Alessandro Celli
Utente Registrato
- Registrato
- 23/10/09
- Messaggi
- 34.727
- Punti reazioni
- 958
Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
Condivido il tuo desiderio Alessandro ma, purtroppo, il denaro è inevitabile che si infili dove c'è possibilità di guadagni.Sta sempre più salendo la percentuale di consapevolezza da parte di private banker e family officer della necessità di gestione dell’arte con un approccio integrato rispetto al patrimonio complessivo.
Un recente rapporto Deloitte indica che la quota di gestori patrimoniali che offrono servizi di consulenza nel settore arte e beni da collezione è passata dal 39% nel 2011 al 78% nel 2021.
Ed infatti ecco la notizia di un connubio più stretto di sempre tra mondo dell’arte e mondo della finanza: il gallerista Emmanuel Perrotin (About the gallery | PERROTIN) dovrebbe avere a breve ufficialmente un nuovo socio di maggioranza dal mondo degli investimenti: Colony Investment Management.
( COLONY - Investment group based in Europe )
Una bella notizia mi direte voi amanti degli “investimenti in arte”?
Una pessima notizia risponderei io, visto che quando entra la finanza il gioco si fa sempre più duro, più aspro, più sporco e spietato.
Se l’arte potesse rimanere indenne da questi scenari sarebbe meglio.
Ocio quando personaggi (come costui in foto) appendono banane sul muro, se poi giocano con la finanza le banane possono marcire prima ancora di assaggiarle.![]()
Eccone una:Ah, scusate, ma su artprice le trovo le aggiudicazioni sui fossili?![]()
ah ah ah Grazie
Questo tuo intervento mi ha rattristato.accardiboettidoraziosalvoschifanogriffa (oltre ai soliti fontana ed altri capiscuola) : sicuramente ne ho perso qualcuno per strada, ma sono davvero pochi gli artisti gettonati dai collezionisti, non credete?
Di artisti emergenti o comunque di buone promesse sono in pochi a scommetterci, di fare ricerca fra le tante pagine di storia dell’arte piace un casino ma la mano nel portafoglio si preferisce evitare di metterla.
Così che quando esce un catalogo d’asta in tanti vanno a cercare i soliti dieci (quindici al massimo) nomi, il resto tanto passa inosservato. Poi fa nulla se le mie due ciofeche messe in meeting sono state le uniche opere che hanno quadruplicato la base d’asta, mi riferisco ad una carta di Cage e ad una di Nauman. Infatti andate via all’estero.
Per mia scelta sto uscendo dalle febbre del concettuale che ho cavalcato da almeno 15 anni e mi ha un po’ rotto le balle, ho sempre creduto nelle parole « Le plus grand ennemi de l’art c’est le bon goût » di Marcel Duchamp, ma con il tempo ho compreso che fra i telegrammi di On Kawara, quelli di Calzolari e il lavori postali di Alighiero, gira e rigira ‘sti quattro concetti in croce alla fine son tutti uguali, al pari di vedere dieci paesaggi di Lilloni
fra letterine, numeretti, cose incomprensibili ma tanto concettuali, a forza di studiarli ti danno il senso di essere sempre al punto d’accapo, con la sola differenza delle loro quotazioni.
Cercherò di orientarmi altrove, ma di certo non intendo affossare una collezione fra i soliti 10/15 gettonati dal mercato che mi sembra più una volontà di tanti a cercar consenso o di sperare di prenderli a 10 per lasciarli ai figli che ne incasseranno 100, ma in tal caso non sarei più un collezionista.
Chissà, magari mi dò ai fossili, e vista l’età che avanza potrebbe essere un ritorno alla giovinezza.
ad invecchiare, siamo sempre in tempo, o no?
Ah, scusate, ma su artprice le trovo le aggiudicazioni sui fossili?
buona settimana, coraggio, è solo lunedi![]()
accardiboettidoraziosalvoschifanogriffa (oltre ai soliti fontana ed altri capiscuola) : sicuramente ne ho perso qualcuno per strada, ma sono davvero pochi gli artisti gettonati dai collezionisti, non credete?
Di artisti emergenti o comunque di buone promesse sono in pochi a scommetterci, di fare ricerca fra le tante pagine di storia dell’arte piace un casino ma la mano nel portafoglio si preferisce evitare di metterla.
Così che quando esce un catalogo d’asta in tanti vanno a cercare i soliti dieci (quindici al massimo) nomi, il resto tanto passa inosservato. Poi fa nulla se le mie due ciofeche messe in meeting sono state le uniche opere che hanno quadruplicato la base d’asta, mi riferisco ad una carta di Cage e ad una di Nauman. Infatti andate via all’estero.
Per mia scelta sto uscendo dalle febbre del concettuale che ho cavalcato da almeno 15 anni e mi ha un po’ rotto le balle, ho sempre creduto nelle parole « Le plus grand ennemi de l’art c’est le bon goût » di Marcel Duchamp, ma con il tempo ho compreso che fra i telegrammi di On Kawara, quelli di Calzolari e il lavori postali di Alighiero, gira e rigira ‘sti quattro concetti in croce alla fine son tutti uguali, al pari di vedere dieci paesaggi di Lilloni
fra letterine, numeretti, cose incomprensibili ma tanto concettuali, a forza di studiarli ti danno il senso di essere sempre al punto d’accapo, con la sola differenza delle loro quotazioni.
Cercherò di orientarmi altrove, ma di certo non intendo affossare una collezione fra i soliti 10/15 gettonati dal mercato che mi sembra più una volontà di tanti a cercar consenso o di sperare di prenderli a 10 per lasciarli ai figli che ne incasseranno 100, ma in tal caso non sarei più un collezionista.
Chissà, magari mi dò ai fossili, e vista l’età che avanza potrebbe essere un ritorno alla giovinezza.
ad invecchiare, siamo sempre in tempo, o no?
Ah, scusate, ma su artprice le trovo le aggiudicazioni sui fossili?
buona settimana, coraggio, è solo lunedi![]()
Ma i fotomontaggi non sono sempre esistiti, scusa? Cosa c'entra qui l'IA, boh...
Io vedo una grandezza nell'artista che è sempre rimasto fedele a se stesso e alla sua idea e continua a ripeterla all'infinito.