Ci eravamo lasciati a dicembre dopo che RocketLab aveva annunciato l'acquisizione di Planetary Systems Corporation (sistemi di rilascio dei satelliti) ed il progetto Neutron (nuovo lanciatore con primo stadio completamente riutilizzabile nella classe 8ton, circa la stessa di Falcon9 e Soyuz).
Nel frattempo non sono stati fermi:
- annunciata e poi conclusa con successo l'acquisizione di SolAero (leader nei pannelli solari per satelliti)
- annunciati contratti per servizi di lancio e/o annessi e connessi con Synspective, BlackSky, NASA, GlobalStar, E-Space, HawkEye360
- conclusa l'attivazione di LC1b (secondo pad di lancio nel loro sito in Nuova Zelanda)
- annunciato il sito di costruzione e lancio di Neutron in Virginia di fianco a NASA Wallops
- annunciato il primo lancio di Electron da LC2 negli USA (HawkEye360, previsto NET 12/2022)
- concluso 3 lanci con successo, il primo dei quali ha battuto il record di tempo tra un lancio e l'altro portandolo a 20 giorni
Ad oggi i numeri dicono 25 lanci, di cui 3 fallimenti e 22 successi che hanno messo in orbita 112 satelliti.
Con tutto questo RocketLab continua sulla sua strada che lo vede diventare un fornitore di servizi a 360 gradi e non solo limitato ai lanci, puntando ad un servizio end-to-end fino alla progettazione e produzione di hardware "off the shelf" per i satelliti.
A mio parere è l'unica azienda oltre a SpaceX che stia riuscendo a fare sia innovazione che a portare a casa risultati concreti, in un panorama di fornitori meno innovativi (cfr. ULA, ArianceSpace, Roscosmos) e di startup ancora poco concrete (Astra, Virgin Orbit, FireFly stanno muovendo i primi passi, altri sono ancora più indietro). Inoltre sembra anche essere l'unica ad aver effettivamente preso coscienza della rivoluzione di mercato portata da Falcon9 (che ha imposto costi di lancio molto più bassi della concorrenza) ed aver integrato tutto questo nella propria visione a lungo periodo (Electron è già competitivo e Neutron ha come obiettivo primario di tutto il progetto la riduzione dei costi operativi).
Aggiungiamoci che l'attuale situazione della Russia ha di fatto azzerato la maggior parte dei prossimi contratti di Roscosmos e la maggior parte di essi è composta da payload che cascano esattamente nelle capacità del futuro Neutron, infatti il CEO Peter Back ha già dichiarato in un'intervista che stanno valutando se e come accelerarne lo sviluppo e l'entrata in servizio.
Il futuro a breve termine ci riserva altri due eventi interessanti:
- nei prossimi giorni ci sarà il primo tentativo concreto di
recupero di un primo stadio Electron
- in maggio ci sarà
la trimestrale 2022Q1
In tutto questo non sono un esperto di rocket science né di finanza ma fatico a capire come mai il mercato non stia premiando almeno un pochino di più un'azienda che possiede già una storia concreta, che fa acquisizioni importanti e centrate sui propri obiettivi, che ha un ottimo piano di sviluppo futuro e che ha contratti già firmati per svariati lanci futuri.
Personalmente continuo ad essere IN e anzi sto valutando se incrementare