Ristorazione

  • Obbligazione Societe Generale – Tasso fisso in Euro

    Questa obbligazione prevede il pagamento di tre cedole fisse, corrisposte su base semestrale, ad un tasso annuo lordo del 3,25% e il rimborso del 100% del Valore Nominale a scadenza. Durante la sua vita, il valore di mercato dell’obbligazione può essere diverso dal Valore Nominale. L’investitore potrà quindi acquistare l’obbligazione a prezzi inferiori o superiori al Valore Nominale; il rimborso del Valore Nominale è garantito esclusivamente a scadenza.
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19alessio79

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Ciao a tutti,
vorrei aprire un' attività un pò particolare dettata dall’osservazione dell’ambiente in cui lavoro. Riassumendo, lavoro in un ufficio, nella zona industriale di Palermo, dove logisticamente esiste un solo bar che detta legge su prezzi e qualità.
Sempre più spesso ho notato i colleghi che portano il classico “paniere”, o altri che telefonano ad un bar vicino per farsi portare il mangiare.
Ecco, la mia idea, consisterebbe in questo:
Iniziare un’attività rivolta agli uffici, preparando esclusivamente insalate.
Infatti per ora va di moda l’insalatina a pranzo, e stimando costi/rivendita del prodotto finito, probabilmente (considerando che vi sono oltre il mio ufficio molti call center in zona), mi sembra un’idea non proprio fuori luogo.
Per tanto mi sono cominciato a documentare un po’ sul web ma non ho trovato alcuna risposta ai miei quesiti.
Se permettete, ve le espongo:

• Gestirei il tutto via web, con un servizio di ordinazioni, ma immagino che la mia “attività” debba avere una sede fisica. Quindi occorre disporre obbligatoriamente di un locale, cui fare riferimento anche se io non avrei intenzione di creare un “fast-food”?

• Quali sono i passi legali che occorre fare?

• Se vado alla Camera di Commercio, come spiego tecnicamente cosa vorrei fare?

Questo sono i quesiti più importanti.
Purtroppo la situazione economica porta me e la mia famiglia a cercare altre attività e considerando gli amici che sono nella mia stessa situazione, la manodopera non dovrebbe mancare.
Vi ringrazio per il tempo che mi dedicherete
Saluti
 

Paolo1956

LOREM IPSUM
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Direi che quello che vuoi fare si chiami catering.

A parte la nota di biasimo sulle insalatine, il locale dove preparerai le pietanze dovrà rispettare le normative igienico sanitarie vigenti (piuttosto pallose mi risulta), così come il personale addetto e i contenitori per il trasporto.

In bocca al lupo.
 

19alessio79

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Quindi

Da quanto tu dici, comunque vi deve essere una sede fisica dell'attività...
 

Paolo1956

LOREM IPSUM
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certo,

mica le puoi preparare in casa.

Ti dicevo è palloso perché devi rispettare le normative igienico sanitarie e quindi c'è un certo investimento iniziale nelle attrezzature. Non so se in genere si ricorre a un consulente per essere certo di soddisfare le richieste della USL. Senti un po' in Camera di Commercio.
 

19alessio79

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ok

Chiedendo che voglio aprire un servizio di ristorazione(catering)... in pratica però vorrei aprire solo un laboratorio ma non aperto cl pubblico. Intendo niente tavolini, posti a sedere e altro...solo un laboratorio...
 

borghisalva

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Chiedendo che voglio aprire un servizio di ristorazione(catering)... in pratica però vorrei aprire solo un laboratorio ma non aperto cl pubblico. Intendo niente tavolini, posti a sedere e altro...solo un laboratorio...

tempo fa mi ero documentato per aprire una pizzeria al taglio e con sorpresa notai che la scrimante se far consumare il trancio di pizza nel negozio insieme all' offerta di bevande aveva un peso non indifferente, in definitiva se quello che hai in mente è un laboratorio non aperto al pubblico potresti avere delle agevolazioni burovratiche non indifferenti. vai su google e fai una breve ricerca su ristorazione con locale non aperto al pubblico. in bocca al lupo
 

PeloLungo

Giorgino RESTA
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certo,

mica le puoi preparare in casa.

Ti dicevo è palloso perché devi rispettare le normative igienico sanitarie e quindi c'è un certo investimento iniziale nelle attrezzature. Non so se in genere si ricorre a un consulente per essere certo di soddisfare le richieste della USL. Senti un po' in Camera di Commercio.

....scusate, parlo a titolo personale, ma il fatto di definire "palloso" il rispetto delle normative igienico sanitarie, mi fa rabbrividire....
 

Rospolone

Asinus asinum fricat
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Ciao a tutti,
vorrei aprire un' attività un pò particolare dettata dall’osservazione dell’ambiente in cui lavoro. Riassumendo, lavoro in un ufficio, nella zona industriale di Palermo, dove logisticamente esiste un solo bar che detta legge su prezzi e qualità.
Sempre più spesso ho notato i colleghi che portano il classico “paniere”, o altri che telefonano ad un bar vicino per farsi portare il mangiare.
Ecco, la mia idea, consisterebbe in questo:
Iniziare un’attività rivolta agli uffici, preparando esclusivamente insalate.
Infatti per ora va di moda l’insalatina a pranzo, e stimando costi/rivendita del prodotto finito, probabilmente (considerando che vi sono oltre il mio ufficio molti call center in zona), mi sembra un’idea non proprio fuori luogo.
Per tanto mi sono cominciato a documentare un po’ sul web ma non ho trovato alcuna risposta ai miei quesiti.
Se permettete, ve le espongo:

• Gestirei il tutto via web, con un servizio di ordinazioni, ma immagino che la mia “attività” debba avere una sede fisica. Quindi occorre disporre obbligatoriamente di un locale, cui fare riferimento anche se io non avrei intenzione di creare un “fast-food”?

• Quali sono i passi legali che occorre fare?

• Se vado alla Camera di Commercio, come spiego tecnicamente cosa vorrei fare?

Questo sono i quesiti più importanti.
Purtroppo la situazione economica porta me e la mia famiglia a cercare altre attività e considerando gli amici che sono nella mia stessa situazione, la manodopera non dovrebbe mancare.
Vi ringrazio per il tempo che mi dedicherete
Saluti

come prima cosa visto che sei di Palermi andrei dal "boss"del quartiere a chidere se puoi aprire l'attivitá e mi informerei sul pizzo richiesto

poi se conviene ancora mi occuperei del resti
 

_Sharik_

Cuore di cane
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in definitiva se quello che hai in mente è un laboratorio non aperto al pubblico potresti avere delle agevolazioni burovratiche non indifferenti.

Se vuoi maneggiare alimenti ti becchi tutta l'Haccp e le norme sul lavoro, si tratta di un fardello burocratico tanto pesante quanto poco utile.
Stima almeno un 3.000 euro per un consulente che ti segua e ti faccia fare i corsi obbligatori.

Un consiglio: almeno all'inizio prova solo a rivendere il prodotto di qualcun altro, altrimenti ci devi investire cifre importanti e tanto, tanto tempo per la burocrazia.


....scusate, parlo a titolo personale, ma il fatto di definire "palloso" il rispetto delle normative igienico sanitarie, mi fa rabbrividire....

Ho il lieve sospetto che tu non conosca benissimo il settore. :cool:

Le norme igieniche e sanitarie da una quindicina d'anni (con l'avvento dell'Haccp) sono passate da essere una cosa utile e seria con controlli eseguiti dalle Asl ad una faccenda 100% burocratica dalla dubbia utilita` per il 90% delle piccole attivita`.

Ti senti piu` sicuro nel sapere che ogni attivita` che ha un frigo deve obbligatoriamente tenere un registro dove annota giornalmente la temperatura del suddetto?
Nel sapere che ogni 2 anni ogni dipendente deve passare 4 ore a sentirsi dire sempre le solite cose sui batteri e le muffe con tanto di esamino finale fasullo dove si e` sempre promossi?
In compenso hanno tolto gli esami sanitari, una delle poche cose davvero utili.
I miei hanno una attivita` nel settore, da quando e` entrata in vigore l'Haccp non c'e` stato mezzo controllo, saranno passati 10 anni o piu`.

Stessa cosa delle norme sulla sicurezza del lavoro, dietro roboanti dichiarazioni d'intenti si nascondono costosi corsi antinfortunistici, di primo soccorso e antincendio dove solitamente ti dicono di non toccare nulla e chiamare le autorita`.
Tutte robe dove se paghi sei sempre in regola e dove ci sono zero controlli.
 

PeloLungo

Giorgino RESTA
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Se vuoi maneggiare alimenti ti becchi tutta l'Haccp e le norme sul lavoro, si tratta di un fardello burocratico tanto pesante quanto poco utile.
Stima almeno un 3.000 euro per un consulente che ti segua e ti faccia fare i corsi obbligatori.

Un consiglio: almeno all'inizio prova solo a rivendere il prodotto di qualcun altro, altrimenti ci devi investire cifre importanti e tanto, tanto tempo per la burocrazia.




Ho il lieve sospetto che tu non conosca benissimo il settore. :cool:

Le norme igieniche e sanitarie da una quindicina d'anni (con l'avvento dell'Haccp) sono passate da essere una cosa utile e seria con controlli eseguiti dalle Asl ad una faccenda 100% burocratica dalla dubbia utilita` per il 90% delle piccole attivita`.

Ti senti piu` sicuro nel sapere che ogni attivita` che ha un frigo deve obbligatoriamente tenere un registro dove annota giornalmente la temperatura del suddetto?
Nel sapere che ogni 2 anni ogni dipendente deve passare 4 ore a sentirsi dire sempre le solite cose sui batteri e le muffe con tanto di esamino finale fasullo dove si e` sempre promossi?
In compenso hanno tolto gli esami sanitari, una delle poche cose davvero utili.
I miei hanno una attivita` nel settore, da quando e` entrata in vigore l'Haccp non c'e` stato mezzo controllo, saranno passati 10 anni o piu`.

Stessa cosa delle norme sulla sicurezza del lavoro, dietro roboanti dichiarazioni d'intenti si nascondono costosi corsi antinfortunistici, di primo soccorso e antincendio dove solitamente ti dicono di non toccare nulla e chiamare le autorita`.
Tutte robe dove se paghi sei sempre in regola e dove ci sono zero controlli.

...grazie non conoscevo la normativa nel dettaglio...:bow::bow::bow:

....però ammetterai che a primo impatto leggere quella cosa un certo effetto lo fa...
 

19alessio79

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come prima cosa visto che sei di Palermi andrei dal "boss"del quartiere a chidere se puoi aprire l'attivitá e mi informerei sul pizzo richiesto

poi se conviene ancora mi occuperei del resti
Mi fa cosi tanto pensare quello che hai detto...come se al Nord non c'è a chi versare la "quota di partecipazione"...Bel ragionamento, complimenti....
 

Paolo1956

LOREM IPSUM
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....scusate, parlo a titolo personale, ma il fatto di definire "palloso" il rispetto delle normative igienico sanitarie, mi fa rabbrividire....

Palloso non implica un giudizio sull'utilità delle norme, ma sulla difficoltà ad essere certi di essere in regola. Potremmo dire farraginose....
 

Imar

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Un consiglio: almeno all'inizio prova solo a rivendere il prodotto di qualcun altro, altrimenti ci devi investire cifre importanti e tanto, tanto tempo per la burocrazia.

Questo è realmente il miglior consiglio che puoi trovare sul forum. Non farti scoraggiare, ma parti realmente in piccolo, quasi come fosse un hobby.


Le norme igieniche e sanitarie da una quindicina d'anni (con l'avvento dell'Haccp) sono passate da essere una cosa utile e seria con controlli eseguiti dalle Asl ad una faccenda 100% burocratica dalla dubbia utilita` per il 90% delle piccole attivita`.

Ti senti piu` sicuro nel sapere che ogni attivita` che ha un frigo deve obbligatoriamente tenere un registro dove annota giornalmente la temperatura del suddetto?
Nel sapere che ogni 2 anni ogni dipendente deve passare 4 ore a sentirsi dire sempre le solite cose sui batteri e le muffe con tanto di esamino finale fasullo dove si e` sempre promossi?
In compenso hanno tolto gli esami sanitari, una delle poche cose davvero utili.
I miei hanno una attivita` nel settore, da quando e` entrata in vigore l'Haccp non c'e` stato mezzo controllo, saranno passati 10 anni o piu`.

Stessa cosa delle norme sulla sicurezza del lavoro, dietro roboanti dichiarazioni d'intenti si nascondono costosi corsi antinfortunistici, di primo soccorso e antincendio dove solitamente ti dicono di non toccare nulla e chiamare le autorita`.
Tutte robe dove se paghi sei sempre in regola e dove ci sono zero controlli.

Direi.... perfetto.

A tutte le anime candide che si sconvolgono per un "palloso" (che in realtà sottovaluta la realtà) consiglio la lettura di questo libro:

Volevo solo vendere la pizza - Furini Luigi - Garzanti Libri

ove, con uno stile ironico e dissacrante, l'autore approfondisce quanto spiegato da _Sharik qui sopra.

Mitica (per me) rimane la discussione con i burocrati della ASL (mi pare) per..... mancato rispetto della norma che impone la .... numerazione delle trappole per topi
 

Andrea4891

W il papa Imbroglio!
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Mi fa cosi tanto pensare quello che hai detto...come se al Nord non c'è a chi versare la "quota di partecipazione"...Bel ragionamento, complimenti....
che la Mafia abbia ramificato al Nord non significa che sia scomparsa da Palermo
 

HereIam

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Esistono e sono cose diverse:

- delinquente singolo/occasionale/di professione,
- associazione a delinquere,
- associazione a delinquere di stampo mafioso (pure il concorso esterno con la mafia viene considerato:mmmm:),
- controllo del territorio da parte di associazioni a delinquere di stampo o non di stampo mafioso,

ma esistente anche il "riconoscimento" dell' "autorità" mafiosa da parte della popolazione o di sue parti, riconoscimento imposto ma non solo e non sempre.
 

er patrizio

92:98=2012:2018
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Ciao a tutti,
vorrei aprire un' attività un pò particolare dettata dall’osservazione dell’ambiente in cui lavoro. Riassumendo, lavoro in un ufficio, nella zona industriale di Palermo, dove logisticamente esiste un solo bar che detta legge su prezzi e qualità.
Sempre più spesso ho notato i colleghi che portano il classico “paniere”, o altri che telefonano ad un bar vicino per farsi portare il mangiare.
Ecco, la mia idea, consisterebbe in questo:
Iniziare un’attività rivolta agli uffici, preparando esclusivamente insalate.
Infatti per ora va di moda l’insalatina a pranzo, e stimando costi/rivendita del prodotto finito, probabilmente (considerando che vi sono oltre il mio ufficio molti call center in zona), mi sembra un’idea non proprio fuori luogo.
Per tanto mi sono cominciato a documentare un po’ sul web ma non ho trovato alcuna risposta ai miei quesiti.
Se permettete, ve le espongo:

• Gestirei il tutto via web, con un servizio di ordinazioni, ma immagino che la mia “attività” debba avere una sede fisica. Quindi occorre disporre obbligatoriamente di un locale, cui fare riferimento anche se io non avrei intenzione di creare un “fast-food”?

• Quali sono i passi legali che occorre fare?

• Se vado alla Camera di Commercio, come spiego tecnicamente cosa vorrei fare?

Questo sono i quesiti più importanti.
Purtroppo la situazione economica porta me e la mia famiglia a cercare altre attività e considerando gli amici che sono nella mia stessa situazione, la manodopera non dovrebbe mancare.
Vi ringrazio per il tempo che mi dedicherete
Saluti

In pratica vorresti inserirti in un margine di prezzo intermedio fra il bar che fa prezzi alti per quello che propone magari di qualità bassa ed il portarsi da mangiare da casa che è considerato un pò sfighè e poco comodo.
Hai pensato alla struttura di marketing ed a come farti conoscere?
Hai redatto una sorta di business plan?

Voglio saperne di più di come la pensi,sono di Roma,e tempo fa ho avuto un'idea molto simile alla tua...notando proprio la sempre maggiore attitudine al pranzo veloce fuori ed il rapporto prezzo/qualità di bar,piccoli alimentari,fast food e pizza al taglio talvolta costosi e per niente buoni.
Mi è sembrato un settore con qualche margine,attaccabile da un punto di vista imprenditoriale.
 
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