Ciao, prendo questo spunto per dirti come la penso e fare un quadro generale di quello che "vedo" io motivandolo, mettiti comodo
Se vi sono tante posizioni corte nette sulle opzioni del vix significa che questi operatori pensano che la volatilità scenda e la conseguenza di una discesa della volatilità è sovente un rialzo del mercato di riferimento ( SP500) . Unito al fatto che il Vix è "relativamente" basso ( come media storica) ma fortunatamente il concetto di "alto e basso" sul Vix ( dopo che è arrivato a 9 ed a 80 ) è molto relativo, questo non fa altro che confermare che non vi è paura/timore sul mercato quindi saremmo in risk on ( il famoso sentiment positivo di cui ho parlato nel mio ultimo post ) : ma tutto questo c'è già stato per fare arrivare quell'indicatore fino a li. ( E' passato ma cosi' si capiscono meglio le correlazioni).
Quel grafico fa notare come si siano accumulate "molte" posizioni corte sulla volatilità ( rispetto allo standard) e che un piccolo aumento della stessa potrebbe produrre una chiusura di alcune di queste posizioni ( squeeze) portando il Vix ad un valore piu' alto e come conseguenza ( in ) diretta una correzione di SP500 . E fino a qui ci siamo e concordiamo.
L'obiezione che ti farebbe un rialzista alla affermazione di segnale bearish è : ma nel 2016/2018 durante il lungo rialzo degli indici quel valore è arrivato a livelli molto piu' alti di quello attuale, ( l'ultimo allegato ) tutti si aspettavano il "fisiologico " storno dei mercato e un allungo del Vix, invece , nulla, il Vix ha continuato a scendere , è sceso fino a quasi 9 di valore ( sembrava impossibile potesse succedere ) e il mercato è salito ininterrottamente.
Quindi a seconda da che prospettiva lo si voglia guardare puo' assumere significati completamente opposti cioè tranquillità assoluta del mercato e positività piena o segnale di allerta per un ( possibile) imminente innalzamento della IV con conseguente correzione dei mercati.
Quindi quale affidabilità statistica possiamo dargli se il rialzo o ribasso hanno avuto la stessa probabilità statistica di verificarsi in due situazioni simili?
A questo punto dovremmo ( io ragiono cosi' ) cercare delle conferme ( ad una interpretazione o all'altra ) con altri dati da confrontare perchè in passato entrambi gli scenari si sono verificati intorno a quei valori , 2016/2018 nessuno storno , novembre dicembre 2021 storno importante del mercato.
PS: certamente dovremo contestualizzare il valore ( come ho scritto nel post dell'autore ) a due momenti di politica monetaria completamente diversi e questo sicuramente ha il suo peso , 2016/2018 QE , ora tapering e rialzo tassi con inflazione molto piu' alta, scenario completamente diverso . Possiamo aggiungere l'anomalia della curva dei rendimenti che in situazioni simili ha sempre portato ( statisticamente) ad una recessione ( piu' o meno grave ) altro fattore che comincia a spostare ( forse) l'ago della bilancia.
Il continuo aumento di put a sostegno del trend ( che ha evidenziato numericamente il mio caro amico Shybrazen nel post sopra ) ed il totale dei posizionamenti monetari non ha fatto altro che confermare quello che si vede in quel grafico; ora come faccio a capire se la salita degli indici si potrebbe fermare e prendere una pausa oppure continuare ?
Noi utilizziamo la funzione di ripartizione e le movimentazioni monetarie ( OI) sul future come "bussola" del mercato per cercare di capire a che punto siamo.
Intanto mi faccio una configurazione grafica della situazione e alle righette che tiro nelle analisi grafiche e volumetriche per evidenziare il percorso dei prezzi ( vedo se ci sono "ostacoli" nel percorso cioè zone di prezzo dove sono stati scambiati volumi importanti tali da decretarne una zona sensibile ) cerco sempre delle conferme dal movimento del denaro .
Le resistenze o i supporti fatti col grafico sono tali se sono confermati dal mercato, cioè se su quei livelli il mercato mette soldi e fa "scommesse" ( in un verso o nell'altro) e su quei livelli si vedono importanti movimentazioni di denaro = volumi che si traducono in Open Interest .
Bene, in questi giorni qualcuno sta mettendo timidamente a mercato posizioni delta negative con le call sugli strike 4220/4250/4300 che sono i livelli di resistenza che ho indicato nel mio ultimo post prima del discorso di Powell.
Questo è il mio modo di approcciare il mercato; non mi baso solo su un dato o un indicatore ma cerco la conferma di diverse variabili interconnesse tra loro . Poi quando ci sono posizioni a mercato quello che "tecnicamente" deve essere fatto dagli operatori lo fanno a prescindere da quello che dice Powell ( a meno che non rivoluzioni completamente il suo approccio, poco palusibile ) . Il rialzo tassi era già previsto/scontato /conosciuto dal mercato ( ho postato le posizioni dei Fed Found che erano all'unisono sullo +0.25% ) e gli operatori hanno continuato a fare "l'ordinario" su cui erano già posizionati, secondo il sentiment del momento , cioè il long .
Piccola parentesi . Il mercato è sceso molto ( rispetto ai suoi standard) nel 2022 , era sottopesato ad inizio anno e molti istituzionali si sono ricoperti/riposizionati perchè erano molto sottopeso rispetto al banchmark. In queste fasi ci sono sempre quelli che aspettano ma poi sono costretti a salire sul carro "per forza" ( per statuto, per altri cavilli che non ricordo neppure ma ci sono ,ecc ) alla stregua di coloro che devono comprare il future per hedgiarsi posizione corte , hanno visione short ma devono andare long per non perdere soldi e producono "gli eccessi" di un movimento .
Il mercato cerca sempre zone di equilibrio di prezzo dove "affrancarsi" su un ipotetico "fair value" ( che non esiste chiaramente altrimenti non ci sarebbe mercato ) per poi creare eccessi in un senso e nell'altro a seconda delle aspettative o dei movimenti tecnici che condizionano sempre di piu' questi "nuovi" mercati. Molto operatori/analisti vedono ribassi, altri fine pericolo rialzi strutturali da qui in poi verso i massimi, io non lo so dove andranno , cerco di seguirli guardando i dati e i numeri che ho testato ( assieme all'amico/collega Bruno Shybrazen ) per ricavarne una funzione statistica/comportamentale.
Per quello che rilevo ora dai numeri arrivare alla chiusura gap di cui ho parlato a 4220 con una possibile estensione fino a 4300 significherebbe
arrivare vicino ad un eccesso statistico ( circa il 62% di ricoperture) e in questi ultimi due giorni l'OI sul future non è salito a fare pensare chissà quale forza per salire anzi è diminuito ( pur rimanendo il put call ratio positivo) quindi nel breve periodo fino a che non cambia la musica sui future lasciati a mercato direi che se la giocano tra gli strike 3950/4000 e 4220/4300.
PS: il post e i grafici sono di ieri mattina ma l'ho scritto durante il giorno a spizzichi e bocconi durante la giornata , tanto non è che fosse fondamentale farlo ieri piuttosto che oggi , è riferito ad "adesso" ma è una logica/metodo di analisi e lavoro che consiglio , cercare conferme alle proprie idee macroeconomiche coi numeri.
Io non vedo tutto questo long e neppure lo sfacelo che leggevo da mesi a 3500 o 3200 , il mercato prezza un trading range per ( ora ) marzo con i primi supporti da difendere a 3950/4000 e resistenze a 4220 4300 da sfruttare ma sono livelli che avevo già detto nell'ultimo post che mi sento di ribadire. PS: l'immagine sui volumi è vecchia e relativa ad una analisi fatta in altri contesti nel momento della discesa per raggiungere quei target con lo short ma fa capire i motivi del "perchè" il mercato si ricordi dei prezzi/livelli e si comporti in un certo modo accelerando o frenando le salite o discese. PS: i miei " vuoti di volume" risalgono ufficialmente al 2008 quando mi iscrissi nel Fol e scrivevo nel "mio" 3d ( ma erano già operativi dal 2000 ) quindi nessun plagio
verso coloro che li utilizzano ora .