Rivalutazione montante contributivo per pensione

Detta X la pensione che prenderei alla maturazione della pensione di vecchiaia, anticipando di 4 anni e col ricalcolo contributivo perdo all'incirca il 20% di X. Non pesa tanto il ricalcolo contributivo (ho 5 anni nel retributivo, dal 1990 al 1995 + mesi fatti nel pubblico ante 90 che non ritrovo neanch'io) quanto i 4 anni in meno di lavoro che vanno ad incidere sul montante contributivo. Per quanto mi riguarda non ci penso neanche un secondo, meglio 4 anni prima che a quasi 68 anni.

Edit: nel mi caso il riscatto di 5 anni di laurea con la riserva matematica, ovvero restando nel retributivo, cuba all'incirca 100K... una follia.
Grazie pensavo ci perdessi molto piu' del 20% considerando che attualmente il coefficiente di trasformazione del montante nella pensione è del 5,77% a 68 anni e del 5,06% a 64 anni.
 
Detta X la pensione che prenderei alla maturazione della pensione di vecchiaia, anticipando di 4 anni e col ricalcolo contributivo perdo all'incirca il 20% di X. Non pesa tanto il ricalcolo contributivo (ho 5 anni nel retributivo, dal 1990 al 1995 + mesi fatti nel pubblico ante 90 che non ritrovo neanch'io) quanto i 4 anni in meno di lavoro che vanno ad incidere sul montante contributivo. Per quanto mi riguarda non ci penso neanche un secondo, meglio 4 anni prima che a quasi 68 anni.

Edit: nel mi caso il riscatto di 5 anni di laurea con la riserva matematica, ovvero restando nel retributivo, cuba all'incirca 100K... una follia.

Perchè 100 k nel retributivo sono una follia e 21 nel contributivo sono stille di saggezza?
 
Perchè 100 k nel retributivo sono una follia e 21 nel contributivo sono stille di saggezza?
Anche qui bisognerebbe fare un conteggio a parità di uscita in pensione ipotizziamo 64 anni quanto si prenderebbe in un sistema e nell'altro.Ipotizzando un 20% in piu' nel sistema misto e considerando un'aspettativa di vita di 17 anni bisognerebbe vedere se questo 20% in piu' annuo moltiplicato 17 anni copre i 79000 euro in piu' pagati con il riscatto nel sistema misto.Da considerare anche che i 79000 euro pagati in piu' con le detrazioni fiscali diventerebbero meno.
 
Anche qui bisognerebbe fare un conteggio a parità di uscita in pensione ipotizziamo 64 anni quanto si prenderebbe in un sistema e nell'altro.Ipotizzando un 20% in piu' nel sistema misto e considerando un'aspettativa di vita di 17 anni bisognerebbe vedere se questo 20% in piu' annuo moltiplicato 17 anni copre i 79000 euro in piu' pagati con il riscatto nel sistema misto.Da considerare anche che i 79000 euro pagati in piu' con le detrazioni fiscali diventerebbero meno.

Dico subito che a me impressiona il fatto che la totalità dei soggetti interessati intravede la possibilità di uscita anticipata a prescindere dall'importo e non consideri la perdita che il contributivo comporta rispetto al misto.

Supponendo una pensione contributiva, a 64 ha un coefficiente di 50,60 e un divisore di 19,76 .

Una pensione retributiva ti alza il montante del 2% per anno senza considerare la rivalutazione del montante e ripaga il costo in tempi inferiori a 19,76.

In ultima analisi molti di voi hanno perso l'asino e cercano le carrubbe. Scusa l'impertinenza
 
Dico subito che a me impressiona il fatto che la totalità dei soggetti interessati intravede la possibilità di uscita anticipata a prescindere dall'importo e non consideri la perdita che il contributivo comporta rispetto al misto.

Supponendo una pensione contributiva, a 64 ha un coefficiente di 50,60 e un divisore di 19,76 .

Una pensione retributiva ti alza il montante del 2% per anno senza considerare la rivalutazione del montante e ripaga il costo in tempi inferiori a 19,76.

In ultima analisi molti di voi hanno perso l'asino e cercano le carrubbe. Scusa l'impertinenza
Perdonami Mander.Io attualmente ho 35000 euro lordi.Ho 4,3 mesi di lavoro fatti prima del 1996+ l'anno di militare.Se riscattassi con il sistema misto
avrei circa 2% per anno che per gli 8 anni e 3 mesi sarebbero circa il 16,5% di 35000 euro.
Se riscattassi con contributivo dovrei fare 2 conti
nel 1991 avevo reddito lordo di 5126 euro per 3 mesi
nel 1992 avevo un red. lordo di 17085
nel 1993 avevo red. lordo di 18893 euro
nel 1994 avevo un reddito lordo di 20762 euro
nel 1995 avevo un reddito lordo di 21568 euro

Bisognerebbe fare un calcolo di quanto sarebbe il montante contributivo nel periodo 1991 -1995 per capire bene la situazione
 
Perdonami Mander.Io attualmente ho 35000 euro lordi.Ho 4,3 mesi di lavoro fatti prima del 1996+ l'anno di militare.Se riscattassi con il sistema misto
avrei circa 2% per anno che per gli 8 anni e 3 mesi sarebbero circa il 16,5% di 35000 euro.
Se riscattassi con contributivo dovrei fare 2 conti
nel 1991 avevo reddito lordo di 5126 euro per 3 mesi
nel 1992 avevo un red. lordo di 17085
nel 1993 avevo red. lordo di 18893 euro
nel 1994 avevo un reddito lordo di 20762 euro
nel 1995 avevo un reddito lordo di 21568 euro

Bisognerebbe fare un calcolo di quanto sarebbe il montante contributivo nel periodo 1991 -1995 per capire bene la situazione

Andrea tu confondi l'imponibole con l'aliquota contributiva.
Credo tu abbia diritto ad una risposta analitica rivolgendosi direttamente all'inps o in subordine ad un previdenzialista, o un conselente del lavoro
 
Perchè 100 k nel retributivo sono una follia e 21 nel contributivo sono stille di saggezza?
Banalmente perché confrontando l'assegno calcolato con il sistema contributivo e con quello retributivo all'anno di maturazione del diritto della pensione di vecchiaia secondo la L. Fornero, la differenza è minima. Quindi, almeno nel mio caso, che è molto simile a quello di @andrea64, il grosso della differenza sta nei 4 anni di lavoro in più e non nel sistema di calcolo utilizzato. Atteso che non intendo andare in pensione a quasi 68 anni, accetto un 20% circa in meno di assegno (che è comunque adeguato per le mie esigenze) e mi tengo in tasca gli 80K (al lordo della deduzione) che farò fruttare in altro modo. Difficile da capire questa "perla di saggezza"?

Dico subito che a me impressiona il fatto che la totalità dei soggetti interessati intravede la possibilità di uscita anticipata a prescindere dall'importo e non consideri la perdita che il contributivo comporta rispetto al misto.
Nella vita ciascuno sceglie le priorità in funzione di problemi, salute, lavoro svolto e stabilità, famiglia, rendite, ecc. Per taluni le priorità prevalenti portano a massimizzare l'assegno, per altri i tempi di uscita. Non esiste una ricetta universale, ciascuno sceglie in funzione delle proprie esigenze. E' complicato da capire?
 
Ho fatto la simulazione nel mio caso dell'anno 1992 se calcolato con il sistema contributivo e con il sistema retributivo.
Stipendio lordo 1992 era di 17085 euro
Stipendio lordo 2020 era di 35000 euro.

Montante contributivo 1992 era di 17085/3=5695 euro( prima delle rivalutazioni annue)

Con la rivalutazione annua seguendo i coefficienti di rivalutazione i 5695 sono diventati nel 2020 17386 euro.

Con metodo retributivo il 1992 inciderebbe per 700 euro annui di pensione ( 2% di 35000)

Se il 1992 fosse calcolato nel contributivo bisogna moltiplicare 17386 per il coefficiente di trasformazione a 64 anni( età presunta della pensione) che è di 5,06%

Metodo contributivo 1992 17386 x 5,06% = 879 euro annui ai fini della pensione

Spiegatemi dove ho sbagliato perchè nel mio caso con il contributivo mi verrebbe una pensione piu' alta che nel retributivo.
 
Banalmente perché confrontando l'assegno calcolato con il sistema contributivo e con quello retributivo all'anno di maturazione del diritto della pensione di vecchiaia secondo la L. Fornero, la differenza è minima. Quindi, almeno nel mio caso, che è molto simile a quello di @andrea64, il grosso della differenza sta nei 4 anni di lavoro in più e non nel sistema di calcolo utilizzato. Atteso che non intendo andare in pensione a quasi 68 anni, accetto un 20% circa in meno di assegno (che è comunque adeguato per le mie esigenze) e mi tengo in tasca gli 80K (al lordo della deduzione) che farò fruttare in altro modo. Difficile da capire questa "perla di saggezza"?


Nella vita ciascuno sceglie le priorità in funzione di problemi, salute, lavoro svolto e stabilità, famiglia, rendite, ecc. Per taluni le priorità prevalenti portano a massimizzare l'assegno, per altri i tempi di uscita. Non esiste una ricetta universale, ciascuno sceglie in funzione delle proprie esigenze. E' complicato da capire?


Mettiamoci d'accordo :

100 o 20 determinano assegni contributivi o retributivi corrispondenti. Se il retributivo è più generoso lo sarà anche in riguardo ai versamenti effettuati.

Il discorso dell'anticipo della pensione sta su un altro piano, non c'entra con la convenienza attuariale.
 
Ho fatto la simulazione nel mio caso dell'anno 1992 se calcolato con il sistema contributivo e con il sistema retributivo.
Stipendio lordo 1992 era di 17085 euro
Stipendio lordo 2020 era di 35000 euro.

Montante contributivo 1992 era di 17085/3=5695 euro( prima delle rivalutazioni annue)

Con la rivalutazione annua seguendo i coefficienti di rivalutazione i 5695 sono diventati nel 2020 17386 euro.

Con metodo retributivo il 1992 inciderebbe per 700 euro annui di pensione ( 2% di 35000)

Se il 1992 fosse calcolato nel contributivo bisogna moltiplicare 17386 per il coefficiente di trasformazione a 64 anni( età presunta della pensione) che è di 5,06%

Metodo contributivo 1992 17386 x 5,06% = 879 euro annui ai fini della pensione

Spiegatemi dove ho sbagliato perchè nel mio caso con il contributivo mi verrebbe una pensione piu' alta che nel retributivo.

Per calcolare il montante devi prendere il 33% del 92 e rivalutarlo , poi aqgiungi il 33 del '93 e rivaluti per il coefficiente relativo.

Cosi di seguito fino ad oggi, facendo attenzione a non sbagliare.
 
Per calcolare il montante devi prendere il 33% del 92 e rivalutarlo , poi aqgiungi il 33 del '93 e rivaluti per il coefficiente relativo.

Cosi di seguito fino ad oggi, facendo attenzione a non sbagliare.
Io ho fatto cosi ' per il 1992 e mi stupisce che il 1992 nel mio caso andrei meglio nel contributivo che nel retributivo
 
Mettiamoci d'accordo :

100 o 20 determinano assegni contributivi o retributivi corrispondenti. Se il retributivo è più generoso lo sarà anche in riguardo ai versamenti effettuati.
Certo che il calcolo retributivo è più conveniente rispetto al contributivo ma in proporzione agli anni soggetti al calcolo; nel caso di specie gli anni in gioco sono circa 4. Pochi.
Il discorso dell'anticipo della pensione sta su un altro piano, non c'entra con la convenienza attuariale.
No, qui si parla di quanto l'anticipo della pensione inciderà sull'assegno pensionistico.
 
Spiegatemi dove ho sbagliato perchè nel mio caso con il contributivo mi verrebbe una pensione piu' alta che nel retributivo.
Prova in questo modo:

1. accedi sito INPS, simulazione pensione e copia & incolla in un file TXT i RAL dal 1990 ad oggi ed i presunti fino all'età della pensione;
2. importi il file in excel, elimini e ripulisci i campi che non servono, azzeri gli importi valorizzati relativi a contributi figurativi ante 1996 (es. l'anno del servizio militare);
3. per ciascuno anno, a partire dal 1990, moltiplichi il RAL x 33% x il coefficiente di capitalizzazione che ti è stato allegato nelle prime pagine;
4. sommi i montanti annui dal 1990 alla seconda metà del 2028, anno in cui dovresti maturare il requisito pensionistico col riscatto dei 5 anni in modalità light;
5. moltiplichi il montante contributivo ottenuto al punto precedente per il coefficiente di trasformazione previsto per il 2028 ed hai ottenuto l'assegno che otterresti andando in pensione col riscatto light e ricalcolo contributivo.

Infine, fai una simulazione INPS di quanto e come potrai accedere alla pensione di vecchiaia (dovrebbe essere nel 2032, dipende dal mese in cui sei nato ipotizzando che sei del 1964), ottieni una rendita lorda ed un tasso di sostituzione. Confronta questi dati con quelli stimati con il sistema contributivo sopra accennato.

Se hai difficoltà a destreggiarti con excel e vuoi una proiezione più precisa, recati da un patronato e con il loro simulatori ti danno al volo tutte le info che vuoi in cambio di un piccolo compenso.

Personalmente ho fatto entrambe le cose e le differenze di calcolo sono minime.

Se anche tu riesci ad anticipare di 4 anni (probabile visto che hai una storia lavorativa e di studio simile alla mia), vedrai che la penalizzazione tra gli importi degli assegni deriva dai 4 anni di montante in meno e dal coefficiente di trasformazione più basso a 64 anni rispetto che a 68 (0,7%).

Aspetterei comunque nel procedere col riscatto light degli anni di laurea passando al contributivo poiché circolano voci insistenti di quota 102 col ricalcolo contributivo e/o ipotesi analoghe sempre contributive che sterilizzerebbero il riscatto (e la spesa) degli anni di laurea.
 
Certo che il calcolo retributivo è più conveniente rispetto al contributivo ma in proporzione agli anni soggetti al calcolo; nel caso di specie gli anni in gioco sono circa 4. Pochi.

No, qui si parla di quanto l'anticipo della pensione inciderà sull'assegno pensionistico.
Fatto 100 lo stipendio lordo del 2020 posso chiederti qual'era il tuo stipendio lordo del 1992?
 
Fatto 100 lo stipendio lordo del 2020 posso chiederti qual'era il tuo stipendio lordo del 1992?
Avevo già risposto ma forse non avevo compreso la domanda.

Nel 92 ho avuto un lordo pari ad un terzo circa del 2020.
 
Prova in questo modo:

1. accedi sito INPS, simulazione pensione e copia & incolla in un file TXT i RAL dal 1990 ad oggi ed i presunti fino all'età della pensione;
2. importi il file in excel, elimini e ripulisci i campi che non servono, azzeri gli importi valorizzati relativi a contributi figurativi ante 1996 (es. l'anno del servizio militare);
3. per ciascuno anno, a partire dal 1990, moltiplichi il RAL x 33% x il coefficiente di capitalizzazione che ti è stato allegato nelle prime pagine;
4. sommi i montanti annui dal 1990 alla seconda metà del 2028, anno in cui dovresti maturare il requisito pensionistico col riscatto dei 5 anni in modalità light;
5. moltiplichi il montante contributivo ottenuto al punto precedente per il coefficiente di trasformazione previsto per il 2028 ed hai ottenuto l'assegno che otterresti andando in pensione col riscatto light e ricalcolo contributivo.

Infine, fai una simulazione INPS di quanto e come potrai accedere alla pensione di vecchiaia (dovrebbe essere nel 2032, dipende dal mese in cui sei nato ipotizzando che sei del 1964), ottieni una rendita lorda ed un tasso di sostituzione. Confronta questi dati con quelli stimati con il sistema contributivo sopra accennato.

Se hai difficoltà a destreggiarti con excel e vuoi una proiezione più precisa, recati da un patronato e con il loro simulatori ti danno al volo tutte le info che vuoi in cambio di un piccolo compenso.

Personalmente ho fatto entrambe le cose e le differenze di calcolo sono minime.

Se anche tu riesci ad anticipare di 4 anni (probabile visto che hai una storia lavorativa e di studio simile alla mia), vedrai che la penalizzazione tra gli importi degli assegni deriva dai 4 anni di montante in meno e dal coefficiente di trasformazione più basso a 64 anni rispetto che a 68 (0,7%).

Aspetterei comunque nel procedere col riscatto light degli anni di laurea passando al contributivo poiché circolano voci insistenti di quota 102 col ricalcolo contributivo e/o ipotesi analoghe sempre contributive che sterilizzerebbero il riscatto (e la spesa) degli anni di laurea.
Il sito Inps non mi lascia fare calcoli.Avevo provato in passato.Forse è dovuto che sono iscritto anche all'Enpaf
 
Avevo già risposto ma forse non avevo compreso la domanda.

Nel 92 ho avuto un lordo pari ad un terzo circa del 2020.
Nel mio caso il 1992 vado meglio nel contributivo perchè lo stipendio e' poco piu' che raddoppiato dal 1992 al 2020.Nel tuo caso il 1992 sei penalizzato con il contributivo ma non molto rispetto al retributivo avendo triplicato lo stipendio.
 
Nel mio caso il 1992 vado meglio nel contributivo perchè lo stipendio e' poco piu' che raddoppiato dal 1992 al 2020.Nel tuo caso il 1992 sei penalizzato con il contributivo ma non molto rispetto al retributivo avendo triplicato lo stipendio.

Se lavorassi fino a 68 anni, la differenza dell'assegno calcolato con il sistema misto e contributivo puro è di circa 80/90 euro al mese.

Uscendo invece 4 anni prima, a 63/64 anni, la differenza è più marcata, ma nel mio caso 4 anni sono importantissimi. Alla fine si tratta di fare valutazioni personali e soggettive e tra 4 anni in meno e X euro in più, preferisco mille volte 4 anni in meno... anche perché lavorare fino a quasi 68 anni non ha alcun senso né per il lavoratore né per il datore di lavoro. E' l'ennesima follia italica considerando, tra l'altro, le tantissime pensioni regalate fino a una dozzina di anni fa.
 
Certo che il calcolo retributivo è più conveniente rispetto al contributivo ma in proporzione agli anni soggetti al calcolo; nel caso di specie gli anni in gioco sono circa 4. Pochi.

No, qui si parla di quanto l'anticipo della pensione inciderà sull'assegno pensionistico.

Si parla di riscatto laurea con la riserva matematica o con il contributivo agevolato. Nel caso di Andrea si tratta di determinare l'assegno a 64 anni con la conseguente applicazione del coefficiente relativo ...se basta!!!



Ragionando a euro costanti se Andrea porta a casa 35 k lordi , se fissa un tasso di sostituzione a 70 avra' bisogno di una pensione annua lorda di 24,5 k pari ad un montante di 484 k . Si tratta ,pertanto di vedere quanto manca in soldi prima di tagliare il traguardo. A 67 anni bastano 50 in meno

Poi in generale mi preoccupa questo... liberi tutti.

In definitiva la domanda da porsi è:

. se mi compro una integrazione con l'inps faccio bene o faccio male. Se compro una retributiva è meglio o peggio. Andrea è scapolo ...e tu invece... pure?
 
Ultima modifica:
Poi in generale mi preoccupa questo... liberi tutti.

In definitiva la domanda da porsi è:

. se mi compro una integrazione con l'inps faccio bene o faccio male. Se compro una retributiva è meglio o peggio. Andrea è scapolo ...e tu invece... pure?

Non esiste un "bene o male", un "meglio o peggio" assoluti ed universalmente applicabili; ciascuno ha la propria vita, problemi, rendite, storie professionali, famiglie, figli, debiti, fondi integrativi, problemi di salute, risparmi ecc. ecc. e le scelte vanno fatte in funzione delle esigenze personali.

Anche sul tema del riscatto agevolato o con la riserva matematica degli anni di laurea vanno fatte delle simulazioni per capire entro quanti anni si recupera il maggior esborso al netto delle deduzioni considerando peraltro che la differenza, o parte di essa, potrebbe ad es. essere versata nel fondo pensione integrativo. Se ad inizio carriera, negli anni 90, il riscatto con la riserva matematica era certamente vantaggioso, a 6/7 anni dalla maturazione dei requisiti pensionistici potrebbe non esserlo più. Dipende dalle situazioni personali.
 
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