Rivalutazione montante contributivo per pensione

Se sono valide queste stime solo con la crescita combinata del 2021 e 2022 verrebbe recuperata la perdita di pil del 2020. Questo vale per gli anni singoli, calcolando però la media su 5 anni rolling ci potrebbero essere tre anni consecutivi senza rivalutazione. O peggio?
L’Fmi alza le stime per il Pil dell’Italia: +5,8% nel 2021 e +4,2% nel 2022. Al ribasso Usa e Germania - La Stampa

Per ora il dato certo è - 8,9 nel 2020 e quello stagnante del 2019,2018 , 2017 , 2016. La media geometrica abbassa ulteriormente la rivalutazione.

L'altra questione è che occorre fare pil reale in una fase in cui l'inflazione rialza la testa. In parole povere è la competitività che deve crescere insieme al PIL , puntando al controllo del debito, agli investimenti ed a riforme sostanziali, che il paese deve riconoscere e condividere.
 
Una domanda per esperti della previdenza inps.
Leggendo questa discussione capisco che il tasso medio di capitalizzazione per la rivalutazione del montante contributivo è legato in qualche modo al pil nominale medio degli ultimi 5 anni.
Ho visto che l'ultimo tasso publicato è di 1,009758 ed è riferito al montante al 31/12/2021 ed è applicato alle pensioni erogate nel 2023.
Ho visto anche che l'assegno sociale quest'anno è cresciuto di più del 9% rispetto allo scorso anno mentre il montante contributivo cresce meno dell'1%.
Ne consegue che per accedere alla pensione anticipata contributiva serviranno molti più contributi versati perchè la soglia del 2,8 volte l'ammontare dell'assegno sociale indirettamente si alza.
E' un ragionamento corretto o c'è altro da considerare?
 
Una domanda per esperti di previdenza estera. Per alcuni anni di lavoro all'estero (Europa), non sono stati raggiunti i limiti minimi previsti per ottenere la pensione, e non c'era interesse a chiedere l'integrazione contributiva per arrivare a tale minimo. E' stato quindi richiesto il rimborso dei contributi, ma l'ente comunica che il rimborso contributivo viene fatto al valore del versamento dell'epoca, senza nessuna rivalutazione monetaria (sono passati 40 anni). Secondo voi è una prassi corretta ? Si può far riferimento a qualche normativa per ottenere quantomeno il recupero dell'inflazione ?
 
Ho alcune domande sulla rivalutazione del montante contributivo.
1. Viene rivalutato in base al PIL nominale (non reale)?
2. Se fosse in base al PIL nominale, possiamo essere tranquilli che il potere di acquisto del capitale versato è preservato nel tempo?
 
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