Governo può usare fondo strategico per comprare azioni di società quotate
ROMA, 1 giugno (Reuters) - Il governo potrà utilizzare il nuovo "Fondo nazionale del Made in Italy" per acquisire partecipazioni azionarie in società quotate, stando ad una bozza del disegno di legge approvato ieri in consiglio dei ministri. Sponsorizzato dal ministro delle Imprese Adolfo Urso, il veicolo ha l'obiettivo di supportare le aziende che operano nelle filiere strategiche nazionali, oltre che favorire l'approvvigionamento e il riuso di materie prime critiche. Urso nel pomeriggio sarà a Washington per "illustrare le potenzialità del fondo alla comunità finanziaria e imprenditoriale degli Stati Uniti", si legge in una nota del ministero. Stando alla bozza, il veicolo è autorizzato a investire, direttamente o indirettamente e anche per il tramite di altri fondi, nel capitale di società con azioni quotate in mercati regolamentati, purché abbiano sede legale in Italia e non operino nel settore bancario, finanziario o assicurativo. Gli investimenti dovranno avvenire a condizioni di mercato e nel rispetto della disciplina dell'Unione europea in materia di aiuti di stato. Tra le filiere ritenute strategiche dall'esecutivo vi è quella dell'automotive, ma il riferimento alla sede legale in Italia sembra precludere un investimento in Stellantis , che è basata in Olanda. Il fondo avrà una dotazione pubblica iniziale di 700 milioni di euro nel 2023 e altri 300 milioni l'anno prossimo. Almeno ulteriori 500 milioni di euro dovranno arrivare da investitori privati, in base alla bozza. Fonti governative hanno precedentemente riferito a Reuters che il governo intende sollecitare investimenti dei fondi sovrani di Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Azerbaijan e Norvegia per dare al fondo più potenza di fuoco. Una volta che il disegno di legge sarà stato approvato in Parlamento, il governo adotterà un decreto che definirà i requisiti di accesso al fondo, le condizioni, i criteri e le relative tipologie di intervento, nonché le modalità di individuazione del veicolo di investimento delle risorse del Fondo e del suo gestore. Una versione precedente del ddl faceva riferimento a veicoli finanziari o fondi di investimento partecipati da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). (Giuseppe Fonte, tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Francesca Piscioneri)((
enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com, +48587696613))
Banche ed Assicurazioni NO Stellantis NO, se li vuoi mettere nel settore energetico non sarebbe proprio male in sto periodo. Da noi con 300 MLN ti compri tanta buona roba con ottimo probabile dividendo.
Non siamo nemmeno grossi come ENI ... che volere di più? prego non li mettano in telecom
Avendo anche Brioschi provocatoriamente suggerirei un'OPA e vien via con 4 spicci.