S&P 500 sopravvalutato ?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Aggiornamento sullo Spoore di novembre:

P/E trailing = 16,07
P/E 10 = 22,34
P/BV = 2,03
Divid. yield = 1,83
Total Market Cap/GDP = 88,6%
Tobin Q = 1,05
 
Ciao, eccomi di nuovo...
avrei dovuto rispondervi subito ma sono passati mesi; meno male che qua è il regno del lungo termine :)
Comincio dall'inizio:

Max-f1 disse:
"1) Shiller basa la sua analisi sull'sp-500, mentre se non ho capito male tu parli di singole azioni. Per poter fare un confronto e comunque per ridurre il rischio specifico dovresti tenere in portafoglio un numero molto grande di azioni, e aggregare i dati in un singolo portafoglio .A questo punto ti conviene acquistare un etf legato all'sp-500."

Ecco... già questo punto è importantissimo!
Qual è la strategia migliore per investire in azioni? Già a questa domanda si pongono una marea di opzioni: ognuno adotta la propria strategia.
C'è chi segue i consigli dell'amico,
chi segue quelli della banca,
chi segue gli analisti,
chi fa analisi trecnica,
chi fa analisi fondamentale,
chi compra fondi,
chi compra etf,
chi compra azioni a caso,
chi ne compra 1 e chi ne prende 50,
e chi più ne ha più ne metta:)

Ma la domanda principe per il lettore è: con la tua strategia riesci ad ottenere performance migliori dell'indice? E di quanto?
Si', perche penso che chi investe in azioni voglia ottenere performance mediamente MIGLIORI dell'indice. Siete d'accordo?
L'etf, se non sbaglio, replica esattamente o quasi l'indice di riferimento. Per un investitore esigente non può andare bene!
Intendiamoci, meglio l'etf che i fondi d'investimento, soprattutto per chi non ha tempo nè voglia di seguire l'andamento di borsa :)
Anche perchè un 6,8% medio storico dello s&p è comunque un bel prendere!
Ma noi che siamo qui a scambiarci consigli sugli investimenti in borsa vogliamo di più! Noi puntiamo in alto! Eh eh!
E quindi la domanda sorge spontanea: quale strategia rende di più, nel lungo termine, di qualsiasi altra?
In questi mesi di letture varie sono giunto alla conclusione che la risposta è:

Analisi fondamentale con approccio value a lungo termine, con 10-20 azioni in portafoglio.

Ecco, l'ho detto! E' una banalità? Forse...
Ma a me piace semplificare le cose (beh l'avrete già capito con la storia del righello). Più una cosa è semplice più mi piace!
Qualcuno è d'accordo con me che seguendo questa strategia otterrà matematicamente (che parolona!) performance migliori dell'indice?
Esistono altre strategie che "promettono" questo risultato?
Approfitto per augurarvi un sereno natale ed un felice anno nuovo!

P.S. Perdonatemi per eventuali castronerie, io faccio l'operaio non il direttore di banca eh eh:)
 
@ oh-yes :

Nessuno sà quali siano le azioni che nel futuro performeranno meglio ( a meno di casi eclatanti ) , quindi la strategia più efficiente e sicura è porsi nella media . Acquistare un etf e quindi un indice e quindi mettersi nella media va benissimo. Inoltre l'etf è efficiente anche dal lato dei costi. La cosa che veramente è importante è prendere un etf suffiecientemente diversificato , ma soprattutto ( in base alle analisi di Jeremy Siegel ) azzeccare il timing giusto. Per farlo, se per esempio volessi acquistare un etf sull'indice di questo post , ovvero l'SP-500 , dovresti acquistarlo solo quando il prezzo/utile calcolato sulla media a 10 anni dell'utile è inferiore a 14,5. Oggi , vorrebbe dire acquistarlo tra 800 e 900.
 
Ciao Max-f1,
concordo con te che nessuno può sapere se un'azione andrà su o giù in un tempo x.
Ricordiamoci, però, che esistono strategie di scelta di pacchetti di azioni che permettono di battere il mercato costantemente nel corso degli anni.
Non penso che sia il caso di fare esempi ;)
Sono d'accordo per i costi: un etf costa molto di meno a parità di performance. Però la differenza diventa trascurabile se riusciamo a fare meglio del mercato.
Il timing è davvero il fulcro della questione! Ho passato mesi a pensarci, come risolvere il problema?
Inizialmente ero arrivato alla tua conclusione: acquistare solo sotto i 14,5 di P/e. Ma adesso siamo a 22, quanto tempo dovrò aspettare? Un anno, cinque, dieci ? Chi lo sa?
E nel frattempo cosa può succedere? Magari il mercato rimane stabile per molto. Ma esistono strategie che permettono di guadagnare anche in un mercato stabile? Risposta: sì.
OK, allora entro! Ma con quanti soldi? Vediamo... se entrando a 14 ho le stesse probabilità di guadagnare che di perdere vuole dire che entrando a 22 le probabilità di perdere aumentano a discapito del guadagno... allora forse è meglio non investire troppo; metto un po' meno soldi ma investo comunque perchè sono sicuro che farò meglio del mercato. Se poi il mercato salirà io sarò contento perchè potrò mettere un bel po' di fieno in cascina. Viceversa se il mercato andrà giù penserò: "meno male che non ho investito molto, comunque che bellezza, ho perso meno del mercato!"
Se dovessi investire solo in etf probabilmente adesso non entrerei perchè, come dici tu, sarebbe meglio aspettare 800-900 di S&P. Arriveranno? Non si sa!
Io spero di sì (senza gufare), così potrò incrementare!
 
un'idea semplice di Piano di accumulo su un Indice (es ETF S&P500) che prenda in considerazione anche il rischio (inteso come possibile sopra/sottovalutazione dell'indice)

es decido di investire 1.000 € al mese per tot mesi

stabilisco un rendimento minimo accettabile (tipo rendimento titolo di stato a 20 anni + 2%)

individuo il P/E medio dell'indice (utilizzando Utili medi ultimi 10 anni corretti per l'inflazione -> Shiller)

se Rendimento minimo = 6,5%
e P/E medio = 12
allora questo mese dovrò investire non più i 1.000 €, ma 1.282 €

1.282 = 1.000 x 1/(6,5% x 12)

se invece P/E fosse stato 22
allora nel mese avrei dovuto investire 699 €

699 = 1.000 x 1/(6,5% x 22)
 
Non male come operaio ! Lasciamo perdere i direttori di banca.....
Un altro sistema per evitare lo stress da decisione (azioni ? , obbligazioni ?, ecc , quando ? , quanto ?) è il seguente : prendi la tua età (supponiamo 40) e investi il 40% (la tua età) in obbligazioni ed il 60% in azioni. Ogni sei mesi riequilibri il portafoglio ed ogni anno lo adegui alla tua età.
Per quanto riguarda le obbligazioni e le azioni , se vuoi ridurre il rischio da cattiva scelta devi diversificare . Molte evidenze empiriche dimostrano ad esempio che 30 azioni sono il minimo per evitare un rischio troppo elevato . Se puoi permetterti di comprarle , bene , altrimenti prendi qualche ETF azionario e obbligazionario e fai il giochino di sopra.
Se puoi permetterti 30 azioni e non vuoi stressarti troppo usa un metodo "meccanico" . Sul mio blog io simulo diversi portafogli costruiti seguendo vari guru e monitoro le prestazioni . Potrai constatare che non è così facile battere gli indici.
Ciao, eccomi di nuovo...
avrei dovuto rispondervi subito ma sono passati mesi; meno male che qua è il regno del lungo termine :)
Comincio dall'inizio:

Max-f1 disse:
"1) Shiller basa la sua analisi sull'sp-500, mentre se non ho capito male tu parli di singole azioni. Per poter fare un confronto e comunque per ridurre il rischio specifico dovresti tenere in portafoglio un numero molto grande di azioni, e aggregare i dati in un singolo portafoglio .A questo punto ti conviene acquistare un etf legato all'sp-500."

Ecco... già questo punto è importantissimo!
Qual è la strategia migliore per investire in azioni? Già a questa domanda si pongono una marea di opzioni: ognuno adotta la propria strategia.
C'è chi segue i consigli dell'amico,
chi segue quelli della banca,
chi segue gli analisti,
chi fa analisi trecnica,
chi fa analisi fondamentale,
chi compra fondi,
chi compra etf,
chi compra azioni a caso,
chi ne compra 1 e chi ne prende 50,
e chi più ne ha più ne metta:)

Ma la domanda principe per il lettore è: con la tua strategia riesci ad ottenere performance migliori dell'indice? E di quanto?
Si', perche penso che chi investe in azioni voglia ottenere performance mediamente MIGLIORI dell'indice. Siete d'accordo?
L'etf, se non sbaglio, replica esattamente o quasi l'indice di riferimento. Per un investitore esigente non può andare bene!
Intendiamoci, meglio l'etf che i fondi d'investimento, soprattutto per chi non ha tempo nè voglia di seguire l'andamento di borsa :)
Anche perchè un 6,8% medio storico dello s&p è comunque un bel prendere!
Ma noi che siamo qui a scambiarci consigli sugli investimenti in borsa vogliamo di più! Noi puntiamo in alto! Eh eh!
E quindi la domanda sorge spontanea: quale strategia rende di più, nel lungo termine, di qualsiasi altra?
In questi mesi di letture varie sono giunto alla conclusione che la risposta è:

Analisi fondamentale con approccio value a lungo termine, con 10-20 azioni in portafoglio.

Ecco, l'ho detto! E' una banalità? Forse...
Ma a me piace semplificare le cose (beh l'avrete già capito con la storia del righello). Più una cosa è semplice più mi piace!
Qualcuno è d'accordo con me che seguendo questa strategia otterrà matematicamente (che parolona!) performance migliori dell'indice?
Esistono altre strategie che "promettono" questo risultato?
Approfitto per augurarvi un sereno natale ed un felice anno nuovo!

P.S. Perdonatemi per eventuali castronerie, io faccio l'operaio non il direttore di banca eh eh:)
 
@ B.Luca (ciao!)

Mi piace molto la tua formula! Ecco qualcosa che lega il P/E di Shiller al portafoglio personale!
Mi sembra ottima per un'entrata "una tantum" del tipo: adesso ho un po' di soldi e so esattamente come distribuirli nel portafoglio.
La affiancherò sicuramente alla mia tabella.

Non la applicherei però per mettere in atto un continuo accumulo nel corso del tempo.
Non che io sia contrario agli accumuli, ma penso che ci siano dei periodi nei quali sia meglio uscire in parte o totalmente.
Ad esempio, secondo la teoria dell'accumulo nel lungo, dovrei fregarmene dei continui su e giù dei mercati, delle notizie, delle guerre... tanto (da Siegel) le azioni, con quel 6,8% medio rimangono il miglior investimento finanziario al mondo.
Nel 2000, con P/E di oltre 40 , sarei dovuto restare dentro, vedere crollare i prezzi ed aspettare la risalita nel lungo.termine...
E' ovvio invece (almeno a posteriori) che nel 2000 e anni precedenti sarebbe stato meglio uscire progressivamente in fase di salita, osservare la bolla scoppiare e poi rientrare progressivamente in fase di discesa.
 
@ alfie547 (ciao!)

Anche il metodo di accumulo che proponi tu è semplice e facilmente attuabile, grazie!

Sono andato sul tuo sito; complimenti, fai veramente un buon lavoro!
Sarò io che non sono ancora entrato bene nell'ottica dei blog, ma non li trovo molto "leggibili": non riesco mai a capire come navigarci dentro e alla fine ci rinuncio ed esco:confused:
Ad esempio, c'è una "sezione" dei grafici o delle tabelle che permetta al visitatore di avere sott'occhio i vari portafogli con le performance nel corso degli anni? Sicuramente c'e ma io non l'ho trovata.

Per quanto riguarda il numero di azioni in portafoglio, ho deciso per 20. Ho cominciato da un anno (proprio a dicembre 2009) e devo dire che sono proprio contento dei risultati:

Ribilanciamento azioni mensile,
"Ricalibratura" del portafoglio ogni sei mesi (a giugno e a dicembre),
Performance 40% circa (non su tutto il portafoglio, solo sulle azioni).

Adesso, prima del capodanno devo fare la "ricalibratura"
riducendo le azioni al 40%, obbligazioni al 42% e liquidità al 18%.
 
Grazie ....
Seleziona le etichette "performance" per vedere quelle dei vari portafogli. , e "creazione del prortafoglio" per vedere la composizione degli stessi . Per questi ultimi , mi sa che dovrò creare etichette diverse per i vari portafogli . Quello con i nomi dei titoli si chiama PBVROA.
@ alfie547 (ciao!)

Anche il metodo di accumulo che proponi tu è semplice e facilmente attuabile, grazie!

Sono andato sul tuo sito; complimenti, fai veramente un buon lavoro!
Sarò io che non sono ancora entrato bene nell'ottica dei blog, ma non li trovo molto "leggibili": non riesco mai a capire come navigarci dentro e alla fine ci rinuncio ed esco:confused:
Ad esempio, c'è una "sezione" dei grafici o delle tabelle che permetta al visitatore di avere sott'occhio i vari portafogli con le performance nel corso degli anni? Sicuramente c'e ma io non l'ho trovata.

Per quanto riguarda il numero di azioni in portafoglio, ho deciso per 20. Ho cominciato da un anno (proprio a dicembre 2009) e devo dire che sono proprio contento dei risultati:

Ribilanciamento azioni mensile,
"Ricalibratura" del portafoglio ogni sei mesi (a giugno e a dicembre),
Performance 40% circa (non su tutto il portafoglio, solo sulle azioni).

Adesso, prima del capodanno devo fare la "ricalibratura"
riducendo le azioni al 40%, obbligazioni al 42% e liquidità al 18%.
 
Aggiornamento sullo Spoore:

P/E trailing = 16,86
P/E 10 = 22,94
Divid. yield = 1,78
P/BV = 2,22
Tobin Q = 1,15
Total Market Cap/GDP = 91,1%
 
La salita dell'S&P 500 continua ad essere sospinta dall'espanzione non solo dei profitti (tramite cost cutting) ma anche del fatturato. OK!

S&P 500 Beating Analyst Estimates for Sales by Most Since 2006

Feb. 7 (Bloomberg) -- More U.S. companies are exceeding sales forecasts than any time in four years, helping extend the biggest stock-market rally since 1936.
Caterpillar Inc. and United Parcel Service Inc., barometers for the economy because of their building and delivery businesses, are among the 72 percent of Standard & Poor’s 500 Index companies that reported more revenue last quarter than analysts estimated, the largest proportion since at least 2006, according to data compiled by Bloomberg. Sales beat projections by an average 2.3 percent, the most in two years, the data show.
While U.S. earnings have surpassed Wall Street estimates for seven straight quarters, sales have trailed forecasts on average since 2008, as the U.S. ended its worst recession in seven decades and employers cut as many as 8.75 million workers. Bank of America Corp. and Penn Capital Management say unexpected revenue growth shows the economy is expanding enough that companies can stop firing people and closing plants.
“You really did need top-line growth because the cost- cutting got to where you couldn’t cut any more,” said Eric Green, a money manager at Penn Capital Management in Philadelphia, which oversees $5.6 billion. “But you’re seeing it now. Many companies are having that nice top-line growth, and as that goes up, it should have a magnified effect on earnings. It’s very positive for the equity markets.”
Strengthening global economic growth and higher-than- estimated earnings have pushed the S&P 500 up 28 percent since July 2, its 2010 low. The index topped 1,300 on Feb. 1, a 31- month high, after reports showed U.S. manufacturing accelerated at the fastest pace since May 2004 last month and consumer spending exceeded forecasts.
Total revenue for S&P 500 companies may rise 7.5 percent this year, the most since 2007, to an all-time high of $1,017.44 a share, according to analyst estimates compiled by Bloomberg. Sales fell 13 percent between November 2008 and October 2009 as the worst U.S. recession since the 1930s forced businesses and consumers to cut back on spending.
“The market has been saying with a pretty clear signal since the August lows that double-dip fears were misplaced, that we were set to see a reacceleration in economic activity in 2011, and I think all of that is true,” said Scott Migliori, the San Francisco-based U.S. chief investment officer at RCM, a unit of Allianz Global Investors that oversees more than $145 billion. “The market has already told us that the economy is going to grow pretty robustly in 2011.”
David Bianco, the chief U.S. equity strategist at Bank of America, says faster-than-estimated sales means corporate expense reductions aimed at propping up earnings may be ending, with demand for goods and services increasing.
Since the start of the third quarter of 2008, when Lehman Brothers Holdings Inc. filed the largest bankruptcy in U.S. history, sales for S&P 500 companies have missed estimates by an average of 0.1 percent, while earnings have surpassed forecasts by 2.9 percent, data compiled by Bloomberg show. The fourth quarter was the first time since 2008 that the average sales surprise reached 2 percent, the data show.
“Fourth-quarter results are coming in strong on all measures,” Bianco, who estimates the S&P 500 will climb to 1,400 by the end of the year, wrote in a Jan. 31 report. “Better-than-expected sales growth means earnings growth is being driven not by cost-cutting, but by improving demand.”
The sales recovery may spur hiring, Migliori said. The world’s largest economy will grow 3.1 percent in 2011 and 3.2 percent in 2012, the most over two years since 2004 and 2005, according to the median estimates of more than 50 economists surveyed by Bloomberg.
“Sales tends to be highly correlated to economic activity,” said Greg Woodard, a strategist at Manning & Napier in Fairport, New York, which manages about $36 billion. “Growing revenue is very important for companies. You’re starting to see that transition away from cost-cutting on the quarterly reports, and we’re starting to see the very early signs of hiring, and that’s a positive signal.”
 
I mercati azionari nel 2011

08.02.2011 - MILANO (Finanza.com)

2011 nel segno dei guadagni.
Secondo Bill O'Neill - Chief Investment Officer for Europe, Middle East and Africa (EMEA) di Merrill Lynch Wealth Management e autore di Merrill Lynch Wealth Management Year Ahead 2011 - nel corso di quest'anno gli investitori dovrebbero perseguire la crescita sicura dei guadagni, in considerazione di una graduale stabilizzazione della ripresa, guidata dalle economie dei paesi emergenti. In particolare secondo il guro della banca americana, la crescita dell'economia mondiale nel 2011 sarà probabilmente sostenuta, attorno al 4,5% con un lieve calo rispetto al 4,9% del 2010.

La ripresa di Stati Uniti ed Europa continentale potrebbe essere fonte di qualche delusione, ma i forti consumi interni dovrebbero garantire il soft landing dell'economia cinese.
"Con la graduale ripresa dell'economia mondiale, gli investitori dovrebbero preferire materie prime e titoli azionari a titoli di Stato e obbligazioni societarie. Nel settore azionario, l'attenzione dovrebbe concentrarsi più sui dividendi che sulla crescita del capitale", è la ricetta che suggerisce O'Neill.
"Inoltre, gli investitori dovrebbero mantenere un approccio più cauto nei confronti del debito dei mercati emergenti, cercando di evitare gli investimenti sopravvalutati".

:cool:
 

Allegati

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Un incubo vorresti dire!! :eek:

Per portarlo a 400 ci vuole l'invasione degli alieni :D

Studiare le performance storiche può essere interessante e a volte istruttivo, il problema è che dal 1971 le regole son cambiate. Con la fine del gold standard la massa monetaria ha preso dimensioni gigantesche, e ora ci ritroviamo perfino con le banche centrali che comprano il debito degli stati (una follia per economisti di 50 anni fa). Di conseguenza solo picchi di panico nel settore finanziario (come la crisi del 2008 che ha carattere straordinario) possono far crollare in maniera così profonda l'indice. Semplicemente perchè l'indice è prezzato in dollari, quindi mano che la carta perde di valore è più difficile per l'indice tornare (a livello nominale) a ribassi di molti anni prima. IMHO :)
 
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