Shipping (Indexes & Companies). Trasporti Navali.

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

simulpaolo

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Cari amici,

credo che sia giunta l'ora di sovrappesare questi due settori: energy e shipping. Cautela invece sui metals in quanto le stocks di settore hanno gia corso tanto.
Le mie convinzioni sono dettate sia da motivi di natura fondamentale sia tecnica.
Dal punto di vista dei numeri le oil company trattano ancora a multipli ragionevoli e non incorparono ancora un possibile rialzo sopra i 70$ al barile (eventualita' ormai sempre piu' imminente visto l'acuirsi della crisi Iran) e dando uno sguardo ai grafici si osserva la formazione di hammer piu' o meno spaventosi che lasciano presagire rialzi anche fino a tripla cifra.
Per lo shipping il discorso è un po' diverso, il bdi è in fase di consolidamneto intorno ai 2500 punti, i drybulk carriers trattano ormai a multipli bassissimi situazione che mi ricorda molto quella degli steelmakers di qualche mese fa quando vennero venduti alla stregua di letame.
Se è vero che i prezzi incorporano una discesa futura degli utili è anche vero che le aziende hanno incrementato il numerio di vascelli della flotta per far fronte alla sempre crescente domanda . Per l'immediato futuro prevedo un'ulteriore aumento della domanda cui le compagnie di settore non riusciranno a far fronte anche perche' agli attuali prezzi del bdi non saranno certo invogliate ad acquisire nuovi vascelli.
Fatta questa lunga premessa arriviamo al sodo, ecco i miei titoli preferiti per cavalcare questo possibile scenario:


Oil: mpet, tmr, mxc, dne, eny, hec,pze,ae,abp

Energy: usu (uranio),useg (uranio), ncoc(carbonio)


shipping: exm, drys,tbsi,bho,tnp



Paolo
 
simulpaolo ha scritto:
Cari amici,

credo che sia giunta l'ora di sovrappesare questi due settori: energy e shipping. Cautela invece sui metals in quanto le stocks di settore hanno gia corso tanto.
Le mie convinzioni sono dettate sia da motivi di natura fondamentale sia tecnica.
Dal punto di vista dei numeri le oil company trattano ancora a multipli ragionevoli e non incorparono ancora un possibile rialzo sopra i 70$ al barile (eventualita' ormai sempre piu' imminente visto l'acuirsi della crisi Iran) e dando uno sguardo ai grafici si osserva la formazione di hammer piu' o meno spaventosi che lasciano presagire rialzi anche fino a tripla cifra.
Per lo shipping il discorso è un po' diverso, il bdi è in fase di consolidamneto intorno ai 2500 punti, i drybulk carriers trattano ormai a multipli bassissimi situazione che mi ricorda molto quella degli steelmakers di qualche mese fa quando vennero venduti alla stregua di letame.
Se è vero che i prezzi incorporano una discesa futura degli utili è anche vero che le aziende hanno incrementato il numerio di vascelli della flotta per far fronte alla sempre crescente domanda . Per l'immediato futuro prevedo un'ulteriore aumento della domanda cui le compagnie di settore non riusciranno a far fronte anche perche' agli attuali prezzi del bdi non saranno certo invogliate ad acquisire nuovi vascelli.
Fatta questa lunga premessa arriviamo al sodo, ecco i miei titoli preferiti per cavalcare questo possibile scenario:


Oil: mpet, tmr, mxc, dne, eny, hec,pze,ae,abp

Energy: usu (uranio),useg (uranio), ncoc(carbonio)


shipping: exm, drys,tbsi,bho,tnp



Paolo

Non serve disperdere le energie. ne basta uno solo: duk. Guarda e sappimi dire. OK!
 
ciao ho incarico le SUF e volevo una tua opinione su questo titolo grazie mille ciao
 
ammiraglio3 ha scritto:
Non serve disperdere le energie. ne basta uno solo: duk. Guarda e sappimi dire. OK!



E' solo una lista dalla quale ciascuno puo' estrarne i migliori.
Uno solo pero mi sembra troppo azzardato.
 
simulpaolo ha scritto:
E' solo una lista dalla quale ciascuno puo' estrarne i migliori.
Uno solo pero mi sembra troppo azzardato.

Giusto. OK!
 
scusa se ti rompo simulpaolo la domanda era per tè ciao e grazie
 
Quando avro' tempo per fare una ricerca ti rispondero'.
Darti una risposta immediata ma superficiale sarebbe poco serio.



paolo :)
 
Per il carbone segnalerei ICO.
 
Cos'è il settore . . .shipping . . . . ?
 
per l'energy metterei anche uuu.v(uranio) e su e uts.to (oil sands) e chk(oil and gas in usa)
 
ae mi sembra avere numerelli molto interessanti ....
 
difatti .... lo scorso anno , ha ripagato i debiti ... ora si sprospettano i rialzi ... :yes: OK!
 

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simulpaolo ha scritto:
Cari amici,

credo che sia giunta l'ora di sovrappesare questi due settori: energy e shipping. Cautela invece sui metals in quanto le stocks di settore hanno gia corso tanto.
Le mie convinzioni sono dettate sia da motivi di natura fondamentale sia tecnica.
Dal punto di vista dei numeri le oil company trattano ancora a multipli ragionevoli e non incorparono ancora un possibile rialzo sopra i 70$ al barile (eventualita' ormai sempre piu' imminente visto l'acuirsi della crisi Iran) e dando uno sguardo ai grafici si osserva la formazione di hammer piu' o meno spaventosi che lasciano presagire rialzi anche fino a tripla cifra.
Per lo shipping il discorso è un po' diverso, il bdi è in fase di consolidamneto intorno ai 2500 punti, i drybulk carriers trattano ormai a multipli bassissimi situazione che mi ricorda molto quella degli steelmakers di qualche mese fa quando vennero venduti alla stregua di letame.
Se è vero che i prezzi incorporano una discesa futura degli utili è anche vero che le aziende hanno incrementato il numerio di vascelli della flotta per far fronte alla sempre crescente domanda . Per l'immediato futuro prevedo un'ulteriore aumento della domanda cui le compagnie di settore non riusciranno a far fronte anche perche' agli attuali prezzi del bdi non saranno certo invogliate ad acquisire nuovi vascelli.
Fatta questa lunga premessa arriviamo al sodo, ecco i miei titoli preferiti per cavalcare questo possibile scenario:


Oil: mpet, tmr, mxc, dne, eny, hec,pze,ae,abp

Energy: usu (uranio),useg (uranio), ncoc(carbonio)


shipping: exm, drys,tbsi,bho,tnp



Paolo
solo una cosa: alcuni analisti, anche alle CC della Excel, sollevano il problema del costo del petrolio.
Ora, se è vero che l'energy potrebbe dare grosse soddisfazioni, è anche vero che con il greggio al rialzo le compagnie dry bulk/shipping in generale continuerebbero a pagare dazio...

In effetti non ci sono altri motivi per cui drys ed exm dovrebbero trattare a questi prezzi ridicoli...




saluti
 
Dopo i drybulks strong buy sui tankers

Tutti sappiamo del grande ritorno a tripla cifra che ci hanno offerto o ci avrebbero potuto offrire titoli come drys, exm e tbsi appartenenti al comparto dei drybulk carriers ma c'è un 'altro subcomparto dello shipping ovvero quello dei trasportatori di gas, oil e prodotti chimici che attualmente viaggia su valori molto sacrificati proprio come un tempo drys a 9 o exm a 7 o ancora tbsi a 5.
Magari l'attuale fase di congestione si prolunghera' ancora a lungo o magari vedremo nuovi minimi ma sara' interessante seguire questi titoli e a tal proposito faccio due nomi ; topt e tmm.



Paolo
 
simulpaolo ha scritto:
Tutti sappiamo del grande ritorno a tripla cifra che ci hanno offerto o ci avrebbero potuto offrire titoli come drys, exm e tbsi appartenenti al comparto dei drybulk carriers ma c'è un 'altro subcomparto dello shipping ovvero quello dei trasportatori di gas, oil e prodotti chimici che attualmente viaggia su valori molto sacrificati proprio come un tempo drys a 9 o exm a 7 o ancora tbsi a 5.
Magari l'attuale fase di congestione si prolunghera' ancora a lungo o magari vedremo nuovi minimi ma sara' interessante seguire questi titoli e a tal proposito faccio due nomi ; topt e tmm.



Paolo

Interessante... davo una scorsa ai dati di tmm e vedo che la marginalità operativa è assai ridotta per effetto delle attività di logistica, che sono operate in perdita (un problema questo credo comune ad altri operatori del settore carriers, e già riscontrato da me in Europa con TUI per questo segmento di attività)... ti risulta che anche topt abbia problemi analoghi ?

http://biz.yahoo.com/iw/070227/0220793.html
 
Da un'analisi settoriale di un titolo europeo del comparto... le aspettative sembrerebbero essere per un paio di anni con un climax competitivo accentuato nel settore....

In positivo nella valutazione la circostanza per cui l'attività di raffinazione cresce solo nei paesi in via di sviluppo, il che porta aspettative di crescita delle domanda di tankers shipping nel medio periodo, visto che i maggiori utilizzatori di prodotto raffinato sono nei paesi occidentali..

Sempre in positivo il divieto di utilizzazione dei tankers a carena singola nel 2010, il che dovrebbe diminuire la capacita di porto complessiva sul mercato...

"Additional refinery capacity is being established outside the US and Europe and these regions will to an increasing degree import refined oil products. This stimulates demand and also the phasing out of single-hull old tankers will reduce the growth in the net supply of new vessels. The two factors in combination will pave the way for a positive development of the rates as of 2009 following a couple of years during which some rate pressure is expected (2007-2008)."

"We consider the product tanker market structurally attractive due to
rising demand for imported, refined products from particularly the Middle
East to the US and Europe. The refinery capacity is practically only being
expanded outside the Western world, which still accounts for the majority of
the consumption. This trend will grow stronger over the coming years when
rising shortage of refinery capacity in the US and Europe will stimulate
demand. To this must be added the phasing out of single-hull tankers, as
these will be prohibited as of 2010. This will reduce the net growth of the fleet considerably in 2009 and 2010. Both factors will pave the way for a strong product tanker market as of 2009."

----------------------------------------------------------

Questa è invece la view del mercato diffusa a consuntivo del 2006, con forecast per il 2007, da TNP: anche qui la previsione di una pressione competitiva a fronte di un'aumento della domanda di oil in crescita dell'1,8% e di una crescita della capacità di porto stimata all'8% annuo per i prossimi 3 anni e fino al 2010...

Noto comunque che alcune aziende del settore fanno molto bene anche come corsi borsistici (TNP, TK...), mentre per TMM parlerei di difficoltà legate a caratteristiche sue proprie, piuttosto che all'andamento settoriale... TOPT andrebbe studiata un po' nel dettaglio...

"TANKER INDUSTRY

2006 developed as a decidedly atypical year for tankers, especially as to unusual seasonal behavior for spot tanker rates exhibited by third quarter freight rates higher than fourth quarter freight rates. This was largely the result of excess inventory built up during the third quarter in the OECD countries that had to be brought back down in the fourth quarter simultaneously with a fall in US seaborne imports due to the revival of US oil and gas production following the 2005 hurricane season and increases in Canadian oil production. Mostly affected were VLCCs, with Suezmax and Aframax tankers experiencing the usual fourth quarter freight rate rally, ending the year on a high note. World oil demand growth in 2006 was a modest 1.0%. At the same time the world tanker tonnage experienced 6.1% growth reflecting a strong new-building delivery schedule and anemic retirements. Nevertheless, 2006 provided tanker operators with good revenues and profits for the fourth consecutive year.

Global economic prospects for 2007 remain generally bright with an expected soft-landing in the US, continued moderate expansion in the EU and Japan and further strong growth in developing countries, foremost China and India. World economic growth has been revised up slightly to 5.3% in 2006 and 4.6% in 2007. Developing countries excluding China are forecast to grow 5.7% in 2007 from 6.3% in 2006 more than double the OECD rate of 2.4% in 2007 and 3.1% in 2006. Despite government attempts to moderate growth, the Chinese economy is estimated to have expanded at a breakneck pace of 10.7% in 2006 followed by India where an early estimate puts growth at 9.2% for the fiscal year ending 31 March 2007. The Chinese economy is forecast to grow 9.4% in 2007, a modest slowdown, following cooling measurements imposed by the central government.

World oil demand is forecast to grow 1.5 million bpd or 1.8% over 2006 according to IEA. On the supply side, the tanker market faces a challenging task of absorbing an average annual fleet growth of approximately 8% per annum over the next 3 years leading to 2010 and IMO's MARPOL single-hull phase-out. Ton-mile requirements continue to expand and oil majors and commodity players continue to absorb tonnage on medium to long term time charters. Overall, industry dynamics should continue to support growth and consolidation opportunities for well- capitalized and well-managed tankers owners and operators."
 
Analisi settoriale recente... sullo spunto di una news riguardante uno dei players ...anche qui non mi pare emergano grossi fattori di debolezza settoriale passata...

Sector Snap: Tanker Companies Rally
Thursday February 22, 1:02 pm ET
Shares of Tanker Companies Trade Higher on News of General Maritime Dividend


NEW YORK (AP) -- Shares of tanker companies traded generally higher on Thursday, as investors reacted to news that crude oil hauler General Maritime Corp. would pay a special cash dividend of $15.

General Maritime led the gainers, rising $3.95, or 10 percent, to $43.67 in midday trading. Shares of rival crude tanker company Teekay Shipping Corp. added 53 cents at $51.07, while Overseas Shipholding Group Inc. jumped 90 cents to $66.03. All the stocks trade on the New York Stock Exchange.

Hornbeck Offshore Services Inc., which ships supplies to offshore oil and gas explorers and provides tug and tank barge services to tankers, rose $1.34, or 5.1 percent, to $27.70 on the Big Board.

On the dry bulk side of the business, share of Excel Maritime Carriers Ltd. advanced 67 cents, or 3.5 percent, to $19.92 on the NYSE. Shares of Quintana Maritime Ltd. rose 24 cents to $14.14 on the Nasdaq Stock Exchange.

A number of shippers hit new 52-week highs.

General Maritime said in a downside earnings report on Wednesday after the markets closed that it would pay the $15 dividend in March. It will finance the dividend at least partially through debt.

Phillipe Lanier, an analyst at Banc of America Securities, said in a note to clients after the General Maritime report that the dividend would likely draw investor attention to the "low leverage and attractive financing options for public shipping companies."

John Kartsonas, an analyst at Citigroup, added that while such news is usually followed by "considerable investors' excitement," he doubts that it signals a trend in the industry.

"Although the specific transaction does not come as a surprise to us, we would be very surprised to see another publicly traded tanker company without a considerable ownership stake by the founder, announcing such a dividend," the analyst said in a research note to clients.

Also in the shipping sector, shares of crude hauler Diana Shipping Inc., which issued an upside earnings report on Wednesday after the markets closed, climbed by 76 cents, or 4 percent, to $19.74. Nordic American Tanker Shipping Ltd. rose 59 cents to $35.59. Both trade on the NYSE.

The activity also came on the heels of a government report showing larger-than-expected drops in U.S. gasoline and heating oil inventories last week. That, along with ongoing tension in the Middle East, sent oil above $61 a barrel. Light, sweet crude for April delivery rose 94 cents to $61.01 a barrel in midday trading on the New York Mercantile Exchange.
 
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