[url=https://postimages.org/][/URL]
[url=https://postimages.org/][/URL]
[url=https://postimages.org/][/URL]
[url=https://postimages.org/][/URL]
[url=https://postimages.org/][/URL]
Bilancio economico del Superbonus
Il valore economico totale generato dal Superbonus 110 è pari a 124,8 miliardi di euro, suddivisi in:
Effetto diretto: 56,1 mld
Effetto indiretto: 25,3 mld
Effetto indotto: 43,4 mld
L’effetto diretto equivale alla maggior produzione nel settore delle costruzioni di semilavorati, prodotti intermedi e servizi, funzionali allo stesso processo di efficientamento energetico, che la spesa aggiuntiva derivante dagli interventi Superbonus riesce a generare nel mercato edilizio.
Ogni settore e attività produttiva direttamente coinvolta nel processo edilizio, riesce ad attivarne altri per il principio di azione e reazione del mercato produttivo interessato (effetto indiretto).
Le produzioni di beni e servizi, dirette e indirette, a loro volta generano redditi di remunerazione del lavoro aggiuntivi che vanno ad alimentare una maggiore spesa in consumi finali, che richiede maggior produzioni (effetto indotto).
Bilancio ambientale del superbonus
Il settore edilizio è tra le principali fonti di emissioni di CO2 al mondo, responsabile di circa 1/3 delle emissioni globali e assorbe il 36% del consumo di energia. In Europa è inoltre causa della produzione di 1/3 tra tutti i rifiuti (i rifiuti da costruzione e demolizione C&D).
Bilancio ambientale del superbonus
Il Superbonus agisce anche in questa direzione: rendere infatti le abitazioni più efficienti dal punto di vista energetico, permette di ridurre i consumi per il riscaldamento e raffrescamento con la conseguente riduzione delle emissioni.
Bilancio ambientale del Superbonus
Bilancio ambientale del Superbonus (fonti: ENEA detrazioni fiscali, SIAPE, Agenzia delle Entrate, Istat)
Il valore ambientale finora generato dal Superbonus 110, quantificato come riduzione dell’impronta ecologica dell’ambiente costruito, ha una duplice strategia:
concorre alla decarbonizzazione, grazie alla riduzione di 979 mila tonnellate di CO2 (corrispondente alla capacità di stoccaggio di 6 mln di alberi)
concorre alla strategia energetica nazionale, grazie all’installazione di pannelli solari e fotovoltaico, un passo importante verso la transizione ecologica e l’autonomia energetica
Il valore economico generato dal Superbonus
L’impatto ambientale del Superbonus può essere tradotto in termini economici. La riduzione dei consumi energetici, conseguente al “salto di classe” (certificato da APE), produce infatti un doppio effetto:
risparmio economico in bolletta, quantificato pari a circa 500 €/anno
risparmio di CO2, quantificata in 8,3 mln di euro dal 2019 al 2022, secondo il valore di mercato
È stato calcolato che abbattere una tonnellata di CO2 con il Superbonus son stati spesi 55€ (investire nel settore industriale ne costa 95€/t, nella mobilità sostenibile 52€/t). Ottimi risultati, in special modo se consideriamo che l’impatto maggiore nell’industria delle costruzioni è rappresentato dal costo della manodopera rispetto a quello delle materie prime.
Il 110%, inoltre, incentivando la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, ha effetti positivi sul contenimento del consumo di suolo. Rispetto al nuovo, l’investimento immobiliare dei beneficiari del Superbonus, genera un guadagno di 15,3 miliardi di euro.
Bilancio sociale del Superbonus
Il valore sociale generato dal Superbonus 110 risulta dalla somma di una serie di fattori, che produce in modo più o meno diretto:
maggior occupazione di lavoratori
incremento del valore immobiliare
incentivo per i redditi meno abbienti
Il 110% stimola in modo eccezionale il settore delle costruzioni che si trova a gestire una domanda smisurata di ristrutturazioni energetiche. Per le imprese edili questo si traduce in un maggiore occupazione: 630 mila nuovi occupati totali. Di questi, 410 mila lavoratori sono direttamente connessi al settore delle costruzioni, mentre 224 mila derivano dai settori a esso collegati.
Il valore sociale generato dal Superbonus
Sebbene sia evidente che la misura abbia favorito i ceti più abbienti, esistono 483 mila famiglie dal reddito medio basso (inferiore a 1.800 €), che non avrebbero probabilmente eseguito lavori di efficientamento energetico della propria abitazione, senza l’opportunità del Superbonus.
Gli interventi realizzati hanno migliorato gli edifici sotto il profilo energetico ma anche estetico, rendendo gli immobili meno dispendiosi sul fronte dei consumi per riscaldamento e condizionamento e più belli perché rinnovati dentro e fuori. Nell’ipotesi che le unità immobiliari rientrino nelle classi energetiche inferiori, si stima un incremento del valore immobiliare pari ad almeno 4,8 mld di euro.
https://www.infobuildenergia.it/approfondimenti/positivo-bilancio-superbonus-nomisma/