Dal momento che il PdR ha sottratto ai partiti la facoltà di formare una maggioranza politica, quindi implicitamente d'indicare un PdC, che poi lui incaricherà, Draghi svelerà formalmente le carte a tutti in parlamento, al momento della richiesta di fiducia, non essendo possibile, in questo caso, un previo accordo, politico, tra le forze di maggioranza.
L'assenso extraparlamentare, addirittura al buio, è un ulteriore strappo alla democrazia parlamentare, sulla scorta della necessità ed urgenza.
Corretto attendere programma e ministri, perché il primo cammina sulle gambe dei secondi, da parte di chi ha raccolto il consenso popolare e lo deve tradurre in governo e non può comportarsi come fosse una proprietà privata.
Fare paragoni con M5S + Lega o M5S + PD e LEU non ha senso, quelle erano composizioni volute dai partiti stessi.