Ma questo non è vero, i modelli macroeconomici non sono certo metafisica, che non è mai falsificabile.
Le scienze economiche sono pari a qualsiasi altra scienza, che hanno alla base appunto il principio di falsificabilità.
Non puoi fare esperimenti in laboratorio per verificare i modelli in un ambiente strettamente controllato.
Puoi magari cercare la corrispondenza che hanno con la realtà.
Ma la realtà non è un ambiente asettico e controllato. Le variabili sono molteplici. E nel contesto di una teoria macroeconomica
probabilmente è anche difficile caratterizzare e individuare le singoli variabili.
La stessa presenza di una idea influenza la realtà e i mercati.
Quello che succede è che più modelli macroeconomici con qualche adattamento finiscono per interpretare e spiegare la realtà storica diversamente
partendo da presupposti differenti e non verificabili.
Non è così invece in ambiti strettamente scientifici dove il metodo scientifico permette di scartare ciò che non corrisponde alla
realtà sperimentale.
Secondo me in economia è utile distinguere ciò che è plausibile da ciò che è meno plausibile.
Quello che funziona da quello che non funziona.
Però credo che i modelli macroeconomici lasciano il tempo che trovano. Non sono costruiti su basi chiare ed univoche come per esempio
la fisica. Credo che non siano di utilità pratica.
Storicamente alcuni modelli macroeconomici hanno supportato decisioni di politica economica.
Ma è la politica che ha scelto i modelli che più le confacevano,
non sono stati i modelli ad imporsi per la loro evidenza scientifica.
Questo è il mio punto di vista.
Se non sei d'accordo prova a spiegarmi perchè. Presumo che tu sia laureato in economia e che tu abbia studiato bene
questi argomenti. Quindi quasi sicuramente sei più preparato di me.