3.000 €.
Con ogni probabilita' e' maggiore. Motivo per cui l'idea di offrire, come par di capire, questa "facility" per 1.500 € pare un cattivo affare.. per i contribuenti.
Non e' questione di "tecnicalita giuridica". L'Italia e' libera di far pagare gli extra-comunitari non residenti per l'assistenza sanitaria. Basta decidere in tal senso.
Ma i residenti UE dipendono dalle norme UE.
 
Facciamo un esempio pratico. Il Sr. X (italiano) risiede alle bahamas, dove il reddito non e' tassato.
ha un reddito di capitale di 2 milioni annui, ed ergo risparmia 500K all'anno di tasse italiane.
Scopre di aver bisogno di un intervento chirurgico cardiaco. A Miami la cosa costa 250K.
Secondo la proposta presentata, puo' pagare 1.500 € per farsi operare in Italia?
Ovvio che sceglie l'italia se la fila d'attesa per le emergenze cardiache non e' lunga.
Il costo dell'intervento, in Italia, sarebbe di 50K. Bene, X paghi i 50K.
 
Si vabbè. Me lo vedo il sig X con due milioni di reddito annuo da cedole e dividendi che si va a far operare dal chirurgo che sta di turno quella mattina in corsia insieme col vecchietto pisciasotto nell’ospedale pubblico …Per risparmiare ben 50k :D

Su questa direi di chiuderla qui perché siamo arrivati oltre le comiche.
 
Si vabbè. Me lo vedo il sig X con due milioni di reddito annuo da cedole e dividendi che si va a far operare dal chirurgo che sta di turno quella mattina in corsia insieme col vecchietto pisciasotto nell’ospedale pubblico …Per risparmiare ben 50k :D

Su questa direi di chiuderla qui perché siamo arrivati oltre le comiche.
D'accordo per fermarci qui, perche' siamo fuori tema.
Detto questo, volendo, per chi paga lautamente in cash (me sempre meno che in USA) lo Stato Italiano potrebbe facilmente offrire "first class options".
:D
 
Per tornare a cose serie, leggo che e' in arrivo una norma che modifica o chiarisce i termini della tassazione delle donazioni indirette e dei Trust.

In particolare, secondo il Corriere,
In materia di successione la bozza del decreto definisce le regole di territorialità dei trasferimenti derivanti da trust e da altri vincoli di destinazione. Qualora chi dispone il trust sia residente nello Stato al momento della separazione patrimoniale, l'imposta sarà dovuta in relazione a tutti i beni e diritti trasferiti ai beneficiari. Se invece il disponente non è residente in Italia al momento della separazione patrimoniale, l'imposta sarà dovuta solo sui beni e diritti trasferiti al beneficiario presenti nel territorio dello Stato.

Ci sara' da leggere e capire il testo definitivo.

Mi chiedo in particolare se un italiano estero-residente che apporta ad un Trust estero il proprio patrimonio, e poi rientra in Italia, sara' esente da tasse sulle distribuzioni future di tale Trust.
Se la risposta fosse positiva, chi risiede all'estero potrebbe tornare in italia senza tasse anche non pagando i 100.000 € annuali previsti dalla legge del 2017 sui non-dom.
 
Ultima modifica:
Ciao a tutti, magari qualcuno mi saprà rispondere. :) grazie mille in anticipo

RESIDENTE in ITALIA
1. CONTO DEPOSITO/RISPARMIO SVIZZERA: tassazione italiana ammonta allo 0.20%?
2. IMPOSTA PREVENTIVA SVIZZERA 35% viene applicata anche ai residenti in Italia? In caso si recupera sempre dalla dichiarazione svizzera?

IMMOBILI IN SVIZZERA da residente in ITALIA:
3. TASSE ITALIA IVIE 1.06% valore d'acquisto in CHF convertito al tasso del momento di acquisto in EUR?
4. PATRIMONIALE SVIZZERA SU IMMOBILI esiste? Come si calcola(TICINO-LUGANO)? posso detrarla dal pagamento dell'IVIE?
 
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