Riscatto laurea parte seconda

Quindi potrei versare 2.600 euro l'anno per il riscatto della laurea e 5.000 per il fondo pensione e abbassare l'IRPEF di 7.600 euro? Non credo sia possibile...

Attenzione abbassi il reddito imponibile e non l'imposta! Sono deduzioni dal reddito e non detrazioni di imposta.
Quindi su un reddito imponibile più basso pagherai meno imposte tenendo conto dell'aliquota IRPEF e delle addizionali regionali e comunali.
 
Certamente i conteggi vanno fatti con attenzione tenendo sempre presente che li puoi fare con i requisiti odierni che al momento del tuo pensionamento potranno essere diversi (e molto probabilmente peggiorativi). Tuttavia deve essere presa una decisione ora per allora e si deve correre questo rischio.
Ti faccio un esempio con i requisiti odierni con il sistema misto.
Uomo nato nel 1960, laureato nel 1984 a 24 anni e che inizia a lavorare sempre nel 1984 (tralascio il mese di inizio del lavoro).
Nel 2027 a 67 anni può andare in pensione con la vecchiaia e sempre nel 2027 ha maturato 42 anni e 10 mesi. Se riscatta 5 anni di laurea, nel 2022 maturerà i 42 anni e 10 mesi e quindi potrà andare in pensione anticipata con 5 anni di anticipo rispetto ad una situazione senza riscatto della laurea.
Uomo nato nel 1960, laureato nel 1986 a 26 anni e che inizia a lavorare nel 1989.
Nel 2027 a 67 anni può andare in pensione con la vecchiaia mentre ha maturato solo 38 anni di contribuzione.
Se riscatta i 5 anni di laurea, nel 2027 potrà avere 42 anni e 10 mesi di contribuzione ma il riscatto è inutile al fine di anticipare la pensione (non dal punto di vista della misura) perché sarebbe andato in pensione ugualmente con la vecchiaia in quanto ha già raggiunto i 67 anni.
Ovviamente ci sono situazioni intermedie che vanno valutate attentamente.

Grazie per la spiegazione, chiarissimo. Ovviamente anche questo fa parte della propria strategia personale, di come si vede il futuro. Se pensassi che sabato prossimo potrei vincere il superenalotto onestamente della pensione a 70 o 64 anni mi interesserebbe marginalmente.

Quindi potrei versare 2.600 euro l'anno per il riscatto della laurea e 5.000 per il fondo pensione e abbassare l'IRPEF di 7.600 euro? Non credo sia possibile...

Esatto, è questo che volevo capire! Perchè se fosse così, secondo la mia opinione, saturazione FP e riscatto laurea sarebbero un'accoppiata vincente per trarre il massimo vantaggio in termini fiscali e previdenziali
 
Grazie per la spiegazione, chiarissimo. Ovviamente anche questo fa parte della propria strategia personale, di come si vede il futuro. Se pensassi che sabato prossimo potrei vincere il superenalotto onestamente della pensione a 70 o 64 anni mi interesserebbe marginalmente.



Esatto, è questo che volevo capire! Perchè se fosse così, secondo la mia opinione, saturazione FP e riscatto laurea sarebbero un'accoppiata vincente per trarre il massimo vantaggio in termini fiscali e previdenziali


Ho risposto al post 961. Per quanto riguarda i vantaggi fiscali sono d'accordo con te. La valutazione dei vantaggi economici, soprattutto per la pensione pubblica, dipende da quanto vivi dopo il pensionamento e questo non te lo può dire nessuno.
 
Attenzione abbassi il reddito imponibile e non l'imposta! Sono deduzioni dal reddito e non detrazioni di imposta.
Quindi su un reddito imponibile più basso pagherai meno imposte tenendo conto dell'aliquota IRPEF e delle addizionali regionali e comunali.

Si, certo. Mi sono espresso male. Chiedevo se fosse possibile abbassare l'imponibile di oltre 5.200 euro.
 
Mica male! Sto riscattando la laurea e avevo fatto qualche calcolo relativamente al FP pensando che ci fosse il limite di 5.200 euro. Dovrò rifarli.
Grazie OK!

Per il FP il versamento ha una deduzione dall'imponibile con il limite di € 5.164,57 annui ai quali puoi aggiungere il riscatto della laurea (vanno riportati in due punti diversi del 730).
 
Attenzione abbassi il reddito imponibile e non l'imposta! Sono deduzioni dal reddito e non detrazioni di imposta.
Quindi su un reddito imponibile più basso pagherai meno imposte tenendo conto dell'aliquota IRPEF e delle addizionali regionali e comunali.

Ok ma se ad esempio riscattassi la laurea in 5 anni (60 rate), se avessi un RAL di 24k, saturando inoltre il fondo pensione, stando a quanto ho capito è come se l'imponibile irpef fosse sotto 15k e di conseguenza tutti i vantaggi fiscali del caso su tasse e detrazioni, con il risultato di recuperare in parte la spesa.

Mi sto illudendo troppo? Sto sbagliando nel ragionamento?
 
Ciao a tutti;
sto pagando da ormai un paio di anni il riscatto della mia laurea triennale, ma ho letto da qualche parte che non è sempre scontato che questo riscatto valga ai fini del conteggio delle settimane ma del solo montante; qualcuno mi può dare delucidazioni?

GRAZIE!
 
visto che il montante si rivaluta con la media del pil degli ultimi 5 anni non avrei tutta questa fretta di riscattare la laurea...direi che eliminare il 2020 potrebbe essere una buona cosa...
 
Ciao a tutti;
sto pagando da ormai un paio di anni il riscatto della mia laurea triennale, ma ho letto da qualche parte che non è sempre scontato che questo riscatto valga ai fini del conteggio delle settimane ma del solo montante; qualcuno mi può dare delucidazioni?

GRAZIE!

Certamente il riscatto della laurea vale sia per il diritto alla pensione (conteggio delle settimane) che per la misura (montante). Altra cosa è la convenienza del riscatto della laurea per raggiungere lo scopo di ritirarsi dal lavoro prima.
Ti faccio un esempio con i requisiti odierni con il sistema misto.
Uomo nato nel 1960, laureato nel 1984 a 24 anni e che inizia a lavorare sempre nel 1984 (tralascio il mese di inizio del lavoro).
Nel 2027 a 67 anni può andare in pensione con la vecchiaia e sempre nel 2027 ha maturato 42 anni e 10 mesi. Se riscatta 5 anni di laurea, nel 2022 maturerà i 42 anni e 10 mesi e quindi potrà andare in pensione anticipata con 5 anni di anticipo rispetto ad una situazione senza riscatto della laurea.
Uomo nato nel 1960, laureato nel 1986 a 26 anni e che inizia a lavorare nel 1989.
Nel 2027 a 67 anni può andare in pensione con la vecchiaia mentre ha maturato solo 38 anni di contribuzione.
Se riscatta i 5 anni di laurea, nel 2027 potrà avere 42 anni e 10 mesi di contribuzione ma il riscatto è inutile al fine di anticipare la pensione (non dal punto di vista della misura) perché sarebbe andato in pensione ugualmente con la vecchiaia in quanto ha già raggiunto i 67 anni.
Ovviamente ci sono situazioni intermedie che vanno valutate attentamente.
 
Certamente il riscatto della laurea vale sia per il diritto alla pensione (conteggio delle settimane) che per la misura (montante). Altra cosa è la convenienza del riscatto della laurea per raggiungere lo scopo di ritirarsi dal lavoro prima.
Ti faccio un esempio con i requisiti odierni con il sistema misto.
Uomo nato nel 1960, laureato nel 1984 a 24 anni e che inizia a lavorare sempre nel 1984 (tralascio il mese di inizio del lavoro).
Nel 2027 a 67 anni può andare in pensione con la vecchiaia e sempre nel 2027 ha maturato 42 anni e 10 mesi. Se riscatta 5 anni di laurea, nel 2022 maturerà i 42 anni e 10 mesi e quindi potrà andare in pensione anticipata con 5 anni di anticipo rispetto ad una situazione senza riscatto della laurea.
Uomo nato nel 1960, laureato nel 1986 a 26 anni e che inizia a lavorare nel 1989.
Nel 2027 a 67 anni può andare in pensione con la vecchiaia mentre ha maturato solo 38 anni di contribuzione.
Se riscatta i 5 anni di laurea, nel 2027 potrà avere 42 anni e 10 mesi di contribuzione ma il riscatto è inutile al fine di anticipare la pensione (non dal punto di vista della misura) perché sarebbe andato in pensione ugualmente con la vecchiaia in quanto ha già raggiunto i 67 anni.
Ovviamente ci sono situazioni intermedie che vanno valutate attentamente.
Buongiorno e grazie, ora è tutto più chiaro; io ho 32 anni, e al netto del riscatto della triennale ho circa 8 nani di contributi versati (purtroppo fino ai 27 anni ho svolto solo lavori senza inquadramento) è comunque sensato riscattare nel mio caso perchè, nonostante non sia funzionale ai fini del "ritiro anticipato", mi permette di arrivare all'età pensionabile per anzianità con una storia contributiva più "lunga" ed un montante più "consistente", giusto?
 
Buongiorno e grazie, ora è tutto più chiaro; io ho 32 anni, e al netto del riscatto della triennale ho circa 8 nani di contributi versati (purtroppo fino ai 27 anni ho svolto solo lavori senza inquadramento) è comunque sensato riscattare nel mio caso perchè, nonostante non sia funzionale ai fini del "ritiro anticipato", mi permette di arrivare all'età pensionabile per anzianità con una storia contributiva più "lunga" ed un montante più "consistente", giusto?

Il tuo è un riscatto della laurea ordinario o agevolato? Se è agevolato, come ritengo dalla tua età, è ovvio che tale riscatto, visto l'ammontare esiguo dei versamenti, contribuirà molto poco all'accrescimento del tuo montante. In ogni caso per valutare la convenienza del riscatto della laurea ci si imbatte sempre in un dato che non si conosce prima ovverosia quanto si vivrà dopo l'uscita dal lavoro e, di conseguenza, se si riesce, quantomeno, a riprendere quanto versato con il riscatto.
 
Riscatto Laurea Ordinario

Finalmente mi è arrivato il conteggio dall'INPS per il riscatto ordinario per 1,5 anni di Laurea ante 1996 pari a 25.000€.
Con questo riscatto raggiungerei le 1900 settimane per poter accedere a quota 100 anche se scaduta , grazie alla cristallizzazione dei diritti , avendo fatto la richiesta entro la fine del 2021.
Non mi resta che scegliere se pagare l'importo a rate o in un unica soluzione.
La differenza è che , se pago a rate (12 mesi max) la legge potrebbe cambiare e cancellare la cristallizzazione dei diritti.
Inoltre non mi dispiacerebbe continuare a lavorare almeno fino al 2023 per questioni di reddito , dato che la pensione sarà il 75% del mio reddito mensile attuale.

Sono MOLTO MOLTO INDECISO su cosa fare.
 
Il tuo è un riscatto della laurea ordinario o agevolato? Se è agevolato, come ritengo dalla tua età, è ovvio che tale riscatto, visto l'ammontare esiguo dei versamenti, contribuirà molto poco all'accrescimento del tuo montante. In ogni caso per valutare la convenienza del riscatto della laurea ci si imbatte sempre in un dato che non si conosce prima ovverosia quanto si vivrà dopo l'uscita dal lavoro e, di conseguenza, se si riesce, quantomeno, a riprendere quanto versato con il riscatto.
Si confermo essere riscatto agevolato (nel mio caso 130 euro al mese, per 10 anni, per una triennale)
 
ho provato a fare delle simulazioni di riscatto dal sito inps (nato 1974, università da 1993 a 2000 ma da inizio 1998 lavoro ininterrottamente) e mi calcola come data di pensione di vecchiaia 09/2043 (tasso di sostituzione 68,09%) e anticipata 05/2040 (tasso 56,93%).
Simulando il riscatto dei soli 2 anni contributivi (1996 e 1997) mi chiederebbe 10529€ ma la anticipata passerebbe a 05/2038 (tasso 56,18%).
Non permette di simulare riscatti anteriori al 1996.

Domanda 1): Mi conviene riscattare intanto questi 2 anni agevolati così da poter andare in pensione 2 anni prima senza rimetterci troppo sull'importo della pensione?

Inoltre nel prospetto di simulazione mi scrive:
"I TUOI CONTRIBUTI DA LAVORO SONO TUTTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 1995, MA IL PERIODO LEGALE DI STUDI (O UNA SUA PARTE) SI COLLOCA ANTERIORMENTE A QUELLA DATA
Con il riscatto dei periodi di studio anteriori al 1996, hai la possibilità di cambiare il tuo regime previdenziale e di passare dal metodo di calcolo interamente contributivo a quello misto, considerato che la data del 31 dicembre 1995 fa da spartiacque per determinare il metodo di calcolo delle pensioni."

Domanda 2): Mi conviene passare al metodo misto?
 
Ultima modifica:
Ho effettuato la richiesta di riscatto di laurea e mi hanno inoltrato il documento "modello autocertificazione riscatto laurea.doc". Ho dei dubbi sulla compilazione del file. Cosa devo scrivere in questa sezione?

Di aver frequentat… i seguenti anni accademici in corso:
1° __/__/____
2° __/__/____
3° __/__/____
4° __/__/____ (solo se magistrale/specialistica)
5° __/__/____ (solo se magistrale/specialistica)

La data di fine di ogni anno accademico?
 
ho provato a fare delle simulazioni di riscatto dal sito inps (nato 1974, università da 1993 a 2000 ma da inizio 1998 lavoro ininterrottamente) e mi calcola come data di pensione di vecchiaia 09/2043 (tasso di sostituzione 68,09%) e anticipata 05/2040 (tasso 56,93%).
Simulando il riscatto dei soli 2 anni contributivi (1996 e 1997) mi chiederebbe 10529€ ma la anticipata passerebbe a 05/2038 (tasso 56,18%).
Non permette di simulare riscatti anteriori al 1996.

Domanda 1): Mi conviene riscattare intanto questi 2 anni agevolati così da poter andare in pensione 2 anni prima senza rimetterci troppo sull'importo della pensione?

Inoltre nel prospetto di simulazione mi scrive:
"I TUOI CONTRIBUTI DA LAVORO SONO TUTTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 1995, MA IL PERIODO LEGALE DI STUDI (O UNA SUA PARTE) SI COLLOCA ANTERIORMENTE A QUELLA DATA
Con il riscatto dei periodi di studio anteriori al 1996, hai la possibilità di cambiare il tuo regime previdenziale e di passare dal metodo di calcolo interamente contributivo a quello misto, considerato che la data del 31 dicembre 1995 fa da spartiacque per determinare il metodo di calcolo delle pensioni."

Domanda 2): Mi conviene passare al metodo misto?

nessuno sa rispondermi?
 
nessuno sa rispondermi?

Puoi rispondere alle due domande conoscendo l’onere del riscatto della laurea comprensivo anche dei due anni che si collocano nel periodo retributivo (e che saranno calcolati con il metodo della riserva matematica) ed i benefici in termini di importo della pensione e di anticipo dell’uscita dal lavoro. In ogni caso non sapendo però sin da adesso per quanti anni della pensione usufruirai saranno sempre dei calcoli teorici.
A mia moglie il sito dell’INPS ha permesso di calcolare l’importo della pensione comprensivo degli anni di laurea riscattati ante 1996 ma ovviamente devi saper anche qual è il costo trattandosi di riscatto ordinario e non agevolato (per il quale devi tener conto anche dei benefici fiscali derivanti dalla deduzione dei costi sostenuti). Con questi dati potrai capire la convenienza dei due percorsi.
 
Ciao a tutti,
sto valutando il riscatto agevolato, ma ho dubbi sulla reale efficacia; cioè non sono sicuro che ne valga la pena a fronte di un anticipo pensionistico non rilevante (ho 41 anni e lavoro dal 2007).
Sapete se esistono simulazioni, tabelle o altro con casistiche per età anagrafica e contributiva?
Grazie
 
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