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Saras, prezzo massimo 6,5 euro I Moratti valgono 6,2 miliardi
di Luca Testoni del 22-04-2006
da Finanza&Mercati del 22-04-2006
[Nr. 79 pagina 7]
Il valore incorpora già l’esito favorevole dell’arbitrato Sarlux contro Enron che si chiuderà entro il 30 aprile. L’offerta parte il 26 e riguarda il 40% del capitale
Saras svela le carte sull’Ipo. Giovedì, come anticipato da F&M, è arrivato il via libera della Consob al prospetto (che da oggi è disponibile sul sito della società) di quella che sarà la maggior offerta in Piazza Affari dopo quella di Enel nel 1999. L’Ipo della società petrolifera della famiglia Moratti, che a Sarroch (Cagliari) ha una delle maggiori raffinerie del Mediterraneo, comincerà il prossimo 26 aprile e si chiuderà il 12 maggio (il 18 maggio è previsto l’inizio delle contrattazioni). Compresa la green shoe, sul mercato andrà poco meno del 40% della società, attraverso un aumento di capitale e la cessione delle quote del presidente Gian Marco e dell’amministratore delegato Massimo Moratti (entrambi oggi al 16,7%). Solo il 20% dell’offerta sarà destinato al retail, il restante a investitori istituzionali italiani ed esteri (Saras ritiene che molta parte della domanda sarà straniera). Il prezzo massimo dei titoli offerti è fissato in 6,5 euro, con un lotto minimo di 600 azioni. Il ricavato stimato dell’Opvs nell’ipotesi di prezzo massimo, ammonterà a 390 milioni per l’aumento di capitale e 2,242 miliardi per la vendita (il che valorizza Saras circa 6,2 miliardi). La società ha fornito un confronto con i multipli di alcuni concorrenti: il rapporto enterprise value/ebitda 2005 di Saras è di 10,5; il rapporto prezzo/utili 2005 è di 19,8. Si tratta di valori superiori a quelli di Erg e secondi in Europa solo a quelli di Motor Oil. Ma occorre tener presente un fattore anomalo: il 26 partirà l’offerta, forse prima che si sia chiusa la vicenda Sarlux, la centrale elettrica che fornisce energia a un terzo della Sardegna, per il 45% della quale Saras è in arbitrato con Enron. L’esito è atteso, per quanto ha fatto sapere il tribunale di Parigi, entro il 30 aprile. Non è una cosa da poco: Saras ha chiesto di pagare 59 milioni per un asset in grado di pesare per il 20% sul valore del gruppo. Ma potrebbe anche perdere, o dover pagare molto di più. C’è, insomma, un periodo di limbo per cui chi sottoscriverà le azioni non saprà l’esatto ammontare degli asset sottostanti. E nel caso di incorporazione al 100% di Sarlux (ipotesi alla base del prezzo massimo) i multipli esemplificativi si ridurrebbero e sarebbero più in linea coi competitor. La società ha ritenuto di procedere nonostante Enron, poiché gran parte della domanda sarà intercettata dopo il primo maggio.
di Luca Testoni del 22-04-2006
da Finanza&Mercati del 22-04-2006
[Nr. 79 pagina 7]
Il valore incorpora già l’esito favorevole dell’arbitrato Sarlux contro Enron che si chiuderà entro il 30 aprile. L’offerta parte il 26 e riguarda il 40% del capitale
Saras svela le carte sull’Ipo. Giovedì, come anticipato da F&M, è arrivato il via libera della Consob al prospetto (che da oggi è disponibile sul sito della società) di quella che sarà la maggior offerta in Piazza Affari dopo quella di Enel nel 1999. L’Ipo della società petrolifera della famiglia Moratti, che a Sarroch (Cagliari) ha una delle maggiori raffinerie del Mediterraneo, comincerà il prossimo 26 aprile e si chiuderà il 12 maggio (il 18 maggio è previsto l’inizio delle contrattazioni). Compresa la green shoe, sul mercato andrà poco meno del 40% della società, attraverso un aumento di capitale e la cessione delle quote del presidente Gian Marco e dell’amministratore delegato Massimo Moratti (entrambi oggi al 16,7%). Solo il 20% dell’offerta sarà destinato al retail, il restante a investitori istituzionali italiani ed esteri (Saras ritiene che molta parte della domanda sarà straniera). Il prezzo massimo dei titoli offerti è fissato in 6,5 euro, con un lotto minimo di 600 azioni. Il ricavato stimato dell’Opvs nell’ipotesi di prezzo massimo, ammonterà a 390 milioni per l’aumento di capitale e 2,242 miliardi per la vendita (il che valorizza Saras circa 6,2 miliardi). La società ha fornito un confronto con i multipli di alcuni concorrenti: il rapporto enterprise value/ebitda 2005 di Saras è di 10,5; il rapporto prezzo/utili 2005 è di 19,8. Si tratta di valori superiori a quelli di Erg e secondi in Europa solo a quelli di Motor Oil. Ma occorre tener presente un fattore anomalo: il 26 partirà l’offerta, forse prima che si sia chiusa la vicenda Sarlux, la centrale elettrica che fornisce energia a un terzo della Sardegna, per il 45% della quale Saras è in arbitrato con Enron. L’esito è atteso, per quanto ha fatto sapere il tribunale di Parigi, entro il 30 aprile. Non è una cosa da poco: Saras ha chiesto di pagare 59 milioni per un asset in grado di pesare per il 20% sul valore del gruppo. Ma potrebbe anche perdere, o dover pagare molto di più. C’è, insomma, un periodo di limbo per cui chi sottoscriverà le azioni non saprà l’esatto ammontare degli asset sottostanti. E nel caso di incorporazione al 100% di Sarlux (ipotesi alla base del prezzo massimo) i multipli esemplificativi si ridurrebbero e sarebbero più in linea coi competitor. La società ha ritenuto di procedere nonostante Enron, poiché gran parte della domanda sarà intercettata dopo il primo maggio.