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Ho pensato di aprire un topic a tema visto che non c'era ancora.
Fin da bambino sono stato abituato ad arrangiarmi per cucinarmi le cose più semplici (pasta, uova, carne in padella ecc...) di recente però ho iniziato ad abitare da solo e, complice anche il fatto che lavoro da casa e che spesso ci sono ricette che richiedono solo pochi minuti di "lavoro" tra un riposo e l'altro (ricette che quindi posso fare nelle pause caffè poco per volta), ho iniziato seriamente ad appassionarmi.
Ho sempre pensato di essere più appassionato di cibo che di cucina ma, sarà perché ho iniziato a vedere la cucina come vedevo gli esperimenti di chimica a scuola, mi sono iniziato a divertire sempre di più.
Il mio obbiettivo è creare una serie di ricette facilmente riproducibili esattamente come lo sono gli esperimenti di chimica. Quindi la mia idea sarà sempre dare indicazioni precise su tutto in modo da ridurre le variabili al minimo (cosa che spesso chi cucina non fa, ad esempio mia madre va sempre ad occhio, per questo da lei ho imparato pochissimo).
Ovviamente ognuno qui sarà libero di condividere le proprie ricette come meglio crede, dando anche solo suggerimenti parziali per altre ricette, e se andate ad occhio scrivetelo pure, lato mio cercherò sempre di essere il più preciso e banale possibile.
La prima ricetta che voglio condividere è quella del pane fatto in casa, una ricetta molto più complicata di quel che sembra ad una prima occhiata, una ricetta che richiede l'uso di ingredienti molto semplici e che viene quasi sempre anche ai principianti anche se quasi mai bene (e anche se gli amici/parenti dicono che è buono non significa che il risultato sia davvero soddisfacente).
È la ricetta più recente da me provata e anche quella più complessa tra quelle che mi sono riuscite fino ad ora.
Punti critici della ricetta:
- Lievitazione (se quella non viene bene l'impasto non si trasforma in pane ed è immangiabile).
- Cottura (il giusto equilibrio tra cottura interna, alveolatura, crosta esterna è davvero complicato da raggiungere).
Ingredienti
Farina, Acqua, Lievito, Sale, Zucchero, (Opzionale Lecitina di soia)
Proporzioni
Il metodo più efficace per fare le proporzioni degli ingredienti nel pane è considerare la farina come 100% (qualsiasi peso abbia) e andare in percentuale sugli ingredienti... ad esempio su 500g di farina avere un pane al 70% di umidità significa che si avranno 350g d'acqua.
- Farina 0 (proteine 11g su 100g) 60%, Manitoba (proteine 15,5g su 100g) 40%... va bene quindi qualsiasi farina o mix di farine con media di proteine superiori a 12,5g su 100g circa (forza della farina superiore a circa 300W).
- Acqua 70%
- Lievito di birra secco 1,5%, Lievito di birra fresco 3%, Lievito madre secco da supermercato 7% (circa 5% in meno di farina 0) Nota: il lievito madre del supermercato è al 70% farina 0, al 30% lievito di birra secco quindi non proprio vero lievito madre. ? Lievito madre (mai usato).
- Sale 1,8%
- Zucchero punta di cucchiaino (serve solo ad attivare il lievito quindi non serve essere precisi per questo ingrediente, basta sia pochissimo).
- Lecitina di soia 0,5%
Procedimento
0 (solo se si usa il lievito di birra secco). Attivare lievito secco secondo istruzioni bustina.
In generale pochissima (fondo bicchiere) Acqua temperatura ambiente o tiepida, sciogliere per 10 minuti con una punta di zucchero.
1. Mescolare con frusta il sale con 69% d'acqua (1% l'abbiamo usata per il lievito), la lecitina di soia (non serve che si sciolga del tutto, si scioglierà comunque nell'impasto), il lievito di birra (vedi punto 0). Mettere in frigo.
2. Mescolare 60% farina 0, 40% farina manitoba. Mettere in frigo (almeno 15-30 minuti circa).
3. Mescolare gli ingredienti fino alla formazione di un panetto. Basta un semplice cucchiaio. Mettere in frigo 30 minuti circa.
4. Fare 4-5 Pieghe dall'esterno verso l'interno dell'impasto. E rimettere in frigo per 30 minuti circa. Se l'impasto attacca basta bagnarsi la punta delle dita.
4a. Ripetere l'operazione più volte a seconda di quanto è idratato l'impasto. Con idratazione 70% 3 volte (X4 100%, X2 60%, X1 50%)
4b. Alternativa con impastatrice o frusta con ganci, impastare per circa 2 minuti fino a formazione panetto al posto di fare le pieghe più volte. Non esagerare per aumentare troppo la tensione dell'impasto.
5. Riposo a temperatura ambiente o, meglio ancora, riscaldare al minimo il forno, spegnerlo, aspettare controllando la temperatura con un termometro che la temperatura scenda sui 35 gradi, mettere dentro il forno (magari leggermente aperto) l'impasto a riposare. In generale da 1 a 2 ore, è importante che abbia iniziato a lievitare (qualche bolla in superficie e piccole bolle sul fondo).
6. Mettere in frigo 1-2 giorni (minimo mezza giornata, massimo 3 giorni).
7. Formare forme con letto farina 00 (perché più economica e l'impasto freddo attacca meno). Esempio chiudere a portafoglio.
8. Infarinare uno strofinaccio della cucina e metterlo in un contenitore. Mettere l'impasto al contrario dentro il contenitore. Lasciarlo a riposo circa 1 ora (anche 2 a seconda della temperatura della cucina).
Alternativamente lasciarlo su un piano a gonfiare coperto, alla fine del tempo se si è abbassato troppo fare una piega in modo da farlo tornare più alto possibile (molto delicatamente).
8a. Preriscaldare il forno al massimo con pietra refrattaria o pyrex o teglia dentro in modo che si scaldi insieme al forno.
9. Poggiare un pezzo di carta forno sul fondo, poggiare un tagliere/piatto/qualsiasi cosa piana. Ribaltare. Scoprire e togliere lo strofinaccio. Fare qualche taglio con una forbice o un coltello o una lametta (i tagli dovrebbero essere fatti in orizzontale sulla parte superiore del pane ma non in centro, l'angolo non è di 45 gradi come dicono molti perché il pane non è piatto quindi in realtà l'angolo sarà di 45 gradi solo contando che il pane è leggermente tondeggiante, nota bene: per pani più umidi non andare troppo in profondità).
10. Spostare il pane con una pala da pizza o con qualsiasi altro mezzo valido dentro il forno.
11. Coprire il pane con un contenitore in alluminio (o di materiale che possa stare nel forno... un contenitore abbastanza grande da coprire la pagnotta), pare che pyrex o ghisa siano migliori.
12. Abbassare il forno a 230°, modalità statica sopra e sotto (molto importante se si usa una modalità ventilata per il preriscaldamento a questo punto è da togliere), e chiudere lo sportello del forno per 20 minuti.
13. Opzionale sfilare la cartaforno
14. Scoprire il pane togliendo il contenitore, infilare la sonda di un termometro nel centro del pane (lateralmente), chiudere lo sportello del forno.
15. Quando il pane raggiunge i 95 gradi interni è pronto. Da lì in avanti si può continuare a cuocerlo se si vuole una colorazione della crosta maggiore (la temperatura interna però non deve salire troppo... non più di 97 gradi circa). Spegnendo il forno e lasciandolo leggermente aperto dovrebbe formarsi una crosta più spessa visto che l'umidità esce dal forno.
16. Lasciar riposare a cantare su una griglia (scricchiola un po', il che significa che sta finendo di cuocere). Non tagliare prima che sia freddo (lo so che è difficile resistere).
Foto (nota bene, i miei tagli erano troppo leggeri quindi si vedono pochissimo, avevo inoltre lasciato attivare poco il lievito all'inizio quindi l'alveolatura non è perfetta).
Fin da bambino sono stato abituato ad arrangiarmi per cucinarmi le cose più semplici (pasta, uova, carne in padella ecc...) di recente però ho iniziato ad abitare da solo e, complice anche il fatto che lavoro da casa e che spesso ci sono ricette che richiedono solo pochi minuti di "lavoro" tra un riposo e l'altro (ricette che quindi posso fare nelle pause caffè poco per volta), ho iniziato seriamente ad appassionarmi.
Ho sempre pensato di essere più appassionato di cibo che di cucina ma, sarà perché ho iniziato a vedere la cucina come vedevo gli esperimenti di chimica a scuola, mi sono iniziato a divertire sempre di più.
Il mio obbiettivo è creare una serie di ricette facilmente riproducibili esattamente come lo sono gli esperimenti di chimica. Quindi la mia idea sarà sempre dare indicazioni precise su tutto in modo da ridurre le variabili al minimo (cosa che spesso chi cucina non fa, ad esempio mia madre va sempre ad occhio, per questo da lei ho imparato pochissimo).
Ovviamente ognuno qui sarà libero di condividere le proprie ricette come meglio crede, dando anche solo suggerimenti parziali per altre ricette, e se andate ad occhio scrivetelo pure, lato mio cercherò sempre di essere il più preciso e banale possibile.
La prima ricetta che voglio condividere è quella del pane fatto in casa, una ricetta molto più complicata di quel che sembra ad una prima occhiata, una ricetta che richiede l'uso di ingredienti molto semplici e che viene quasi sempre anche ai principianti anche se quasi mai bene (e anche se gli amici/parenti dicono che è buono non significa che il risultato sia davvero soddisfacente).
È la ricetta più recente da me provata e anche quella più complessa tra quelle che mi sono riuscite fino ad ora.
Punti critici della ricetta:
- Lievitazione (se quella non viene bene l'impasto non si trasforma in pane ed è immangiabile).
- Cottura (il giusto equilibrio tra cottura interna, alveolatura, crosta esterna è davvero complicato da raggiungere).
Ingredienti
Farina, Acqua, Lievito, Sale, Zucchero, (Opzionale Lecitina di soia)
Proporzioni
Il metodo più efficace per fare le proporzioni degli ingredienti nel pane è considerare la farina come 100% (qualsiasi peso abbia) e andare in percentuale sugli ingredienti... ad esempio su 500g di farina avere un pane al 70% di umidità significa che si avranno 350g d'acqua.
- Farina 0 (proteine 11g su 100g) 60%, Manitoba (proteine 15,5g su 100g) 40%... va bene quindi qualsiasi farina o mix di farine con media di proteine superiori a 12,5g su 100g circa (forza della farina superiore a circa 300W).
- Acqua 70%
- Lievito di birra secco 1,5%, Lievito di birra fresco 3%, Lievito madre secco da supermercato 7% (circa 5% in meno di farina 0) Nota: il lievito madre del supermercato è al 70% farina 0, al 30% lievito di birra secco quindi non proprio vero lievito madre. ? Lievito madre (mai usato).
- Sale 1,8%
- Zucchero punta di cucchiaino (serve solo ad attivare il lievito quindi non serve essere precisi per questo ingrediente, basta sia pochissimo).
- Lecitina di soia 0,5%
Procedimento
0 (solo se si usa il lievito di birra secco). Attivare lievito secco secondo istruzioni bustina.
In generale pochissima (fondo bicchiere) Acqua temperatura ambiente o tiepida, sciogliere per 10 minuti con una punta di zucchero.
1. Mescolare con frusta il sale con 69% d'acqua (1% l'abbiamo usata per il lievito), la lecitina di soia (non serve che si sciolga del tutto, si scioglierà comunque nell'impasto), il lievito di birra (vedi punto 0). Mettere in frigo.
2. Mescolare 60% farina 0, 40% farina manitoba. Mettere in frigo (almeno 15-30 minuti circa).
3. Mescolare gli ingredienti fino alla formazione di un panetto. Basta un semplice cucchiaio. Mettere in frigo 30 minuti circa.
4. Fare 4-5 Pieghe dall'esterno verso l'interno dell'impasto. E rimettere in frigo per 30 minuti circa. Se l'impasto attacca basta bagnarsi la punta delle dita.
4a. Ripetere l'operazione più volte a seconda di quanto è idratato l'impasto. Con idratazione 70% 3 volte (X4 100%, X2 60%, X1 50%)
4b. Alternativa con impastatrice o frusta con ganci, impastare per circa 2 minuti fino a formazione panetto al posto di fare le pieghe più volte. Non esagerare per aumentare troppo la tensione dell'impasto.
5. Riposo a temperatura ambiente o, meglio ancora, riscaldare al minimo il forno, spegnerlo, aspettare controllando la temperatura con un termometro che la temperatura scenda sui 35 gradi, mettere dentro il forno (magari leggermente aperto) l'impasto a riposare. In generale da 1 a 2 ore, è importante che abbia iniziato a lievitare (qualche bolla in superficie e piccole bolle sul fondo).
6. Mettere in frigo 1-2 giorni (minimo mezza giornata, massimo 3 giorni).
7. Formare forme con letto farina 00 (perché più economica e l'impasto freddo attacca meno). Esempio chiudere a portafoglio.
8. Infarinare uno strofinaccio della cucina e metterlo in un contenitore. Mettere l'impasto al contrario dentro il contenitore. Lasciarlo a riposo circa 1 ora (anche 2 a seconda della temperatura della cucina).
Alternativamente lasciarlo su un piano a gonfiare coperto, alla fine del tempo se si è abbassato troppo fare una piega in modo da farlo tornare più alto possibile (molto delicatamente).
8a. Preriscaldare il forno al massimo con pietra refrattaria o pyrex o teglia dentro in modo che si scaldi insieme al forno.
9. Poggiare un pezzo di carta forno sul fondo, poggiare un tagliere/piatto/qualsiasi cosa piana. Ribaltare. Scoprire e togliere lo strofinaccio. Fare qualche taglio con una forbice o un coltello o una lametta (i tagli dovrebbero essere fatti in orizzontale sulla parte superiore del pane ma non in centro, l'angolo non è di 45 gradi come dicono molti perché il pane non è piatto quindi in realtà l'angolo sarà di 45 gradi solo contando che il pane è leggermente tondeggiante, nota bene: per pani più umidi non andare troppo in profondità).
10. Spostare il pane con una pala da pizza o con qualsiasi altro mezzo valido dentro il forno.
11. Coprire il pane con un contenitore in alluminio (o di materiale che possa stare nel forno... un contenitore abbastanza grande da coprire la pagnotta), pare che pyrex o ghisa siano migliori.
12. Abbassare il forno a 230°, modalità statica sopra e sotto (molto importante se si usa una modalità ventilata per il preriscaldamento a questo punto è da togliere), e chiudere lo sportello del forno per 20 minuti.
13. Opzionale sfilare la cartaforno
14. Scoprire il pane togliendo il contenitore, infilare la sonda di un termometro nel centro del pane (lateralmente), chiudere lo sportello del forno.
15. Quando il pane raggiunge i 95 gradi interni è pronto. Da lì in avanti si può continuare a cuocerlo se si vuole una colorazione della crosta maggiore (la temperatura interna però non deve salire troppo... non più di 97 gradi circa). Spegnendo il forno e lasciandolo leggermente aperto dovrebbe formarsi una crosta più spessa visto che l'umidità esce dal forno.
16. Lasciar riposare a cantare su una griglia (scricchiola un po', il che significa che sta finendo di cuocere). Non tagliare prima che sia freddo (lo so che è difficile resistere).
Foto (nota bene, i miei tagli erano troppo leggeri quindi si vedono pochissimo, avevo inoltre lasciato attivare poco il lievito all'inizio quindi l'alveolatura non è perfetta).


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