Riscatto laurea parte seconda

No, il costo del riscatto agevolato non dipende dalla retribuzione, stai facendo confusione col riscatto ordinario.

Ho presentato due domande nel 2019 e due nel 2020, è corretto quanto ha detto Kasparov.
Il costo per singolo anno nel 2019 era: 5240€
Nel 2020, così come per il 2021: 5264,49

Di conseguenza è corretto che ci sia un risparmio di 109€.
 
Ho presentato due domande nel 2019 e due nel 2020, è corretto quanto ha detto Kasparov.
Il costo per singolo anno nel 2019 era: 5240€
Nel 2020, così come per il 2021: 5264,49

Di conseguenza è corretto che ci sia un risparmio di 109€.

Bollino verde :D
 
Con il riscatto di laurea agevolato il costo è determinato sul minimale degli artigiani e commercianti nell’anno di presentazione della domanda quindi può variare leggermente di anno in anno.

ok, avevo capito che intendessi la retribuzione di chi fa la domanda di riscatto quindi il suo ral.
Infatti avevo precisato che la cifra di 5264,49€ era valida per il 2021 e se il riscatto era stato chiesto in quell'anno tale cifra doveva risultare corretta.
 
Avendo raggiunto ultimamente la possibilità di poter riscattare la laurea, mi chiederevo, le deduzioni derivanti dal riscatto sono cumulabili con quelle derivanti dalla saturazione del FP?
Nel caso la risposta fosse negativa, consigli su come poter massimizzare il "rendimento" delle due operazioni?
 
Avendo raggiunto ultimamente la possibilità di poter riscattare la laurea, mi chiederevo, le deduzioni derivanti dal riscatto sono cumulabili con quelle derivanti dalla saturazione del FP?
Nel caso la risposta fosse negativa, consigli su come poter massimizzare il "rendimento" delle due operazioni?

Certo che sono cumulabili: i contributi al fondo pensione (fino a 5.164,57€) vanno indicati nel rigo E27 (o E30) mentre i versamenti per il riscatto della laurea sono da indicare nel rigo E21.
 
Certo che sono cumulabili: i contributi al fondo pensione (fino a 5.164,57€) vanno indicati nel rigo E27 (o E30) mentre i versamenti per il riscatto della laurea sono da indicare nel rigo E21.

Sapresti spiegarmi come funziona la deduzione della laurea e che effetti produce?
Considera che sono lavoro dipendente.
 
Cari amici,

se è chiaro che non è possibile riscattare gli anni fuori corso, non mi è chiaro come funzioni il riscatto per i titoli accademici conseguiti in anticipo rispetto alla durata normale (ex legale). Faccio il mio esempio:
- prima laurea. Durata normale 3 anni, ne ho impiegati 5.
- seconda laurea. Durata normale 3 anni, sono stato iscritto con abbreviazione di corso direttamente al terzo anno, ho impiegato un anno.
- master universitario di primo livello. Durata normale 1 anno, pur non usufruendo di alcuna abbreviazione ho terminato gli esami in tre mesi e dopo un semestre già avevo il titolo in mano.
- prima laurea magistrale. Durata nomale 2 anni, sono stato iscritto con abbreviazione di corso direttamente al secondo anno, ho impiegato un semestre.
- seconda laurea magistrale. Durata normale 5 anni (ciclo unico), sono stato iscritto con abbreviazione di corso al quarto anno, ho conseguito il titolo senza iscrivermi al quinto anno.
Totale anni accademici effettivi (considerando le frazioni di anno come un anno accademico intero): 5+1+1+1+1 = 9, di cui 2 fuoricorso.
Totale anni di durata normale dei corsi: 3+3+1+2+5 = 14.

Posso riscattare 7 anni oppure 14?
 
Sapresti spiegarmi come funziona la deduzione della laurea e che effetti produce?
Considera che sono lavoro dipendente.

Se stiamo parlando del riscatto diretto della propria laurea (non quella di un famigliare a carico) vale il principio di cassa: gli importi che andrai a versare durante quest'anno (sia che scegli le rate che il pagamento unico) li porterai interamente in deduzione nel 730 dell'anno prossimo e - come per il fondo pensione - il risparmio fiscale sarà pari alla tua aliquota IRPEF marginale.
Gli importi versati contribuiscono sia al diritto (aumento degli anni di contribuzione) che alla misura (importo della pensione).
Tieni conto, infine, che non è automatico che l'anticipo dell'accesso alla prestazione sia pari agli anni che complessivamente vai a riscattare.
 
Cari amici,

se è chiaro che non è possibile riscattare gli anni fuori corso, non mi è chiaro come funzioni il riscatto per i titoli accademici conseguiti in anticipo rispetto alla durata normale (ex legale). Faccio il mio esempio:
- prima laurea. Durata normale 3 anni, ne ho impiegati 5.
- seconda laurea. Durata normale 3 anni, sono stato iscritto con abbreviazione di corso direttamente al terzo anno, ho impiegato un anno.
- master universitario di primo livello. Durata normale 1 anno, pur non usufruendo di alcuna abbreviazione ho terminato gli esami in tre mesi e dopo un semestre già avevo il titolo in mano.
- prima laurea magistrale. Durata nomale 2 anni, sono stato iscritto con abbreviazione di corso direttamente al secondo anno, ho impiegato un semestre.
- seconda laurea magistrale. Durata normale 5 anni (ciclo unico), sono stato iscritto con abbreviazione di corso al quarto anno, ho conseguito il titolo senza iscrivermi al quinto anno.
Totale anni accademici effettivi (considerando le frazioni di anno come un anno accademico intero): 5+1+1+1+1 = 9, di cui 2 fuoricorso.
Totale anni di durata normale dei corsi: 3+3+1+2+5 = 14.

Posso riscattare 7 anni oppure 14?

Che io sappia (nel frattempo potrebbe essere cambiato qualcosa) i corsi riscattabili devono avere avuto durata "non inferiore a" (in alcuni casi "non superiore a").

Diplomi universitari: tra i 2 e i 3 anni
Diplomi di laurea "vecchio ordinamento": tra i 4 e i 6 anni
Diplomi di laurea triennale "nuovo ordinamento": non inferiore a 3 anni
Diplomi di laurea specialistica "nuovo ordinamento": non inferiore a 2 anni
Diplomi di specializzazione post-laurea: non inferiore ai 2 anni
Dottorato di ricerca: pari alla durata stabilita dal relativo bando.

Ovviamente, riscattabili solo se non coperti da altra contribuzione.
 
Cari amici,

se è chiaro che non è possibile riscattare gli anni fuori corso, non mi è chiaro come funzioni il riscatto per i titoli accademici conseguiti in anticipo rispetto alla durata normale (ex legale). Faccio il mio esempio:
- prima laurea. Durata normale 3 anni, ne ho impiegati 5.
- seconda laurea. Durata normale 3 anni, sono stato iscritto con abbreviazione di corso direttamente al terzo anno, ho impiegato un anno.
- master universitario di primo livello. Durata normale 1 anno, pur non usufruendo di alcuna abbreviazione ho terminato gli esami in tre mesi e dopo un semestre già avevo il titolo in mano.
- prima laurea magistrale. Durata nomale 2 anni, sono stato iscritto con abbreviazione di corso direttamente al secondo anno, ho impiegato un semestre.
- seconda laurea magistrale. Durata normale 5 anni (ciclo unico), sono stato iscritto con abbreviazione di corso al quarto anno, ho conseguito il titolo senza iscrivermi al quinto anno.
Totale anni accademici effettivi (considerando le frazioni di anno come un anno accademico intero): 5+1+1+1+1 = 9, di cui 2 fuoricorso.
Totale anni di durata normale dei corsi: 3+3+1+2+5 = 14.

Posso riscattare 7 anni oppure 14?

In attesa che qualcuno più esperto della questione "riscatto dei titoli accademici conseguiti in anticipo rispetto alla durata legale" ti risponda, io ti dico che il master di I° livello non è mai riscattabile.
 
Tieni conto, infine, che non è automatico che l'anticipo dell'accesso alla prestazione sia pari agli anni che complessivamente vai a riscattare

Non ho capito, se riscatto 5 anni non significa che avrò accesso 5 anni prima alla pensione? Cioè non valgono come anni lavorati?
Potresti spiegarmi meglio cosa intendi dire?

Purtroppo sto affrontando la questione ora perché vorrei evitare di ritrovarmi a 70anni con ancora l'impossibilità di andare in pensione anche se forse sarà questo l'andazzo!

Per la deduzione significa che se pago 5000€ in unica soluzione, porto in deduzioni la mia aliquota marginale, ad esempio il 25% + addizionali per circa un 28%?
 
dedurre significa sottrarre dall'imponibile IRPeF

detrarre significa sottrarre dalla tassa
 
dedurre significa sottrarre dall'imponibile IRPeF

detrarre significa sottrarre dalla tassa

Hai ragione nel post sopra ho fatto un po' di confusione :confused:,
Deduco quindi i 5k e detraggo le aliquote marginali, adesso dovrebbe essere corretto :confused:
 
In attesa che qualcuno più esperto della questione "riscatto dei titoli accademici conseguiti in anticipo rispetto alla durata legale" ti risponda, io ti dico che il master di I° livello non è mai riscattabile.
A me il call center Inps ha detto che è riscattabile qualsiasi titolo accademico. Il master universitario di primo livello è un titolo accademico, secondo ciclo del processo di Bologna e dello Spazio europeo dell'istruzione superiore e livello 7 del QEQ/EQF. EDIT: i master sono equiparati ai fini del riscatto ai diplomi di specializzazione, i quali sono riscattabili solo se i relativi corsi hanno durata non inferiore a 2 anni accademici. Dunque sono riscattabili i (rari, ma non inesistenti) master conseguiti all'esito di corsi di durata biennale, ma non quelli (quasi tutti) conseguiti al termine di corsi di durata annuale.
Inoltre la durata legale non esiste più da anni: è stata sostituita con la durata normale dal decreto MURST 509/1999, attuativo dell'art. 17, c. 95, della legge 127/1997. C'è una sentenza del Consiglio di Stato di una dozzina d'anni fa che chiarisce che quelli di durata normale e durata legale sono due concetti differenti.
 
Ultima modifica:
Che io sappia (nel frattempo potrebbe essere cambiato qualcosa) i corsi riscattabili devono avere avuto durata "non inferiore a" (in alcuni casi "non superiore a").

Diplomi universitari: tra i 2 e i 3 anni
Diplomi di laurea "vecchio ordinamento": tra i 4 e i 6 anni
Diplomi di laurea triennale "nuovo ordinamento": non inferiore a 3 anni
Diplomi di laurea specialistica "nuovo ordinamento": non inferiore a 2 anni
Diplomi di specializzazione post-laurea: non inferiore ai 2 anni
Dottorato di ricerca: pari alla durata stabilita dal relativo bando.

Ovviamente, riscattabili solo se non coperti da altra contribuzione.

A parte il fatto che hai dimenticato le lauree magistrali, stai facendo confusine tra la durata nominale (normale o legale) dei corsi e il tempo che il candidato effettivamente impiega per il conseguimento del titolo di studio. Il quale può essere superiore, e in questo caso sappiamo che gli anni fuori corso non contano, ma può essere anche inferiore, come nel mio caso.
Tra l'altro i corsi di laurea del nuovo ordinamento hanno durata fissa di 3 anni, non durata non inferiore a 3 anni.
 
Non ho capito, se riscatto 5 anni non significa che avrò accesso 5 anni prima alla pensione? Cioè non valgono come anni lavorati?
Potresti spiegarmi meglio cosa intendi dire?


Purtroppo sto affrontando la questione ora perché vorrei evitare di ritrovarmi a 70anni con ancora l'impossibilità di andare in pensione anche se forse sarà questo l'andazzo!

Per la deduzione significa che se pago 5000€ in unica soluzione, porto in deduzioni la mia aliquota marginale, ad esempio il 25% + addizionali per circa un 28%?

Certamente i conteggi vanno fatti con attenzione tenendo sempre presente che li puoi fare con i requisiti odierni che al momento del tuo pensionamento potranno essere diversi (e molto probabilmente peggiorativi). Tuttavia deve essere presa una decisione ora per allora e si deve correre questo rischio.
Ti faccio un esempio con i requisiti odierni con il sistema misto.
Uomo nato nel 1960, laureato nel 1984 a 24 anni e che inizia a lavorare sempre nel 1984 (tralascio il mese di inizio del lavoro).
Nel 2027 a 67 anni può andare in pensione con la vecchiaia e sempre nel 2027 ha maturato 42 anni e 10 mesi. Se riscatta 5 anni di laurea, nel 2022 maturerà i 42 anni e 10 mesi e quindi potrà andare in pensione anticipata con 5 anni di anticipo rispetto ad una situazione senza riscatto della laurea.
Uomo nato nel 1960, laureato nel 1986 a 26 anni e che inizia a lavorare nel 1989.
Nel 2027 a 67 anni può andare in pensione con la vecchiaia mentre ha maturato solo 38 anni di contribuzione.
Se riscatta i 5 anni di laurea, nel 2027 potrà avere 42 anni e 10 mesi di contribuzione ma il riscatto è inutile al fine di anticipare la pensione (non dal punto di vista della misura) perché sarebbe andato in pensione ugualmente con la vecchiaia in quanto ha già raggiunto i 67 anni.
Ovviamente ci sono situazioni intermedie che vanno valutate attentamente.
 
A parte il fatto che hai dimenticato le lauree magistrali, stai facendo confusine tra la durata nominale (normale o legale) dei corsi e il tempo che il candidato effettivamente impiega per il conseguimento del titolo di studio. Il quale può essere superiore, e in questo caso sappiamo che gli anni fuori corso non contano, ma può essere anche inferiore, come nel mio caso.
Tra l'altro i corsi di laurea del nuovo ordinamento hanno durata fissa di 3 anni, non durata non inferiore a 3 anni.

Le informazioni mi derivano da un consulto presso INPS per la stima dell'entità del riscatto di una seconda laurea conseguita in tempi inferiori al normale a seguito di un certo numero di esami convalidati e conseguente iscrizione a partire da un anno superiore al primo.

Se hai informazioni più aggiornate mi farebbe piacere saperle (per mera cultura personale viste le iperboliche cifre richieste per laurea e dottorato).
 
Certo che sono cumulabili: i contributi al fondo pensione (fino a 5.164,57€) vanno indicati nel rigo E27 (o E30) mentre i versamenti per il riscatto della laurea sono da indicare nel rigo E21.

Quindi potrei versare 2.600 euro l'anno per il riscatto della laurea e 5.000 per il fondo pensione e abbassare l'IRPEF di 7.600 euro? Non credo sia possibile...
 
Le informazioni mi derivano da un consulto presso INPS per la stima dell'entità del riscatto di una seconda laurea conseguita in tempi inferiori al normale a seguito di un certo numero di esami convalidati e conseguente iscrizione a partire da un anno superiore al primo.

Se hai informazioni più aggiornate mi farebbe piacere saperle (per mera cultura personale viste le iperboliche cifre richieste per laurea e dottorato).
Non è questione di aggiornamento; è questione del fatto che un corso di laurea ha durata nominale (lasciamo perdere la distinzione tra legale e normale) di 3 anni anche se io impiego un solo anno per portarlo a termine (o perché beneficio d una abbreviazione di carriera, e della conseguente dispensa o convalida di una cospicua quantità di crediti/esami, o perché conseguo il titolo in anticipo, cosa possibile con la durata normale e che teoricamente non doveva essere possibile quando esisteva la durata legale). Se la legge non consente di riscattare gli anni fuori corso in quanto non facenti parte della durata nominale, in base allo stesso principio dovrebbe consentire invece il riscatto di quelli ufficiali ancorché frequentati virtualmente, visto che si parla di durata del corso e non di tempo impiegato per portarlo a conclusione. Altrimenti qual è il criterio interpretativo seguìto?
Altra cosa: i periodi sono coperti da contribuzione, ma presso un altro istituto di previdenza. Un sindacato mi ha detto che l'importante è che non siano coperti presso l'Inps, o meglio la gestione Inps alla quale sono attualmente iscritto, che è la gestione separata per i dipendenti pubblici (ex Inpdap). Insomma, secondo il sindacalista potrei scegliere alternativamente se ricongiungere i contributi dei due diversi enti previdenziali OPPURE riscattare la laurea presso l'Inps-Gdp. Tra l'altro la Gdp non è a fondo unico gestisce diverse casse previdenziali e io, siccome sono dipendente di un ente locale ma sono assegnato funzionalmente a un dicastero, ricevo due cedolini, con l'amministrazione di appartenenza organica che mi versa i contributi alla CPDEL (che fa parte del fondo della ex Gestione Inadel) e quello di appartenenza funzionale che me li versa alla CTPS (che fa parte della gestione ex Enpas). Mi hanno detto che questi contributi fanno cumulo automaticamente e senza onere per il contribunete ai fini pensionistici, ma sarà veramente così? Non riesco a trovare informazioni certe, e i riferimenti normativi sono frammentari e aggrovigliati.
 
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