Servizio Multicurrency del c/c Fineco

Buongiorno a tutti, mio malgrado mi sono ritrovato per "sbaglio" nell'anno in corso nello sforamento della soglia limite per 7gg consecutivi dato che non sapevo minimamente dell'esistenza di questa legge(è stato un mio amico fortuitamente a mettermene a conoscenza). Ho fatto varie ricerche e letto un po' nel forum per capire come funziona la questione e credo di aver capito più o meno cosa dovrei fare visto che il commercialista a cui mi rivolgo non ha esperienza in merito. Faccio un piccolo preambolo per farvi inquadrare la mia situazione, in pratica nel corso del 2016 ho deciso di investire nel mercato USA aprendo un MC Fineco, ho quindi convertito degli € in $, l'ultima volta l'ho fatto nel 2018, ovviamente non ho mai sforato la soglia di giacenza visto che la banca non mi ha mai mandato nessuna comunicazione(poi ricordo che avevo quasi sempre tutto investito). Negli anni ho realizzato dei guadagni sulle azioni su cui avevo investito, poi nel corso del 2021 c'è stato lo sforo per più di 7 giorni lavorativi consecutivi. Da quello che mi pare di capire e chiedo conferma anche a voi che sicuramente siete più esperti, la partita si gioca solo nell'anno solare 2021 quindi eventuali plusvalenze sul cambio negli anni precedenti restano fuori, confermate? 1)
Per il calcolo delle minus/plus a rigor di logica si dovrebbe usare la 2 ipotesi postata dall'utente "easymoney", che però a mio parere ha commesso un errore nell'ultimo passaggio infatti doveva essere 22000-15000/1,3-7000/1,2= plus 4628,21 quindi nel totale realizzava una plusvalenza di 3794,88 andando a pagare 986,67€. Infatti sulle 5000€ che lui prende in considerazione aveva già realizzato la minusvalenza mentre poi non ha preso in considerazione le restanti 7000€ che aveva in carico a 1,2. Mi confermate anche quest'altro punto? 2)

3)Mi confermate che la soglia di 51645,69€ è per ogni cointestatario quindi in caso 2 intestatari diventerebbe 103291,38€. Avete riferimenti normativi in merito?
4)Visto che la tassazione sulla plusvalenza di cambio va pagata solo per il periodo d'imposta dell'anno solare in cui si verifica lo sforamento, mettiamo caso che al 31/12/2021 avrò sul conto 250k $, se effettuassi per esempio i primi gg del 2022 una conversione di 200k $ portando il conto in USD sotto la soglia, mi confermate che su quella conversione non dovrò pagare nessuna eventuale plusvalenza ovviamente se rimarrò sempre sotto soglia per tutto il 2022.

Ringrazio anticipatamente chiunque darà il suo contributo e mi chiarirà questi dubbi

Scusate se rispondo solo ora dopo mesi, ma ho avuto problemi legati alla pandemia. Innanzitutto ringrazio con enorme ritardo tutti gli utenti che hanno risposto al mio quesito, in particolar modo "john.player". I giorni scorsi mi è arrivata la comunicazione ufficiale da parte della banca, su tale documento venivano indicati solo i giorni in cui ho fatto le conversioni da $ a €, non le operazioni di acquisto/vendita dei titoli(che di fatto sono vendite e acquisti di moneta), credo per una mera ragione di "compattezza" della documentazione altrimenti dovevano mandare un "libro". Penso che il senso della lettera(che tra le tante cose è arrivata per posta ordinaria, nemmeno per raccomandata) è fare da promemoria/avviso poi te lo vedi tu e il commercialista(che purtroppo non ho e non riesco a trovare uno "ferrato" in materia) con estratti conto e compagnia cantante. Per le cose che ci siamo detti e per il meraviglioso saggio dello "studio Zucconi" credo di aver capito(e fatto) tutti i calcoli da fare per poi pagare le tasse, però ora vorrei un parere da parte vostra su questa cosa, faccio direttamente un esempio numerico in maniera tale da essere più chiaro e diretto. Se per esempio ho 100 di capitale e durante l'anno solare li investo e disinvesto più volte, diciamo 3 volte, anche se per esempio nei fatti il capitale a fine anno è passato da 100 a 120, mi ritrovo nei calcoli dei corrispettivi e costi che poi andranno nel modello RT numeri che sono 3 volte il capitale che effettivamente ho, poi ovviamente il capital gain si calcolerà sulla differenza quindi sarà quel che sarà(nel mio esempio sarà 20). Onestamente la cosa mi era già chiara prima di fare i calcoli perchè ero consapevole che investendo e disinvestendo il capitale più volte, i volumi di "carico e scarico" di valuta si gonfiano però quando ho letto i numeri che dovrei inserire nel modello sono sobbalzato dalla sedia proprio perchè sono il triplo di quello che effettivamente ho sul conto quindi ecco il dubbio(più che altro la paranoia), ma non è che sto sbagliando qualcosa?!?Anche se sono sicurissimo che i calcoli sono coerenti e sicuramente giusti perchè li ho fatti prima a mano, poi li ho controllati con excel. L'unica cosa che mi "spaventa" sono le cifre monstre(almeno per me) che dovrei inserire in corrispettivi e costi perchè appunto sono molto ma molto superiori a quello che effettivamente ho. Vorrei la conferma da parte di qualcuno che è tutto "normale".
 
Ultima modifica:
Scusate se rispondo solo ora dopo mesi, ma ho avuto problemi legati alla pandemia. Innanzitutto ringrazio con enorme ritardo tutti gli utenti che hanno risposto al mio quesito, in particolar modo "john.player". I giorni scorsi mi è arrivata la comunicazione ufficiale da parte della banca, su tale documento venivano indicati solo i giorni in cui ho fatto le conversioni da $ a €, non le operazioni di acquisto/vendita dei titoli(che di fatto sono vendite e acquisti di moneta), credo per una mera ragione di "compattezza" della documentazione altrimenti dovevano mandare un "libro". Penso che il senso della lettera(che tra le tante cose è arrivata per posta ordinaria, nemmeno per raccomandata) è fare da promemoria/avviso poi te lo vedi tu e il commercialista(che purtroppo non ho e non riesco a trovare uno "ferrato" in materia) con estratti conto e compagnia cantante. Per le cose che ci siamo detti e per il meraviglioso saggio dello "studio Zucconi" credo di aver capito(e fatto) tutti i calcoli da fare per poi pagare le tasse, però ora vorrei un parere da parte vostra su questa cosa, faccio direttamente un esempio numerico in maniera tale da essere più chiaro e diretto. Se per esempio ho 100 di capitale e durante l'anno solare li invisto e disinvesto più volte, diciamo 3 volte, anche se per esempio nei fatti il capitale a fine anno è passato da 100 a 120, mi ritrovo nei calcoli dei corrispettivi e costi che poi andranno nel modello RT numeri che sono 3 volte il capitale che effettivamente ho, poi ovviamente il capital gain si calcolerà sulla differenza quindi sarà quel che sarà. Onestamente la cosa mi era già chiara prima di fare i calcoli perchè ero consapevole che investendo e disinvestendo il capitale più volte, i volumi di "carico e scarico" di valuta si gonfiano però quando ho letto i numeri che dovrei inserire nel modello sono sobbalzato dalla sedia proprio perchè sono il triplo di quello che effettivamente ho sul conto quindi ecco il dubbio(più che altro la paranoia), ma non è che sto sbagliando qualcosa?!?Anche se sono sicurissimo che i calcoli sono coerenti e sicuramente giusti perchè li ho fatti prima a mano, poi li ho controllati con excel. L'unica cosa che mi "spaventa" sono le cifre monstre(almeno per me) che dovrei inserire in corrispettivi e costi perchè appunto sono molto ma molto superiori a quello che effettivamente ho. Vorrei la conferma da parte di qualcuno che è tutto "normale".

E' tutto normale. Io ho inserito all'epoca (2003-2004) la bellezza di oltre 400k, avendo un saldo di poco piu' di 50K.
 
Scusate se rispondo solo ora dopo mesi, ma ho avuto problemi legati alla pandemia. Innanzitutto ringrazio con enorme ritardo tutti gli utenti che hanno risposto al mio quesito, in particolar modo "john.player". I giorni scorsi mi è arrivata la comunicazione ufficiale da parte della banca, su tale documento venivano indicati solo i giorni in cui ho fatto le conversioni da $ a €, non le operazioni di acquisto/vendita dei titoli(che di fatto sono vendite e acquisti di moneta), credo per una mera ragione di "compattezza" della documentazione altrimenti dovevano mandare un "libro". Penso che il senso della lettera(che tra le tante cose è arrivata per posta ordinaria, nemmeno per raccomandata) è fare da promemoria/avviso poi te lo vedi tu e il commercialista(che purtroppo non ho e non riesco a trovare uno "ferrato" in materia) con estratti conto e compagnia cantante. Per le cose che ci siamo detti e per il meraviglioso saggio dello "studio Zucconi" credo di aver capito(e fatto) tutti i calcoli da fare per poi pagare le tasse, però ora vorrei un parere da parte vostra su questa cosa, faccio direttamente un esempio numerico in maniera tale da essere più chiaro e diretto. Se per esempio ho 100 di capitale e durante l'anno solare li invisto e disinvesto più volte, diciamo 3 volte, anche se per esempio nei fatti il capitale a fine anno è passato da 100 a 120, mi ritrovo nei calcoli dei corrispettivi e costi che poi andranno nel modello RT numeri che sono 3 volte il capitale che effettivamente ho, poi ovviamente il capital gain si calcolerà sulla differenza quindi sarà quel che sarà. Onestamente la cosa mi era già chiara prima di fare i calcoli perchè ero consapevole che investendo e disinvestendo il capitale più volte, i volumi di "carico e scarico" di valuta si gonfiano però quando ho letto i numeri che dovrei inserire nel modello sono sobbalzato dalla sedia proprio perchè sono il triplo di quello che effettivamente ho sul conto quindi ecco il dubbio(più che altro la paranoia), ma non è che sto sbagliando qualcosa?!?Anche se sono sicurissimo che i calcoli sono coerenti e sicuramente giusti perchè li ho fatti prima a mano, poi li ho controllati con excel. L'unica cosa che mi "spaventa" sono le cifre monstre(almeno per me) che dovrei inserire in corrispettivi e costi perchè appunto sono molto ma molto superiori a quello che effettivamente ho. Vorrei la conferma da parte di qualcuno che è tutto "normale".

A me rimangono dei dubbi, infatti Fineco calcola il capital gain sulle compravendite di titoli in valuta in regime amministrato, considerando i valori eurizzati e te li fa pagare o accantonare come minus sullo zainetto.
Perchè allora bisognerebbe rifare il calcolo sulle stesse operazioni?
E se i titoli, come probabile, fossero stati acquistati in un anno precedente, dove poteva esserci o non esserci l'obbligo dichiarativo? Qual è il valore del titolo e del cambio a cui riferirsi? quello di inizio anno? boh?
 
A me rimangono dei dubbi, infatti Fineco calcola il capital gain sulle compravendite di titoli in valuta in regime amministrato, considerando i valori eurizzati e te li fa pagare o accantonare come minus sullo zainetto.
Perchè allora bisognerebbe rifare il calcolo sulle stesse operazioni?
E se i titoli, come probabile, fossero stati acquistati in un anno precedente, dove poteva esserci o non esserci l'obbligo dichiarativo? Qual è il valore del titolo e del cambio a cui riferirsi? quello di inizio anno? boh?

Qui non si sta parlando di capital gain sulle compravendite di titoli in valuta, ma di plusvalenze derivanti dai cambi EUR/USD.
 
Qui non si sta parlando di capital gain sulle compravendite di titoli in valuta, ma di plusvalenze derivanti dai cambi EUR/USD.

Sì, ma mi sembra che dagli esempi riportati si faccia il calcolo nella transazione titoli, sia per il valore di apprezzamento del titolo, sia per il cambio corrispondente e venga computato come minus/plus il risultato della intera operazione, o no?
Da qui nasce il dubbio e considerando quindi che ogni operazione sui titoli è "nettata" da Fineco mi verrebbe da considerarle solo come se fossero dei bonifici out/in, ma forse è stato fatto così e non ho capito bene?
 
La giacenza in dollari $ é conteggiata per il calcolo della giacenza media di 5000 per applicare il bollo? Se ho 10000 dollari e 3000 euro di giacenza media pago il bollo?

Si confermo, si fa la conversione del saldo in dollari (o altre valute) e si somma col saldo in euro. Se si supera i 5 mila euro si paga il bollo trimestrale.
 
Sì, ma mi sembra che dagli esempi riportati si faccia il calcolo nella transazione titoli, sia per il valore di apprezzamento del titolo, sia per il cambio corrispondente e venga computato come minus/plus il risultato della intera operazione, o no?
Da qui nasce il dubbio e considerando quindi che ogni operazione sui titoli è "nettata" da Fineco mi verrebbe da considerarle solo come se fossero dei bonifici out/in, ma forse è stato fatto così e non ho capito bene?

Nell'esempio di john.player ripreso da intrade la compravendita del titolo viene considerata come se fosse in regime dichiarativo, ma in realtà Fineco ci ha già calcolato sopra il capital gain.
Esempio:
acquisto 1000$ (cambio 1,1 cioè 909,09€)
compro 1 titolo che quota 1000$ (cambio 1,2)
vendo 1 titolo che quota 1100$ (cambio 1,05)
adesso Fineco mi calcola le plus facendo 1100/1,05-1000/1,1 =214,28€ e mi ci fa pagare i 55,71€ di capital gain (sul conto in euro)
poi mi ritrovo ad avere 1100$ (in teoria accreditati a 1,05)
poi ricambio tutti i 1100 (cambio 1,1)
----a questo punto mi aspetterei di avere una invariante, cioè mi ritornano indietro 1000€ su cui ho già pagato il pagabile, non che ci debba di nuovo ricalcolare il capital gain, sennò lo pago due volte!:confused:
 
Nell'esempio di john.player ripreso da intrade la compravendita del titolo viene considerata come se fosse in regime dichiarativo, ma in realtà Fineco ci ha già calcolato sopra il capital gain.
Esempio:
acquisto 1000$ (cambio 1,1 cioè 909,09€)
compro 1 titolo che quota 1000$ (cambio 1,2)
vendo 1 titolo che quota 1100$ (cambio 1,05)
adesso Fineco mi calcola le plus facendo 1100/1,05-1000/1,1 =214,28€ e mi ci fa pagare i 55,71€ di capital gain (sul conto in euro)
poi mi ritrovo ad avere 1100$ (in teoria accreditati a 1,05)
poi ricambio tutti i 1100 (cambio 1,1)
----a questo punto mi aspetterei di avere una invariante, cioè mi ritornano indietro 1000€ su cui ho già pagato il pagabile, non che ci debba di nuovo ricalcolare il capital gain, sennò lo pago due volte!:confused:

Ripeto, compravendita titoli in valuta e compravendita valute sono due cose separate, ognuna viene tassata a parte, ove ci siano le condizioni e le plusvalenze.
 
Ripeto, compravendita titoli in valuta e compravendita valute sono due cose separate, ognuna viene tassata a parte, ove ci siano le condizioni e le plusvalenze.

Quindi viene poi preso l'accredito dei titoli come se fosse una alimentazione del conto valutario in quel momento ed a quel cambio e su quello viene calcolata l'eventuale plus.
In pratica nell'esempio che facevo se dopo la vendita dei titoli il $ si apprezza o deprezza è solo su quel parziale che si fanno i calcoli e rispetto a quell'accredito, mentre l'apporto iniziale di $ al conto in valuta va nel dimenticatoio a meno che l'acquisto di titoli non riguardi solo una quantità parziale rispetto alle cifre poi investite in titoli.
 
Quindi viene poi preso l'accredito dei titoli come se fosse una alimentazione del conto valutario in quel momento ed a quel cambio e su quello viene calcolata l'eventuale plus.
In pratica nell'esempio che facevo se dopo la vendita dei titoli il $ si apprezza o deprezza è solo su quel parziale che si fanno i calcoli e rispetto a quell'accredito, mentre l'apporto iniziale di $ al conto in valuta va nel dimenticatoio a meno che l'acquisto di titoli non riguardi solo una quantità parziale rispetto alle cifre poi investite in titoli.

Non ci siamo. Per compravendita valute si intende il CAMBIO (EUR->USD oppure USD->EUR).
L'addebito o l'accredito di dollari sul multicurrency per acquisto/vendita di titoli in valuta, come ho gia' detto, NON C'ENTRA NULLA con la compravendita valute.
Le plus/minus per compravendite di titoli in valuta vengono calcolate sui controvalori in euro al momento dell'acquisto/vendita ai cambi correnti in quei due momenti. Le plus/minus sono regolate in euro. Gli importi in dollari relativi all'acquisto/vendita dei titoli vengono addebitati/accreditati sul multicurrency. I dollari escono ed entrano e BASTA! Nel momento in cui escono ed entrano non c'e' nessun apprezzamento o deprezzamento, erano dollari e rimangono dollari e BASTA!
Non capisco perche' insisti nel voler mescolare le due cose, a meno che tu non stia bellamente trollando, cosa che spiegherebbe le tue intricatissime teorie.
 
Non ci siamo. Per compravendita valute si intende il CAMBIO (EUR->USD oppure USD->EUR).
L'addebito o l'accredito di dollari sul multicurrency per acquisto/vendita di titoli in valuta, come ho gia' detto, NON C'ENTRA NULLA con la compravendita valute.
Le plus/minus per compravendite di titoli in valuta vengono calcolate sui controvalori in euro al momento dell'acquisto/vendita ai cambi correnti in quei due momenti. Le plus/minus sono regolate in euro. Gli importi in dollari relativi all'acquisto/vendita dei titoli vengono addebitati/accreditati sul multicurrency. I dollari escono ed entrano e BASTA! Nel momento in cui escono ed entrano non c'e' nessun apprezzamento o deprezzamento, erano dollari e rimangono dollari e BASTA!
Non capisco perche' insisti nel voler mescolare le due cose, a meno che tu non stia bellamente trollando, cosa che spiegherebbe le tue intricatissime teorie.

A logica è esattamente come dici tu...finchè sti benedetti USD non tornano a diventare eur tutto quello che c'è in mezzo non conta. I miei dubbi vengono dai manualetti che si trovano online che citano sempre anche i movimenti titoli come rilevanti.
Smarcata questa cosa...se io ho cambiato euro xyz in 1000 usd e alla fine quando li ricambio in eur sono diventati 4000, che calcolo devo fare?
 
Tieni sempre presente che (riporto qui tutta la pappardella per comodita'): "Secondo quanto stabilito dalla Legge (DPR 22-12-1986 n.917 art 67, comma 1 lett. c-ter e comma 1-ter), la tassazione delle plusvalenze realizzate a fronte di operazioni in valuta è dovuta solo a condizione che, nell’anno solare, la giacenza complessiva di tutti i depositi e conti correnti in valuta intrattenuti sia superiore a 51.645,69 euro per almeno 7 giorni lavorativi continui, utilizzando per il calcolo della giacenza il cambio vigente all'inizio del periodo di riferimento cioè 1° gennaio (circolare ministeriale n. 165 del 24.6.1998). Nota: il cambio vigente al 1° gennaio e' il cambio dell'ultimo giorno non festivo dell'anno precedente.".
Quindi, se non hai superato il famigerato limite non sei tenuto a fare nessun calcolo.
Se proprio vuoi fare il calcolo, nel caso da te proposto la plusvalenza e' banalmente pari a (4000-xyz) euro. Se xyz>4000 si avra' un segno negativo, quindi una minusvalenza.
Nel caso di decine o centinaia di cambi, la cosa si complica notevolmente. In questo caso devi usare la tecnica LIFO (last in first out) ovvero parti a ritroso dall'ultima operazione dell'anno e per ogni vendita di USD devi chiederti qual e' stato il costo di acquisto ovvero quanti euro ti e' costata quella "partita" di USD (il costo e' in pratica il tuo xyz). Non ti resta che sommare le minus/plus per tutte le vendite di USD eseguite nel corso d'anno (sempre a ritroso fino alla prima operazione dell'anno).
 
Tieni sempre presente che (riporto qui tutta la pappardella per comodita'): "Secondo quanto stabilito dalla Legge (DPR 22-12-1986 n.917 art 67, comma 1 lett. c-ter e comma 1-ter), la tassazione delle plusvalenze realizzate a fronte di operazioni in valuta è dovuta solo a condizione che, nell’anno solare, la giacenza complessiva di tutti i depositi e conti correnti in valuta intrattenuti sia superiore a 51.645,69 euro per almeno 7 giorni lavorativi continui, utilizzando per il calcolo della giacenza il cambio vigente all'inizio del periodo di riferimento cioè 1° gennaio (circolare ministeriale n. 165 del 24.6.1998). Nota: il cambio vigente al 1° gennaio e' il cambio dell'ultimo giorno non festivo dell'anno precedente.".
Quindi, se non hai superato il famigerato limite non sei tenuto a fare nessun calcolo.
Se proprio vuoi fare il calcolo, nel caso da te proposto la plusvalenza e' banalmente pari a (4000-xyz) euro. Se xyz>4000 si avra' un segno negativo, quindi una minusvalenza.
Nel caso di decine o centinaia di cambi, la cosa si complica notevolmente. In questo caso devi usare la tecnica LIFO (last in first out) ovvero parti a ritroso dall'ultima operazione dell'anno e per ogni vendita di USD devi chiederti qual e' stato il costo di acquisto ovvero quanti euro ti e' costata quella "partita" di USD (il costo e' in pratica il tuo xyz). Non ti resta che sommare le minus/plus per tutte le vendite di USD eseguite nel corso d'anno (sempre a ritroso fino alla prima operazione dell'anno).

Già...però se i miei xyz euro sono diventati 1000 usd e poi li ho investiti in tesla e sono diventati 4000 usd , quando vendo tesla fineco mi ha già fatto pagare le plus, quindi a livello di lifo dovrei contare solo dal giorno di riaccredito dei 4000usd sul conto valuta a quando li ricambio in euro e da quando li avevo versati all'inizio fino a quando non ho investito su tesla con lo schema
CAMBIO1:1000usd-------compro tesla per 1000usd(CAMBIO2)------vendo tesla 4000usd(CAMBIO3)-------ricambio in euro i 4000usd (CAMBIO4)
dovrei calcolare solo (CAMBIO4-CAMBIO3 + CAMBIO2-CAMBIO1).....l'intera operazione tesla ha altre logiche.

Quello che onestamente non capisco è perchè in assenza di cambio finale in euro uno debba fare i calcoli quando le plus/minus sono solo virtuali.
Cioè secondo ste normative se io supero la soglia e faccio trading in valuta e/o sposto soldi tra conti nella stessa valuta, coi soldi che rimangono sempre usd tutto il tempo, devo comunque fare la dichiarazione? A me verrebbe da dire di no, ma secondo le norme che "vedono" i movimenti come se fossero sempre rilevanti sì.:confused::wall:
 
Già...però se i miei xyz euro sono diventati 1000 usd e poi li ho investiti in tesla e sono diventati 4000 usd , quando vendo tesla fineco mi ha già fatto pagare le plus, quindi a livello di lifo dovrei contare solo dal giorno di riaccredito dei 4000usd sul conto valuta a quando li ricambio in euro e da quando li avevo versati all'inizio fino a quando non ho investito su tesla con lo schema
CAMBIO1:1000usd-------compro tesla per 1000usd(CAMBIO2)------vendo tesla 4000usd(CAMBIO3)-------ricambio in euro i 4000usd (CAMBIO4)
dovrei calcolare solo (CAMBIO4-CAMBIO3 + CAMBIO2-CAMBIO1).....l'intera operazione tesla ha altre logiche.

CAMBIO2 e CAMBIO3 NON SONO CAMBI!!!! Sono compravendite di titoli in valuta sul multicurrency.

Quello che onestamente non capisco è perchè in assenza di cambio finale in euro uno debba fare i calcoli quando le plus/minus sono solo virtuali.

Infatti "in assenza di cambio finale in euro" non devi fare nessun calcolo.


Cioè secondo ste normative se io supero la soglia e faccio trading in valuta e/o sposto soldi tra conti nella stessa valuta, coi soldi che rimangono sempre usd tutto il tempo, devo comunque fare la dichiarazione? A me verrebbe da dire di no,

NON DEVI FARE NESSUNA DICHIARAZIONE!!

ma secondo le norme che "vedono" i movimenti come se fossero sempre rilevanti sì.:confused::wall:]

Io credo che ti confondi da solo con queste frasi che non hanno alcun senso.


Ma ... te l'ha ordinato il dottore di usare il multicurrency? Perche' non ti dedichi a qualcos'altro?
Comunque sono sempre piu' convinto che mi stai trollando.
 
Tieni sempre presente che (riporto qui tutta la pappardella per comodita'): "Secondo quanto stabilito dalla Legge (DPR 22-12-1986 n.917 art 67, comma 1 lett. c-ter e comma 1-ter), la tassazione delle plusvalenze realizzate a fronte di operazioni in valuta è dovuta solo a condizione che, nell’anno solare, la giacenza complessiva di tutti i depositi e conti correnti in valuta intrattenuti sia superiore a 51.645,69 euro per almeno 7 giorni lavorativi continui, utilizzando per il calcolo della giacenza il cambio vigente all'inizio del periodo di riferimento cioè 1° gennaio (circolare ministeriale n. 165 del 24.6.1998). Nota: il cambio vigente al 1° gennaio e' il cambio dell'ultimo giorno non festivo dell'anno precedente.".
Quindi, se non hai superato il famigerato limite non sei tenuto a fare nessun calcolo.
Se proprio vuoi fare il calcolo, nel caso da te proposto la plusvalenza e' banalmente pari a (4000-xyz) euro. Se xyz>4000 si avra' un segno negativo, quindi una minusvalenza.
Nel caso di decine o centinaia di cambi, la cosa si complica notevolmente. In questo caso devi usare la tecnica LIFO (last in first out) ovvero parti a ritroso dall'ultima operazione dell'anno e per ogni vendita di USD devi chiederti qual e' stato il costo di acquisto ovvero quanti euro ti e' costata quella "partita" di USD (il costo e' in pratica il tuo xyz). Non ti resta che sommare le minus/plus per tutte le vendite di USD eseguite nel corso d'anno (sempre a ritroso fino alla prima operazione dell'anno).

non diciamo fesserie per favore che si crea solo confusione nel dare notizie errate.
Il cambio di riferimento per l'eventuale superamento della soglia è quello al 1 gennaio. Ma non sarà mai l'1 perchè festivo, quindi 2, 3 o 4 a seconda del primo giorno lavorativo dell'anno. Non sarà mai in nessun caso l'ultimo dell'anno precedente (31/12).
 
Nell'esempio di john.player ripreso da intrade la compravendita del titolo viene considerata come se fosse in regime dichiarativo, ma in realtà Fineco ci ha già calcolato sopra il capital gain.
Esempio:
acquisto 1000$ (cambio 1,1 cioè 909,09€)
compro 1 titolo che quota 1000$ (cambio 1,2)
vendo 1 titolo che quota 1100$ (cambio 1,05)
adesso Fineco mi calcola le plus facendo 1100/1,05-1000/1,1 =214,28€ e mi ci fa pagare i 55,71€ di capital gain (sul conto in euro)
poi mi ritrovo ad avere 1100$ (in teoria accreditati a 1,05)
poi ricambio tutti i 1100 (cambio 1,1)
----a questo punto mi aspetterei di avere una invariante, cioè mi ritornano indietro 1000€ su cui ho già pagato il pagabile, non che ci debba di nuovo ricalcolare il capital gain, sennò lo pago due volte!:confused:

non funziona così. Un conto è la compravendita di azioni in valuta e un altro la compravendita di valuta. Sono due cose separate.
 
non diciamo fesserie per favore che si crea solo confusione nel dare notizie errate.
Il cambio di riferimento per l'eventuale superamento della soglia è quello al 1 gennaio. Ma non sarà mai l'1 perchè festivo, quindi 2, 3 o 4 a seconda del primo giorno lavorativo dell'anno. Non sarà mai in nessun caso l'ultimo dell'anno precedente (31/12).

Riferimenti normativi?
 
non funziona così. Un conto è la compravendita di azioni in valuta e un altro la compravendita di valuta. Sono due cose separate.

Bene, quindi il presupposto di base è che si sia superata la soglia e il secondo che in qualche modo i soldi siano ritornati in euro, sennò non si dichiara niente. Nel caso di passaggio tra conti nelle stessa valuta idem, non si dichiara niente finchè non ci sarà il ritorno all'euro.
Ripeto, sono i manuali online che sono poco chiari o sbagliati, per me il problema era zero, ma col fisco....
 
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